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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Archgoat - The Light Devouring Darkness
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( 4575 letture )
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A tre anni di distanza da Whore of Bethlehem ritornano sulla scena i finlandesi Archgoat, da molti considerati a ragion veduta vera band culto nel circuito underground di black metal estremo, ormai attivi a fasi alterne, a suon di demo, EP e full-lenght, da ben 20 anni. Già dall'immagine in copertina potrete facilmente intuire quali siano gli ingredienti musicali che i nostri predicatori del male ci propongono: riff asciutti senza alcun compromesso con la melodia, testi blasfemi, ferocia e violenza sprigionata da un suono decadente e povero, da una voce gutturale decisamente brutal che ci accompagna in questo viaggio negli inferi.
Sin dalle prime note dell'intro 3rd Invocation che, rispettando il clichè del genere, inizia con un verso recitato all'incontrario, si capisce come gli Archgoat non abbiamo nessuna intenzione di evolvere il genere né tantomeno di allontanarsi molto dalle loro recenti produzioni. Il precedente album era pressoché identico; questo, se da un lato tranquillizzerà gli amanti più ortodossi del genere, dall'altro canto senz'altro fa riflettere circa la necessità di ripetersi, iterando ancora una volta schemi e relativi territori già battuti da quanti prima di loro, con contegno più che esaustiva ed incisiva.
La vecchia scuola del black metal, a cui i finlandesi non lesinano rendere omaggio, è il chiaro ed unico punto di riferimento di tutto l'album e una produzione volutamente grezza dona al tutto un perfetto stampo vintage, tanto che l'album avrebbe potuto figurare tranquillamente in un catalogo del genere di qualche decade fa.
I nostri spingono sempre sull'accelleratore, dimostrando una discreta attitudine unita ad una dose massiccia di energia e ferocia, di contro rallentando raramente (un esempio su tutti Goat and The Moon, efficace brano con andamento vagamente doom); ma a conti fatti le dieci tracce, per un totale di circa 30 minuti, determinano anche e soprattutto un vuoto creativo che lascia sinceramente perplessi.
Nonostante ciò, in conclusione sottolineo che con The Light Devouring Darkness gli Archgoat svolgono onestamente il compitino, seppur impegnati in un dettato piuttosto che in un tema originale e liberamente ispirato. Per i fan più incalliti del black metal senz'altro un platter soddisfacente per intraprendere un ulteriore viaggio negli inferi; per tutti gli altri, consiglio di aspettare il prossimo "emissario del male".
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5
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Il secondo atto barbarico di una delle più grandi black metal band della storia. Ed è seconda pietra miliare. Chi adora gli Archgoat (e tutto il black metal selvaggio, oscuro e brutale di band come Blasphemy, Beherit, Conqueror, e via dicendo) AMERA\' all\'infinito ogni produzione rilasciata dal trio finlandese. Riffs barbarici, voce di Lord Angelslayer tra le più maligne della storia del black (vero e proprio marchio di fabbrica degli Archgoat), e una serie di inni ultta-demoniaci grezzi, diretti, barbarici...ma a volte anche atmosferici, con i loro classici rallentamenti più neri della notte. Quando uscì fu uno dei migliori album black del 2009 per me, con inni satanici come \"Apotheosis Of Lucifer\", \"Goat And The Moon\", la title-track (tra i loro pezzi migliori di sempre), \"Fornicated Messiah\" e \"The Dawn Of The Antichrist\" che sono manna degli inferi! Sempre devozione TOTALE per loro, una band cardine della mia vita! |
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4
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Ogni tanto ci vuole,voto 80!! |
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3
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interessante, molta aggressività serve anche questo |
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2
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Gran disco! Gli Archgoat sono i nuovi Beherit, solo che sono più death che black, secondo me. Farà schifo a un pò di palati raffinati senza apertura mentale, farà impazzire a chi vuole musica old school e incazzata. |
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1
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Per me è un discone. Raramente ho sentito tanta ferocia genuina e oscurità. La produzione e l'attitudine che ne viene fuori sono morbose e affascinanti nella loro semplicità. Credo cjhe questo genere di black metal sia per pochi comunque, perchè i soliti troll della foresta non comprenderanno mai. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Intro: 3rd Invocation 02. Apotheosis Of Lucifer 03. Tribulation Of The King Of Worms 04. Goat And The Moon 05. Sodomator Of The Doomed Venus 06. The Light-Devouring Darkness 07. Blessed In Beast's Blood 08. Worms Born Of Martyrdoom09. Fornicated Messiah 10. The Dawn Of The Antichrist
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Line Up
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Lord Angelslayer - Vocals/Bass Ritual Butcherer - Guitar Sinister Karppinen - Drums
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