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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2933 letture )
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E sono otto, un numero di album più che dignitoso –molto più che tale- per i Melodic Power Metallers teutonici At Vance, una band che ha ormai trovato da tempo la propria dimensione di continuatrice della tradizione all’insegna dell’affidabilità e della professionalità. Lasciati da tempo alle spalle i tempi dell’accoppiata Lenk/Hartmann che tanta fortuna ha portato al combo, gli At Vance si affidano da tempo all’ugola Landesca, (terribile questa), di Rick Altzi, perfettamente in grado di svolgere il proprio compito, ma appunto troppo simile a quella di Jorn Lande per incidere più di tanto a livello internazionale e che riporta inevitabilmente a certe cose dei Masterplane.
Il nuovo Ride the Sky -un titolo che non deve essere il prodotto di una lunga riflessione e che difficilmente si aggiudicherà il premio “spiccata originalità”- è esattamente quello che i loro fans si aspettano, un album ben bilanciato tra potenza e (soprattutto) melodia, ben scritto, ben suonato, ben prodotto, con un paio di pezzi a trainare il tutto ed assolutamente, fatalmente non in grado di distinguersi in particolare tra i tanti prodotti di settore che possono vantare le medesime caratteristiche fondamentali. Il fatto è che il songwriting –pur distinguendosi ancora per professionalità e scorrevolezza- soffre di una mancanza assoluta di elementi distintivi e particolarmente trascinanti, limitandosi a svolgere, (bene, per carità), il compito che deve svolgere, cogliendo alla fine un risultato piacevole, ma piuttosto piatto, con punte di banalità che la perizia esecutiva non riesce affatto a mascherare. In linea con quanto sopra i testi.
Aperto da una efficace, ma anche questa scontata, Ride the Sky, aggressiva –secondo i canoni At Vance- e piacevole da ascoltare, l’album prosegue poi indovinando qua e là qualche brano più interessante, (Torn-Burning Like Fire, Last in line, Power), inserendo qualcosa di interessante almeno sulla carta come l’interpretazione di uno dei movimenti Vivaldiani -Vivaldi, Summer 2nd Set- connotata da un’ottima esecuzione di Lenk, e la cover di uno standard come Wishing Well dei Free, (difficile però risultare credibili alle prese con certe cose), ma scadendo poi nell’assoluta prevedibilità per il resto della tracklist, fatta di una serie di pezzi considerabili come inutili fillers, per quanto formalmente ineccepibili, fino ad arrivare al solito , melenso, inutile, pallosissimo lento, per di più intitolato You and I, titolo che mi ricorda più un libro di Lyala e la collezione Harmony che un disco metal. Lo ripeto ancora una volta, non riesco proprio a digerire questo tipo di brano che trovo nel novantanove per cento dei casi irritante e stucchevole, e purtroppo questo You And I non si candida certo a far parte dell’uno per cento restante.
Non molto altro da aggiungere, come al solito chi ama il Power melodico e si accontenta di veder declinata la solita formula in maniera formalmente inappuntabile sarà soddisfatto di ascoltare un prodotto che contiene tutte le caratteristiche che ci si aspetta che abbia, tutti gli altri, ovverosia quelli che come me aspettano con ansia qualcuno che abbia il coraggio e le idee per rinnovare un genere tenuto in coma farmacologico ormai da alcuni anni, possono invece tranquillamente “skippare” oltre, non è Ride the Sky che risveglierà il paziente, sempre che non sia già morto mentre i medici discutevano sulla cura.
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2
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Ragazzi, mi sembra che abbiate recensito un po' pochi dischi di questo gruppo che a mio parere invece è di valore. Ho notato che su questo sito il Power Metal non è molto considerato, ma vi invito a fare uno sforzo, ad uscire da alcune visioni settarie e denigratorie del Power Metal, cercando di essere il più possibile obiettivi nei confronti di un genere che può non piacere a qualcuno, ma non per questo deve essere messo al bando o peggio ancora deriso o insultato... |
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Non è un capolavoro di originalità, ma è estremamente godibile. Complimenti per la cover di Vivaldi, che viaggia mica male... VOTO: 70 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Ride The Sky 02. Torn - Burning Like Fire 03. Last In Line 04. Wishing Well 05. Salvation Day 06. Vivaldi, Summer 2nd Set 07. Power 08. You And I 09. End Of Days 10. Falling 11. Farewell
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Line Up
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Olaf Lenk - Guitars Rick Altzi - Vocals Alex Landenburg - Drums Wolfman Black - Bass
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RECENSIONI |
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