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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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28/08/2021
( 1063 letture )
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Gli anni ’90 non sono stati un periodo facile per molte rock band; in particolare, i primi anni ’90 per tutte le band che si dedicavano al classico hard rock melodico, di stampo USA, sono stati davvero “la tempesta perfetta”. Sappiamo bene le ragioni: l’avvento del grunge, il repentino cambio dei gusti del pubblico, il “tradimento” delle case discografiche e dei manager, ecc. Gli impatti su tutta la scena sono stati devastanti: ma se i grandi nomi, pur fra molte difficoltà, sono riusciti a reggere il colpo e a sopravvivere – anche a costo di cambiare il proprio stile in maniera significativa – tutta la pletora di realtà, più o meno grandi, che non erano ancora riuscite a consolidare la loro audience ed il loro status, è stata praticamente spazzata via. Fra i tanti che hanno purtroppo subito questa sorte vi furono gli Hardline, progetto nato dalla collaborazione fra i talentuosi fratelli Gioeli, Johnny (voce) e Joey (chitarra), i quali riuscirono appena a pubblicare il debutto Double Eclipse (1992), nobilitato dalla presenza di Neal Schon e Dean Castronovo (Journey), prima che la potente MCA Records non ci pensasse due volte e rispedisse a casa il quintetto con tanti saluti.
Il progetto non sopravvisse al voltafaccia dell’etichetta, e per tutti gli anni’90 i componenti della band hanno prestato le loro doti a molti nomi noti della scena musicale, da Alice Cooper a Steve Vai, da Paul Rodgers a Axel Rudi Pell, e diversi altri. Il richiamo del vecchio gruppo, ed il rimpianto per ciò che poteva essere, e non fu, rimaneva però sempre latente; e così, nel 2000, ecco la reiunion. Stavolta l’obiettivo non è più sfondare in classifica e riempire le grandi arene, ma semplicemente divertirsi suonando con passione la musica che si ama da sempre. Il secondo disco, il qui presente Hardline II, datato 2002, contiene un mix di tracce nuove e di vecchi pezzi, già praticamente pronti all’epoca del debutto, ma scartati dall’album di esordio e sino ad allora non più recuperati; non si sentono però differenze stilistiche perché tutti permangono costantemente all’interno delle coordinate tipiche dell’hard rock americano: mid-tempos coinvolgenti e pulsanti, dolci ballate elettroacustiche, potenti pezzi rock sempre intinti nella melodia. Affiancati da una formazione del tutto rinnovata rispetto all’esordio, con Josh Ramos alla chitarra, Michael Ross alle tastiere e sezione ritmica affidata a Chris Maloney e Bobby Rock, i fratelli Gioeli ripropongono il marchio Hardline; ma nel frattempo sono passati quasi dieci anni sono tanti e si avvertono tra i due lavori profonde differenze. Forte delle esperienze accumulate negli anni II presenta gli Hardline sotto una nuova e più aggiornata veste, cercando un compromesso sia per i precedenti estimatori sia per chi cerca nel sound una certa attualizzazione. Ecco quindi che le chitarre variano a volte il proprio sound per renderlo più duro, cupo e d'impatto; anche gli assoli si rivelano per la maggiore più aggressivi che melodici, con un sound più cattivo rispetto agli standard del genere. Anche la sezione ritmica si affianca, con un lavoro davvero energico, ideale accostamento alle parti ed al suono delle chitarre, scandendo anche tempi più cadenzati e fornendo alle dinamiche degli stacchi accenti più decisi e marcati. Hold Me Down, Y, Paralized, Do Or Die, Weight, Way It Is... sono chiari esempi di quanto appena scritto, mentre Your Eyes si stanzia più su territori puramente hard melodico. Face The Night, Hey Girl, Only A Night sono le classiche ballads che rimandano ai tempi aurei del genere, mentre This Gift è una delicata canzone, che chiude la scaletta e vede alla composizione anche il vecchio sodale Neal Schon.
Giunti al termine dell’ascolto, come giudicare questo disco? Se si cerca il capolavoro, o, più semplicemente, un album all’altezza dell’ottimo esordio, il rischio è di rimanere parzialmente delusi: i buoni brani non mancano, la band fa ottimamente il suo lavoro, la voce di Johnny Gioeli è sempre ottima, ma è indubbio che il “peso specifico” dei brani di Double Eclipse era un’altra cosa. Se invece ci si sintonizza sulla lunghezza d’onda della band, e si esamina questo album per cosa realmente è, ossia una reunion fondata esclusivamente sulla passione per la musica - per un preciso tipo di musica - senza altri scopi, allora si potrà sicuramente apprezzare la bontà della proposta, e trovarvi all’interno diversi brani ottimamente realizzati. A riprova di quanto detto, dopo la pubblicazione di questo II, il progetto Hardline tornerà in letargo per altri sette anni, sino al successivo lavoro Leaving The End Open del 2009, e da allora continua saltuariamente a riproporsi (con il solo Johnny Gioeli rimasto al timone) sia sul mercato discografico sia in sporadiche tournèe.
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4
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...in questo album almeno c'erano ancora canzoni composte nel periodo storico degli hardline...Y...do or die...face the night e alcune altre erano songs di rilievo...dopo questo ottimo ripescaggio i musicisti coinvolti non sono mai riusciti a comporre materiale davvero significativo...qualche song valida qua e la' sparsa per i vari album successivi c'e' ma mulla di che....con l'arrivo del songwriting di del vecchio poi,si e' snaturato un po' quella voglia di fare solo hits....tutto va bene ma la grande storia qualitativa di questa band e' dura da repiclare!!! |
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3
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Buon disco, anche se quando è uscito al primo approccio non mi entusiasmò più di tanto, ma questo perché probabilmente pretendevo qualcosa al livello di Double Eclipse (il che significava pretendere l’impossibile). Con gli ascolti è cresciuto, e lo ascolto ancora con piacere, anche se i successivi li preferisco (specialmente Danger Zone). Voto 78 |
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2
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Nonostante degli Hardline ci sia solo il nome, il cd in questione è veramente valido, figlio dei suoi tempi, ma lo ascolto ogni tanto e comunque con piacere. Salvo anche il terzo cd, poi riguardo agli Hardline, mi fermo qui. |
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1
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Life e l'ultimo sono desaparecidos? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Hold Me Down 2. Y 3. Paralyzed 4. Face the Night 5. Do or Die 6. Hey Girl 7. Only a Night 8. Your Eyes 9. Weight 10. Way It Is, Way It Goes 11. This Gift
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Line Up
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Johnny Gioeli (voce) Joey Gioeli (chitarra) Josh Ramos (chitarra) Chris Maloney (basso) Bobby Rock (batteria) Michael T. Ross (tastiere)
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RECENSIONI |
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