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27/04/25
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TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Escape the Fate - Chemical Warfare
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17/05/2021
( 1311 letture )
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Nonostante abbiano passato da poco la trentina, gli Escape the Fate sono ormai giunti al settimo album in studio e, nonostante gli scombussolamenti riguardanti la formazione (difatti il batterista Robert Ortiz è l’unico superstite della prima line-up), sono attualmente conosciuti in tutto il mondo, pur senza aver mai raggiunto veramente l’apice del successo. Essi sono noti principalmente per i loro concerti, i quali sono in grado di trasmettere delle forti emozioni tra i loro fan, dando vita così ad una vera e profonda connessione. Il nuovo album, intitolato Chemical Warfare, è stato presentato il 16 aprile di questo anno, attraverso l’etichetta discografica Better Noise Music e grazie alla collaborazione del produttore John Feldmann (già al lavoro con il gruppo ai tempi di This War Is Ours, ma anche con altre band come Good Charlotte, Blink-182 e 5 Seconds Of Summer). Alcuni ascoltatori, appassionati di questa band, potrebbero avere più confidenza con i precedenti lavori, come Dying Is Your Latest Fashion del 2006 e This War Is Ours del 2008, ma il nuovo disco ha come obiettivo proprio quello di legare il passato e il presente degli Escape the Fate.
Il primo brano, Lightning Strike, prepara la scena per il resto dell'album e contiene l'hook più contagioso ed orecchiabile, in modo tale da rendere questo inizio abbastanza piacevole da ascoltare. In seguito vi è la seconda traccia, intitolata Invincible, nel quale il gruppo supera la tangente del rock melodico ed inserisce svariati inserti d'archi tramite la talentuosa violinista Lindsey Stirling. La canzone è presente anche nel nuovo film horror The Retaliators, che vede anche i Papa Roach partecipare alla colonna sonora. Anche in questo caso il brano riesce ad arrivare immediatamente alle orecchie dell’ascoltatore, in quanto è ricco di colpi di scena e richiama il sound più duro tipico della band, accontentando così anche i fan di lunga data. Ciò nonostante gli Escape the Fate sono alquanto irremovibili nell'avventurarsi esplicitamente nel territorio pop in questo album. Unbreakable è una canzone quasi ballabile, contraddistinta da un ritmo di batteria martellante e sintetizzatori associati ad un testo elettrizzante. Nella titletrack Chemical Warfare viene sintetizzata perfettamente la maturità del gruppo in base alla quale il cantante Craig Mabbit ha cambiato rotta verso riff spigolosi e ricchi di elementi rock. Ascoltando Unbreakable è possibile giungere alla conclusione che gli Escape the Fate abbiano preso la decisione di adoperare più elementi provenienti dal genere pop. Erase You potrebbe essere considerato il brano più spigoloso e divertente, dato che è caratterizzato da voci più veloci e versi guidati dall'elettronica, che creano un gradevole mutamento di ritmo. Per la sesta traccia Not My Problem è presente la collaborazione di Travis Barker, il batterista dei Blink-182, il quale ha contribuito alla realizzazione di un’interessante spaccatura in stile nu-metal. Successivamente vi è Burn the Bridges, che si propone con uno stile quasi hip hop associato ad ondate di riff e a voci energiche. Demons ha un sound gradevole, con la presenza di chitarre rock melodiche, le quali si scontrano proprio con le urla di Mabbit. Hand Grenade dona all’ascoltatore una grande energia, la quale potrebbe essere caratterizzata da elementi post-hardcore e new age e fungere così da momento decisivo dell’intero album. Nella decima traccia, Ashes (Broken World), è possibile ascoltare l’impennata della voce del cantante ed alcuni riff incisivi tra i vari whoa-oh. Con Gravity, Gruft e Mabbit riescono a raffinare quelle melodie hard rock, che sono state una caratteristica ricorrente sin dal principio della band, prima di introdurre la ballata Walk On. Con quest’ultimo brano gli Escape the Fate dimostrano di poter ancora proporre una solida traccia pop-rock.
Quindici canzoni all’interno di un disco sono alquanto impegnative, tanto che alcune tendono a fondersi fra loro, ma grazie ai numerosi colpi di scena e alle melodiche ballate, la musica risulta essere comunque piacevole e divertente da ascoltare. Inoltre Chemical Warfare può essere considerato come un lavoro maturo, in quanto ciascun componente del gruppo è cresciuto come musicista nel corso degli anni, dalla potente voce di Craig alla capacità di produzione di Gruft. Difatti è abbastanza chiaro vedere che gli Escape the Fate, in questo album, sono decisamente a loro agio con il suono che sono riusciti a realizzare. Intanto che la band tenta di penetrare all’interno del rock più “convenzionale”, tale disco potrebbe accontentare la maggior parte dei fan più fedeli. Potrebbero invece esserci dei problemi per quanto riguarda i nuovi ascoltatori, i quali non conoscono ancora l’evoluzione di tale band. Complessivamente Chemical Warfare presenta diversi inni trascinanti e anche momenti più soft, hook particolari, riff energetici e una discreta voglia di far divertire il proprio pubblico, dando così l’idea che gli Escape the Fate abbiano ancora molto da offrire.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lightning Strike 2. Invincible 3. Unbreakable 4. Chemical Warfare 5. Erase You 6. Not My Problem 7. Burn the Bridges 8. Demons 9. Hand Grenade 10. Ashes (Broken World) 11. My Gravity 12. Walk On 13. Around the Sun (Deluxe Edition) 14. Shut Up and Listen (Deluxe Edition) 15. Over It (Deluxe Edition)
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Line Up
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Craig Mabbitt (Voce) Kevin Gruft (Chitarra, Basso, Elettronica, Cori) TJ Bell (Chitarra, Cori) Robert Ortiz (Batteria, Cori)
Musicisti Ospiti: Lindsey Stirling (Violino su traccia 2) Travis Barker (Batteria su traccia 6)
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RECENSIONI |
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