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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Pagan`s Mind - God’s Equation
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( 5884 letture )
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Pagan’s Mind, God’s Equation appuntatevi questo nome.
Dopo una serie di album godibili ma, forse ancora troppo influenzati da act contemporanei ben più noti, i cinque norvegesi giungono (senza ombra di dubbio) all’album della consacrazione.
L’ultima fatica dei Pagan’s Mind possiede tutte le caratteristiche che un album prog metal dovrebbe avere al giorno d’oggi. Un connubio di potenza, innovazione, aggressività e melodia. Una volta messo in chiaro che questo disco rappresenta la vettà più alta toccata dal metallo progressivo nell’anno Domini 2007, posso passare alle dovute presentazioni.
Nils K. Rue è il perfetto cantore delle gesta dei cinque nordeuropei. Prestazione di livello assoluto. Già coinvolto dietro al microfono negli Eidolon, creatura dei fratelli Drover, reclutati da un certo Dave Mustaine, scusate se è poco! Chitarra e basso rispettivamente nelle mani di Jorn Viggo Lofstad e Steinar Kromko entrambi nella line-up del progetto solista della nordica ugola che risponde al nome di Jorn Lande, vi dice niente questo nome? A me qualcosa ricorda. Dietro alle tastiere si va a collocare Ronny Tegner anche lui coinvolto nel Lande-project, assieme al funambolico “martello” Stian L. Kristoffersen dietro le pelli.
Una line-up di primissimo livello.
Apre l’album The Conception, breve intro che ara il campo per God’s Equation. In verità, la title track è la composizione meno diretta del lotto e, allo stesso tempo, la più legata all’ultimo album dei norvegesi, Enigmatic:Calling, risalente al 2005. Servirà qualche ascolto in più rispetto agli altri pezzi ma, vi assicuro che questi scarsi otto minuti sapranno darvi delle soddisfazioni. Da subito noterete la produzione cristallina e un suond graffiante e potente, come mai in precedenza in un album dei Pagan’s Mind. Una delle chiavi del successo di questo disco è proprio questa, la produzione, frutto del lavoro di uno dei maghi del settore, Stefan Glaumann. A suo favore parlano i milioni di dischi venduti dai Rammstein.
United Alliance parte con una introduzione simil-futuristica delle mani di Tegner. Man mano s’inseriscono tutti i componenti di questa macchina perfetta. Nils Rue sugli scudi, seguito a ruota da Lofstad. Ispiratissimo per tutto il disco, il chitarrista struttura la sua prova in perfetto equilibrio tra un riffing molto aggressivo e la non comune capacità di confezonare assoli senza risultare invadente nell’ambito delle diverse canzoni. Il gran lavoro dei cinque, culmina in un refrain coinvolgente e melodico.
Atomic Firelight è l’anima aggressiva dei Pagan’s Mind. Stian Kristoffersen apre il pezzo con un blast beat potentissimo, coadiuvato dagli altri strumentisti, mentre Rue si diletta fra passaggi clean e voci filtrate. È il turno della cover di (udite udite) David Bowie, Hallo Spaceboy. Scelta geniale e vincente, proprio per la natura non metal della canzone, infatti, è uno degli episodi migliori di questo disco. Evolution Exceed procede sulle stesse coordinate stilistiche delle precedenti songs, ancora una volta, sorretta da un refrain quasi antologico. Segue un altro pezzo originale e molto ispirata, la più hard rock oriented Alien Kamikaze. L’apertura più melodica del disco arriva con Painted Skies, davvero molto bella. Segue un altro episodio vincente, Spirit Starcruiser, sulla quale Lofstad riesce davvero a dare il meglio. Chiude l’album Osiris’ Triumphant Return, il pezzo più epico di questo disco meraviglioso.
Non so se God’s Equation è una fissazione ma, pur volendogli trovare qualche difetto, non ci riesco proprio.
Adesso recuperate il foglietto dell’inizio e mettetevelo in tasca, perché domani mattina dovrete correre a comprare questo album.
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6
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Stupendo! Un cincentrato di potenza, melodia e tecnica sopraffina. Voto lettori 45????? Vi invito a posare il fiasco. Mah! |
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5
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Album superbo.
C\'è chi ha lavorato sodo per portare il voto degli utenti sotto la sufficienza.
La frustrazione deve essere compagna di vita di certa gente. Non vedo altro motivo per darsi tanta pena |
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4
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Bello davvero, mi è piaciuto molto nonostante non sia un grande amante del prog a tinte power ad eccezioni di pochi artisti. Ottimo il lavoro strumentale e vocale e un songwriting ispirato, vario, mai banale dove tutto è sempre al punto giusto. Davvero una gran bella sorpresa, gruppo che non conoscevo ma che merita tantissimo, da scoprire anche gli altri album. Voto lettori incommentabile, per me 85. |
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3
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Gruppo dannatamente sottovalutato sia dagli amanti del prog che da altri. Secondo me, tutti gli album dei pagan's mind non vanno mai sotto l'8 di voto con alcuni punti di eccellenza come "God's Equation" |
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2
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Niente da dire... album davvero bello |
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1
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Piace anche a me in una fase di rigetto violento del prog, penso sia tutto dire  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. The Conception 02. God’s Equation 03. United Alliance 04. Atomic Firelight 05. Hallo Spaceboy (David Bowie cover) 06. Evolution Exceed 07. Alien Kamikaze 08. Painted Skies 09. Spirit Starcruiser 10. Farewell 11. Osiris’ Triumphant Return
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Line Up
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Nils K. Rue – Vocals Steinar Kromko – Bass Jorn Viggo Lofstad – Guitar Stian L. Kristoffersen – Drums Ronny Tegner - Keyboards www.pagansmind.com www.myspace.com/pagansmind
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RECENSIONI |
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