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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Thulcandra - A Dying Wish
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04/11/2021
( 1439 letture )
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Il gelido progetto Thulcandra, nome e riferimento che suona familiare essendo preso da uno dei primi demo dei Darkthrone, ritorna dopo sei anni dall’ultimo Ascension Lost. Formazione sempre capitanata dallo storico leader degli Obscura Steffen Kummerer, rimane anche questa volta fedele alla linea del sound dei Dissection ma con un tocco di grazia in più. Questa pausa così lunga ha dato alla band nuovi spunti e idee senza mai perdere di vista quel suono primordiale black/death.
Il quartetto tedesco con questo nuovo disco riesce a far risaltare tanti aspetti innovativi e ricercati soprattutto nel songwriting dove si denota un nuovo approccio leggermente diverso dai precedenti ma sempre ben ancorato al suono di vecchia scuola black metal. A Dying Wish è stato prodotto, mixato e masterizzato all'Unisound Studio di Dan Swanö, viene pubblicato dalla Napalm Records ed è come sempre un viaggio indietro nel tempo alle origini del genere, modellato musicalmente dalla band per risultare a tratti più attuale e moderno. A Dying Wish non è certo un qualcosa di mai sentito ma è sicuramente un album dannatamente energico; questo quarto lavoro è si ben chiaro e limpido a livello di oscurità sonora ma troviamo soprattutto una grande spontaneità a livello stilistico e personale ed una trasparente linea di idee ben precise e molto elaborate ma purtroppo non innovative e rivoluzionarie. Il gruppo anche qui si rifà alle leggi e alle regole dettate da Jon Nödtveidt molti anni fa, ma certe nuove sfumature presenti in A Dying Wish sono evidenti, tanto da creare una sorta di nuova matrice personalizzata. I Thulcandra fanno quindi un passo avanti accennando appena qualche spunto personale e qualche nuova influenza musicale; lo schema è ora meno ripetitivo e più individuale. La tracklist di A Dying Wish trasmette una sicurezza maggiore rispetto agli album precedenti, un’accurata e spasmodica ricerca nei dettagli di innovazioni che vorrebbero spazzare via vecchi archetipi ed etichette; studi ed analisi purtroppo non riusciti del tutto, infatti, il disco ha un’ottima ed indiscussa produzione e fattura ma suona bene e semplice nella sua totalità. Nessun fenomeno soprannaturale, insomma, soltanto tanta bravura e la precisione tipica del gruppo. L’accentuata professionalità dei tedeschi si fa sentire da subito con Funeral Pyre, che ci disegna paesaggi freddi e ghiacciati attraverso riff potenti ed una batteria quasi mistica, interludi acustici melodici e tratti martellanti death metal di stampo svedese. In brani come In Bleak Misery e A Shining Abyss si passa da intermezzi artici e misteriosi a potenti blast beat alla drammaticità vocale con il growl di Steffen Kummerer che creano grossi muri sonori e densi di oscurità. Atmosfere nere e cupe le troviamo in ogni brano, in The Slivering Silver e Devouring Darkness vi è un forte connubio tra chitarre e batteria, lead cattivi e vigorosi che generano un’espansione sonora di forte impatto e molto coinvolgente. In Nocturnal Heresy i Thulcandra danno un tocco doom metal alle loro tipiche tempeste ghiacciate. Le tracce di questo disco hanno ogni cosa al posto giusto ed ogni nota al posto giusto, e i Thulcandra riescono ancora una volta a trasmettere quel senso di fredda passione accompagnata da un senso glaciale di svuotamento facendolo con maestria attraverso un nordico modo di fare musica e tramite la reinterpretazione maniacalmente appassionata dei Dissection, compresa la cover di Night’s Blood fatta, interpretata ed omaggiata benissimo.
A Dying Wish è un album leggermente più dettagliato e particolare ed anche fine sotto certi aspetti, vi sono combinazioni pesanti ed epiche che creano momenti duri ed un suono ricco e versatile. Un disco esplosivo e di un livello tecnico abbastanza alto dove vige la tradizione ed il suono tipico evocato da certi paesaggi boreali intrisi di una cattiveria tipica del death metal.
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Sono derivativi al limite del plagio, non sono personali, non hanno inventato niente di niente, ma.... mi sono sempre piaciuti un botto.
Ogni loro album è un ascolto godibilissimo e questo non è un'eccezione.
Condivido il voto, promossi! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Funeral Pyre 2. Scarred Grandeur 3. Orchard of Grievance 4. In Vain 5. Nocturnal Heresy 6. The Slivering Silver 7. In Bleak Misery 8. A Shining Abyss 9. Devouring Darkness 10. A Dying Wish 11. The Spirit of the Night (Live) 12. Night’s Blood (Live) (Dissection cover)
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Line Up
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Steffen Kummerer (Voce, Chitarra) M. Delastik (Chitarra) Christian Kratzer (Basso) Erebor (Batteria)
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RECENSIONI |
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