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"So che sto morendo. Non mi sento bene. Questa cazzo di droga che uso è come l'insulina di cui un diabetico ha bisogno per sopravvivere. Non uso le droghe per "sballarmi", come pensa molta gente. Lo so di aver fatto un grave errore quando ho cominciato ad usare questa merda. E' una cosa molto difficile da spiegare. Il mio fegato non funziona più, vomito sempre e mi cago addosso. E' un dolore insopportabile. E' il peggior dolore del mondo. La droga distrugge tutto il corpo."
Layne Staley Gennaio 2002
Forse non era necessario leggere queste dichiarazioni, lo sapevamo tutti, del resto i problemi con la droga di Layne non erano un segreto, anzi, se proprio lo dobbiamo dire, anche se provavamo un senso di paura e rassegnazione eravamo certi che la triste notizia di lì a breve sarebbe arrivata. Ed arrivò esattamente 6 anni fa, il 19 aprile 2002, quando in un normale appartamento di Seattle venne trovato morto Layne Staley, voce degli Alice In Chains, stroncato da una letale dose si speedball, mix di eroina e cocaina. Il corpo in uno stato di decomposizione avanzato giaceva sul salotto da due settimane, esattamente dal 5 aprile 2002, ed anche questo purtroppo è un giorno tristemente noto agli appassionati del grunge che otto anni prima erano stati sconvolti dal suicidio di Kurt Cobain, leader dei Nirvana e di tutta l’intera scena. La prima reazione sarà stata per tutti la stessa: “eccola qui, un’altra vittima nel mondo del rock”. Ad una prima analisi non ci eravamo resi conto di chi avevamo perso perché gli Alice In Chains erano fermi da molti anni, solo dopo abbiamo capito l’importanza di Layne, ed oggi 19 aprile 2008 è giusto ricordarlo.
E quale modo migliore se non quello di riascoltare Dirt? Pubblicato nel 1992, un anno dopo l’uscita dell’EP Sap, è l’album che più si lega alla figura di Layne, analizzando i testi è subito chiaro che è figlio della tossicodipendenza. Molteplici sono i riferimenti alla droga, dapprima compagna di viaggio di Layne ma ben presto burattinaia della sua vita: sarà lui stesso ad assegnarle il merito del suo talento. Le urla iniziali di Them Bones ci danno il benvenuto in questo viaggio nell’anima oscura ma al tempo stesso limpida di Layne, la sua voce roca e profonda, colonna sonora dell’adolescenza per molti di noi, tormenta ed incanta, le sue parole strazianti oscurano la luce in fondo al tunnel ma hanno la forza di ammaliare, incantare e ci rendono partecipi del suo dolore.
Junkhead fa riferimento all’eroina che lo teneva incatenato, così come anche la title track sorretta da un riff di Cantrell sul quale si posano perfettamente i lamenti di Layne, Sickman coniuga l’anima schizoide della band a quella più intima, mentre un pizzico di psichedelia pervade la bellissima Rain When I Die, segnale forte (se mai ce ne fosse ancora bisogno) che Cantrell e Staley sono stati dirottati in questo mondo per fondersi in una coppia che non teme rivali. Il finale è oscuro, in Angry Chair Cantrell dopo un riff ipnotico si lancia in un bell’assolo centrale senza però volersi prendere la scena, poi arriva la cupezza e tristezza di Down In A Hole, perfetta in ogni suo dettaglio. Potrebbe essere questo l’ultimo lamento capace di frantumare ogni speranza di reagire, ma gli Alice In Chains trovano lo spazio per inserire Would?, precedentemente usata per la colonna sonora del film Singles - L’amore è un gioco del regista Cameron Crowe. C’è spazio anche per i sentimenti del chitarrista che in Rooster ricorda il padre partito per la guerra del Vietman: è forse il miglior pezzo del disco con Layne che può dare il meglio di sé alternando parti lente e toccanti al grido di speranza e convinzione che Rooster (il soprannome del padre di Cantrell in Vietnam) ce la farà, anche se stanno arrivando per farlo fuori lui non morirà e riuscirà a ritornare a casa (fatto realmente accaduto).
Si sono spesi fiumi d’inchiostro sulla figura di Layne Staley, in questi casi si cerca sempre di esaminarne la personalità, ma forse l’unico modo per inquadrarlo ce lo aveva lasciato lui nel 1992 con Dirt: un ritratto di un uomo che “aveva perso il controllo, che si sentiva così piccolo giù nella fossa, desideroso di volare ma consapevole di avere le ali tarpate”.
Layne Staley, 22 agosto 1967 - 5 aprile 2002.
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Capolavoro.Il confronto con i Nirvana non ci incastra nulla perche\' sono due band totalmente differenti;i Nirvana sono piu\' vicini al punk e l\'Hardcore mentre gli Aliche in Chains avevano molto in comune con band quali Black sabbath,Metallica il tutto in ottica moderna e compatta nei suoni. |
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Oggi sono trenta anni da quando questo disco ha visto la luce. Per me Dirt è l'album della vita.Quando è uscito avevo 22 anni e da allora nonostante abbia ascoltato di tutto e di più, nulla ha scalfito quello che questo disco mi suscita.Cerco di ascoltarlo tutto intero molto raramente, lo tengo li, come quelle cose di grande valore, che tiri fuori soltanto in occasioni davvero speciali. Oggi è una di quelle occasioni.
PS.Nel mio mini testamento ho dato disposizione che nella bara ci siano, la sciarpa della mia squadra del cuore,un pacchetto di Camel (ho smesso ma tanto in quel caso,cosa potrebbe fare in più) e la mia copia su vinile di "Dirt" |
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Ricordo ancora come conobbi questa band, quasi tre anni fa. Sia con William Duvall, sia con Layne Staley, faticai ad amarla subito. Ascolto dopo ascolto, lettura dei testi, cultura sulla storia della band e di Layne, cominciai a diventare sempre più emotivo, finché sulle note di Rain When I Die e Down In A Hole versai qualche lacrimuccia. Questo disco mi aveva sconvolto soprattutto quando lessi i testi. Lo trovai folle, malato, cupo e molto introspettivo. Ma è stato anche il disco che influenzò il mio concetto di "musica". Inutile fare i paragoni con Nevermind dei Nirvana. Alice In Chains e Nirvana non avevano niente in comune. Si reggevano in piedi da sole. Ma, tra loro due, la band con cui ho interagito maggiormente a livello emotivo, e quella che mi fa emozionare tanto ancora, sono proprio gli Alice In Chains. E ogni volta che leggo la biografia di Layne Staley mi piange il cuore. |
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Capolavoro da ascoltare a volume alto. |
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Ho la Colonna sonora in Cd.. La Pellicola non l'ho vista.. |
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Capolavoro... essenza degi primi fantastici anni 90. Ricordo ancora la prima volta che ho visto il video di Them bones su Video music... corsi subito in negozio ad acquistare la cassetta originale ... poi in seguito me lo sono comprato su CD...
Assieme a Badmotorfinger dei Soundgarden, Nevermind dei Nirvana e Ten dei Pearl Jam un album da avere assolutamente.
PS.. chi si ricorda il film Singles? |
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Commento n° 36...... Come può un ""personaggio"" scrivere una cazzata del genere (un album bruttino il grunge è una musica di cacca sconsiglio l' ascolto a tutti)
Mi guardo bene dallo stare lungi dai suoi consigli. Come giudicare un genere musicale, qualunque esso sia ?
Ti dice niente la parola - gusto/parere personale ?
Torna a scuola, se mai ci sei andato. |
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Album meraviglioso, che tra ospitate illustri e titoli diventati nomi di gruppi alterna pezzi capolavoro ad altri cmq validi. Rooster mi garba un po meno, incredibili hate to feel e angry chair. Voti giusti |
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@77: I sostenitori di Nevermind, è come dire i sostenitori di Dirt, non credo che possano esistere perchè c'è molto altro, non solo Nevermind. O Dirt. Quindi giå sbagliato. L'avvicendamento di queste due grandi band non ha senso di esistere credo, bisogna esserne grati a entrambi, ma ammettere senza pretesti e farse quello che è, non a nostri propri gusti personali. Due band troppo diverse con caratteri diversi con appeal diversi su due binari diversi che non hanno bisogno nè di uno nè dell'altro nel panorama di sub-genere che posson anche avere delle peculiarità comuni, ma come succede in ogni genere bisogna distinguersi altrimenti non sarebbero per niente ricordati per quello che sono. Sennò chi cavolo sono gli Alice in Chains? Nessuno. Ma non è cosí. Non credo comunque che per la rispettabilitá artistica degli Alice in Chains ci sia bisogno di nominare i Nirvana e Kurt Cobain come spalla per rassicurarsi, altrimenti...ehm, si è giá dati la risposta a chi possa essere uno dei piú grandi protagonisti degli anni '90 @SkullTeschio: a volte è necessario lasciarti nel dubbio, per arrivare e capire la sublime schietta coerenza a guardare dentro il lato musicale e non altro, noto che citi mtv lodevolmente in dissapore post-oltranzista solo quando si nominano i Nirvana, poi però quando si toccano altre band o 'banducole', strano ma vero...tutto si ribalta e cambia il pensiero, come mai? La si difende pure con convenienza e non si alza più la voce da agitatori, anzi si abbassa pure la voce (come nella politica è reazione umana), per cui capirai che contano le canzoni e non altro. Dove ci sono stati pure sebbene gli Alice in Chains. Cosa mi dici mai. La difficoltà nell'accettare non è dove spopoli, sdogani, ma è riuscire a non disfarsi e riuscire a rimanere intatti, anche reinventandosi non preoccuopandosi di una certa popolarità, se fai bene, proprio per dire un nome i bon jovi. Sempre della famiglia del rock si parla, anche se su coordinate e sfaccettature diverse |
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Da fan degli Alice in Chains e solo amante dei Nirvana dico che un personaggio come Cobain Non ha rivali in mezzo a tutto il fittizio mondo grunge. Layne grandioso per carità, gran voce. Ma un Cobain era tutto. Voce, chitarra, songwriting ,lyrics e stile. E non c'è nulla da fare, il segno l'ha lasciato più marcatamente, con o senza MTV. Penso come Skull che ognuna di queste band non debba proprio nulla all'altra. Ognuna ha decisamente vita propria e impronte differenti |
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Quel che dice Diego, in maniera un po' da attaccabrighe e non propriamente esatta, ha comunque un fondo di verità innegabile.
Chiunque abbia amato gli AIC alla follia, chiunque li abbia sotto la pelle, chiunque cerchi di cantare al posto di Layne, non può proprio sopportare l'ombra dei Nirvana nemmeno da lontano. Chi li tira in mezzo non sa di che cosa parla. Nevermind, si, ok, ma senza Dirt non è uguale. Dirt e la band di Dirt non devono nulla ai Nirvana. Dirt e la band di Dirt li guardano dall'alto in basso Nevermind, i sostenitori di Nevermind, la band di Nevermind ed i sostenitori (non più di una volta l'anno) della band di Nevermind. Finchè questo non viene metabolizzato o almeno accettato come verità possibile, che significa anche opinabile ma che significa che non ce ne frega un cazzo dei dischi venduti, continuerete a vivere l'ipnosi da MTV, 20 anni dopo.
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76
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Dalle prime di Them Bones si percepiva il buongiorno e aria di capolavoro. Cantrell e Staley STREPITOSI.
Questo è davvero uno dei miei dischi preferiti in assoluto:
uno dei manifesti sonori degli anni Novanta. |
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@74: "Nirvana e Cobain conosciuti per il gossip di lui e sua moglie"....ahah solo e basta, lo stravolgimento della realtà è sensazionale |
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Layne a mio parere una delle piu’ Belle voci di sempre....la miglior band degli anni 90 senza dubbio ....presi singolarmente tutti i loro dischi con Layne sono tutti vicini al 100....ma questo con il progetto mad season sono dischi da 100 e lode!....le altre band un frontman come Layne se lo potevano solo sognare ! Insomma lui ha incarnato perfettamente il malessere giovanile degli anni 90....isotropo che Nirvana e Cobain conosciuti da tutti per il gossip di lui e sua moglie ....ma dischi come quelli con Layne torno a ripetere le altre band se li potevano solo sognare!...dirt voto 100 e lode! |
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Il mio album preferito, semplicemente perfetto. Uno dei pochissimi album della storia nei quali non trovo davvero nessun riempitivo, non solo a livello di canzoni intere ma proprio di momenti di ripetitività, assoli fuori posto etc (i due minuti e mezzo di Them Bones, semplice breve e durissima tanto per esempio). Un viaggio negli inferi. 100 tutta la vita. |
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A parte l’inizio spaziale con “them bones” “dam that river” e “rain when i die “ ed il finale altrettanto irreale con “angry chair “ “down in a hole” e “would”, il pezzo che mi ha sempre fatto impazzire e che secondo me racchiude tutta la loro geniale tossicità maligna è la loro title track...qua layne raggiunge il top accompagnato dai riff altrettanto acidi di jerry....poi ovvio questo è un album da 100 senza discussione |
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Pochissimi dischi meritano il 100, e questo è uno di quelli. |
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Nell era grunge è il gruppo che ho amato di piu. Conoscuiti proprio con dirt... staley dava quel valore in piu che oggi non hanno , anche se continuano a fare ottimi dischi |
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Concordo con Area e mi sembra anche una svista grossolana. Sto suffisso "post" è praticamente neutro in qualsivoglia incarnazione e conta solo la parola successiva. Beninteso usate le etichette che volete ma Dirt, uscito nel 1992, non è POST nulla. Spero sia una svista, altrimenti è una grave inesattezza che lede pure la vostra immagine |
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Raga dai seriamente levate Post Grunge dalla descrizione... é Grunge e basta (a voler vedere il pelo nell'uovo Hard Rock come già dissi) |
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Maledetto Dirt... non ti ascoltavo per bene da vent'anni e passa, da quando giravi nel lettore insieme ai tuoi fratelli tossici. Figli di Alice nel paese delle sofferenze. Musica legata alla gioventù, agli anni novanta, al periodo grunge, a ricordi a non finire. E ti ho riascoltato perché volevo andare al concerto. Ci volevo andare davvero al concerto di stasera. Ero bello carico. Ma poi qualche giorno fa ho messo Dirt, in macchina, all'andata e al ritorno dal lavoro e poi a casa. Proprio per prepararmi. Ma già sentivo che facevo fatica. Difficile ascoltarlo per intero. Volevo prepararmi. Entrare nel mood. E ci sono riuscito. Purtroppo. No, non sono entrato in depressione no, (eccheccazzo va bene tutto ma non esageriamo) questa musica mi è parsa all'improvviso troppo personale, troppo lontana nel tempo, troppo legata a momenti passati e a persone amiche che non ci sono più. E non ce l'ho più fatta. Sono rimasto a casa come un coglione. Non aveva più senso andare a quel concerto. Per che cosa. Sì la musica. Ma questa non era musica era una colonna sonora e quel film è finito. Andare a sentire chi? Gli Alice in Chains? Sì come no, e perché non i Nirvana? Mi sembrava una cosa assurda. Ovviamente il biglietto non l'avevo fatto, cioè non sono completamente rincitrullito... |
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Quel post grunge spero sia una svista.....anzi sono sicuro sia una svista! |
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E' vero! Al netto delle etichette, quel "post grunge" è...è...vabbè non cadiamo nell'offensivo. Come dice correttamente @Area, o lo si definisce hard rock (quale esso è) o lo si descrive come album Grunge (etichetta del piffero, ma pur sempre storicamente accettata). Definire post grunge un album del 1992 licenziato dagli Alice in Chains francamente è da...oh! come è difficile non cadere nel volgare. Confidiamo "nell'errore di sbaglio" |
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Non lo avevo mai notato quel Post Grunge. Forse voleva intendere che era più "cervellotico"..chi lo sa?! O.o |
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Disco meraviglioso, dove il dolore e la disperazione viene espressa in maniera immensa nelle tracce di questo disco. Staley mette in mostra tutto il suo grandioso talento e che ancora oggi dopo molti anni personalmente rimpiango ancora. VOTO 95! |
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Post Grunge??
Questo é Grunge punto e basta. Anzi per meglio dire era un disco Hard Rock/Metal moderno (al tempo) |
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Vibrante, allucinato, mutevole, opprimente, rabbioso, fetale, ipnotico, buio, lurido, maledetto. Non c'è ritorno da DIRT, chi non lo ha apprezzato/capito in sostanza si è salvato. A me ha cambiato la vita. Brani tutti eccezionali (compreso l'easter egg "iron gland" dove urla Tom Araya). Questa è semplicemente storia della musica, se il rock è la musica del diavolo, questo è purissimo rock, tanti sono gli spettri ed i demoni che infestano questo disco. Un trip, senza ritorno |
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Anche per me è un capolavoro, uno dei migliori album degli anni 90. |
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Dirt è un capolavoro assoluto del grunge.canzone una piu bella dell'altra.stupendo davvero! |
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Che però con gli Alice in Chains non hanno nulla a che fare musicalmente... |
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album leggendario, si mangia la discografia dei più sopravvalutati nirvana. |
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Questo si che è un capolavoro,lo ascoltavo giusto ieri (dopo aver sentito badmotorfinger)che pezzi e soprattutto che voce!!!! La mia preferita resta Rain When I Die,una vera opera.100/100 |
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Fatico spesso ad ascoltare qualunque lavoro degli Alice, pur considerando che sono cresciuto con molti loro brani ma concorso sul dire che devi avere un umore particolare per ascoltare certi pezzi. Di Dirt ho sempre amato alla follia i pezzi più noti, mentre quelli passati (ingiustamente) in secondo piano li ho sempre snobbati. Sbagliando, perchè non ha un calo questo album, ed è comunque giusto ribadire che pochi possono scrivere canzoni quali Rooster, Down in a Hole (madò che tristezza che mi mette addosso), Would, Them Bones per dirne alcuni. Layne, una delle migliori voci della musica tutta per quanto mi riguarda, ha dato tanto al genere e se ne è andato troppo presto ed in modo troppo triste. Che voce, che carisma, che emozioni. Grandissimo, cosi come il grande Jerry, chitarrista unico nel suo genere. Un must per i neofiti del grunge più duro e vicino al metal questo Dirt |
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@Lemmy: certamente, sono d'accordissimo. E "Jar of Flies" non è da meno. Fortunatamente, "Facelift", l'omonimo e i due post-Staley sono album "emotivamente" più accessibili. Questo lavoro invece trascende la bellezza, è semplicemente struggente e da qui ne conseguono i lati positivi E negativi di questo vocaboli. |
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@ Giaxomo, ok concordo pure io sullo spiazzante e commovente , non è di certo un album da tutti i giorni e sfido chiunque ad ascoltarlo di continuo, infatti converrai con me che questo è uno di quegli album che va gustato in pieno ma a periodi però e a stati d'animo partcolari eh eh  |
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@Lemmy: bravissimo, disamina perfetta! E mi trovi ancor più d'accordo sul "lo uso col contagocce". Devo ancora trovarlo un album così spiazzante e commovente. |
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Si è vero, è un capolavoro senza tempo e va oltre il genere, atmsfere, musica e voce si fondono assieme per abbracciare l'ascoltatore anche in modo in turbinio di emozioni, quasi maniacale nella sua costruzione, però se si ha la pazienza di ascoltarlo slegato da qualsisi preconcetto lascia grandi soddisfazioni, è come un nodo scorsoio, più vai avanti più ti avvolge e ti stringe o come un boa costrittore che ti stringe nella sue concentriche spire, ma che alla fine dpo l'ultima nota dell'ultima traccia ti rilascia un senso di libertà , e di aver vissuto una esperienza atemporale, complici anche il riffing animico e il cantato particolare di Staley, un lavoro oscuro , cupo, shizofrenico, pazzoide che cerca di infilarsi nei più oscuri reconditi antri della psiche, del dolore , della sofferenza e del prendere coscienza su certe tematiche, esplorarne la profondità per poi cercare di uscirne fuori, album dalle labiririntiche note, grande lavoro veramente.Lo uso col contagocce ma per me è 100. |
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Per quanto a me più che grunge sappia molto più di Alternative Metal, un po' come i Soundgarden, questo è un capolavoro aldilà di ogni genere. |
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Dopo quasi 5 anni torno a commentare quest'album. Non sono qui per per descrivere ulteriormente le canzoni singolarmente, una dopo l'altra, sulle quali si sono spesi fiumi d'inchiostro in questi 24 anni e se ne spenderanno ancora. Torno qui perché in 5 anni ho ascoltato solo un'altra volta questo lavoro, non portandolo, però a termine. Mi sono fermato a "Godsmack". Ho riprovato con Jar of Flies dopo qualche mese, mi sono fermato al primo minuto della prima traccia. Lo ammetto, non mi era mai successo prima d'ora. Non interrompo mai un ascolto eppure qui DEVO farlo. Da questi ultimi tentativi sono passati circa 3 anni eppure tuttora è ancora nella mia top 10 di sempre. Ascoltatelo se siete nelle condizioni di farlo, se siete in periodi di transizione, o peggio, di depressione, cambiate album. Riconfermo comunque il 100, sia chiaro. |
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Disco duro, depressivo e oppressivo. Tracce suggestive e sconvolgenti. Voto:100 |
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Un pezzo più bello dell'altro con delle atmosfere malate da paura. |
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Capolavoro assoluto. Would?, Down in a hole, Rain when I die, Sickman, angry chair e title track. Sticazzi del genere. 99. |
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In pieno delirio grunge gli Alice in Chains con i Soundgarden furono coloro che più si avvicinarono allo spirito metal. Rooster; Would?; Dirt Angry chair sono manifesti. Hate to feel la riprova delle radici (Black Sabbath + Led Zeppelin?) Voto 85 |
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Al contrario questo disco racchiude l'essenza del grunge, è più grunge degli stessi Ten e Nevermind. Inutile che i metallari (intesi come fazione schierata, non come amanti del metal) cerchino di accollarlo ad altri generi solo perchè è un disco su cui non è oggettivamente possibile sputare sopra. |
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Un capolavoro al pari di Ride the lightning e Somewhere in time, direi io... qui il grunge (per fortuna) c'entra poco. |
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Un capolavoro al pari di Nevermind e Ten. 100..Would? stupenda.. |
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DIRT è l'album che mi ha aperto gli occhi,sonorita pazzesche, riff diabolici conditi con pezzi malinconici come down in a hole.Il mio voto è 99 |
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vita breve ma intensa e a mio parere grandissimi alice in chains sto album è puro disagio |
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io sarei propenso anche al 100 non foss'altro perchè personalmente sono molto legato a questo album! Comunque oggettivamente il lavoro dei ragazzi di Seattle è di assoluto livello, ogni singolo pezzo ha una carica emotiva enorme. "Dirt" è un capolavoro |
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Che diavolo di confronto tra DIRT e NEVERMIND.. Sono 2 album totalmente differenti, i gruppi sono differenti, la musica che suonano e° differente, Della scena definita GRUNGE , la cupezza degli ALICE grazie al duo Staley-Cantrell è UNICA. |
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mi piacciono molto anche gli ultimi 2 in particolare black gives way merita 90 , ma qui siamo sul 100 pieno . |
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un album bruttino il grunge è una musica di cacca sconsiglio l' ascolto a tutti |
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Amo quest' album. Non credo ci sia un album migliore nella scena Grunge. 95 |
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@SwanLee : c'ero anch'io al concerto INDIMENTICABILE!!! Su youtube ci sono pure delle registrazioni !!!! |
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Lo sto riascoltando adesso dopo tantissimo tempo..un capolavoro! |
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Lo sto riascoltando dopo un bel pò di tempo, ed è sempre un grandissimo lp. |
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Ma che riva di moda il grunge? SIamo proprio in periodo di crisi... |
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Amore eterno per questo immenso capolavoro. Fusione totale dell'anima. 100 |
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Ne' abbandonato ne' dimenticato. E' stato lui ad allontanare tutti progressivamente. |
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Che album, che album! 1993, Rolling Stone di Milano, band di apertura Screaming Trees. Una serata che ricorderò sino il mio ultimo rantolo su questo pianeta...@AO...Keta? mm..diciamo che si sfondava di ero, fino a rimanerci, solo, abbandonato e dimenticato da tutti come un cane. La terra ti sia lieve, Layne. |
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Voto 97, disco spettacolare. Indigeribile al primo ascolto, dopo un paio di mesi l'ho assimilato, e me lo sono goduto appieno. Imprescindibile, qualsiasi amante della musica lo dovrebbe avere |
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Secondo me uno dei pochi album nella storia della musica che presenta 12 canzoni su 12 tutte perfette, senza cali, con 4-5 picchi irraggiungibli. Se non do 100 a questo, a chi lo do? |
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ma layne faceva uso di keta? |
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Immenso. Uno dei pochi capolavori veri degli ultimi 20 anni. Staley a mio parere è stata la voce più bella ed espressiva in assoluto. Il mio cantante preferito. |
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Doloroso. Doloroso ma stupendo. Non ho mai avuto molto in simpatia il Grunge, ma qui bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: 95/100 |
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gradissimo disco, tra i migliori degli anni 90. would è da brividi |
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Capolavoro assoluto degli Alice In Chains! |
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Voto 100! Pur appartenendo ad un genere che a mio avviso ha rovinato l'hard rock, questo disco per me è immenso, bellissimo, atmosfera incredibile. Consigliato a tutti! |
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Poche storie, questo cd e' un gioiellino oltre che un Capolavoro del suo genere e non. 100 e lode. |
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Se non dai 100 a questo album a quale lo dai ? Senza parole. Immensi. |
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Indescrivibile! 100 e lode (anche di più) |
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Alice In Chains - Dirt questo album è superiore al blasonato e pubblicizzato nevermind dei nirvana, gli Alice In Chains di " Dirt " non ne hanno per nessuno il migliore disco Post Grunge voto: 100 e lode. |
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13
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Allucinante....Capolavoro assoluto....Stanley R.I.P. |
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Un capolavoro del grunge secondo solo a Nevermind! |
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che discone!! e che ricordi!!! mi spiace per Stanley ma si sa, la droga chiede sempre qualcosa in cambio e il più delle volte è la vita... |
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9
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da brividi, come tutta la loro discografia, ultimo cd compreso ! |
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8
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Ogni nota ed ogni parola di questo album sono pregne di tristezza e depressione, ma è difficile non ascoltarlo dall'inizio alla fine facendosi travolgere dalle distorsioni di J.Cantrell e dalla voce inconfondibile di L.Staley. Ogni buon rocker/metallaro dovrebbe averlo nella propria collezione. Gran capolavoro! |
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7
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Disco imprescindibile! Capolavoro! |
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6
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Ho capito cosa vuoi dire, quella è una frase che ho letto in un libro, volevo dire che quando ascolto questo disco mi riesce + facile comprendere le cose che di solito mi fanno paura, nel senso che magari nn le conosco, stavo parlando di mie esperienze. X quanto riguarda le loro morti nn posso sapere cosa avevano dentro, io il suicidio nn lo capisco affatto, mi sembra una scorciatoia, vuol dire che vivere fa + male, questo è il mio parere ovviamente! |
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5
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Ottimo disco, non IL Capolavoro assoluto, ma merita davvero!! |
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Forse uno dei grandi Album della storia non del rock ma della MUSICA...Troppo sottovalutati dal cosidetto "mettallaro medio" solo per essere nati nei 90's e a Seattle nel periodo GRUNGE.Cmq qui dentro c'è solo vera GRANDE MUSICA. P.S. aspetto anche bad motor finger dei Soundgarden...se già non lo avete fatto |
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3
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"So che sto morendo. Non mi sento bene. Questa cazzo di droga che uso è come l'insulina di cui un diabetico ha bisogno per sopravvivere. Non uso le droghe per "sballarmi", come pensa molta gente. Lo so di aver fatto un grave errore quando ho cominciato ad usare questa merda. E' una cosa molto difficile da spiegare. Il mio fegato non funziona più, vomito sempre e mi cago addosso. E' un dolore insopportabile. E' il peggior dolore del mondo. La droga distrugge tutto il corpo." scusami Yossarian, senza far polemica, non trovo dove sta' scritto che l'inferno se lo guardi negli occhi non fa' poi cosi' male, guarda che morte hanno fatto Layne Staley o Kurt Cobain poi capirai che tipo di inferno avevano dentro. |
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2
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Bellissimo. Proprio oggi li ho citati nella rece degli Unearthly Trance. |
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Finalmente vedo recensito questo immenso capolavoro! x me il manifesto dell etica slacker, l inferno, se lo si guarda dritto negli occhi, dopotutto nn fa poi così male, ripeto..capolavoro!!! |
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