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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Sanguisugabogg - Tortured Whole
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01/04/2021
( 1663 letture )
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Così come per i loro compagni d’etichetta, i Frozen Soul, il debutto dei Sanguisugabogg arriva sull’onda di un interesse generale, almeno nell’ambito di riferimento, piuttosto inusuale e a tratti inspiegabile. Non parliamo di un gruppo con alle spalle chissà quale carriera, poiché attivi dal 2019 e con un solo demo pubblicato lo stesso anno (Pornographic Seizures). Ma poco dev’essere importato alla Century Media, che probabilmente ha visto nei quattro dell’Ohio un potenziale tutto da esprimere e su cui puntare.
Non ci vuole molto a capire cosa facciano i nostri, non solo per la copertina e i titoli ma perché il gruppo vanta anche una collaborazione con la storica Troma Entertainment (quelli di The Toxic Avenger (1985), Class of Nuke 'Em High (1986), Surf Nazis Must Die (1987) e tanti altri) nella realizzazione dei video per i singoli di lancio. Di fatto parliamo di un death metal dai toni marci e demenziali, prodotto non proprio benissimo e che si rifà ad uno stile collocabile tra Mortician, primi Cannibal Corpse e Devourment. Un mix sicuramente intrigante per chi vive di queste sonorità, ma appare da subito evidente come ci sia ancora molto da lavorare e di come il tutto suoni fin troppo amatoriale, anonimo e per quanto sia spiacevole dirlo, sbrigativo. Esclusi alcuni momenti come Dead as Shit, Menstrual Envy, Urinary Ichor ed altri sparsi per i trentatré minuti del disco, c’è davvero poco da segnalare, dato che mancano quegli elementi che possano dare un minimo di risalto o forza a tutti i brani; è la solita difficile questione del proporre uno stile volutamente primitivo e ignorante: non è sbagliato farlo, ma non ci si può solo ed esclusivamente limitare a replicare quanto sentito in passato, serve qualcosa in più. L’unione di parti cariche di groove ad altre più spinte rende l’ascolto tutto sommato fluido, inevitabilmente piacevole e non scandaloso se come detto sopra si ha la passione per il genere, ma neanche i momenti più lenti e massicci su cui i quattro sembrano a loro agio riesce davvero ad alzare la qualità delle composizioni, che purtroppo vanno avanti a fatica nonostante arrivino anche a due minuti di durata. Per non parlare poi della titletrack, in cui la confusione regna sovrana risultando un collage di pezzi registrati e che sottolinea come il problema sia proprio quello, ovvero il non essere particolarmente abili nello scrivere dei pezzi ben riusciti. Non benissimo insomma.
Nessuno chiede ai Sanguisugabogg di realizzare il Tomb of the Mutilated della nostra epoca, sia chiaro, ma purtroppo, non ci si può limitare solo ed esclusivamente a suonare marci e ignoranti puntando su un growl gutturale, una produzione volutamente non curata e un immaginario che oltre al demenziale cerca di prendere qualcosa dagli anni ottanta (così come, evidentemente, non basta aver composto il disco “sotto l’effetto di acidi e funghi allucinogeni”, almeno stando alle parole del chitarrista Cameron Boggs). Serve qualcosa di più concreto, di sostanza, che possa davvero alzare l’interesse nei confronti di un gruppo che almeno ad oggi, è ben al di sotto di colleghi come Necrot o Undeath, giusto per fare due nomi.
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5
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Non un capolavoro, ma un disco che fa onore al death metal brutale. Una vera legnata nei denti! Poi quel rullante... Per me è un meritato 85 |
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4
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Sono i Nanowar del Death Metal. |
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3
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Forse il parere generale verso di loro è un po' influenzato da tutto l'hype che si è creato (per me onestamente incomprensibile), ma non li trovo pessimi, soltanto mediocri. Un po' tipo i Frozen Soul. |
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2
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Moniker più brutto di sempre! |
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1
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E' un confine molto labile tra il serioso e l'ultra demenziale quello del death sanguinolento. In generale. Qua eeeee' una parodia completamente tragicomica. Un brano chiamato Filetto di cazzo la dice lunga........ |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Menstrual Envy 2. Gored in the Chest 3. Dragged by a Truck 4. Pornographic 5. Dead as Shit 6. Tortured Whole 7. Interlube 8. Dick Filet 9. Urinary Ichor 10. Posthumous Compersion 11. Felching Filth
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Line Up
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Devin Swank (Voce) Cameron Boggs (Chitarra) Cody Davidson (Basso, Batteria, Tastiere)
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RECENSIONI |
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