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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Animals As Leaders - Animals As Leaders
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30/05/2020
( 1852 letture )
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Appena prima dell’alba della nuova decade, per la precisione nel 2009, la fortunosa collaborazione tra l’allora ventiseienne Tosin Abasi e Misha Mansoor, chitarrista e fondatore dei Periphery, diede il via ad un progetto che è molto chiacchierato dagli amanti della musica djent strumentale. Parliamo ovviamente degli Animals As Leaders, praticamente sconosciuti in quegli anni, che hanno contribuito ad accrescere il numero dei propri sostenitori con delle ottime pubblicazioni durante il decennio appena concluso. Un nome curioso ma originale, tratto da un libro del 1992 di Daniel Quinn. Un racconto sempre più attuale che prende il nome da un gorilla, Ishmael, dotato di una sconfinata saggezza e soprattutto della facoltà di parola. Questo animale alquanto singolare è una sorta di guru filosofico il quale è in cerca di un allievo umano per trasmettere le sue conoscenze sulla nostra civiltà. Il nome della band nasce proprio da questa idea e da questo presupposto, il gorilla infatti nei dialoghi con quello che poi diventerà il suo allievo, racconta la storia dell’umanità, di come è nata e si è sviluppata nei millenni e di come inevitabilmente si autodistruggerà. Questo porta ad avvalorare la tesi secondo cui se l’uomo non si fosse posto in cima alla gerarchia del pianeta Terra, il destino sarebbe sicuramente stato diverso, magari con gli animali come capi. Proprio come suggerisce il nome, Animals As Leaders.
Come potete vedere nella lineup, il progetto del polistrumentista Tosin Abasi era ancora agli albori e gli attuali membri non erano ancora entrati in contatto con il musicista statunitense. La genesi della band infatti si è limitata alla sola aggiunta del già citato Misha Mansoor che ha contribuito a campionare le parti di tastiere e batteria. In alcune tracce come ad esempio On Impulse oppure The Price of Everything and the Value of Nothing si può notare come il lavoro di Misha Mansoor sia stato di avanguardia perché tutti i suoni elettronici che troviamo hanno fatto accademia per i successivi Intervals, Plini e lo stesso Mestis, monicker scelto proprio da Javier Reyes per il suo progetto solista, il quale sarebbe diventato chitarrista stabile degli Animals As Leaders da lì a poco. L’incontro tra musica elettronica, a tratti ambient, con una potente struttura progressive metal è il marchio di fabbrica di questo djent strumentale che Tosin Abasi porta con sé da ormai 11 anni. Di questo disco d’esordio, una volta superata la diffidenza iniziale causata dal suono della batteria campionata, che dopo qualche ascolto alla fine viene assimilato senza troppa difficoltà, non si può fare a meno di notare la fluidità con cui queste 12 tracce giungano alle nostre orecchie. Come una ventata d’aria fresca, un nuovo modo di intendere il djent e più in generale il progressive metal strumentale, anticipando addirittura il lavoro dei Periphery che in quell’anno non avevano ancora rilasciato alcun album. Il loro esordio uscirà poi un anno dopo, dal titolo omonimo alla band e non particolarmente fantasioso, sulla stessa riga di quanto fatto dal qui recensito lavoro di Tosin Abasi. A distanza di anni indubbiamente la più cliccata rimane CAFO, tanto godibile quanto complessa e frenetica, ma non dimentichiamo The Price of Everything and the Value of Nothing e la opener Tempting Time, che dopo un docile inizio ci proietta in questo mondo in cui gli animali sono al comando. Una dimensione in cui la potenza del basso e della otto corde del chitarrista statunitense imperversano senza sosta, con una notevole violenza strumentale.
In questi ormai undici anni di carriera, partendo dall’omonimo disco per arrivare fino all’ultimo The Madness Of Many, per alcuni versi ancora più oscuro di questo esordio, gli Animals As Leaders hanno scritto la loro personale pagina di storia nella musica metal. La qualità dell’ideatore del progetto non la scopro sicuramente io, un certo John Petrucci ha deciso di includere stabilmente il nome del suo collega Tosin Abasi nelle varie clinic/masterclass o più semplicemente nei vari eventi dedicati al mondo della sei corde che compie in giro per il mondo. Nel loro caso dire sei corde è fuorviante, parliamo in realtà di sette oppure otto corde dalle quali nascono melodie da veri funamboli della chitarra. Nonostante il loro silenzio che ad oggi dura da 4 anni, siamo impazienti di sentire cosa ancora abbiano in serbo per noi gli Animals As Leaders, trascinatori indiscussi della musica djent strumentale.
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3
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secondo me vale molto di più di un 77, considerando le idee assurde che ci sono un 87/88 se lo piglia senza problemi, che poi verrà superato dai successivi weightless e the joy of motion |
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2
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complicato...particolare...con un gran chitarrista... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Tempting Time 2. Soraya 3. Thoroughly at Home 4. On Impulse 5. Tessitura 6. Behaving Badly 7. The Price of Everything and the Value of Nothing 8. CAFO 9. Inamorata 10. Point to Point 11. Modern Meat 12. Song of Solomon
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Line Up
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Tosin Abasi (Chitarra, Basso) Misha Mansoor (Tastiere, Batteria)
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RECENSIONI |
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