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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 4359 letture )
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Se tutto il loro full-length viaggia su tali livelli, possiamo comunque essere ottimisti: nessuno può chiedere miracoli all'esordio, ma col giusto supporto di una label, i nostri potrebbero riservarci buone sorprese.
Con queste parole chiudevo la recensione del Promo 2008 dei lombardi Ancient Dome, dopo relativamente pochi mesi, posso dirmi felicissimo di aver azzeccato la previsione.
La band si presenta infatti all'esordio discografico con un prodotto di buonissimo livello, maturo e convincente, ricco di spunti davvero molto interessanti; si parte dalla “semplicità” di veri e propri attacchi sonori come Ancient Dome e State Of Regression, giocate su ritmi veloci ma cadenzati soprattutto negli ottimi ritornelli (in particolar modo nella seconda), e talvolta su brevi decelerazioni melodiche (che però, ad esempio sempre in State Of Regression, sfumano in qualche caso in linee decisamente catchy e poco ispirate).
Il grosso arriva subito dopo, con la Human Key Saga, formata da cinque canzoni separate -di cui una è una brevissima intro- che raggiungono livelli davvero elevati in quanto a qualità: II. Tyrants e III. Human Key si disputano il titolo di pezzo migliore: la prima presenta alcuni spunti tecnici davvero piacevoli, in particolar modo negli assoli, che in altre canzoni appaiono invece esagerati (meno note ma meglio distribuite sarebbero state forse meglio), e una struttura ritmica eccellente, che attacca e coinvolge l'ascoltatore, terminando in un refrain semplicemente SPLENDIDO (e non ho paura di esagerare, seriamente); la title-track, che già nella recensione del promo avevo segnalato come una delle migliori, è qua arricchita da una produzione di ben altro livello che restituisce la giusta cattiveria e violenza al pezzo
Usciti da questa “saga”, si cambia totalmente stile ma non qualità: Cold September è un altro pezzo bellissimo, cantato dall'oscura ma calda voce dell'ospite Cesare “Rad” Zanotti, che rimanda ai primordi dell'heavy metal con linee melodiche atmosferiche (in alcuni punti mi spingerei quasi a definirle doomegianti), riff taglienti e veloci, e ancora una volta un ritornello di ottima caratura.
Quelli citati sono sicuramente i momenti migliori del disco, ma va detto che in media tutto il lavoro è di buon livello, sebbene vi siano alcune critiche da fare: come già detto gli assoli appaiono talvolta troppo caotici (per quanto tecnicamente buoni), e in alcuni rari momenti fanno la loro comparsa linee melodiche poco convincenti (oltre a quelle già citate anche qualcosa di Lost Creature e Archtiect Of Dreams, con quest'ultimo che risulta alla fine il pezzo meno riuscito).
Il mio giudizio non può comunque essere altro che molto buono, perché per essere all'esordio gli Ancient Dome hanno sfoderato una prestazione di gran classe; il futuro è vostro ragazzi, sul serio!
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Ancient Dome 2. State of Regression "The Human Key Saga" 3. I. The Defeat 4. II. Tyrants 5. III. Human Key 6. IV. Aeons 7. V. Fall of the Dominion 8. Cold September 9. Lost Creature 10. Architect of Dreams 11. Total Command
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Line Up
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Paul - Guitars, Vocals Ale - Guitars Cuzzo - Bass Guitar Joe - Drums
Guests Matteo Cuzzolin - Additional Vocals in "Human Key" & "Fall Of The Dominion" Cesare "Rad" Zanotti - Vocals In "Cold September"
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