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Stryper - To Hell With the Devil
20/05/2023
( 1611 letture )
L'anno di (vera) grazia 1986 viene ricordato da ogni onesto metallaro di questa Terra come uno dei più importanti di sempre. Sia dal punto di vista numerico in relazione alla quantità di album usciti, che da quello qualitativo. Master of Puppets, Somewhere in Time, The Dark, Orgasmatron, Metalized, Fatal Portrait, Reign in Blood, sono solo una risicatissima rappresentanza di quanto pubblicato in quell'anno fortunato. Quando la polarizzazione delle tematiche esposte nei testi dalla maggior parte dei gruppi, aveva caratterizzato da tempo il settore in un certo modo. L'apparire sulla scena degli Stryper e di molte altre band cristiane, aveva però introdotto da qualche tempo una nota molto più... Sweet. Una vera invasione (ev)angelica sulle note di Saint, Barren Cross, Messiah Prophet e una sterminata pletora di band toccate dalla luce celeste.

Le api rock (vedasi costumi di scena) avevano infatti innalzato il White Metal, un'autentica eresia al contrario, su un piano di visibilità di tale livello che in pochi ci avrebbero scommesso sopra un centesimo. Dopo l'EP The Yellow and Black Attack, una manciata di singoli e l'album Soldier Under Command, toccò al 33 giri To Hell with the Devil proiettare loro e il metal "cristianamericano" in una dimensione veramente mondiale. Anzi, celestiale. Leggermente più duro del suo predecessore, pur restando in un range assolutamente mainstream nel suo complesso, il vinile ottenne un successo clamoroso. Inserendosi oltretutto in un filone religioso di impronta americana che poco aveva a che fare col sentimento europeo, ma che ottenne lo stesso grande accoglienza. Qualsiasi cosa se ne potesse pensare sul piano della comunicazione, To Hell with the Devil presentava una scaletta che era in grado di fare la felicità di ogni ascoltatore di pomp/ A.O.R. e rock americano con velleità da hard rocker. Senza contare gli ascoltatori di radio rock FM e programmi musicali da TV generalista con un occhio al rock/metal. Dopo un intro strumentale, l'analisi della scaletta metteva sotto i riflettori alcuni pezzi rocciosi e quadrati, specialmente se paragonati a quelli delle uscite precedenti, spesso dotati di ritornelli da Arena (To Hell with the Devil, Free, The Way, Sing-Along Song, Calling on You, Holding On, More Than a Man) e singoli rock che definire di facile presa sarebbe riduttivo. Con Rockin' the World a stagliarsi su tutti. E poi altri che molto, ma molto difficilmente avrebbero potuto essere associati al metal e al rock in generale, a causa di un contenuto di zucchero che poco di conciliava con le inclinazioni di chi metteva gli album di cui al primo paragrafo tra i suoi ascolti giornalieri. Honestly e All of Me fecero strage di cuori devoti oltreoceano e provocarono numerosi attacchi di orticaria agli onesti ascoltatori di Motorhead, Venom, etc. spaccando in due il pubblico, ma non certo con due metà equivalenti a rappresentare gli schieramenti.

Lavoro estremamente divisivo all'interno della cerchia dei metallari puri all'epoca della sua uscita, il disco in questione ottenne un successo commerciale strepitoso (primo disco di metal cristiano a essere certificato come platino), portò gli Stryper e le loro bibbie lanciate al pubblico su palchi importanti e i singoli arrivarono praticamente ovunque. Sia in radio che in TV. Non mancò il corollario della contestazione "interna" da parte di telepredicatori d'accatto made in USA i quali contestarono violentemente la copertina, che pur contenendo un riferimento biblico venne poi cambiata con una molto più anonima. E questo dice molto dell'humus religioso a stelle e strisce. Singoloni da classifica americana a parte, il resto della scaletta suonava in ogni caso perfettamente in grado di esaltare gli amanti dei generi citati nel paragrafo precedente, a prescindere dalle tematiche affrontate, che ovviamente si possono condividere o meno. To Hell with the Devil resta quindi un lavoro più che godibile, per quanto "marchiato" dall'appartenenza a un settore del metal che ha portato molti a disinteressarsene. Se non a odiarlo al momento dell'uscita.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
82.5 su 12 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Mercoledì 4 Dicembre 2024, 0.04.02
17
Album che mi ha stupito in positivo.. Pensavo ad un Gruppo \"leggerino\", invece ho trovato diversi Brani tendenti al classico Heavy Metal con Voce epica.. Forse i Lenti sono troppo \"radiofonici\" e stridono un po\' nell\' insieme.
Konradz
Mercoledì 24 Maggio 2023, 18.43.18
16
Aver definito gli Stryper migliorati nel tempo è chiaramente un giudizio opinabile, ma non è dato (nel genere e al di fuori di esso) da chi propenda per il nuovo per principio o possa dare del sorpassato ad altri: non ne avrei più l\'età. Né intendo generalizzare: al contrario. Restando sugli Stryper, trovo che la varietà nei loro lavori sia presente anche oggi e che in tanti decenni abbiano pure mantenuto una personalità ben riconoscibile. Agli esordi c\'erano più freschezza e più idee, forse è fisiologico, ma oggi trovo in loro una maturità che da un decennio me li fa apprezzare maggiormente. E l\'intento, per chiarire, non è svalutare il loro passato.
Diego
Mercoledì 24 Maggio 2023, 17.25.20
15
L\'ultimo Helloween è oro colato, rispetto a Chameleon e PBGA, tanto per citare qualche vecchio (e non tiro in ballo i Priest, che con Firepower sbriciolano certi loro album degli anni 80). Ripeto, per me, che non ne potevo più del video di Calling on you a rotazione, sono ancora interessanti oggi quanto allora, ma è l\'opinione di uno che non è stato un grande fan del gruppo.
Sandro 70
Mercoledì 24 Maggio 2023, 15.08.18
14
Che la qualità media sia andata a picco è fuori di dubbio ma qualcosa di buono c\'è anche oggi. Mi viene in mente ad esempio l\'ultimo album dei Resistance .
ShotInTheDark
Mercoledì 24 Maggio 2023, 15.01.26
13
Sandro70: posso essere anche d\'accordo con te, ma nel genere (e ripeto, nel genere, altrimenti poi arrivano i nuovisti che danno del boomer a destra e manca) un qualsiasi top album del 2022 di band \"vecchie\" è paragonabile ad un album di fascia medio-basso uscito nel 1985.
Sandro70
Mercoledì 24 Maggio 2023, 11.04.32
12
A mio parere il loro ultimo album, the final battle, è un lavoro eccellente e uno dei migliori del 2022.
ShotInTheDark
Mercoledì 24 Maggio 2023, 9.24.02
11
Leggo di Stryper migliorati con il tempo? Ma siamo matti? Qui non è un discorso antipodico leggero vs. pesante, hair metal vs. vattelapesca e discorsi da bar. Gli Stryper made in fronters (eccetto qualche pezzo, ovviamente, sono sempre seri professionisti) hanno perso il filo logico e la freschezza della composizione, si muovono in modo pachidermico e si perdono spesso a metà brano. Quelli d\'antan invece erano tutto il contrario: in ogni brano trovavi qualcosa di diverso (Yellow & Black naïveté melodica da esordio, Soldiers un calibratissimo mix di cori soavi e bordate US Metal, To Hell With The Devil una summa perfetta, In God We Trust il suono adamantino, Against The Law la sfacciataggine street che flitra con le sferragliate metalliche). E quelli dopo? Non prendiamoci in giro.
Konradz
Martedì 23 Maggio 2023, 18.34.03
10
Album di importanza storica per gli Stryper, con brani degni di nota ma anche troppi pezzi lenti a smorzare il ritmo, per i miei gusti. Concordo con chi mi precede nel considerare superiore Soldiers Under Command, tra i primi lavori della band. E in ogni caso gli Stryper sono tra i pochi gruppi che mi sembrano migliorati in questi ultimi anni della maturità.
Aceshigh
Lunedì 22 Maggio 2023, 10.01.29
9
Probabilmente il disco (o uno dei dischi) più rappresentativi degli Stryper, sicuramente quello che gli diede grande visibilità, però io ho sempre preferito il precedente Soldiers Under Command e anche alcuni dei successivi. Comunque grande band, ancora adesso. Concordo col voto della recensione.
Tino
Domenica 21 Maggio 2023, 12.59.11
8
Against the law uno dei capolavori hair metal di tutti i tempi per me, purtroppo qui non c\'è traccia
Diego
Domenica 21 Maggio 2023, 12.34.02
7
Credo siano una delle poche band che mi convincono più ora che nel periodo \"d\'oro\". Sarà la produzione più patinata e chiaramente più ammiccante, ma li preferisco più negli ultimi anni, come in No more Hell to pay e successivi. Anche Against the law era già un passo avanti.
Galilee
Sabato 20 Maggio 2023, 22.49.57
6
Buon disco ma loro non mi hanno mai fatto impazzire. È proprio una questione stilistica. Il cantato ad esempio non mi piace per nulla, nonostante Michael Sweet abbia un\'ottima voce.
Fabio
Sabato 20 Maggio 2023, 20.18.01
5
Non sono d\'accordo nella rece circa i riferimenti al pomp rock o aor perché secondo il mio parere siamo abbastanza distanti, anche se una certa ridondanza negli arrangiamenti potrebbe farlo pensare. Così come siamo distanti dal puro h/m. Per me si tratta di Heavy metal americano che guarda al gusto da classifica. Probabilmente il miglior disco degli Stryper, voto assolutamente giusto
duke
Sabato 20 Maggio 2023, 18.09.57
4
...bel disco...ricco di ottime canzoni...ed un cantante straordinario.....
Mic
Sabato 20 Maggio 2023, 14.17.56
3
Lo presi anni fa dopo avrer letto non so dove che fosse un capolavoro di puro heavy metal. Mi fece una noia mortale. Avvicinarlo ai titoli di inizio recensione, seppur solo a livelli anagrafico, è una eresia. Più veritiero collocarlo in ambito hard rock/ AOR. Voto 58.
Rik HM
Sabato 20 Maggio 2023, 13.10.15
2
Gli stryper vennero inseriti nel variopinto e rumoroso filone dell hair metal a causa di un look alquanto singolare somigliante all ape maia e ovviamente di un sound mainstream ma di sicura presa in ambito heavy metal. A parte alcune song molto rediofriendly, il resto era un saporito minestrone di puro heavy metal. Chi segue il glam metal sicuramente li apprezza, chi li snobba per il look o per certe tematiche, provi ad ascoltarli senza pregiudizi, potrebbe restarne favorevolmente impressionato 🤘🎸
Epic
Sabato 20 Maggio 2023, 12.58.46
1
Capolavoro
INFORMAZIONI
1986
Enigma Records
Hard Rock
Tracklist
1. Abyss (To Hell With the Devil)
2. To Hell With the Devil
3. Calling on You
4. Free
5. Honestly
6. The Way
7. Sing-Along Song
8. Holding On
9. Rockin’ the World
10. All of Me
11. More Than a Man
Line Up
Michael Sweet (Voce, Cori, Chitarra)
Oz Fox (Chitarra, Cori)
Robert Sweet (Batteria)

Musicisti ospiti
John Van Tongeren (Tastiera)
Brad Cobb (Basso)
 
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