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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Mournful Congregation - The Dawning Of Mournful Hymns
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( 6264 letture )
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E siamo a due.
Dopo aver permesso l'uscita dello storico 'Last Cd Before Doomsday' della cult-band Worship, l'etichetta giapponese Weird Truth si rivela attentissima all'universo Doom più estremo, facendo uscire "The Dawning Of Mournful Hymns", mastodontico lavoro degli australiani Mournful Congregation.
Gli oltre 100 minuti di Funeral Doom presentati per l'occasione non fanno comunque parte di un omogeneo album-fiume in stile Esoteric, trattasi bensì della raccolta completa di demo, split e rarità varie prodotte dalla band nel corso della loro carriera, largo quindi ai ricordi dal primo demo, 'Weeping', datato 1994, ai deliri onirici dell'ultimo split con i Worship del 2000, intitolato 'The Epitome Of Gods And Men Alike'.
Circa la loro musica, i Mournful Congregation si definiscono come alfieri del True Doom: definizione in realtà piuttosto pretenziosa e fuorviante.
Se è opportuno dubitare di come siano differenti le radici di questo genere di nicchia con quanto proposto odiernamente dai MC, è quantomeno innegabile una cosa: questi australiani hanno una classe immensa, e le seghe mentali di musica-"Trù 'n Fols" è meglio lasciarle in altri lidi.
Il gruppo trae sì origine dalle solite finniche influenze, parliamo naturalmente di Skepticism e in particolar modo Thergothon, ma arricchisce il tutto con un'originalità che sfiora le vette celestiali solcate dalla musica dei norvegesi Funeral: proprio da quest'ultimo gruppo sono accostabili per la spiccata vena melodica (anche se il concetto di melodia è sempre da prendere con molle d'acciaio in questi casi), donata dai frequenti passaggi acustici e da un lavoro di riffing dal retrogusto epico, sulla falsariga di quanto fatto sentire negli anni dai Tristitia, a tutto ciò bisogna aggiungere un'insana abilità a creare, complice anche la presenza di un growl da Malebolge, un'atmosfera sulfurea e infernale, che trascina l'ascoltatore in un abisso di estatica oscurità da cui difficilmente saprà uscirne indenne.
Durante l'ascolto del disco è facile notare come le varie canzoni, che si susseguono in doveroso ordine cronologico, rimangano tutte all'incirca sugli stessi livelli, tranne per un impercettibile senso di 'oppressione' che si nota maggiormente nelle tracce dei primi anni; se non fosse per un concreto miglioramento riscontrabile nella stesura dei testi, dapprima molto pacchiani e poi via via sempre più affascinanti e 'simbolici', sembrerebbe che l'enorme mole di musica qui raccolta venga fuori tutta da un' unica sessione di lavoro e ciò potrebbe portare all'orecchio dell'ascoltatore più inesperto la sensazione di indigeribile mattone. Tirando le somme, 'The Dawning Of Mournful Hymns' è un grandioso concentrato, una grandiosa miscela di emozioni diverse, è un lavoro che trascende il mero aspetto musicale e colpisce direttamente il cuore, come solo un leggendario album come 'The Angel And The Dark River seppe fare, perderlo sarebbe perdersi la possibilità di affrontare un ascolto dai caratteri mistici e semidivini.
I Mournful Congregation sono la band più sottovalutata della storia.
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1
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CONDIVIDO PIENAMENTE LA CONCLUSIONE... SEGUO QUESTA BAND O "CONGREGAZIONE" SIN DAI TEMPI DEI DEMOS E VEDERLI USCIRE PER UNA MERDA DI ETICHETTA CHE NON LI DISTRIBUISCE DA NESSUNA PARTE E' VERGOGNOSO! IO I LORO ALBUMS LI RITIRO DIRETTAMENTE DALL'AUSTRALIA, MA MI VERREBBE PIU' COMODO TROVARLI NEL NEGOZIO SOTTO CASA, NO? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Disc 1
1. Fading Light of a Dying Sun
2. Astral Dreams
3. Weeping
4. Suffer the Storm
5. Heads Bowed
6. Miriam
7. An Epic Dream of Desire
Disc 2
1. Skayward Gaze, Earthward Toutch
2. Re-memberrence of the Transcending Moon
3. Emprical Choirs
4. Tears from a Grieving heart
5. Opal of the Stream beneath the Hill
6. Elemental
7. The Epitome of Gods and Men Alike
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