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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2610 letture )
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Dopo i numerosi passi falsi compiuti ultimamente dalla Solitude Productions, ormai iniziavo a temere il peggio per questa piccola etichetta russa ma, fortunatamente per loro, le aspettative sulle nuove leve iniziano a diventare realtà, e molti dei giovani progetti scritturati divengono delle promettenti realtà da tenere d’occhio con molta attenzione.
Gli Astral Sleep debuttavano due anni addietro con Unawakening, che forse vantava la copertina più brutta degli ultimi anni in ambito metal, ed oggi si ripresentano sulle scene grazie al singolo Angel, che racchiude tre tracce per oltre mezz’ora di ascolto. La band proviene dalla Finlandia – quasi sempre sinonimo di qualità – ed è attiva dal 2005 con un paio di demo. Per chi non li conoscesse già, gli Astral Sleep ci propongono un doom metal moderno, potentissimo e molto fresco, e che dopo il primo ascolto stenta ad uscire dalle orecchie dell’incauto doomer di turno. Il primo brano ha lo stesso effetto di una martellata sul dito che qualche istante prima aveva schiacciato il play, ed è caratterizzato da un riffing schiacciasassi e ben supportato da una registrazione decisamente professionale che rende onore ad ogni strumento, mettendo in primo piano l’ottimo lavoro delle chitarre del duo Markus/Rolle. Questa composizione alterna parti tirate al limite del death metal con parti più pesanti, tipicamente doom, sulle quali si erge la metamorfica voce del singer Markus, abilissimo nel passare dallo screaming al growl fino ad un cantato pulito dalle timbriche altisonanti. Ottima anche la seconda traccia – anch’essa intitolata Angel - la quale risulta inizialmente lenta e sulfurea, ma successivamente abbastanza varia e piena di cambi di tempo ed atmosfera, oltre ad essere caratterizzata da un ottimo sound di chitarra capace di supportare egregiamente i mille umori che si alternano lungo gli otto minuti di durata. Il terzo brano è intitolato Angel – tanto per variare un po’ – molto lento e che alterna parti atmosferiche a parti molto più pesanti, dalle quali emerge l’influenza degli ultimi Black Sabbath – in special modo per le partiture vocali - mentre le chitarre qui trovano il loro momento di massima forma espressiva, alternando parti arpeggiate a riffoni al limite del thrash.
I trenta minuti scorrono via molto velocemente lasciando un piacevole retrogusto, ma dopo ripetuti ascolti la sensazione è quella di aver ascoltato un lavoro un po’ dispersivo e troppo eterogeneo. Sfortunatamente non conosco il debutto della band ed il loro comportamento sulla lunga distanza, ma posso sicuramente affermare che c’è davvero tanta carne al fuoco e che – se imboccheranno quella giusta - faranno tanta strada ancora..
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 - Angel 2 - Angel 3 - Angel
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Line Up
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Markus H. - (guitars, vocals Rolle H. - (guitar) Jaakko O. (bass, contrabass) Jiri P. (drums)
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RECENSIONI |
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