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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Magnum - Wings of Heaven Live
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( 6496 letture )
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Premessa: durante gli anni 80 il sottoscritto, oltre ad essere nel pieno fulgore fisico, era anche nel pieno furore metallaro oltranzista duro e puro, senza crepe, senza mezze misure e senza concessione alcuna a nessun tipo di suono che potesse essere nemmeno lontanamente accusato di appartenere al filone “False Metal”, tutto quanto puzzava di AOR, Pomp Rock et similia era pertanto bandito nel raggio di un chilometro quadro dalla mia simpatica stanzetta nella quale, per somma gioia della mia mammina, non si distinguevano più le pareti, ormai sommerse dalla fotocopie delle covers di tutti i vinili che vi entravano, una simpatica usanza mirante a risparmiare le spese dei posters per destinare la totalità delle mie esangui risorse finanziarie all’aumento dell’inquinamento mediante incentivo alla produzione massiccia di vinile.
Tutto ciò mi ha impedito di interessarmi “in diretta” a ciò che i Magnum mettevano sul mercato, non riuscendo affatto a conciliarlo con Venom, Mercyful Fate, Exodus e compagnia bella, ma oggi che il disfacimento fisico comincia a farsi sentire, tanto che quando metto su ad esempio “Bonded by Blood”, non riesco più a superare i ¾ di potenza dello stereo, posso invece gustarmi questo doppio live che mi propone una sintesi di tutto quello che all’epoca rifiutai tenacemente.
Non mi sono mai liberato del tutto di questo mio atteggiamento, (sto ancora meditando di denunciare gli Europe per spaccio di metallo edulcorato), ma questo live celebrativo per i vent’anni della pubblicazione di “Wings of Heaven” integrato da parecchio materiale del periodo “Kingdom of Madness/The Broken Arrow” è una buona occasione per fare pace col passato e gustarsi senza troppi rimorsi anche i Magnum.
Registrato alla fine dello scorso anno nel Regno Unito e prodotto da un Tony Clarkin in ottima forma, come per altro tutti quanti i musicisti Catley in testa, questo live mostra una band contenta di suonare assieme – come dichiarato durante l’intervista – cosciente dei propri mezzi e capace di calare tutti i propri assi durante questa lunga mano; il Cd 1 è dunque un potenziale Greatest Hits con cui una band normale avrebbe inciso live normale, fermandosi lì, e contiene una serie di piccoli grandi gioielli già più che conosciuti, ma che continuano, (o cominciano nel mio caso), a fare il loro lavoro, piccole gemme di classe cristallina nel loro genere, con “How far Jerusalem” , “Dragons are Real” e “Vigilante” su tutte, mentre il Cd 2 propone l’intero WOH, ben conosciuto, con un piglio “correttamente live”, (tradotto: sono effettivamente un po’ più aggressive, ma non più di tanto, si poteva fare di più in questo senso, ma si sarebbe tradito lo spirito della band probabilmente).
In questa ottica è il pezzo più dotato, ossia “Don’t wake the Lion” a fare la parte del leone, (com’è ovvio), ma anche “Days of no Trust”, “Start talking Love” ne guadagnano, risultando, assieme alla ballad “It Must Have Been Love” , i pezzi che maggiormente comunicano il Pomp/mood degli anni a cui qui ci si riferisce; a chiudere il super classico “Sacred Hour”, il più adatto al compito.
Largamente superiore alle precedenti prove dal vivo, questo doppio fornisce ampie conferme ai loro fans e può anche introdurre compiutamente la band alle nuove generazioni, oppure anche ad un vecchio distratto come me. Più che buono.
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3
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LIVE strepitoso. Ottima track list. 4 pezzi dal "nuovo" (all'epoca) e bellissimo Princess Alice and the Broken Arrow, con il quale, dopo alcuni lavori un po' anonimi il gruppo tornò a farsi sentire e ad alzare la qualità dei loro lavori da studio - da qui in avanti senza quasi mai perdere colpi - una manciata di altri classici tra cui spicca "How Far Jerusalem" e soprattutto "Wings of Heaven" per intero, chiuso da una perla, "Sacred Hour". Uno dei loro LIVE migliori. Storicamente, per rispondere ad un commento, non esageriamo ad etichettarli come la più grande rock band, ma di sicuro meriterebbero maggiore fama. Di sicuro tra le più grandi band nel loro genere (AOR / Rock Melodico - anche se.. i primi tre album sempre melodici ma a tratti Progressive, che tris meraviglia!). Tecnicamente non dotatissimi, sia la band con i veri cambi che la il leader e fondatore, Tony Clarkin. Non certo un virtuosissimo della chitarra, ma che songwriting! dal 1975 in avanti lui e sempre lui a tirare fuori di continuo pezzi e melodie da ascoltare senza che mai vengano a noia. Bravi Magnum! |
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2
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una preghiera. togliete la possibilità di votare ..almeno tanti idioti non potranno screditare tanti(non solo questo)OTTIMI album--27 su 23 voti.. che tristezza.. ma li avranno mai ascoltati i Magnum??mah... |
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1
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vorrei sapere com'è possibile che i magnum non vengano unanimamente riconosciuti come la più grande rock band di tutti i tempi.questa è una domanda che mi pongo ogniqualvolta ascolto uno dei loro magnifici album.on a storyteller's night,vigilante,chase the dragon,wings of heaven,the eleventh hour,kingdom of madness sono album semplicemente fantastici.tony clarkin è un chitarrista straordinario,tecnicamente eccelso ma mai eccessivo o ridondante;bob catley è dotato di una voce calda,potente,che definirei epica |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD 1 When We Were Younger Back Street Kid Out Of The Shadows Like Brothers We Stand How Far Jerusalem Dragons Are Real All Englands Eyes Vigilante Kingdom of Madness
CD 2 Intro Days of No Trust Wild Swan Start Talking Love One Step Away Must Have Been Love Different Worlds Pray For The Day Don't Wake The Lion Sacred Hour
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Line Up
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Tony Clarkin - Guitars Bob Catley - Vocals Mark Stanway - Keyboards Al Barrow - Bass Jimmy Copley - Drums
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