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Vintersorg - The Focusing Blur
( 5374 letture )
“Affascinante” è la prima parola che userei per descrivere la nuova opera di Vintersorg, un artista che sinceramente riesce ancora a stupirmi.
Proprio quando mi sono convinto di aver sentito tutto quello che il cantante dei Borknagar é in grado di dare in veste solista (diciamo già dai tempi di Cosmic Genesis per dirla tutta), eccolo che spunta allo scoperto con questo freschissimo The Focusing Blur e mi lascia piacevolmente spiazzato. Bisogna fare attenzione ad un particolare però: The Focusing Blur è un album che si può definire fresco nel contesto della discografia di Vintersorg, ma certamente non in quello della musica nordica in generale.

A grandi linee, si potrebbe dire che il nostro svedese abbia spostato l’attenzione, un tempo rivolta alla sua musica “natìa”, per fare qualche esperimento più norvegese mescolato a qualche nuova idea elettronica. In soldoni, le melodie sono meno immediate (scordatevi i refrain in stile Naturens Galleri), e la componente folk è quasi sparita (Odemarkens Son è molto lontano), ma ha lasciato spazio a dissonanze piuttosto azzeccate che mi hanno ricordato i vecchi Borknagar dell'era Vortex o i primi Arcturus (con le debite differenze).
Sempre parlando dei cambiamenti rispetto al passato del progetto Vintersorg, è da segnalare l’idea del concept "black". La trovata mi fa un po’ sorridere, anche solo per il fatto che sembra che prima o poi tutti gli artisti tentino questa strada, forse perché viene vista come un segnale di maturità artistica, o forse perché odora di “magniloquenza”. Vintersorg non è magniloquente, musicalmente parlando, e anzi direi che alcune canzoni vecchie forse sarebbero state più adatte allo scopo.
In questo album probabilmente l’idea del concept gli è servita anche a giustificare la voglia di partiture pseudo-orchestrali (parlo sempre della musica, perché purtroppo non ho avuto modo di visionare i testi), mescolate ai suoi tipici passaggi di chitarra acustica, gradevoli come non mai, e ad alcune jazzate (non in senso stretto però, non me ne vogliano gli estimatori del jazz puro) costruite grazie al supporto del pianoforte e del grandissimo Di Giorgio al fretless (ascoltare A Sphere in a Sphere? per credere).

Insomma, grande musica ancora una volta: espressamente melodica a volte (A Microscopical Microcosm), più contorta e violenta altre (The Essence).
Quello che non mi ha convinto è forse la cosa più importante in un album di Vintersorg… la voce! Ma dove è finito quel potentissimo baritono che mi faceva accapponare la pelle negli ultimi album?! Sarà la produzione meno diretta del solito, sarà la sua volontà di cambiare, ma da questo punto di vista The Focusing Blur non è in grado di comunicare grandi emozioni all’ascoltatore, sebbene anche le linee vocali, al pari della sezione strumentale, siano indubbiamente curate.
Nemmeno la produzione è eccellente, ma questo ormai è un particolare a cui il cantante ci ha abituati: distorsioni di chitarra hard rock e piuttosto acide (suonando riff quasi black!), una batteria che non è mai perfettamente integrata con l’insieme (ma è decisamente migliorata rispetto al passato), poca brillantezza del mastering.
Tuttavia, sorvolando su queste piccolezze, va riconosciuta ancora una volta la bravura di un artista che ha ancora qualcosa da dire nel metal. E chissà cosa avrà architettato nell’imminente album dei Borknagar



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
48.68 su 61 voti [ VOTA]
il vichingo
Domenica 25 Marzo 2012, 16.22.42
3
Voto lettori 14.15??? Questi troll che votano 0 alla cazzo cominciano seriamente a stufarmi. I soliti poveri dementi che non trovano altro modo di sfogare le loro frustazioni se non quello di votare 0 in tutte le recensioni che capitano loro a tiro. Per fortuna non si può più votare sotto il 30 ma fosse per me renderei necessario la registrazione al sito per commentare e votare. Non che mi curi il giudizio di 3 o 4 frustrati, ma trovo offensivo nei confronti di Vintersorg un voto del genere. Detto questo, secondo me The Focusing Blur è il punto più basso della carriera del buon Vintersorg, qualche filler di troppo mi impedisce di andare oltre il 70, ma brani come Star Puzzled e A Microscopical Macrocosm sono davvero stupendi.
defsna
Martedì 3 Maggio 2011, 0.55.51
2
fino a qui solo OTTIMI ALBUM! .... Ho sentito più volte dire che questo album è stato ostico per molti, beh a Me sono bastati tre attenti ascolti per farlo mio, anzi ho trovato molto più difficile da assimilare il precedente "visions from..." Ma come non rimanere colpiti dall' iniziale "The Essence" ? o dal turbinio di emozioni che genera il trittico di brani centrali quali "A Sphere In A Sphere (To Infinity?)", "A Microscopical Macrocosm" e "Blindsight Complexity"??? UN ALBUM GRANDIOSO!
valentinosikano
Venerdì 23 Giugno 2006, 19.15.26
1
davvero un bell' album come sempre! qualche pecca qua e la ma nel complesso è sempre lui dai tempi degli otig continua ad incantarci con uno stile inconfondibile! GRANDE!!!
INFORMAZIONI
2004
Napalm Records
Black
Tracklist
1.Prologue Dialogue - The Reason
2.The Essence
3.The Thesises Seasons
4.Matrix Odyssey
5.Star Puzzled
6.A Sphere In A Sphere (To Infinity?)
7.A Microscopical Macrocosm
8.Blindsight Complexity
9.Dark Matter Mystery - Blackbodyspectrum
10.Curtains
11.Artifacts Of Chaos
12.Epilogue Metalogue - Sharpen Your Minds Tools
Line Up
VINTERSORG - Mastermind, vocalist, lead-, rhythm- and bassguitarist, keyboardplayer
MATTIAS MARKLUND - Lead- and rhythmguitarist
 
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