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Astral Sleep - Astral Doom Musick
03/08/2020
( 1051 letture )
Giunti alla sesta uscita complessiva tra demo, Ep e album completi, gli Astral Sleep presentano Astral Doom Musick come opera di particolare importanza all’interno della loro discografia. La "creazione definitiva degli Astral Sleep", per la precisione. Partito con l’attività nel 2004, il gruppo di Tampere propone un doom metal molto variegato, che ingloba elementi death, psych e altri sperimentali che intendono comunicare "stati variabili di mente e spirito, e mondi in cui i confini di sogni e follia si intersecano con quelli di dimensioni astrali". Le aspettative verso questo disco erano quindi piuttosto elevate, anche perché si tratta di un concept basato sua una saga mitologica riguardante un cercatore di verità che attraversa visioni folli e luoghi oscuri, che è stato reso concreto anche nel modo che verrà precisato in chiusura di recensione.

Strutturato in quattro pachidermiche composizioni sviluppate lungo tre anni di prove, che portano la durata dell’album oltre i quarantatré minuti (non troppo elevata e da considerare come corretta rispetto alla "pesantezza" dell’opera), Astral Doom Musick mostra una qualità media piuttosto elevata, ma anche alcune pecche che non possono sfuggire all’orecchio. I quattro brani che compongono l’opera sono sostanzialmente riusciti e anche se nessuno di loro tocca vette particolarmente elevate, si lasciano ascoltare e non annoiano. Se non a tratti e per ragioni precise. Funerea e astrale la partenza di Vril, il cui riff ossessivo viene spezzato da parti semi-recitate in cui la musica sembra quasi fermarsi del tutto prima di aprirsi a una parte death/doom che sfocia poi in un’altra acustica che si avvita ancora attorno alla struttura principale del pezzo. Discorso simile per l’avvio di Integratron, il cui riff semplice e ipnotico viene spezzato ancora da una parte acustica e spirituale che descrive molto bene il modo di comporre degli Astral Sleep, per poi arrivare a un intermezzo a base di effetti d’ambiente prima di ripartire tornando sulla linea principale e chiudere in chiave death. Molto lento, malinconico e sfumato l’incedere di Schwerbelastungskörper, brano che poi acquista “movimento” strada facendo, su cui si innestano un cavernoso cantato in tedesco del quale accenneremo in seguito e ancora una volta una serie di inserti ambientali che probabilmente trovano una spiegazione proprio nel testo. Finale in lingua madre con la solenne Aurinko ja kuu, con cantato parte in clean e parte in screaming. Anche qui a spezzare la linea regolare del pezzo è l’inserimento di una parte acustica e psichedelica prima di una con accenni death. Canzone che porta con piglio rituale alla fine del disco.

Se è probabilmente vero che Astral Doom Musick è il lavoro migliore all’interno della discografia dei finlandesi e si sente la sua coesione (base portante dei pezzi registrata insieme da questi ragazzi suonando al Lammaskallion Audio di Tuusula), parlare di capolavoro in senso assoluto è certamente eccessivo. I quattro brani che ne costituiscono la scaletta sono di buon livello, mostrano voglia di osare qua e là e sopra tutto attraverso i "blocchi" che li compongono, riescono a trasmettere quel senso di spiritualità e di stati alterati della mente che è alla base dell’attività della band. Ci sono però degli elementi che ne abbassano il valore in senso assoluto. La voce di Markus Heinonen risulta in difficoltà nelle parti medio alte e medio basse in clean – ossia quelle che richiedono più doti interpretative – e i testi non sempre risultano adeguati, specialmente nel caso di Schwerbelastungskörper, in cui spicca l’uso a volte non corretto del tedesco. Anche le parti più sperimentali, poi, non riescono a coinvolgere del tutto. Da notare che nella versione vinile, questo album è accompagnato da un gioco da tavolo con cui giocare da soli o in compagnia, definito come essenziale per capire meglio l’opera. Con o senza questa aggiunta, comunque, Astral Doom Musick è un buon disco cui possono essere perdonati alcuni difetti, ma i capolavori sono certo altri.



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2020
Saarni Records
Doom
Tracklist
1. Vril
2. Integraton
3. Schwerbelastungskorper
4. Aurinko ja Kuu
Line Up
Markus Heinonen (Voce, chitarra)
Aaro Haverinen (Chitarra)
Jaakko Oksanen (Basso)
Jiri Pyörälä (Batteria)
 
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