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26/04/25
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Masters of Reality - Sunrise on the Sufferbus
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25/05/2024
( 646 letture )
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I Masters of Reality vengono associati alla scena stoner di Palm Desert, d’altronde non potrebbe essere diversamente dato che Chris Goss, il master mind, come produttore ha contribuito a forgiare quel sound occupandosi come produttore di Kyuss, Slo Burn, Mondo Generator, Queens of stone age, Nebula e curando la maggior parte delle Desert Sessions.
Quello che suonano i newyorchesi è però diverso, diretta ispirazione di quel blues e di quelle sonorità oniriche da cui lo stoner rock coglierà a piene mani. E se già ne avevano dato una dimostrazione con il primo album omonimo, denominato Blue Garden, contaminato da un sound più tagliente e distorto, qui fanno un ulteriore passo indietro nella purezza.
Se si dice nome omen, nel caso di Sunrise on sufferbus il presagio che si porta dietro il monicker viene epurato dala maligna pesantezza dei quattro di Birmingham andandosi a prendere soltanto il blues e trascinandosi dietro uno dei superstiti inglesi che quel genere lo ha reso grande. Insieme a Jack Bruce ed Eric Clapton, Ginger Baker era stato uno dei membri dei Cream, clamoroso progetto inglese attivo dal ’66 al ‘68 che tanto successo diede poi singolarmente ai membri del power trio.
Il blues si sente tutto sin dai primi cinque brani del disco, virando verso sonorità più distorte e “robotiche” con la sesta traccia V.H.V., che pur non perdendo la struttura del genere madre ne ammoderna leggermente il sound. La batteria di Baker caratterizza il sound del disco con i suoi tocchi, e l’abilità del veterano, spostandosi dai vari stili dallo swing di She got me al progressive dalle contaminazioni folk di 100 years (of tears to the wind), utilizzando la sua voce come narratore del crescente blues di T.U.S.A.. Sullo sfondo il basso di Googe, un bassista puro che non esagera nei passaggi ma fa l’indispensabile per la corretta funzionalità dei brani, riesce nell’intento in maniera esemplare, con il ritmo giusto nelle pause e riempiendo il suono. Chris Goss picca per la voce e per l’utilizzo peculiare della chitarra, che si adegua alla dinamica di ogni brano, aggiungendo profondità con il suo tono baritonale, risultando più cantautorale nella già citata 100 years o più bluesman come in Tilt a Whirl e nella più lenta Rabbit one, sapendo raggiungere alte tonalità come nell’interludio Madonna. Sono similitudini vocali che ricordano quelle dei Beatles, e se si pone maggiore attenzione, già dal brano successivo, Gimme Water l’atmosfera diviene effettivamente più beat rimembrando sia gli scarabei di Liverpool che i Deep Purple del primo disco Shades of Deep Purple; è curioso anche l’utilizzo dell’italiano in una delle strofe conclusive della traccia.
Si chiude tingendo tutto di black music con The Moon in your pocket, con il blues che sprofonda completamente nel soul, con basso, batteria e pianoforte a supportare un’ottima prova vocale.
Un buon disco da ascoltare nei momenti in cui si ha voglia di cercare qualcosa di diverso dai grandi classici del passato e da inserire in rotazione con l’ondata beat inglese e il blues degli stessi Cream. Indubbiamente la tecnica del power trio è sopraffina, elegante che dosa in maniera ottimale l’utilizzo delle distorsioni. Non manca nulla, eppure forse erano troppo alte le aspettative intorno ad una band legata ad una determinata scena come quella stoner, magari si auspicava qualcosa di simile a quello che saranno i Them Crooked Vultures che vedranno il grande John Paul Jones al basso a cimentarsi in un genere diverso, invece i Masters of Reality si adattano allo stile di Baker uscendo loro dalla comfort zone rispetto al batterista inglese, per questo va fatto un plauso a Chris Goss che comunque aveva già dimostrato la sua versatilità. Un ottimo lavoro, ma questa occasione di innovazione mancata lascia nell’ascoltatore un senso di incompletezza.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Chris Goss (Voce, Chitarra, Tastiere) Goose (Basso) Ginger Baker (Batteria, Seconde voci, Voce su traccia 9)
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Line Up
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1. She Got Me 2. J.B. Witchdance 3. Jody Sings 4. Rolling Green 5. Ants in the Kitchen 6. VHV 7. Bicycle 8. 100 years (of tears to the wind) 9. T.U.S.A. 10. Tilt-a-whirl 11. Rabbi Tone 12. Madonna 13. Gimme Water 14. The Moon in Your Pocket
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RECENSIONI |
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