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Visions of Atlantis - Pirates II - Armada
04/08/2024
( 2034 letture )
Veri e propri veterani della scena symphonic-power europea, i Visions of Atlantis nascono nel 2000 e hanno attraversato numerose fasi, caratterizzate da grandi cambiamenti di formazione e perfino di tematica. Come suggerisce il monicker, infatti, l’identità originaria della band era legata a una metastoria derivante dalla leggenda del Continente Perduto, mentre musicalmente i Nostri sono quasi sempre rimasti un po’ nella scia di altre grandi band, rischiando quindi di fare la fine dei comprimari a vita. Nel 2013, Thomas Caser si ritrovò da solo e costretto a ripensare l’intero progetto, con l’arrivo di Clémentine Delauney dai Serenity come nuova pietra fondante e una formazione che, finalmente, trovò la quadra dall’album The Deep & The Dark e l’arrivo di Michele "Meek" Guaitoli dai Temperance. Lo stabilizzarsi della formazione ha aperto nuove strade alla band che, con Pirates, pubblicato nel 2022, trova la propria svolta decisiva, a oltre vent’anni della fondazione. Un disco convincente sotto tutti i punti di vista e una dimensione visiva finalmente caratterizzante e definitiva, che distingue il gruppo e gli offre una consacrazione mondiale forse anche inattesa, per quanto chiaramente ricercata. Dopo un tour mondiale che li ha certamente esaltati, la partecipazione a moltissimi festival e l’uscita del terzo live Pirates Over Wacken, è chiaro che il nuovo album diventa il vero banco di prova per la band e per il suo consolidamento ad alto livello.

La scelta di proseguire sulla stessa strada e tornare al mondo dei pirati, appariva in effetti la più facile, se vogliamo. Eppure, proprio per questo, la sfida diventa inevitabilmente fare meglio di quanto ottenuto in Pirates e questo non è facile, né scontato, in generale e in particolare per un gruppo di così lungo corso. A costo di rovinare subito la suspence, la risposta è indubbiamente positiva. La verità, infatti, è che la continuità artistica della formazione, che era da sempre il tallone d’Achille della band, stavolta ne costituisce la ragione della forza. La fonte d’ispirazione dell’ambientazione piratesca è ancora feconda e fervida e Pirates II approfondisce ulteriormente quanto proposto nell’album precedente, aumentando se possibile l’atmosfera sinfonica e, al tempo stesso, l’intensità heavy del disco. Nessuno stravolgimento, ci mancherebbe. Piuttosto, una enfasi ancora più marcata con evidenti incursioni in territori folk e, senza gridare allo scandalo, pop ad aumentare lo spettro compositivo di matrice symphonic/power. In tutto questo, emerge la splendida intesa dei musicisti, con arrangiamenti ricchi, pomposi e pieni di soluzioni diverse, che includono anche cornamuse, strumenti ad arco, a fiato, sezioni corali, e un perfetto incastro di tutti i componenti, i quali riescono a ritagliarsi ciascuno dei propri momenti di gloria, rimanendo però al servizio dei brani in maniera encomiabile. Su tutti, continua a emergere comunque la centralità di Clémentine Delauney, versatile e capace di adottare registri interpretativi tra i più svariati, risultando credibile in ogni frangente, dal più metal al più appunto poppeggiante. Non stupisca questo accostamento, in un disco che a detta della stessa band è più oscuro e pesante del precedente: è proprio il contrasto e l’amalgama tra i vari elementi a dare carica, varietà e versatilità al disco. Più classicamente ancorato agli stilemi power il cantato di Michele Guaitoli che a sua volta dà un gran contributo, aggiungendo calore e colore alle linee melodiche del disco, nelle quali accompagna spesso Clémentine, riuscendo nel non facile compito del co-protagonista. Un ottimo connubio, che funziona alla grande lungo tutto l’album e in tutti i frangenti.
Pur non trattandosi di un concept nel vero senso della parola, c’è una sottostoria che lega l’album ed è, per l’appunto, una tematica cara ai pirati: il rifiuto della società e la scelta di essere liberi; contro l’ordine costituito per costrizione, ma prima di tutto in favore di se stessi, alla ricerca di una utopia, di un modo di vivere diverso e migliore. Ecco, quindi, che il disco si apre con le dolci note cantate da Clémentine di To Those Who Choose to Fight, intro atmosferica e inno dedicato appunto a chi attende la battaglia e non sa se vedrà il giorno successivo, che sfocia senza interruzione in Land of the Free spettacolare apertura metal di album, con un refrain che non può non esaltare. Proprio in una canzone del genere l’alternanza tra le due voci risulta particolarmente efficace nelle strofe, mentre esalta il ritornello. I riffoni di chitarra sottolineati dagli archi e dai corni fanno il resto, per un’ottima partenza. Introduzione che rimanda alle classiche colonne sonore a-la Hitchcock/Famiglia Addams per Monsters, classico brano midtempo dal refrain poppeggiante appiccicoso, col consueto apparato sinfonico dietro. Arriviamo a uno dei punti di forza del disco: Tonight I’m Alive, brano danzereccio e "gitano" con tanto di manine battute, che immaginiamo già protagoniste dal vivo. Molto divertente e sicuramente destinato a rimanere, con un testo in realtà non così spensierato, apre alla sventagliata power di Armada. La titletrack è un brano aggressivo e potente, nella quale Caser impone un ritmo sostenuto e galoppante e i cori giocano un ruolo fondamentale e che si rivela affatto scontato nello svolgimento, con un buonissimo passaggio strumentale che libera l’assolo di chitarra, anch’esso di ottima fattura. Davvero niente male e non è affatto difficile che l’urlo "Armada!" diventi anch’esso parte integrante degli show dal vivo. Altra bomba, la successiva Dead of the Sea, brano d’atmosfera e "cinematografico" nel suo sviluppo richiamando appunto atmosfere marittime, da navigazione in acque perigliose e oscure, con Guaitoli che si guadagna la scena da protagonista, lasciando a Clémentine il ritornello e lo spettacolare bridge prima dell’assolo, nel quale il soprano raggiunge note di un certo livello, senza strafare e toccando le giuste corde emotive, a conferma di una maturazione espressiva raggiunta, come da parte del suo compagno di voce, ottimo in questo frangente. Terzo "pezzone" di seguito, ma la band non accenna a perdere impatto e la seguente Ashes to the Sea è terreno di conquista per la cantante francese, che torna sul proscenio con una ballata ancora una volta d’ambientazione "storica", gestita con equilibrio e trasporto e che Guaitoli accompagna nella seconda strofa con altrettanta partecipazione. Altra sventagliata di energia power arriva con Hellfire, partenza in sordina e poi l’urlo di Guaitoli che lancia il brano e, poco ma sicuro, immaginiamo anche in questo caso l’utilizzo dell’inno "burn, burn, burn" intonato dalla band dal vivo. Anche qua, gran bell’assolo neoclassico del tecnicissimo Christian Douscha per l’ennesimo trascinante centro compositivo. Dopo un filotto di ottimi brani, arriva sul finale il momento di tirare appena il fiato e Collide col suo midtempo e il refrain -di nuovo- di matrice pop, sembra appunto chiamata al difficile compito di “ponte” verso la fine del disco. Non meno che piacevole, comunque piuttosto ricercata negli arrangiamenti orchestrali e con un nuovo assolo di chitarra, è forse il brano meno interessante del disco e questo la dice lunga sulla qualità degli altri. Magic of the Night, aperta dalle cornamuse sintetizzate, è invece il più classico dei brani symphonic, col ritornello che richiama quelli ottantiani di Mike Oldfield, cantati di Maggie Reilly. Ancora Clémentine Delauney protagonista assoluta in Underwater, ballad pianistica pop, arricchita dai soliti sontuosi arrangiamenti e poi dall’ingresso di tutto il gruppo. Brano intenso e bello, che rende merito alle qualità interpretative della cantante e apre all’epica conclusione di Where the Sky and Ocean Blend, classico “pezzone” da oltre sette minuti, che racchiude al suo interno tutta l’atmosfera del disco, riuscendo a rendere con enfasi e trasporto questo Pirates II – Armada e la sua ambizione. Ottima prova di tutti, con i due cantanti ad alternarsi e numerosi cambi d’atmosfera a rendere la complessità compositiva di un brano che sembra “facile” nel suo scorrere e che invece, come per tutto il resto del disco, rivela una qualità complessiva che fa onore al gruppo e ne conferma l’ascesa verso vertici che in passato apparivano proibitivi.

Poco da aggiungere a quanto già detto: i Visions of Atlantis hanno raggiunto con fatica e attraverso una lunga e travagliata carriera un equilibrio che non avevano mai posseduto e questo ha portato la band su livelli compositivi e di amalgama che in passato non avevano raggiunto. Trovata la fortunata quando feconda vena compositiva piratesca, non restava che mettere a segno il colpo della conferma e questo Pirates II – Armada riesce nell’intento, portando anzi il livello a un punto anche più alto, con composizioni di assoluto valore. Attenzione, non parliamo della band che cambia i parametri di riferimento e rimette in discussione assiomi e cliché, tutt’altro. Quello che ci troviamo davanti è un ottimo album di genere, con tutti i pregi e difetti annessi e connessi. Detto questo, dodici brani senza cali di tensione e con una parte centrale da incorniciare non sono da tutti e se oggi il gruppo può e deve mirare ai piani alti, rimettendo in discussione le gerarchie, lo deve solo alla propria determinazione e alla capacità di superarsi. Solido, piacevolissimo, variegato, con prestazioni individuali di spessore, Pirates II – Armada farà la felicità degli amanti del symphonic/power, senza sorprese, ma senza difetti, se non quelli congeniti del genere stesso. All’arrembaggio!!!



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
53.37 su 35 voti [ VOTA]
JC
Sabato 17 Agosto 2024, 22.22.08
30
Secondo me sono la migliore power metal band in circolazione da almeno 6 anni (da The Deep and the Dark).
McCallon
Martedì 13 Agosto 2024, 10.49.51
29
Grazie del consiglio!
progster78
Martedì 13 Agosto 2024, 10.37.12
28
McCallon,aggiungi The Deep & The Dark...ottimo disco.
McCallon
Martedì 13 Agosto 2024, 10.24.32
27
Mai ascoltati prima dei dischi pirateschi, ma magari qualcosina recupererò (dalla nostra rece e dalla bella copertina, The Wanderers mi ispira). Ho trovato Pirates e Pirates II-Armada assolutamente due buoni dischi, con dei bei pezzi (l\'accoppiata che apre quest\'ultimo è veramente azzeccata); a mio avviso potrebbero tenere la loro vena symphonic, che li caratterizza, ma - qualora intendano proseguire su questa strada - aumentare le parti folk o d\'atmosfera, come fatto nella opener To Those Who Choose to Fight, e credo che gli album ci guadagnerebbero in personalità. Manca ancora qualcosa per considerarli tra i grandi del genere, però spero che abbiano trovato la loro dimensione e continuino a crescere.
Lizard
Venerdì 9 Agosto 2024, 19.58.46
26
Peace
Jesper
Venerdì 9 Agosto 2024, 19.07.51
25
Ma no, ma no.. dico che come avete ignorato quei commenti avreste potuto ignorare anche il mio, che peraltro era anche privo di parole scurrili o di opinioni impositive.. invece credo che mi hai un po’ preso di mira.. come vuoi dai. Per me chiudiamola qui, che penso che ci siamo presi anche troppo spazio senza parlare di musica. ciao!
Lizard
Venerdì 9 Agosto 2024, 18.48.51
24
Fammi capire: vuoi un applauso? Sei orgoglioso e fiero di te stesso per il bel commento? Sei contento di esserti adeguato al livello più basso? cerchi un riconoscimento per questo? Vuoi che ti dica che “va bene, allora… se lo hanno fatto gli altri… “ che ti chieda scusa per aver osato dire che commenti del genere farei a meno di riceverli sempre? Ti giustifica il fatto che altri lo abbiano fatto? Neanche i bambini…
Jesper
Venerdì 9 Agosto 2024, 17.33.39
23
Dico solo una cosa quanto al mio commento e poi mi taccio. Leggo tantissime volte, non in questa rece ma in n.mila altre, commenti tipo: questo disco fa cagare, è una ciofeca, immondizia… addirittura ricordo un commento sui Rhapsody in cui qualcuno lii definiva merde apocalittiche…e nessuno ha mai battuto ciglio. Io ho solo detto, in maniera certamente iperbolica e colorita, ma ritengo non colorita quanto i commenti che ho riportato, che questo disco a me non è proprio piaciuto. Lo fanno in tanti, che senza esprimere pareri musicali (li lascio a chi se ne intende) condivide solo il proprio gusto. Poi se un “mi fa cagare” vi fa meno impressione la prox volta lo userò. Ciao!
Lizard
Mercoledì 7 Agosto 2024, 18.16.38
22
Ragazzi, ma dieci commenti per una roba del genere sono fondamentali? le offese erano nel commento 7 e le ho cancellate. Il mio commento al 6 era ovviamente riferito al 4… spero di aver chiarito
Andrea878
Mercoledì 7 Agosto 2024, 17.06.55
21
Lizard si riferiva, giustamente per me, a jesper, che, come già scritto, non ha espresso pareri, solo volgarità. Qui nessuno è santo, ma commenti del genere sono solamente superflui, non offrono nulla, nè pareri nè sarcasmo, solo inutile volgarità.
Weareblind
Mercoledì 7 Agosto 2024, 15.48.53
20
Certo. Però, al commento 7: Complimenti ai commebtatori 4 e 5 - 2... (niente offese, grazie. ndr) Il commento 5 è di Legalisedrugsandmurder. Tutto qui. Il commento 4 vedo che è di RIVALRY. Tra l\'altro, pur essendo oggettivamente volgare, pace. Voglio dire, senza fare io il santo, durante il giorno non ti scappa mai un commento del genere?
Weareblind
Mercoledì 7 Agosto 2024, 15.48.53
19
Certo. Però, al commento 7: Complimenti ai commebtatori 4 e 5 - 2... (niente offese, grazie. ndr) Il commento 5 è di Legalisedrugsandmurder. Tutto qui. Il commento 4 vedo che è di RIVALRY. Tra l\'altro, pur essendo oggettivamente volgare, pace. Voglio dire, senza fare io il santo, durante il giorno non ti scappa mai un commento del genere?
Andrea878
Martedì 6 Agosto 2024, 21.32.59
18
Il commento inutile e volgare è quello di Jesper. Non quello di Legalisedrugsandmurder.
Weareblind
Martedì 6 Agosto 2024, 19.26.50
17
Legalisedrugsandmurder ha perfettamente ragione, ed è stato educato anche prima.
Legalisedrugsandmurder
Martedì 6 Agosto 2024, 18.51.28
16
La cantante è molto brava. Ripeto che per me è sprecata perché questa band è il trionfo del cliché. Non vedo dove sia l\'offesa.
Lizard
Martedì 6 Agosto 2024, 17.33.41
15
Quando c\'è motivo di ridere volentieri. Nel caso specifico, no.
Jesper
Martedì 6 Agosto 2024, 15.15.39
14
Concordo sulla non essenzialità, credo che nessuna notizia essenziale per l’umanità sia su questo sito. Però, proprio per questo, ogni tanto fatti na risata..
Lizard
Martedì 6 Agosto 2024, 12.00.29
13
Sono certo che l\'umanità avrebbe potuto serenamente continuare a vivere anche senza questa informazione. Come tante altre eh... ma di questo tipo in particolare credo nessuno sentirebbe la mancanza.
Jesper
Martedì 6 Agosto 2024, 11.03.21
12
La proposta musicale di questo complesso mi provoca un utilizzo esagerato del bagno. Da brevettare come lassativo. Ora devo andare. In bagno.
Lizard
Martedì 6 Agosto 2024, 8.30.09
11
Inaspettato quanto gradito, grazie Renaz!!!!!
Renaz (QUEL Renaz)
Martedì 6 Agosto 2024, 8.14.14
10
Ebbravo Lizard, ottima disamina ed ottimo stile. Un saluto a tutta la redazione (vi seguo sempre)!
Duke
Lunedì 5 Agosto 2024, 21.20.40
9
...bel dischetto...bravi davvero.....
Syd76
Lunedì 5 Agosto 2024, 19.02.21
8
Bello bello... preferisco il precedente a livello di canzoni ma questo è veramente bello
Stay Metal
Lunedì 5 Agosto 2024, 18.09.13
7
Complimenti ai commebtatori 4 e 5 - 2... (niente offese, grazie. ndr)
Lizard
Lunedì 5 Agosto 2024, 13.13.37
6
Sempre bello ricevere pareri motivati e pacati nei toni...
Legalisedrugsandmurder
Lunedì 5 Agosto 2024, 12.44.20
5
Una grande cantante sprecata
RIVALRY
Lunedì 5 Agosto 2024, 11.29.29
4
Difficilmente ho sentito merda peggiore di questa!
Barfly
Domenica 4 Agosto 2024, 11.08.58
3
Non sono un grande appassionato di symphonic , ma questo disco mi piace tantissimo, lo ascolto in loop da giorni. La voce femminile è stupenda ma anche il nostro Guaitoli non scherza e non è solo un comprimario.I pezzi sono tutti di livello ,senza cedimenti, ma cito Underwater, meravigliosa. Recensione ottima. Per me 83
progster78
Domenica 4 Agosto 2024, 10.45.59
2
Ho preferito il precedente ma il livello di questo secondo capitolo è ottimo.Orchestrazioni e cori la fanno da padrona come il genere impone. Aggiungo solo la grande maturazione della Delauney,voce veramente splendida.Per me 83.
Break the wall
Domenica 4 Agosto 2024, 8.47.52
1
Hey look ! It is another classic Lizard\'s WALL OF TEXT !!!
INFORMAZIONI
2024
Napalm Records
Symphonic Metal
Tracklist
1. To Those Who Choose to Fight
2. The Land of the Free
3. Monsters
4. Tonight I’m Alive
5. Armada
6. The Dead of the Sea
7. Ashes to the Sea
8. Hellfire
9. Collide
10. Magic of the Night
11. Underwater
12. Where the Sky and Ocean Blend
Line Up
Clémentine Delauney (Voce)
Michele Guaitoli (Voce)
Christian Douscha (Chitarra)
Herbert Glos (Basso)
Thomas Caser (Batteria)
 
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