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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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HIM - Screamworks: Love in Theory and Practice
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( 11213 letture )
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Sono ancora convinto che i miei primi vagiti siano stati più un’espressione armonica frutto di 9 nove mesi di ascolto più che un lamento da dolore polmonare perché la musica è sempre stata parte integrante della mia vita, me la sono sempre sentita cucita addosso, mi sento avvolto da lei come se indossassi un vestito fresco e leggero. Inizialmente masticavo vinile. Poi ho iniziato con le cassette a nastro. Adesso sono passato ai più moderni digitali CD: se dovessi paragonare la fame di musica che ho materializzando questi pezzi di plastica circolari in ciambelle, rotolerei invece di camminare. Per mia grande fortuna, ho avuto l’occasione di stare a contatto con band e singoli musicisti che hanno traslato le loro esibizioni da minuscoli palchi di minuscoli club incastonati in seminterrati umidi e senza cultura a palchi sconfinati con orde di persone al seguito o su palchi in legno incerato davanti ad una platea di dotti ascoltatori. Ho avuto l'onore di ospitare alcuni di loro in casa mia ed avere la possibilità di confrontare le mie idee con le loro affrontando discorsi dalle tematiche opposte, passando dai problemi sociali e politici dei loro paesi d'origine per ammarare sui problemi materiali che condizionavano la loro carriera discografica, criticando album, artisti, esibizioni ed analizzando le varie interazioni tra band che mettevano in gioco tutto pur di aumentare il proprio bagaglio culturale, personalizzandolo e realizzando progetti unici e tutt'oggi stimati dalla critica. Questi face to face mi hanno aiutato a capire una cosa molto importante e comune a tutti indistintamente: sto parlando dell'equilibrio artistico.
Esistono artisti che vivono la loro carriera nella più totale instabilità e disordine mentale, ricercando morbosamente uno stile o delle composizioni che possano portare appagamento d'animo, tentando percorsi e strade che risultano solo dei moltiplicatori d'ansia ma al contrario esistono artisti che riescono a trovate una staticità stilistica, un equilibrio compositivo, acustico e tematico, strutturato con personalità manifestando la vera essenza artistica della band, portando le composizioni ad una vasta comprensione e raggiunto tale obiettivo raramente hanno il coraggio di scivolare nel cratere delle hits o degli album concepiti per volere delle case discografiche, a meno che non si preferisca il masochismo artistico, bruciando dosi d'orgoglio. Ville Valo, Lily Lazer, Mige Amour, Emerson Burton e Gas Lipstick non credo abbiamo avuto un trascorso di vita molto diverso, hanno avuto tutti esperienze in varie formazioni, con alcune hanno fallito con altre sono riusciti ad ottenere critiche eccelse come per gli attuali HIM -acronimo di His Infernal Majest- ma non riesco ancora a capacitarmi del perchè una band dal successo planetario, inventori del “love-metal” per eccellenza, giunti al loro settimo lavoro in studio reduci da un ottimo Venus Doom che aveva nutrito una schiera più ampia di ascoltatori ed amanti del cupo e delle atmosfere tetre, possano abbandonare gli accenni goth/doom, presenti anche nei loro album d'esordio, per riversare tutte le loro energie nella produzione di un platter totalmente basato su logiche di mercato, totalmente orecchiabile, spensierato e dalla vena romantico-poppeggiante.
Con questo discorso non voglio dire che l'album è materiale da riciclo: ci sono molti elementi gradevoli, a partire dal perfetto equilibrio acustico delle varie strumentazioni che mantengono delle frequenze amabili e piacevolissime all'ascolto, con un Valo sempre protagonista, dalle timbriche esclusive calde ed eleganti, ma diventa difficile risparmiare aggettivi come scontato, ripetitivo, costruito a tavolino, mieloso e senza una personalità, un album che andrà certamente a dividere la vasta schiera di fans che sono riusciti a rastrellare nell'arco della loro carriera. Screamworks: Love in Theory and Practice apre con tre tracce quasi indistinguibili In Venere Veritas, Scared to Death ed Heartkiller, studiati per diventare singoli da testa classifica rammaricando i nostalgici di Venus Doom, ingigantendo lo strappo col passato cancellando completamente gli elementi dark e le atmosfere decadenti, generando un sound sintetico, dalle chitarre nascoste, spente e svuotate dell'energia per le quali sono state inventate; ponendo un Valo spensierato, con linee vocali destinate alla luce e non alle ambientazioni scure nelle quali gli HIM hanno vissuto fino ad oggi; il tutto accompagnato da ritmiche, linee di basso e sound tastieristico che veleggiano generando atmosfere rilassanti, dissonanti rispetto al passato. Il resto delle tracce presenti in Screamworks: Love in Theory and Practice, non differiscono molto dalle tre d'apertura: l'album è stato pensato mantenendo costanti le strutture, le melodie, i cori e gli arrangiamenti, risultando piatto e poco interessante, eliminando quasi completamente i soli di chitarra dando molto più spazio alla massicce dosi di synth. Solo in poche occasioni il disco recupera un po' d'orgoglio ed erge pezzi un po' sopra la media dell'intero platter, le lente e malinconiche Dying Song e Disarm Me dal Valo interessante che esplode in chorus che testimoniano le qualità vocali del frontman, ma con soli di chitarra sempre banali e non all'altezza di Lily Azer; e le più accattivanti Ode to Solitude e Like St. Valentine che recuperano parzialmente le sferzate rock del passato, ripresentando suoni decisamente più grezzi rispetto alle colleghe.
Screamworks: Love in Theory and Practice sembra un album concepito per fare breccia tra i teneri cuori di un pubblico di Teenagers e non un lavoro destinato ad un pubblico colto che avrebbe avuto la forza di fare di loro una delle band attuali più acclamate e con mio grande dispiacere devo dire che il giudizio negativo si estende senza pietà ai tre quarti del lavoro, sperando che la verve compositiva e la qualità precedentemente mostrata da questa band Finlandese, riemerga nuovamente.
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Mai piaciuti ma questo è veramente infimo. Visti as un festival mi sono sembrati mediocri anche live. Classica band che vive per lo più di immagine. Colpevoli anche di una delle peggiori cover dei Black Sabbath mai sentite. |
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Disco in pieno stile HIM, che non deluderà i fan. C'è un ritorno alle melodie del bellissimo Dark Light. Le tematiche sono sempre le stesse, ovverosia quelle ostentate dagli esponenti del gothic rock. Mi sembra ingiusto però affibbiargli 55 solo perché non è metal puro per defender ultracinquantenni. |
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Semplicemente più morbido degli altri dischi. Melodie enormi come sempre. Gusti sono gusti, ma mi spiace per i detrattori, gli H.I.M. sono inarrivabili! |
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A me il disco piace, lo ammetto, adoro gli Him e mi piace tutta la loro produzione. Anzi aspetto la recensione di dark light e tears on tape! Screamworks parte alla grande con in Venere Veritas e il lavoro si mantiene su buoni livelli, bellissime Katherine Wheel e Acoustic Funeral. Ammetto che siano un gruppo orecchiabile e, anche se non mi piace la parola, commerciale, però hanno un loro stile personale. |
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Devo dire che la penso in un modo completamente diverso, io questo album lo trovo fantastico anzi sottovalutato anche dagli stessi HIM che solo quest'anno dopo cinque anni hanno deciso di fare due canzoni dello stesso. E non voglio sentire che si sono ammorbiditi perchè la tonalità e i testi sono sempre vecchio stile, anzi dal precedente Venus doom il ritmo di questo album Screamworks è più veloce anzi si avvicina agli esordi, analizzandolo a fondo posso dire che è altrettanto oscuro e ammiccante come lo sono stati i precedenti. Quindi prima di parlare imparate ad amare gli HIM sempre, lo dico io che sono un fan sfegatato dal 2001. |
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Sufficiente ma sicuramente il peggiore degli HIM, di oscuro c'è rimasto veramente poco. Addiruttura più morbido di Dark Light! per me è da 65 |
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lo trovo molto valido. voto 80. Ma sono un fan... |
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Pur essendo un fan degli Him sarò sincero: questo disco è una gran cagata!!! Di Goth Metal poi non c'è niente. Alcune canzoni ricordano i Luna Pop!!! Meglio riascoltarsi Razorblade Romance!!! |
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x me un bellissimo cd....m ha colpito tantissimo....il mio voto e un 80 |
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ciao a tutti secondo me i migliori pezzi (e ribadisco secondo me prima che succeda un putiferio XD) sono In venere veritas, Heartkiller, Scared to death, Shatter me with hope, Love the hardest way.. per quanto riguarda il fatto di essere un album commerciale, anche “Dark light” poteva esserlo sotto un punto di vista, e molto probabilmente lo è stato..quello che penso non bisogna dimenticare però è la continua e disarmante predisposizione di Ville Valo a “dare forma” al proprio io, a spiegarsi e a far conoscere ogni lato di se stesso: le lyrics in ogni album degli HIM sono sempre state indiscutibilmente il punto cardine della band, oltre alle melodie naturalmente (come è giusto che sia).. quello che voglio dire è che spesso la musica dolce, melodica o come si dice in gergo “commerciale”, trasforma il tutto in qualcosa di “frivolo”, nonostante nei testi di “Screamworks…” di frivolo ci sia ben poco direi.. ..è ovvio, fa più scalpore un “Venus doom”, raccolta di canzoni a dir poco sconcertanti: testi completamente amalgamati alle melodie, sofferenze gridate o nascoste, un vortice di oscurità dove la luce, per il cantante, è sempre la stessa: l’amore non ho scritto tutto questo per convincere qualcuno a dare voto 10 a “Scramworks..”, ma per invitare a leggere fra le righe e trovare un filo conduttore che possa dare ad un album la forma che purtroppo superficialmente stenta ad avere.. forse dopo questa mia piccola recensione (dall’alto della mia ignoranza tecnica in campo musicale), ci sarà qualcuno che quando vedrà questo compact disc sullo scaffale di un negozio, lo comprerà o almeno guardandolo penserà “non è da buttare..” |
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Concordo in parte con questa recensione...per quanto mi riguarda trovo questo ultimo lavoro degli Him molto valido,nonostante effettivamente presenti sonorità molto più commerciali rispetto agli album precedenti.. voto:80. |
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@Alessio : ho scritto "in parte" , ovviamente non tutto Deep Shadows lo ritengo noioso, ci sono 4/5 pezzi bellissimi ma altrettanti un pò sottotono..... ovviamente se paragonato agli altri capolavori che hanno inciso.... su quello che dici della componente "cupa" hai ragione , ma il loro segreto è miscelarla con una sana dose di ROCK e Heavy che in Deep Shadows è scarsa..... è cmq un bel disco.... però preferisco l'ultimo. ciao |
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@Davide Shake: le canzoni di Deep Shadows noiose ?!?!daccordo che è l' album meno rock che hanno fatto ma ha una classe non indifferente lo considero molto più HIM di Screamworks. Quest' ultimo ha ben poco delle sonorità classiche HIM si salva qualche canzone ,io penso che l' elemento cupo sia l' ingrediente fondamentale per fargli fare il salto di qualità, quelle sonorità che li ha sempre fatti stare in quel genere che solo loro sanno fare.Oddio i gusti son gusti ma gli HIM sono un' alltra cosa. |
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Metal ? Goth ? Pop ? Ragazzi queste sono canzoni bellissime e basta !!!! Questo disco mi è piaciuto moltissimo..... quello che scive Bone Pumpkin nella recensione è sacrosanto.... un disco studiato a tavolino... per piacere..... e chissenefrega !!!!! Le canzoni suonano in maniera divina e non c'è ne nessuna da buttare via......... Preferisco un album studiato a tavolino ma ispirato e valido piuttosto che album sincero ma noioso ( come era in parte Deep Shadows )...... Hanno voluto dare una ventata di freschezza pop dopo un capolavoro Heavy come Venus Doom.... benissimo !!!! Meglio cambiare ma continuare a scrivere belle canzoni . Grandi HIM . |
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@Valentina: il mio parere è che gli HIM variano ogni volta che fanno un' album, ascoltando Greatest, Love Metal e Venus Doom sicuramente hanno sonorità più metal rispetto agli altri album, Razorblade Gothic Rock, Deep Shadows Dark Pop, Dark Light sembra un mix di Gothic Pop Rock e Screamworks che è Alternative Rock bisognerebbe sapere se Gothic Rock (sicuramente il genere che gli si addice di più) sia valutato Metal o meno. |
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@ Filippo Festuccia: rileggendo mi sono accorta di essermi spiegata un po' male sull'ultimo punto: volevo dire che secondo me il fatto che gli HIM si definiscano metal e vogliano stare nel metal non è sufficiente per farceli stare. Penso che per poter stare nel metal (e quindi essere recensiti su siti e riviste metal) dovrebbero esserlo effettivamente. Ma, ripeto, capisco anche il tuo punto di vista, che trovo sensatissimo e condivisibile. |
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@ Filippo Festuccia: credo che dipenda da come ciascuno definisce il pop...il pop in effetti non ha una definizione precisa, per alcuni è solo la musica più "commerciale", o "vendibile", come la chiamo io, quella di Mtv, per intenderci. Per altri, come me, fa parte del pop tutta la musica leggera, da Britney Spears a quella cantautorale, e ti assicuro che ci sono molti cantautori validissimi sia in Italia che all'estero (tra gli italiani i primi che mi vengono in mente sono Carmen Consoli, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Riccardo Cocciante e Renato Zero che sono più “leggeri” ma comunque molto bravi, Enrico Ruggeri ecc, e altri meno conosciuti come Dente, Moltheni, Paolo Benvegnù e tanti altri)...purtroppo molti di loro sono poco conosciuti perché non sono molto pubblicizzati, ma fanno dell'ottima musica che si può definire pop. Quindi secondo me è solo una questione di cosa si intende per pop: se si intende solo la musica modello Britney Spears, allora effettivamente il pop di qualità non esiste; se si intende in generale tutta la musica leggera, da Britney Spears a quella cantautorale, il pop di qualità invece esiste. Poi, il pop di qualità può tranquillamente non piacere, ed è evidente che può piacere anche il pop di bassa qualità: è una questione di gusti e, come ho già detto, i gusti hanno poco o niente a che vedere con la qualità e gli aspetti tecnici, altrimenti non si spiegherebbe il successo di gente come Britney Spears (che, come avrai capito, è la mia preferita XD). Per quanto riguarda gli HIM che vogliono stare nel metal, io personalmente li lascerei (e li lascio) fuori, pur stimando e rispettando Ville Valo, ma capisco il tuo punto di vista, è sensatissimo e condivisibile. |
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@Valentina: quello che chiami pop di qualità probabilmente ha un altro nome oggi e, certamente, il metal non è tutto di qualità. per questo ci siamo noi gli HIM vengono recensiti qui perché VOGLIONO stare nel metal, ed è giusto così: io stimo molto valo, come ho accennato prima... |
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@Night Wolf Ti quoto in pieno il caro Lilnde è veramente forte I Have Never Wanted To Be Number One è veramente bellissima. |
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Tranquillo tranquillo.. Ormai li ho compresi...dopo un casino di anni che li seguo (dagli esordi).... Cmq quando usciì Dark Light beccai una grande delusione e quest' anno il mio timore era proprio questo, quello di beccare un seguito...e vabbè...ci rifacciamo con il prossimo. |
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Sperem Night Wolf ... ) |
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Fan degli HIM...se volete consolarvi, ascoltate una traccia del nuovo disco del chitarrista degli HIM, Daniel Lioneye..... http://www.myspace.com/daniellioneyeofficial Dovrebbe uscire tra pochissimo... Cmq se ascoltate la song su quest space..capirete che cmq i musicisti presenti in quest grande band...perchè gli HIM quando si mettono riescono a creare davvero bella musica..capirete cmq che come diciamo qui a Napoli "fann i sciem p' nu ghi a werr" (fanno gli stupidi per non andare in guerra). Nel senso che quest' anno è il momento di raccogliere ed investire...il prossimo disco sarà quello artistico che faranno con una certa creatività... |
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Fan degli HIM...se volete consolarvi, ascoltate una traccia del nuovo disco del chitarrista degli HIM, Daniel Lioneye..... http://www.myspace.com/daniellioneyeofficial Dovrebbe uscire tra pochissimo... Cmq se ascoltate la song su quest space..capirete che cmq i musicisti presenti in quest grande band...perchè gli HIM quando si mettono riescono a creare davvero bella musica..capirete cmq che come diciamo qui a Napoli "fann i sciem p' nu ghi a werr" (fanno gli stupidi per non andare in guerra). Nel senso che quest' anno è il momento di raccogliere ed investire...il prossimo disco sarà quello artistico che faranno con una certa creatività... |
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@ Filippo Festuccia: scusa, prima non avevo visto il tuo commento…comunque ho citato la notizia perché Bone Pumpkin mi aveva detto di andare a leggerla, e da lì ho dato un’occhiata anche ad altre fonti! Bone Pumkin aveva definito Screamworks un flop dal punto di vista delle vendite, ma stando ai dati a mia disposizione e che ho citato non è così: di certo non è un successo strepitoso, ma le vendite non sono nemmeno così catastrofiche, anche paragonate a quelle degli altri album degli HIM…in parole povere le vendite di Screamworks sono nella media degli album degli HIM. Il fatto che in Italia sia in 100esima posizione non mi stupisce, anzi, mi sorprenderei del contrario: a quanto mi risulta gli HIM non sono mai stati popolari in Italia, tranne durante il periodo di Dark Light (ricordo alcune mie compagne di classe - all’epoca andavo ancora a scuola - che non avevano mai ascoltato niente di rock, metal e simili e che quando uscì Dark Light improvvisamente diventarono dark/metallare/goth/punk/non saprei come definirle, per poi dimenticarsi completamente dell’esistenza degli HIM - e non solo - appena passò la moda). Tu dici che “esistono flop commerciali (nel pop) e flop qualitativi (nel metal e nella musica "colta" in generale)”…concordo sul fatto che esistono flop commerciali e flop qualitativi, ma non sono per niente d’accordo sulla tua “divisione”: affermare che nel pop esistono solo flop commerciali è come dire che non può esistere un pop di qualità, che non è vero (specifico: io con pop mi riferisco a tutta la musica leggera, non solo a cantanti come Britney Spears, Rihanna e simili, che in effetti di qualità ne hanno ben poca se non nessuna). Ma questo è un sito metal e ovviamente i suoi frequentatori sono amanti di questo genere, dunque non pretendo di convertirvi tutti quanti al pop, e non mi interessa nemmeno. Inoltre io non inserirei tutto il metal nella musica colta: certamente esistono band metal che creano musica di altissimo livello, ma sono certa che ci siano anche band metal che fanno cose di scarsa qualità. In pratica, non penso che tutto il metal di per sé un genere colto, ma che dipenda da come lo si fa. Credo quindi che i flop commerciali e qualitativi esistano entrambi sia nel pop che nel metal e in tutti i generi musicali. Quello che penso di Screamworks l’ho già detto: lo trovo inferiore rispetto agli altri album degli HIM, ma comunque molto piacevole, e quindi lo riascolterò (lo sto già riascoltando, in realtà). E continuo a chiedermi perché gli HIM siano da molti considerati metal: è vero che definiscono la loro musica love METAL, ma credo che basti anche solo un ascolto veloce per capire che di VERAMENTE metal hanno ben poco. Per quanto riguarda Ville Valo, non lo conosco personalmente e quindi non so dire con certezza se sia un personaggio costruito o se sia veramente come si mostra, ma in entrambi i casi direi che come frontman, cantante e autore è efficace. @ Bone Pumpkin: ammetto di non aver capito cosa intendi dire Quindi prima di darti una risposta che non c’entra nulla ti chiedo chiarimenti! Ho capito che non volevi venirmi contro, ma non ho capito a quale parte della frase devo applicare l’ironia…comunque grazie per i complimenti Cerco di essere il più possibile chiara e precisa per evitare fraintendimenti! |
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Rebus sic stantibus. Grazie altrettanto |
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@frank: ok ... voglio chiuderla qui ... tu sai meglio di me cosa hai scritto e detto, quindi comportiamoci di conseguenza e prendiamo queste discussioni come base per confrontarci civilmente ... ok??? la penseremo sempre in maniera opposta su questo album, io l'accetto senza problemi perchè se fossimo tutti d'accordo su una cosa non esisterebbe il dibattito ... parla pure in latino! ciao e buona serata |
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@Pumpkin: Ti ribadisco che nn erano offese personali, uno può dire una stronzata ed essere un genio. Non c'è sempre parallelismo verbum - mens in quello che la gente dice....Sì lo so che ho rotto il cazzo col latino. |
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@Valentina: scusami, mi sono espresso in un modo non chiaro ... quando ho scritto "ovviamente sono ironico" mi riferivo all'espressione "altrimenti che arte sarebbe??" per farti capire che non era un'affermazione per venirti contro ... ok? ) |
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@ AdemaFilth: )) |
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@ papà castoro / frank: prima di tutto trova un'identità ... secondo nessuno ti sta dando del prevenuto ... terzo, queste sono le parole che hai usato: "post 17: ...diccelo ti prego, svelaci l'arcano, vedrai che diventi famoso, nessuno prima d'ora aveva mai compendiato le qualità che rendano un disco apprezzato da chi abbia una 'cultura' musicale...e già che ci sei illuminaci anche sul significato di 'cultura musicale', perché a casa mia anche la musica pop può essere cultura musicale, sì, proprio quella che ascoltano i teenager a cui tu ti ritieni superiore. Mi sa che hai talmente tanta cultura che nn sai nemmeno il significato della parola stessa...Nn potevi ammettere di aver scritto una minchiata invece di arrampicarti sugli specchi? Secondo me facevi più bella figura" ... "post 20 ... rileggiti la chiusa della rece, vedrai che lo trovi uno stralcio di follia mitomane, quantomeno dovresti." ... "post 40 ... alla funzione di ARGOMENTAZIONI tali da giustificare l'affermazione DELIRANTE che il disco nn sia rivolto a persone acculturate ma ai teenager!!!! E tu gli fai pure i complimenti?" ... "post 42 ... Inoltre sebbene Pumpkin abbia risposto in modo educato, in realtà ha solo aggirato la questione pur di nn ammettere l'assurdità pragmatica della sua affermazione dopo tanto pavoneggiarsi sulla propria cultura." POI TI RIMANGI TUTTO ... "post. 52 ... Emired: sinceramente nn so come hai potuto travisare così tanto quello che ho scritto... La definizione di cultura che ho riportato andava vista in relazione a quello che ha scritto Pumpkin, nn volevo certo asserire che chi scrive recensioni nn debba avere una cultura musicale!! lassamo perdè ch'è mejo" ... PER POI RIATTACCARE "post. 75 ... @Valentina: lascia perdere le farneticazioni di Pumpkin;" ... QUESTE LE TUE PAROLE!!! non le ho scritte io ... )) P.S.: il discorso sulla politica era un esempio di ATTEGGIAMENTO nell'affrontare le discussioni (chi vuol capire capisca) |
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@Valentina: mi piace leggere quello che scrivi ... sei molto approfondita ed esprimi il tuo punto di vista molto educatamente e con perizia ) ... volevo anche dirti che sono pienamente d'accordo con te quando parli della legittimità delle scelte ... certo che tutto è legittimo, altrimenti che arte sarebbe?? ) ovviamente sono ironico!! a prestooooo  |
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A parte che ho già detto che quel dato è assurdo e smentito da altre sezioni di Wikipedia stesso. Comunque se per voi 155.000 copie sono un flop o meno a seconda dell'artista è una vostra opinione sacrosanta, io personalmente per rispetto a chi lavora non sputerei sopra quelli che sarebbero, penso, più di 100.000 euro di guadagno definendolo flop; ma questo è un mio punto di vista. In secondo luogo andrebbe anche considerata l'intenzione con cui viene prodotto un determinato disco: Winter songs di Halford; quante copie volete che abbia venduto in confronto a Painkiller? Ma voi definireste flop un qualcosa ch'è frutto di una trasfigurazione interiore? Non voglio paragonare un Reload a Winter songs, sia chiaro, però il principio potrebbe essere lo stesso. Reload ha delle canzoni molto più spensierate (una delle quali è stata scelta come cover da Avril Lavigne) che potrebbero rilettere anche uno stato di serenità acquisita anziché un rincoglionimento di Ulrich (la sto buttando lì eh), e pertanto non puntare minimamente alla volta delle classifiche quanto a esprimere un qualcosa di diverso dal solito, come a dire che la vita nn è solo quella descritta in Kill'em all...Secondo me queste ipotesi le considerate poco. @Pumpkin: cosa centra il discorso sulla politica, io non mi sento schiavo di nessuno, tantomeno di Silvietto. Inoltre a me nn sembra di averti offeso, ho solo detto quello che penso riferendomi sempre e comunque a quello che hai scritto e mai a te come individuo: non ho mai detto 'Pumpkin sei un idiota' o 'Pumpkin sei folle'; è strano che non lo capiate. Probabilmente date per scontato che sia prevenuto per la bocciatura al disco o non che altro. |
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@Bone Pumpkin: Proprio tanto! E' curioso constatare quanto impegno e devozione possa scaturire da una discordanza. Spece quando si tratta di una recensione. Consoliamoci di essere delle persone poco obbiettive e piene di pregiudizi   |
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@ Poetadark: prima di tutto ciao Intendo dire che sono pochissime le opere ricordate a distanza di molto tempo dal grande pubblico, quelle che tutti conoscono perché è cultura generale, cose che si sanno. Per farti un esempio: nel '700 sicuramente ci saranno stati un sacco di compositori, giusto? Ma la gente comune quanti ne conosce? Mozart, Vivaldi, Bach, Haendel e...non me ne vengono in mente altri. Una minimissima parte. Naturalmente chi come te vive in un ambiente molto “musicale”, o è appassionato di musica classica, per restare sul mio esempio, ne conosce molti di più, ma chi come me e la maggior parte delle persone non vive in un ambiente come il tuo o non è appassionato di musica classica, oltre a questi e forse pochi altri non va (e di solito li conosce poco, tra l'altro). Lo stesso vale per tutte le epoche: il grande pubblico conosce meglio la musica del '900 perché è più vicina a noi nel tempo e perché coi mezzi di registrazione e riproduzione del suono, diffusisi appunto nel '900, è diventato più semplice "conservare" la musica e riascoltarla, ma dubito che fra 2 o 3 secoli la gente si ricorderà e ascolterà ancora tutti i musicisti del '900 che ricorda e ascolta oggi; e vale anche per tutti i generi: chi non è appassionato di metal, ad esempio, conosce solo poche band, tipo gli Iron Maiden, i Metallica, i Black Sabbath, i Led Zeppelin, le più famose, insomma, e neanche molto bene, solitamente. Gli appassionati di metal invece ne conoscono MOLTE di più, e molto meglio. Ripeto, parlo della musica conosciuta e ricordata dal grande pubblico, che non ha una cultura musicale particolarmente vasta e approfondita. Gli appassionati, i musicisti e in generale chi si occupa di musica per lavoro o per passione ha/dovrebbe avere una conoscenza certamente molto più ampia e profonda. Forse dicendo che un album non va pensato per essere eterno mi sono espressa un po' male...volevo dire che un artista non deve illudersi che la sua opera verrà ricordata dopo molto tempo dal grande pubblico, dalla gente comune. Questo chiaramente non significa che non deve impegnarsi e tentare di fare il miglior lavoro possibile, ma semplicemente che non deve illudersi e che deve essere realistico. Di conseguenza, dal mio punto di vista, anche le operazioni puramente commerciali, fatte solo per vendere, hanno un senso: se un artista vuole vivere della propria arte, almeno ogni tanto deve produrre delle opere che accontentino i gusti del pubblico, o almeno di una parte, anche piccola (ma non troppo), di esso. Questo è un discorso generale, che credo non valga solo per la musica. Parlando nello specifico degli HIM, loro sono già abbastanza famosi a livello internazionale e quindi non hanno il problema di vivere della loro musica, ma potrebbero benissimo voler aumentare il numero dei loro fan e quindi delle persone che comprano i loro dischi, cosa che per me è assolutamente legittima. Per accrescere il numero di fan, ovviamente devono fare un tipo di musica che attiri un numero maggiore di persone, e pure questo per me è perfettamente legittimo. Ma, come ho già detto, non eravamo con gli HIM quando hanno realizzato Screamworks, quindi non potremo mai sapere se l’hanno fatto così per vendere o perché avevano voglia di farlo così e basta, cosa possibilissima. Dei rischi connessi al cambiamento di stile e alla sperimentazione da parte di una band ho già parlato prima. Comunque tranquillo, il tuo commento non mi ha tediato, anzi Mi piace discutere con persone educate. In ogni caso, ho letto in un tuo commento precedente che a te Screamworks è piaciuto molto, quindi, anche se non mi ha entusiasmato quanto ha entusiasmato te, per lo meno su una cosa siamo d’accordo! @ Bone Pumpkin: riguardo ai flop, concordo con te che non c’è un numero di copie minimo per definire un album un flop o un successo, anche perché molto dipende dalla fetta di pubblico di un cantante/band (ad esempio per Madonna, per dirne una a caso, un album che vendesse 1 milione di copie sarebbe un flop, dato che di solito vende molto di più, mentre per molti altri cantanti che normalmente vendono meno sarebbe un successo), ma comunque non mi pare che Screamworks sia un grande passo falso per gli HIM, dal punto di vista delle vendite: come riportato su questo sito, negli Stati Uniti sta andando bene nella classifica di Billboard, e in base a Wikipedia in inglese (che non sarà la sorgente di ogni verità, ma riporta un buon numero di fonti) in generale non sta andando male, anche in confronto agli altri loro album…andando alla pagina HIM discography è possibile fare un veloce confronto delle posizioni in classifica dei loro album nei vari Paesi (http://en.wikipedia.org/wiki/HIM_discography#cite_note-US-9). Scusate ancora per la lunghezza spropositata, ma quando inizio a scrivere non mi ferma più nessuno XD |
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@Frank: in generale (e sono uno dei colleghi che non è stato in "silentium", come puoi vedere) è il tuo tono ad essere palesemente fuori luogo. non attaccare Bone Pumpkin. punto. criticalo, ma non attaccarlo. @Valentina: intanto brava per aver citato la notizia, si vede che ti informi con cura etc. tuttavia, come ti è stato risposto, esistono flop commerciali (nel pop) e flop qualitativi (nel metal e nella musica "colta" in generale): purtroppo Screamworks, anche se non con giudizio unanime, appartiene alla seconda categoria, e a me dispiace molto perché Valo è una persona molto interessante e profonda. a differenza di quanto scritto da molti, non è un personaggio, ma un intellettuale postromantico che dovrebbe essere considerato con maggiore rispetto. |
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@frank: sempre per rispondere per farti capire cosa volevo dire ... vogliamo mettere a confronto l'album che ha venduto 155.000 copie contro l'omonimo del '91 che ne ha vendute 25milioni? probabilmente ti riferisci a Death Magnetic ... 155mila contro 25milioni sono un bel flop!!! Riguardo alle critiche ... non me la sto prendendo, sto solo ribattendo, ma ti invito a rileggere quello che hai scritto nei post 17-20-40 e 42! Non mai usato quel metodo di confronto ... con nessuno ... non ho mai usato aggettivi che evocassero al delirio, alla follia mitomane e alla farneticazione nei confronti di qualcuno che la pensa diversamente da me!!! Vogliamo diventare come quell'ammasso di politici che ci comandano?? Io ho ragione e tu che hai torto con capisci una mazza? |
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@Pumpkin: riguardo ai Metallica: se tu avessi parlato di 'passi falsi in cui anche le più grandi band possono incorrere' nn avrei opinato nulla, visto che è un discorso soggettivo sul quale, in ogni caso, non sono troppo convinto, dato che secondo me anche a Load, Reload e st. Anger va riconosciuta una raison d'etre, sebbene io come tutti abbia adorato spudoratamente tutti i loro primi lavori; il fatto è che tu hai parlato di 'flop anche a livello di vendite', il che è inesatto, sia in relazione agli Him che ai Metallica - a questo proposito voglio precisare che la quantità minima di copie che ho riportato (155.000) è un dato che ho trovato Wiki e che mi sembra piuttosto aleatorio: ritengo che il numero effettivo sia molto ma molto più alto. Riguardo le critiche non capisco perché te la prendi tanto: non ho mai detto che tutte le tue recensioni facciano pietà, ho solo esposto la mia opinione personale su questa (tranne per quello che riguarda l'italiano, lì il discorso si fa oggettivo). |
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@ Night Wolf: Grazie ... ) ottimo intervento!!! |
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@ Poetadark: hai scritto un discorso validissimo! Fammi sapere quando verrà pubblicata l'opera di tua mamma, non si finisce mai di imparare dalla storia della musica. ) |
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@frank: Ho capito che Vallo è un sentimentale malinconico molto effeminato, ma non hai risposto alla mia domanda ... su quale base puoi sostenere che gli HIM credano alle parole che scrivono al contrario di un Ramazzotti un Vasco o un Fabri Fibra??? Hai praticamente ripetuto quello che hai sempre scritto ... Per quanto riguarda i flop, sai meglio di me che non esiste una soglia (n° di vendite) per definire tale un album, ma parlo di passi falsi che possono commettere anche le band più grandi ed acclamate! .... altra cosa, tu scrivi questo, "ritengo che una recensione come questa sia una mortificazione per il sito, e l'altum silentium dei tuoi più illustri colleghi mi lascia perplesso - Sic transit gloria mundi" ... con i toni che usi ti sei risposto da solo |
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Io difendo gli HIM ma non Screamworks che è definitivamente un fallimento, premetto che parlo da an sfegatato...album imparagonabile a "Razorblade Romance" Love Metal" e "Venus Doom". Concordo pienamente cn quanto scritto dal recensore, che non possiamo intendere come arte, sarebbe un gran sacrilegio, ma neppure come mossa commerciale. Voglio sempre ricordare che gli HIM sfornano album a distanza di 2 e 3 anni...molti gruppi lo fanno anno dopo anno o addirittura 2 dischi in 1 anno..Quindi di mosse commerciali ne potremmo trovare a valanga su tutto e per tutti è un bel discorso astratto. Cmq questione principale, questo Screamworks, una delusione pazzesca che mir più che altro ad arruolare nella schiera il pubblico del momento. Io al di furi di tutto credo che gli HIM siano u gruppo che abbia capito tt.se notate alternano un disco grandioso, eccellente con uno di merda. Nel frattempo che cercano di tenersi i vechi fan, cercano anche di riuscirne ad acquistare di nuovi.... |
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@Valentina: ciao cara, mi ha fatto piacere leggere il tuo commento, però non ti seguo su di una cosa, e vorrei che tu me la chiarissi, se possibile. Quando cioè sostieni che "nella storia sono pochissime le opere musicali ricordate a distanza di molti anni, decenni o anche secoli"... stai parlando sul serio? Pochissime? Guarda, la Storia della Musica è qualcosa di vastissimo, ed è costellata d'innumerevoli compositori, ognuno dei quali ha scritto opere su opere. Te lo dico da figlio di due musicisti: mia madre in particolare, una eccellente pianista, sta ultimando la stesura di un'opera titanica che pubblicherà a breve: ed è appunto una Storia della Musica. Ebbene, standole accanto durante questi mesi, ho avuto modo di toccare con mano quel che ovviamente già sapevo in parte, sebbene non così dettagliatamente: dall'antica Grecia sino ad oggi, la Musica s'è mossa come un fiume inarrestabile, una pura potenza viscerale, o, come direbbe Schopenhauer e con lui Nietzsche, come la pura espressione intramontabile e assoluta della Volontà. Senza divagare, vorrei dire solo questo: che la Musica è appunto proiettata verso l'eterno e l'assoluto, in quanto è la Volontà medesima a sgorgare come una fonte inestinguibile dietro di essa. Le opere musicali giunte fino a noi sono tantissime, anche dopo mille e più anni, e per certo non moriranno mai. Ovviamente il mio è un discorso estremamente universale: nel caso degli HIM, sembrerebbe assurdo parlarne già in questi termini, e si sfiorebbe il ridicolo. Ma invito comunque ad una riflessione. Chiudo qui. Chiedo perdono se con queste parole ho tediato te, Valentina, o chiunque altro. |
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@Bonepumpkin: Anzitutto 'debba' si usa col congiuntivo presente, non l'indicativo!! In merito alla tua osservazione sui testi ritengo che siano sinceri in quanto sono in linea con quello che è Ville Valo, ossia un sentimentale malinconico molto effeminato, e di conseguenza ralmente (non avrebbe senso fingere una fatuità simile) fuorviato dal trasporto nei confronti dell'amore: canzoni come Vampire heart ne sono l'esempio più evidente oltre a scardinare le accuse di venalità, visto che per lui è molto più importante essere acclamato (o commiserato nel suo strazio) dalle schiere di teenager assidue alle sue moltitudini (come avevi intravisto anche tu nel tuo sproloquio sulla cultura) Trovo legittimo che ai metallari incalliti e non questo disco e gli Him in generale possano non piacere dato che sono completamente estranei al conflitto viscerale e congenito del metal per antonomasia, ciononostante ritengo che una recensione come questa sia una mortificazione per il sito, e l'altum silentium dei tuoi più illustri colleghi mi lascia perplesso - Sic transit gloria mundi...Ovviamente hai torto marcio anche sul discorso vendite, come ha evidenziato Valentina, per non parlare dei supposti flop commerciali dei Metallica ( a me risulta che nn siano mai scesi sotto le 155.000 copie, non so a te) |
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@BonePumpkin: ciao e grazie per il benvenuto Tu parli "dello spirito ed etica adottata durante la realizzazione di questo ultimo lavoro degli HIM", ma nessuno di noi era con loro durante la realizzazione e quindi non potremo mai essere certi dello spirito con cui l'hanno creato, e anche se l'avessero fatto solo per vendere e far soldi, personalmente non ci vedrei nulla di male. Credo poi che un album non vada pensato per essere eterno, se non altro perché è una prospettiva irrealistica: nella storia sono pochissime le opere musicali ricordate a distanza di molti anni, decenni o anche secoli. Ovviamente quando un artista realizza un album dovrebbe cercare di fare il meglio possibile, ed è normale che speri un po' che venga ricordato e passi alla storia, ma le probabilità sono minime, anche se l'album è bello. Che poi Screamworks non abbia le carte per passare alla storia (come d'altra parte la stragrande maggioranza degli album, secondo me) è un altro discorso, oltre ad essere evidente. Comunque a livello di vendite non mi pare che sia un flop: in Italia sarà anche in 100esima posizione, ma stando al sito di Billboard linkato nell'articolo negli USA è arrivato alla 25esima posizione e ha fatto ancora meglio nelle classifiche di genere…anche stando a Wikipedia Screamworks non va così male in quanto a vendite... @ AdemaFilth: è brutto per te. Per molti altri evidentemente no (me compresa, nonostante ritenga che gli HIM abbiano fatto di molto meglio). |
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@ Alessio: se fosse stato un album NEANCHE mezzo riuscito non avrei dato un 55 ... è riuscito a metà!!!  |
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@Pumpkin Hai ragione, si lamentavano che VENUS DOOM (album che io adoro) non ha raccolto i fondi che speravano, be Screamworks và anche peggio, quindi rischiano: il flop delle vendite ,e anche la perdita di fans (questo comunque non riguarda mè ) mi ripeto se si è fans degli Him e se ci piace il genere che solo loro sanno darci , non possiamo dire che Screamworks sia un album neanche mezzo riuscito. |
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@frank: solo per la cronaca ... preso da vocabolario, il termine commerciale enuncia questo "bene economico che si vende facilmente ... che mirante solo all'incasso, senza un particolare impegno sul piano artistico o culturale." ... il tuo "fare musica in modo non lineare al proprio senso estetico" potrebbe aderire ... ma su quale base puoi sostenere che gli HIM credano alle parole che scrivono al contrario di un Ramazzotti un Vasco o un Fabri Fibra??? Gli HIM hanno presentato Screamworks, un flop anche con le vendite, come tante altre band (un es. i Metallica ... o chi vuoi tu) ma te lo ripeto per l'ennesima volta ... impara ad usare gli aggettivi che tiri addosso alle persone. |
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@AdemaFilth: resta pure ... ci si sta divertendo!! no?! ))) |
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@Valentina: prima di tutto ciao ) e benvenuta ... volevo solo esporre un mio punto di vista! Qui non si sta disquisendo sulla vendibilità o commerciabilità dell'album, ma dello spirito ed etica adottata durante la realizzazione di questo ultimo lavoro degli HIM. Secondo me un platter debba essere pensato e creato per rendere un opera perpetua e non puntare tutto sul numero di copie da vendere per arrampicarsi in cima alle classifiche! Credo che Screamworks non contenga le doti per diventare eterno e la mia paura è quella di vedere dimenticato questo lavoro ... vai sulle nostre NOTIZIE e cerca quelle relative agli HIM |
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@Valentina: lascia perdere le farneticazioni di Pumpkin; commerciale (per estensione) significa fare musica in modo non lineare al proprio senso estetico; ovviamente nn è un discorso oggettivo: secondo me gente come Ramazzotti, Vasco, Antonacci fa musica commerciale perché nn crede a mezza parola di quello che scrive. Gli Him no, ma nn sono neache accostabili all'oscurità e la notte come vorrebbero farsi passare, altrimenti gli Immortal sarebbero composti da Satana alla voce, Attila al basso, e Nerone alla chitarra... E' chiaro che testi tormentati, downbeat mood, hammond e compagnia bella rivelano un gusto plateale per il melodramma più che un'affinità per le tenebre. |
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Ancora mi diverte aprire questa pagina, sono proprio un caso disperato! E se sintetizzassimo tutto in due parole? E' brutto. |
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Ascolto gli HIM da qualche anno, in generale mi piacciono molto anche se non sono una fan sfegatata. Non ho mai capito perché siano considerati metal. Forse è il termine love metal a fuorviare. Io non ho mai trovato nulla o quasi di VERAMENTE metal in nessun loro album, nonostante il metal sia una delle loro influenze principali. Mi è sempre quindi sembrato strano che i loro album (tutti) siano recensiti su siti o riviste di metal. Vorrei precisare che ascolto musica più o meno di ogni tipo, anche artisti molto diversi fra loro, e non mi interessa il genere e se una band o un cantante è (o diventa) "commerciale" o meno: se mi piace lo ascolto senza problemi. Tra l'altro non mi è mai piaciuto l'uso che si fa del concetto di "commerciale" quando si parla di musica: secondo me la musica diventa commerciale nel momento stesso in cui viene messa, appunto, in commercio, indipendentemente dal genere, dalla casa discografica ecc. Poi, naturalmente, ci sono generi che fanno più facilmente presa sul grande pubblico e sono quindi più "commerciabili", "vendibili", e altri meno. Arrivando al dunque, ho ascoltato questo album per la prima volta ieri, una volta sola, ma al primo impatto devo dire che mi è piaciuto abbastanza, anche se meno dei precedenti (e per me il primo impatto conta moltissimo, in musica e non solo). Ovviamente sono rimasta sorpresa dal sound, molto diverso da quello "classico" degli HIM. Inoltre la differenza è ancora più evidente se si considera che Venus Doom (che adoro) è davvero "oscuro" in tutti i sensi...sono due album praticamente opposti (ma bisogna anche tenere conto che sono stati scritti da un Ville Valo in condizioni emotive completamente diverse). Nonostante pensi che Screamworks sia il meno interessante e il meno riuscito tra gli album degli HIM, continuerò ad ascoltarlo perché comunque l'ho trovato molto piacevole. Io non ho le conoscenze tecniche per poter confermare o smentire che questo è un album "scontato, ripetitivo, costruito a tavolino, mieloso e senza una personalità", ma d'altra parte i gusti sono una cosa personalissima, molto poco razionale e per niente obiettiva, che ha poco o nulla a che vedere con le valutazioni tecniche (altrimenti non si spiegherebbe il successo di molti cantanti e band che non hanno veramente niente da dire). Se devo essere sincera, non sono tra quelli che rimpiangono i "vecchi HIM": i loro album precedenti mi piacciono decisamente di più di questo, è vero, ma penso che siano liberi di cambiare stile quando e come vogliono e non credo che debbano privarsi della possibilità di sperimentare per paura di non piacere ai fan (e tra l’altro sono convinta che se gli HIM fossero rimasti sempre uguali adesso ci lamenteremmo che non cambiano, non evolvono, non sperimentano ecc., quindi in pratica non cambierebbe nulla). Ovviamente cambiare e sperimentare comporta dei rischi, anche quello di perdere l’appoggio dei fan: la sperimentazione, essendo appunto un esperimento, può non ottenere i risultati sperati, come secondo il recensore e alcuni di voi è successo con Screamworks; secondo altri invece i risultati sono stati ottimi. A mio parere, in questo caso l’esperimento è riuscito abbastanza, anche se so che gli HIM possono fare notevolmente meglio. Spero di essere stata chiara nell’esprimere le mie opinioni. Scusate per la lunghezza  |
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Bravo Alessio ... un commento costruttivo! ) |
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Io ascolto gli Him da sempre sono il mio gruppo preferito,ogni album da Greatest Love Songs Vol. 666 a Venus Doom mi hanno sempre dato grandi soddisfazzioni forse perchè in tutti gli album pur essendo diversi gli uni dagli altri rimanevano sempre intrecciati in quelle melodie particolari che solo loro riescono a trasmettere,ci tengo a dire che per mè Deep Shadows è forse l' album più tranquillo ma sicuramente con atmosfere molto più cupe di Screamworks, credo che sia propro per questo che l'album mi ha deluso.In Screamworks ci sono canzoni che potevano aver maggior potenziale tipo Scared to Death, Love, the Hardest Way,e forse la migliore dell' album Like St. Valentine ma non aggiunge proprio niente alla loro carriera.Hanno fatto un album solare? bene gli Him non sono solari loro sono l' opposto loro sono la notte non il giorno,hanno fatto un album di alternatve rock = non è più gothic rock ci sono delle canzoni che mi sembra di ascoltare i Bon Jovi di adesso, spero che se faranno un futuro album ritorneranno sui loro passi |
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sulle aspettative hai ragionissima. diciamo che a me piace il metal, e questo spiega molte delle mie prese di posizione  |
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@Filippo FEstuccia:Mah...ti dirò che non è che conosca così bene gli HIM...ho tutta la discografia ma l ho scoperta da non moltissimo!!Non mi definisco fan!Comunque ci stà tutto il fatto che il disco non possa piacere ci mancherebbe anzi... Secondo me come qualcuno ha detto in precedenza il giudizio(non il tuo in particolare) avviene dopo che un ascoltatore si è fatto un idea di quell album prima di averlo sentito solo perchè sa di che gruppo è e sa quale genere aspettarsi!Ecco perchè a parer mio molti sono rimasti spiazzati!  |
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@Emired: la tua posizione è diversa da quelle che contrastavo, il tuo discorso fila. che le sonorità siano interessanti è un'opinione tua (e ci mancherebbe!), io personalmente l'ho trovato peggiore dei cosiddetti "classici". ma non ho una conoscenza profonda degli HIM, quindi non ti saprei dire quante e quali influenze ci fossero qua e là: il tuo è il discorso del fan della band, il mio del critico che occasionalmente sente gli HIM, e qualcosa piace e qualcosa no. |
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@Filippo Festuccia:Hai ragione quando dici che questo non è un disco metal ma sinceramente io gli HIM non li ho mai visti come gruppo metal..il semplice fatto che abbiano coniato il termine love metal non li fa entrare di diritto in quella cerchia di musicisti! Io sono uno di quelli a cui il disco è piaciuto ma forse è proprio perchè in generale a me il metal non piace(eccezion fatta per gli Slipknot e per gli Iron...ma quest ultimi hanno stuccato)..forse mi piace per il fatto che io vengo da altre sonorità rispetto a quelle metal. Io lo trovo un disco ben fatto a livello di produzione e con delle interessantissime sonorità.Poi ci stà il fatto che magari gli "afecionados" rimangano delusi da questo lavoro...lo capisco! Potrei essere daccordo sul fatto che un gruppo come gli Him non vada recensito su un sito metal..ma non solo quest'album..anche Venus Doom così tanto acclamato ha soltanto delle atmosfere dark ma a livello di linee melodiche vocali a parer mio è pop quanto questo!!Canzoni come The kiss of dawn o Bleed Well non venitemi a dire che sono metal!Nemmeno Cyanide sun(che io amo) posso catalogarla in quello stile...anzi direi che ci trovo più dei riferimenti celtici in quella canzone!!  |
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umile parere che cerca di essere disinteressato (per quanto la voglia di soccorrere Bone fosse grande, ma vabbè): il disco è una chiavica. sul serio. ora, non so se qualcuno se ne è accorto oppure no, ma non è un disco metal, tanto per cominciare; questo è un metro di giudizio? sì: è un sito metal fatto da fan di metal. valo è una persona interessante, senza dubbio, ma deve stare molto attento a dove mette i piedi a livello musicale. questa non è sperimentazione, è sputtanamento. abbiamo massacrato negli anni gruppi ben più importanti dei primi HIM che passavano per strada (metallica anyone?) per situazioni simili, non vedo perché dovremmo evitare. @ Frank, Castorofelice: senza cultura non puoi immaginare di parlare di musica: chi non ne ha torni a sentire sto dischetto come un capolavoro e a guardare quel faiko di villie valo. tsè |
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@Khaine Condivido le tue parole. A Marzo dovevo andare ad ascoltarli ad Amburgo con molte altre persone ma alla fine abbiamo mollato.Sono sicurissimo che le loro performance live sono da brivido anche perchè sanno come appassionare il pubblico e canzoni come "Ode to solitude" "Shatter me with hope" "Acustic funeral" Sicuramente saranno cavalli di battaglia da sfoggiare. Musicalmente Screamworks è molto definito e con un sound pulito..forse fin troppo oserei dire. Critico solo il radicale cambiamento di stile da parte di un gruppo che ,volendo, potrebbe fare veramente tanto.. ..Ricordo che hanno ideato il LOVE METAL,non poco direi!!! |
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Vabbè, le recensioni estere non sono un metro di paragone. |
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Non è vero che ha deluso i fan, almeno non negli States (altrove nn so) dove ha esordito in 25 posizione, quindi solo leggermente peggio di Venus Doom e Darklight, e anche le recensioni da quelle parti sono ottime: vedi Metalhammer, Ultimateguitar, rocksound ecc... |
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Senza condizione di causa?Ho premesso che sono un loro fan io adoro gli HIM .Dal vivo li ho sentiti almeno 7 volte tra i vari concerti e festival...non sono uno sprovveduto. Penso che il nuovo album non si addice assolutamente al loro essere,visto che hanno cambiato stile....potevano cambiare anche il nome del gruppo!!! Sarebbe stata una saggia decisione visto che hanno deluso migliaia di fans. Ville poi ha dichiarato che è il primo album scritto senza uso di alcool....se questo è il risultato... |
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Sono di quelli che pestano su una chitarra ed ama gli assoli lancinanti e i riff senza fiato. Ma ho un minimo di doti analitiche e mi rendo conto quando un album va bene anche se il volume delle chitarre non rompe i timpani. E' questo il caso di un disco che, come spesso accade per le band più importanti, resta incompreso. Come per i Dark Tranquillity di We Are The Void, le aspettive dei fans che non coincido con il risultato finale portano a delle valutazioni inappropriate. Nonostante tale risultato possa essere eccellente, benché perseguito diversamente da come ci si potesse aspettare. Insomma, benché spiccatamente "pop", siamo al cospetto di un... pezzo da 90 |
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Juliette, qui gradiremmo che si restasse nell'ambito strettamente musicale, per gli insulti ci sono i mesasggi personali, grazie. |
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Un album da cestinare??? QUI SIETE IMPAZZITI! Ma che razza di fan... parlate senza cognizione di causa. Sono d'accordo con quello che un po' più giù ha detto Poetadark!! Ignoranti siete voi. Cafoni, per giunta. |
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Sono un loro fan da tempo e la cosa che posso dire è che questo album non riesco a digerirlo!!!!Molti hanno ritenuto Venus Doom un Album scadente...invece penso che sia l'essenza degli HIM...con suoni darkeggianti & tematiche decadenti. Screamworks invece sembra un album creato dalla warner non da Ville..noioso ripetitivo e assolutamente piatto. Sicuramente degli HIM che conosco e ascolto da anni NON NE è RIMASTO NULLA!!!!! Peccato,ho aspettato 2 anni in vano x un album da cestinare!!!! |
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Sono un fan degli HIM da Greatest Lovesongs Vol. 666, ho tutti gli album, si compreso l'ultimo, e li conosco benissimo ma non andrò a vedere un loro concerto neanche se lo fanno giù casa mia; E non perchè non sappiano suonare o per altro ma perchè voi FAN-atici siete tutti delle teste bacate! Il CD non è brutto le sperimentazioni ci sono, ci sono tante cose nuove ma sono FACILI, BANALI, SENZA STILE. A me sono le persone ottuse come voi che mi danno ai nervi. La recensione è personale, motivata e aperta e fatta da persone che hanno una cultura che voi potete solo sognare! Se vi piace e non siene d'accordo, dite che vi piace date un voto alto e basta ma smettetela di mettere in dubbio le recensioni! Apparite solo dei dementi e fate si che anche la band lo sembri e questo proprio non mi va giù. I commenti sono fatti per esprimere il proprio parere su l'album non per mettere in discussione il recensore. |
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@Bone Pumpkin:Bilgakov ti ha appena detto che sono stati sempre sotto contratto con una major quindi non è che ora gli fa comodo..forse gli faceva comodo anche quando scrivevano pezzi per "Razorblade". Ho preso le tue difese a riguardo della tua recensione perchè la trovo ben fatta però ora mi trovi in disaccordo su espressioni come "dovete essere obiettivi"...forse un po' eccessiva!nel senso che mi chiedi di essere obiettivo su un qualcosa che di obiettivo non ha nulla dato che trovo Venus Doom forse l'album meno bello(non più brutto) degli HIM 9 pezzi solamente con una mini canzone solo voce e chiarra e delle lunghissime ed inutili parti musicali che forse quelle si,a parer mio,poco si confanno con il loro essere...ma tanto di cappello e w le sperimentazioni!Ti consiglio di ascoltarti bene le parti melodiche di ville valo in Screamworks e di notare le differenze dagli album precedenti...da cantante ti dico che snaturarsi proprio dopo 7 album come dici tu non è facile..credo ci siano riusciti in pochissimi...lui invece qui per come la vedo io è riuscito,dal canto suo(gioco di parole) a dare linfa nuova! Trovo semplicemente bellissimo il coro in "in the arms of rain", sono quelle piccolezze che spezzano e ti rendono BELLA una canzone..sono qualcosa più di un bridge che ti viene dettato dal naturale svoglimento della canzone... |
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@Bilgakov: rispondo ai tuoi 2 punti: 1) staranno anche sotto una major, ma chi li obbliga a stare lì?? è comodo per i lanci, comodo per il guadagno, comodo per una visibilità! stare con una major implica l'accettare alcune logiche commerciali? non li hanno mica presi per i capelli ed obbligati a firmare il contratto con la forza! sono sempre stati consapevoli di produrre musica che "viene imposta" -si fa per dire- lo scrivi tu stesso. 2) per quanto riguarda la banalità di questo album: arrivati al settimo album, non possono permettersi di produrre un platter così, dovete essere obiettivi, non è un buon lavoro e sentita la qualità di Venus Doom, quest'ultimo lavoro è stato pensato con la stessa etica dei precedenti. Non ho MAI detto che gli HIM hanno SEMPRE prodotto banalità, ma che Screamworks, per i miei gusti musicali e conoscendo -non approfonditamente come voi- la storia di questa band, hanno prodotto qualcosa di sinusoidale e con poco carattere ... ma i giudizi, come ben sapere, sono del tutto personali!  |
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Screamworks è un ottimo album, decisamente molto più "HIM-style" rispetto a Venus Doom. Ottima produzione, giusto equilibrio di chitarre e melodie, qualche incursione rock'n roll come in "Like St.Valentine",numerosi richiami al pop-rock anni '80, valida verve compositiva (le liriche hanno anche riferimenti letterari interessanti) e interpretativa di Ville Valo. Musicalmente parlando, è forse il cd che più si avvicina alle sonorità del pluripremiato "Razorblade Romance", mostrandosi tuttavia un po' meno oscuro, senza i palesi riferimenti all'immaginario, per così dire, "dark". Il problema è che ci sono un paio di equivoci di fondo. Primo: gli HIM, sin dagli esordi, sono sempre stati sotto contratto con delle major (prima la BMG-Sony, ora l'americana Sire Records del gruppo WarnerMusic) e, volenti o nolenti, questo implica l'accettazione di alcune logiche commerciali (ricordate le copertine dei primi album?) Non è un caso che i singoli di maggior successo siano stati, in passato, ballad validissime ma dal refrain pop come "Join me" e "The Funeral of hearts". Non è un caso che "Venus Doom", nonostante sia l'abum che maggiormente si avvicina a sonorità metal, sia stato un vero e proprio flop in termini di vendite (dati confermati da Seppo Vesterinen, manager degli HIM). Secondo: essere easy listening non significa necessariamente essere banali. La discografia degli HIM testimonia da sempre una bilanciata commistione di goth-rock e pop melodico semplice ma di pregevole fattura, ogni volta dosata in modo diverso (basti pensare ad album diversissimi tra loro come "Deep Shadows and Brilliant Highlights" e "Love Metal", entrambi piacevoli per ragioni differenti). Però, insieme alla vena artistica, è vero che Ville deve fare i conti con le esigenze di un'etichetta accondiscendente verso i passaggi radiofonici e le emittenti come MTV. Forse proprio l'avere dei fans così eterogenei tra loro (dall'alternativo al fighetto passando per lo pseudo dark teenager) è conseguenza delle differenti influenze che caratterizzano le sonorità di questo album (che infatti sta ottenendo gran successo negli USA). Ultima cosa: ero presente a Bologna quando suonarono insieme ai Korn. Si trattò di un palese esempio di italica inciviltà. I fans dei Korn erano prevenuti sin dall'inizio e, alla stregua degli invasati che ascoltano Vasco, hanno letteralmente IMPEDITO ai fans degli HIM (che avevano pagato il bigliletto regolarmente) di ascoltare in pace il concerto. Ora, nel paese dei "Salmoni" qual è la Finlandia, cose di questo genere sarebbero inconcepibili, perchè c'è rispetto per qualsiasi forma di espressione musicale. Forse perchè si tratta di una nazione assai più civile della nostra italietta, paese delle pizze. |
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Frank: "lassamo perdè ch'è mejo", mah allora come mai continui a venire su questa pagina e a scrivere commenti? L'ipocrisia ci attanaglia  |
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@Emired: sinceramente nn so come hai potuto travisare così tanto quello che ho scritto... La definizione di cultura che ho riportato andava vista in relazione a quello che ha scritto Pumpkin, nn volevo certo asserire che chi scrive recensioni nn debba avere una cultura musicale!! lassamo perdè ch'è mejo |
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L'album ad un primo impatto non mi è piaciuto. La prima reazione è stata un fragoroso: "ma annatevela a pijà 'nder..." Tuttavia, gli ascolti seguenti mi hanno permesso di scandagliare meglio le sonorità concepite in quest'album: concordo in pieno riguardo alla mancanza di aggressività delle chitarre (Like St.Valentine è l'eccezione); piacevole e ben studiato il lavoro di sinth e tastiere. Valo non mi è dispiaciuto ma è comunque ben lontano dai fasti passati. Sono due i dubbi che mi attanagliano su questo disco. 1) Valo riuscirà a reggere l'intensità delle parti vocali dal vivo? I ritmi del cantato sono spesso serrati e uno dei difetti che ha è il fiato corto e la respirazione pesantemente intaccata dal fumo. In più le parti sono più alte rispetto ai suoi standard. 2) C'è qualcosa di tedioso in quest'album... Tra qualche anno che cosa rimarrà di questi 13 pezzi? Temo una prematura dipartita della band. La fase lunare sembra calante. @Bone Pumpkin. Per una questione puramente stilistica mi sarei risparmiato il preambolo iniziale della recensione (precisando, comunque, che ogniuno ha il suo stile). Se me lo concedi hai fatto lo stesso errore degli H.I.M. che descrivi nella recensione: sembrava costruita a tavolino e fatta apposta per far breccia nel cuore del lettore. Col rischio (come successo) di essere frainteso o scambiato per un saccente. Chiaro che non si discute la passione pura e cristallina che ti accompagna da una vita La prossima volta prova con un attacco più diretto e incentrato sull'argomento da trattare. |
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@Emired: grazie ... sei stato chiarissimo, ma è giusto che Renaz rinfreschi la memoria di chi interviene! La nostra è pura passione e dedichiamo il nostro tempo libero per consigliare un eventuale acquisto a chi vive con enfasi -come noi- il rapporto con la musica.  |
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ninguuuuuun problema!! Comunque tanto per tornare in tema album devo dire che questa nuova vena pseudo-positiva mi ha preso veramente bene in questo momento della mia esistenza!! Me lo ascolto proprio volentieri...sarà che ieri mi sono rivisto This is it dopo un po di mesi è mi è ripresa la tristezza!!  |
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Hai ragione Emired scusami, mi riferivo a Papà Castoro... |
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Esattamente ed è per questo che l ho trovata una recensione ben fatta!bho mi sembra di essere stato piuttosto chiaro |
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@Emired: noi non siamo critici di professione, siamo recensori amatoriali, ovvero non pagati. |
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@Papà Castoro:Bhe anche qui è opinabile secondo me per criticare qualcosa in maniera "costruttiva" c'è bisogno di un po' di cultura alle spalle!Che poi chiunque possa criticare qualcosa questo è un altro paio di maniche ed è giusto e normale che sia così!ma se esistono al mondo dei critici di professione evidentemente un motivo ci sarà... Tu secondo me confondi la critica in quanto portata a spiegare qualcosa magari anche con delle opinioni personali;con la critica distruttiva e poco edificante che effettivamente è parte della cultura popolare italiana...criticare senza costruire è quello che fanno tutti ormai si punta solo a disfare qualcosa!!Personalmente non ho letto questo nella recensione...tutto qui poi ovvio che è sempre tutto molto personale!  |
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@Papà castoro / Frank ... tu continui a puntare il dito contro di me, ormai si è capito, qualsiasi cosa venga detta o scritta rimane un pretesto per dire che sono un pavone delirante. Se continui a leggere ed interpretare la recensione con malizia, non c'è margine di discussione, purtroppo. Ho già argomentato a mio modo, quello che dovevo dire l'ho scritto, ma da parte tua ho solo letto accuse e non un'accurata riflessione sull'album. Dovremmo prendere tutti esempio da @Poetadark ... che ha argomentato magnificamente, esponendo il suo punto di vista, rispettando tutti gli altri pensieri. Così ci si confronta. |
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ascolto gli HIM dall'uscita del loro primo album..e devo ammettere che i primi album sono quelli che adoro di più! é vero,nel corso degli anni i cd degli HIM hanno subito delle evoluzioni,se così vogliam chiamarle,ma credo sia una cosa normale. Poi,i gusti sono gusti. Per quanto mi riguarda Screamworks è un ottimo album ( a differenza di dark light che non mi è piaciuto molto). Tuttavia,il fatto che non sia piaciuto a me non vuol dire che fosse un cd orrido,da buttare nel cestino. Ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze. Credo che Screamworks sia davvero un ottimo album,con canzoni come In Venere veritas,Dying song o Ode to Solitude che riescono a coinvolgere alla grande chi le ascolta. Non lo trovo commerciale,e anche se lo fosse,non vedo cosa ci sia di male... (concordo con Emired sull'esempio di Nothing else matter"). !!! |
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@Emired: Non sono d'accordo. Quando dici che il pubblico colto è quello che sa criticare in maniera critica e forse anche un po esperta la musica in realtà dici una mezza verità, perché la funzione critica nn è necessariamente una costituente della cultura stessa, come dimostra chiaramente l'etimologia del termine ascrivendolo al concetto di 'coltivare' e di 'culto'', col significato di interessarsi a qualcosa. Ovviamente la differenza è sottile, ciò nn toglie che chi scrive recensioni deve saperlo. Inoltre sebbene Pumpkin abbia risposto in modo educato, in realtà ha solo aggirato la questione pur di nn ammettere l'assurdità pragmatica della sua affermazione dopo tanto pavoneggiarsi sulla propria cultura. |
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Papà CAstoro:Io parlavo puramente della sintassi e della grammatica...il fatto che lui possa più o meno pensare che sia rivolto ad un pubblico non acculturato è qualcosa che io non ho colto!Il dire che un cd possa essere destinato ad un pubblico di Teenager e non ad un pubblico colto l'ho letta più per quella che è...effettivamente quando si è teenager si fa molta meno attenzione alle particolarità della musica e si vive forse più per le emozioni di una qualche canzone ci scatenano,magari facendoci ripensare ad una ragazza,ad un amore un ricordo! Il pubblico colto è colui che sa criticare in maniera critica e forse anche un po "esperta" la musica..sarà che forse a 25 anni mi sento ancora un po' teenager...sarà che a me di esser colto non me ne frega nulla...sarà per questo che non mi sono sentito offeso ma rispetto la sua opinione che comunque (e questo non è opinabile) è rimasta molto educata.  |
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@Emired, sinceramente nn so dove trovi il coraggio di dire che la recensione sia scritta bene...Nel preambolo nn fa altro che vantarsi della propria cultura musicale quando nn sa neanche il significato del termine stesso, come ho palesemente dimostrato nel mio post 17. Avesse ammesso l'errore si sarebbe potuto pensare ad una distrazione, che ci può stare, ma è evidente che questo individuo è fermamente convinto che la cultura musicale conicida con i suoi gusti, come fa inequivocabilmente capire nel suo post 22 di risposta al mio, dove tenta di assurgere delle impressioni personali elencate nella rece (ripetitività del disco, la banalità dei riff e il fatto che sia scritto a tavolino) alla funzione di ARGOMENTAZIONI tali da giustificare l'affermazione DELIRANTE che il disco nn sia rivolto a persone acculturate ma ai teenager!!!! E tu gli fai pure i complimenti? Qualsiasi genere musicale è perfettamente degno di chi abbia cultura musicale in quanto il presupposto di quest'ultima è la conoscenza, e nn l'arbitrare o il criticare. @Raven: mi piacerebbe avere anche la tua opinione in merito visto il tuo post. |
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Sono perfettamente d'accordo con Emired! hai detto cose sacrosante. |
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Si che poi il fatto di dover per forza dire commerciale non significa che questo debba essere un fatto negativo!! Io credo che "nothing else matter" dei Metallica sia uno dei pezzi più commercial come dite voi ma allo stesso tempo una delle ballad più belle mai scritte! Stesso discorso lo faccio per "Snuff" degliSlipknot presente nel ultimo cd!...tanto discriminato solo perchè hanno avuto il coraggio di fare qualcosa di diverso!! Io trovo SCreamworks un piccolo barlume di luce nella merda che la discografia ci propone in questi tempi! Poi ve lo dice uno che ha appea registrato un cd (autoprodotto naturalmente ) dove ho fuso più generi fino a non capire più nemmeno io cosa scrivo!Credo che un artista sia tale quando scrive,balla,dipinge o canta quello che gli piace...secondo me Ville a fatto questo! |
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Di Moccia?? Addirittura!! Quanto esagerate, qui!! E poi, il pipistrello di cui avete parlato, cari miei, era di pezza!! Era finto! Per scherzare, lo fecero a pezzi, e non era mico vivo!! Io c'ero a quel concerto, in prima fila, quindi informatevi un po' prima di parlare, o, se c'eravate pure voi, compratevi un paio di occhiali. Il Cd è molto bello, meno cupo senz'altro, ma come ha detto Emired, ce ne sono altri, di cd "meno cupi", come Deep shadows, e sono comunque stupendi!! Quando uscì, ricordo che rimasi davvero estasiato. (Deep shadows). Screamworks è un cd scritto da un Ville felice, come ha ben detto poetadark. nn si tratta di una mossa commeciale, sveglia!!! |
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CD degno di diventare colonna sonora dei film di Moccia... brrrh orrore!!! |
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Io ascolto gli HIM da Love Metal..forse non sono un conoscitore come molti di voi anche se piano piano ho comprato tutti i cd così da avere una panoramica generale delle loro composizioni.. La recensione mi è piaciuta forse più per come è scritta che per il pensiero che esprime ma li si tratta di gusti e sono sempre..e dico sempre..personali. Il disco in questione a me è piaciuto in particolar modo!Quando dite che si tratta di una trovata commerciale bhe magari avete ragione ma io personalmente non critico il fatto che un gruppo possa sperimentare nuove cose pur comunque rimanendo alla base di quello che ha sempre fatto! Secondo me non è un disco che snatura anzi...trovo che sia molto più ricco di esperienza,trovo che abbia aggiunto qualcosa e non tolto. Uno dei dischi che preferisco degli HIM è "Deep shadows & Brilliant hilights" e con tutto il rispetto per il recensore non credo che in quell'album ci siano più toni cupi rispetto a "Screamworks". Io però parlo da quello che ogni volta che ascolta uno dei suoi gruppi preferiti evolversi è contento..lo sono stato con gli Offspring,lo sono stato con l immenso Michael Jackson che ha saputo rinnovars per 40 anni e lo sono anche per gli HIM ora! So che i 3 non c entrano nulla fra loro ma forse il bello per me è proprio li...accettare un artista non per il genere che fa ma per il fatto che ha le palle per non cuocersi sempre nello stesso brodo!! Comunque scrivi bene....bello il preambolo!  |
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Mmmmh... un cd che è un ibrido, direi. Niente male però. Mi è piaciuto, anche se non come Venus Doom. Ma alcune canzoni, sicuramente, diverranno dei classici! Onore agli HIM! |
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disco che a me suscita solo ribrezzo...ma è solo un parere personale. |
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Sono d'accordo con Poetadark!! Un cd meravigliosoooo *-* |
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Il cd è bellissimo.. anche io sono un fan divecchia data degli HIM, e non posso che apprezzare enormemente il loro lavoro. Venus Doom, cd che reputo "magistrale", è stato scritto da un ville molto depresso, vittima dei fumi dell'alcol, in un periodo quanto mai infelice per lui (si era lasciato con la fidanzata poco prima di posarsi, un suo caro amico si era suicidato). Ebbene, la luce che diviene quasi palpable in Screamworks, è frutto di una approfondita e speranzosa introspezione, proiettata verso il futuro, nonché avvolta da un senso di malinconia per quel che è stato il passato del cantante 8il quale adesso ha ammesso di essere sobrio da due anni, dopo aver frequentato una clinica). In questo senso, le canzoni appaiono quanto mai ricolme d'una felictià sottocutanea e insperata: i testi, avendoli tutti tradotti, si sono rivelati come delle splendide poesie, piene di riferimenti colti a vari ambienti letterari e musicali (al contrario d quanto si dice nella recensione). La carenza di assoli non va considerata tale, visto che cd come Greatest Lovesongs, Razorblade, Deep Shadows e Dark Light ne sono praticamente privi. Ad ogni modo, vi sono ache dei pezzi, quali Shatter me with hope, o Scared to death, che presentano un assolo niente male (il primo è notevolmente veloce, il secondo molto piacevole). Il suono della chitarra è meno grezzo, più studiato, rispetto a Love Metal o Venus Doom. Le tastiere sono quanto mai opportune e d'atmosfera. La voce di Ville tocca al contempo sonorità acute, vere e proprie urla, e toni caldi e romantici. Non sono affatto convinto della commerciabilità del disco; e alla fine, cosa importa? Come dice lo stesso valo, "una canzone, se è bella, è bella." Punto. Scramworks, indubbiamente un cd di garnde e preziosa fattura, va lett come una tappa nel percorso artistico e interiore della band. |
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disco inutile per quel che mi riguarda, ormai son morti anche loro! |
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Grazie a tutti ragazzi, mi conforta sapere che la maggior parte di voi la pensa come me ... AdemaFilth sempre presente con interventi centrati ... |
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Ottima recensione. Mi sembra doveroso specificare che stiamo parlando di album. Anche altri gruppi, come i Metallica, hanno sfornato qualche album non all'altezza, ma dal vivo erano sempre gli stessi. Con questo ottimismo mi auguro che anche gli HIM continuino a fare grandi prestazioni live e che si rendano conto che la direzione presa con Screamworks non è quella giusta. |
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Concordo perfettamente con la recensione.... Io sono una fan di vecchia data..direi dagli esordi e ora ,dopo piu di 10 anni, mi ritrovo con l'amora in bocca. l'unica domanda che salta in mente è : "dove sono finiti gli HIM?"... Speriamo che il prossimo album non sia fatto solo per "macinare" quattrini.. Posso capire che come strategia di marketing faccia sempre comodo "arruuolare" nuovi fans..ma a noi che resta? solo il dolce ricordo di quello che fù?.. Cote |
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@Pumpking: Ti sbagli se credi che nn rispetto il giudizio degli altri. Anzi mi aveva colpito il discorso dell'apprezzare o meno il disco in base alla cultura, anche se pensavo che avessi altro da dire al riguardo, e nn la solita paccottiglia che ha riassuno in modo eccellente Ademafilth e che è sempre la stessa dai tempi di Razorblade romance. |
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Bella la recensione sul nuovo dei Rotting Christ... |
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Quoto Bone. Ps - disco veramente brutto. |
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@frank, argomentazioni? semplice, questo è un disco pieno di clichè da mainstream con ritornelli orecchiabili e carini per carità ma scontati e senz'anima. I vecchi lavori (come Bone ha espresso nella parte finale "sperando che la verve compositiva e la qualità precedentemente mostrata da questa band Finlandese, riemerga nuovamente") emozionano e pur essendo catchy sono frutto di grande capacità compositiva. Questo mi pare tolga tutti i dubbi di questa presunta superbia del recensore. Io amo gli HIM ma questo disco è UNA CAGATA pazzesca concepito con toni commerciali (probabilmente grazie anche al fatto che sono sotto contratto di una label americana) e ovviamente la sua mancanza di complessità è adatta per i Teenagers senza cultura musicale (Tokio Hotel, Finley e questo schifo che si sussegue). Nessuno ha detto che un Teenagers non possa avere cultura, sarei stato il primo a offendermi avendo comunque solo 18 anni e men che meno che la musica pop non possa essere considerata seriamente. A me sembri un FAN-atico non obbiettivo e queste tue considerazione non fanno altro che far apparire questa band ridicola agli occhi di quelli che non hanno mai voluto capirla. |
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@frank: io le mie argomentazioni le ho esposte, il mio punto di vista è ben esposto sopra, ma vedo che te la sei presa più per fatto che ho chiamato in causa gli adolescenti piuttosto che per il cattivo giudizio a livello artistico. Se a te è piaciuto ... ripeto ... bene! ascoltalo, continua ad ascoltatelo e goditelo fino in fondo se è questo che ti piace, ma rispetta i giudizi altrui! Prova a dire tu cosa pensi dell'album, vediamo il tuo punto di vista. |
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La verità è che, non per battere chiodo sempre sullo stesso discorso, questo è un altro di quei dischi che non essendo né metal né rock (al massimo rock commerciale), su ste pagine non ci sta granché bene. Per quel che mi riguarda: disco che conferma gli HIM come un ibrido tra pop rock da classifica e metal commerciale. Sono un altro gruppo che cerca di essere famoso facendo metal, ma visto che sono in pieno declino, neanche loro ce la stanno facendo. Colanti a picco. E copertina orribile. Giuro che sapevo farla pure io. |
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@Nikolas: rileggiti la chiusa della rece, vedrai che lo trovi uno stralcio di follia mitomane, quantomeno dovresti. |
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Una domanda sola: se questo è sostanzialmente un disco di pop rock (o elettro rock, etichetta forse più appropriata visto il massiccio utilizzo di tastiere synth), perchè nella colonna di destra avete indicato "metal" come genere? Questo disco, col metal, non ha proprio nulla a che fare. @ Davide (#11): ho controllato sul loro sito ufficiale ed effettivamente le versioni pubblicate sono 3, grazie delle indicazioni. |
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Caro frank, ti scrivo in tutta onestà: io non avrei mai avuto il coraggio di terminare una recensione come ha fatto Marco, pur condividendone l'idea, perché è logico aspettarsi i commenti come i tuoi... parli di rigirare la frittata... beh potrei farti notare che lo stesso hai fatto te? In che punto Marco si definisce "superiore ai teenager"? Dove dice che chi ha cultura musicale non può apprezzarlo? (Occhio!, non è lo stesso di dire che il lavoro non è rivolto a loro, assolutamente!) |
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@Caro BonePumpkin, è inutile che rigiri la frittata: tu hai esplicitamente affermato che questo disco nn è rivolto a persone che abbiano una cultura musicale, bensì ai teenager; oltretutto nn ti sei minimamente degnato di fornire un straccio di argomentazione...a me piacerebbe che tu la fornissi, così, tanto per farmi due ghignate...Perché una persona che abbia una cultura musicale nn può apprezzare questo disco? Diccelo ti prego, svelaci l'arcano, vedrai che diventi famoso, nessuno prima d'ora aveva mai compendiato le qualità che rendano un disco apprezzato da chi abbia una 'cultura' musicale...e già che ci sei illuminaci anche sul significato di 'cultura musicale', perché a casa mia anche la musica pop può essere cultura musicale, sì, proprio quella che ascoltano i teenager a cui tu ti ritieni superiore. Mi sa che hai talmente tanta cultura che nn sai nemmeno il significato della parola stessa...Nn potevi ammettere di aver scritto una minchiata invece di arrampicarti sugli specchi? Secondo me facevi più bella figura |
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Mi aspettavo un lavoro sulla scia del convincente "venus doom" e invece...Per carita', l'album in questione non e' affatto male,ma dai compositori di "razorblade romance" (ancora oggi il mio album goth preferito) pretendo mooolto di piu'! |
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si anche secondo me gli him hanno fatto buone cose, anni fa.. ma questo dipende dai gusti musicali, io accetto chi dice che non abbiano mai fatto niente di valido.. |
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Ho già detto che il disco è stata una delusione e concordo con la recensione ma vorrei chiarire che da un punto di vista puramente musicale gli HIM hanno dato prova di grandi lavori in passato, se fossero una bandicciola scontata il qui presente sfortunato album non sarebbe stato recensito su questo sito. Commento didicato a chi porta i paraorecchie. |
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recensione che coglie in buona parte ciò che sono diventati oggi gli HIM... io cmq sarei curioso di vedere recensito l'album Razorblade Romance, giusto per vedere cosa ne pensate. Ciao |
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@frank: la tua opinione vale tanto quanto le altre, perchè un disco può avere dei giudizi contrapposti. A me non è piaciuto per i motivi che ho scritto -molti concordano con me- ma sicuramente non detto leggi ... opino come tutti, come hai fatto anche tu, esponendo il tuo giudizio. Poi volevo commentare una tua frase "...solo una persona priva di cultura musicale o PEGGIO ANCORA UNA TEENAGER avrebbe acquistato questo disco..." forse sono stato frainteso, ma non parlavo di acquisti, ma di stile di concepimento di questo ultimo lavoro e a chi fosse diretto. Ho usato il termine Teenager, stereotipandolo, incarnandolo in quello che traspare maggiormente in un pubblico adolescente ... alla maggior parte dei teenager piace una musica meno complessa, ma è normale e giusto che sia così! ciao e grazie d'aver commentato  |
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@ Taaut: è uscito anche in edizione 2cd con il secondo disco contenete l'album completamente acustico. per il dipinto di Valo mi sembra di aver visto qualcosa ma credo quella sia la deluxe edition e comunque basta che guardi sul sito ufficiale dove dovresti avere maggiori chiarimenti. |
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@hm & N.platz: pure io non posso che confermare che quello fu proprio un concerto orribile; non li conoscevo ma ero li con le migliori intenzioni, fortunatamente i Korn ripagarono quello strazio. Per il disco, non critico la svolta commerciale ma i brani sono veramente poca cosa; attacchi la prima e 10minuti dopo ti ritrovi alla quarta senza nulla in testa che valga la pena ricordare. Katherine Wheel per esempio pur easy pop è un ottimo brano ma talmente ripetitivo da essere imbarazzante, e non dico nulla sul plagio mal riuscito dei depeche mode nelll'ultima traccia. Anche il lavoro di Valo alla voce mi sembra molto infelice. |
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Qualcuno sa dirmi con precisione cosa contiene la Limited Edition? Ho letto di un bonus disk interamente acustico (mi pare che il commento #8 lo confermi) ma anche di una specie di dipinto ad opera di Valo o qualcosa di simile: qualcuno sa darmi informazioni più precise e soprattutto certe? |
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A me è piaciuto molto, soprattutto per il fatto che l'edizione con due cd contiente l'intero disco registrato in versione acustica. purtroppo stando alla recensione la mia opinione nn vale nulla visto che solo una persona priva di cultura musicale o PEGGIO ANCORA UNA TEENAGER avrebbe acquistato questo disco... |
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sembra un' unica canzone lunga un' ora.. altro che fondo del barile hanno raschiato sti qua |
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@hm is the law: ro presente anche io..na pena.. |
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Recensione giusta, orecchiabile ma davvero deludente. Le atmosfere dark sono scemate, il baritono di Valo è allegrotto e non riesce a emozionare neanche per un istante. Spero davvero che si riprendano, non tutto è perduto ma la strada intrapresa e davvero deludente. |
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Chissà cosa avrebbero pensato se un pipistrello gigante avesse preso a tallonate loro!!!  |
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bella recensione... il gruppo non l'ho mai sopportato: mi ricordo quando, patetici, ad un concerto cercarono di emulare Ozzy Osbourne: presero un povero pipistrello e invece di staccargli la testa come fece il grande madman, lo uccisero a tallonate... idioti... |
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Uffff ... per fortuna la parte iniziale è passata positivamente! Avevo il terrore d'aver esagerato ... ) ... comunque sono stato buono, l'unica cosa che li ha salvati da un bel 40 sono stai solo i suoni ed il lavoro in studio (impeccabile) ... non sono mai stato un appassionato del love metal e della loro musica, ma questo è sinceramente il peggior album che abbiamo mai fatto! |
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Visti dal vivo anni fa a Bologna, il gruppo principale erano i Korn, fecero letteralmente cagare. Tra i fischi assordanti del pubblico mi ricordo che ci fu un che urlò a squarciagola: "Ma andate a pescare i salmoni nel paese vostro merde!". Veramente un gruppo di checche. Cmq bella la recensione soprattuto la parte iniziale quando parli di te e del tuo rapporto con la musica: fico mi ci ritrovo in pieno |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. In Venere veritas 2. Scared to Death 3. Heartkiller 4. Dying Song 5. Disarm Me (With Your Loneliness) 6. Love, the Hardest Way 7. Katherine Wheel 8. In the Arms of Rain 9. Ode to Solitude 10. Shatter Me with Hope 11. Acoustic Funeral (For Love in Limbo) 12. Like St. Valentine 13. The Foreboding Sense of Impending Happiness
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Line Up
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Ville Valo: voce Lily Lazer: chitarra e voce Mige Amour: basso Emerson Burton: tastiera Gas Lipstick: batteria
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