|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
Katatonia - Dance Of December Souls
|
( 9236 letture )
|
Tutte le volte che mi fanno notare quanto Dance Of December Souls sia acerbo e derivativo del death metal anni ’90 mi si stampa in faccia un ironico sogghigno. Tutte le volte che qualcuno mi confessa di trovare incompiuta questa prima prova dei Katatonia provo una sorta di ribollio allo stomaco. Tutte le volte che sento dire che gli svedesi nascono artisticamente da Brave Murder Day mi girano le … ehm… “scatole”, ok? Credetemi, ne ho davvero sentite di tutti i colori! Gente che mi confessa beatamente di non averlo mai ascoltato, gente che sostiene di non poterlo apprezzare per la sua atipica “vigoria”, gente che -a distanza di anni- continua ad esaminare Dance Of December Souls partendo da una sorta di pregiudizio retroattivo in virtù del quale sostenere l'assurdo paragone con il modello (certamente vincente) delle imminenti produzioni alla Brave Murder Day, Discouraged Ones e Tonight’s Decision.
Che i Katatonia dell’epoca non fossero quelli del secondo millennio mi pare chiaro; che gli autori di Dance Of December Souls, ovvero nientemeno che Anders "Blakkheim" Nyström per le musiche e tal Jonas Renkse per le liriche, risentissero della spinta di una scena che iniziava a sperimentare nuove vision “post death metal” è altrettanto evidente: il 1993 fu l’anno di Turn Loose The Swans (My Dying Bride), di Icon (Paradise Lost), di Serenades (Anathema), di Forever Scarlet Passion (Celestial Season), tutti esempi di come dal nord Europa si spingessero colori esecutivi, tecniche e sensazioni con la volontà di superare la mera e fredda aggressività dei padri fondatori Dismember, Entombed, Unleashed, ecc…: la violenza, le tematiche sataniste, l’atteggiamento splatter lasciano il posto ad un mood interiore che fonde tristezza, romanticismo, noireism e spiritualismo. Contemporaneamente cresce l’approccio melodico che si insinua nelle partiture attraverso ricami solistici articolati e grazie all’introduzione massiccia delle tastiere a supporto di quest’ultima; si sperimentano nuovi abbinamenti strumentali (gli archi, le orchestrazioni, ecc…); si scaricano le timbriche chitarristiche utilizzando effettistiche meno invasive e ridondanti a loro volta abbinate a produzioni sempre più pulite ed adatte a composizioni stratificate ed arrangiate con notevole perizia; compaiono i primi arpeggi acustici fuori da intro/outro e si fanno sempre più insistenti le female vocals a contrastare e/o armonizzare le main-line maschili, anch’esse sempre meno distorte. Siamo al cospetto di una nuova corrente che si lancia nel panorama musicale (trovando parecchio terreno fertile) con una tale e diffusa naturalezza da rendere impossibile la definizione di un unico patrocinio stilistico.
Dance Of December Souls, seppure ancora ampiamente confinato all’interno dell'insieme doom-metal, è parte attiva in questo cambiamento epocale nonché vera e propria avanguardia del gothic metal nella sua accezione più nobile e meno sfruttata (leggasi primi Opeth, Novembre, Anathema): le bellissime Gateways Of Bereavement, Without God e Dancing December, passando per le altrettanto interessanti In Silence Enshrined, Velvet Thorns (Of Drynwhyl) e Tomb Of Insomnia descrivono il concetto sonoro dei giovani Blackheim e Renkse i quali cercano (e trovano) il caposaldo della loro proposta in un rallentamento molto evidente delle percussioni (suonate da Renkse) e dal completamento delle disposizioni melodiche grazie al lavoro che un acerbo ma iper-creativo Dan Swano genera con il programming, ben sfruttato nell’amalgama tipo di tutte le 8 tracce. L’atteggiamento metrico dilatato si sposa perfettamente con la predilezione nell’evitare il consueto riffing iper-distorto fluttuante tra basso e cantato, soluzione che consente di non infittire la struttura verticale, lasciando uno spazio di manovra piuttosto ampio a solista, vocalism e completamenti armonici. Così operando il songwriting dei debuttanti Katatonia ribalta completamente il rapporto di forza tra gli strumenti utilizzati: si pone molta attenzione a tastiera e basso ben nutriti anche dall’engineering di Swano perché sostengano in modo arioso i continui “vaneggiamenti” di un guitarism minimale che disegna, senza mai smettere, panorami purpurei e melanconici. L’aggiunta di una linea ritmica corposa avrebbe infatti reso innocui i vari duetti chitarra/chitarra, chitarra/tastiera, chitarra/voce di cui Dance Of December Souls è zeppo fino al midollo. L’unico momento in cui i Katatonia sembrano voler “tirare” il riffing, snaturandosi e forzandosi ad un’andatura evidentemente innaturale, va ricercato nei 90 secondi a valle del 4° minuto di Velvet Thorns (Of Drynwhyl) in cui compare anche un assurdo e sconclusionato tremolo-picking: la prova che i nostri non si trovano a proprio agio con una lettura intransigente del death/doom risiede nel fatto che l’accelerazione in questione non conferisce all’ascoltatore nessun particolare motivo di soddisfazione; il brano, che prosegue con moltissime variazioni e cambi di tempo, è invece uno dei migliori e riusciti. Eccezionali le sfumature con cui Nyström (affiancato dall’immancabile mano di Swano) personalizza la single-note, ben distanti dalle timbriche utilizzate nel metal estremo di allora; la chitarra suona dolce, delicata, talvolta psichedelica (Tomb Of Insomnia) e waveggiante (Dance December), circondando perfettamente il cantato “amorfo” di Renkse, a metà tra un potente mid-growling ed uno screaming acido e trascinato; allucinante il carico di risonanze nella prima strofe di Without God che pare provenire da una vicinissima oltretomba, al contrario delicato e trasognante il sussurrato in conclusione di Velvet Thorns (Of Drynwhyl), unico clean vocalism dell’intera opera. Tale scelta, dettata da un’evidente mancanza di coraggio della band, risulta tuttavia azzeccatissima: il procedere dilatato dei lamentosi screaming dell’apocalittico Lord Seth conferisce difatti il sapore decadente per cui è ricordato (e mai abbastanza celebrato) Dance Of December Souls. Nulla da eccepire nella condotta di Israphel Wing, bassista di mestiere che purtroppo non proseguirà nell’avventura katatonica (sostituito già nello splendido EP For Funerals To Come da tale La Huche), mentre qualche rimpianto per il drumming un po’ zoppicante di Renkse, maggiormente a suo agio con il songwriting lineare varato con Brave Murder Day, rimane. La grande quantità di variazioni melodiche, stacchi e contaminazioni oniriche presenti nel titolo trascina a rimorchio il povero Jonas, incapace di districarsi con astuzia tra le troppo semplicistiche idee; unico merito (compositivo, non esecutivo) è la testardaggine demodé nel completare i tempi doomish con una base di doppia cassa che, pur impacciata, rafforza l’ascolto.
In Dance Of December Souls sono dunque presenti tante novità che -pure tali- si producono in un risultato complessivamente buono senza tuttavia concentrarsi in brani da consegnare alla memoria; il valore intrinseco che debbo assegnare (75) è per questo motivo più basso rispetto a quello storico (altresì inestimabile): ritengo tale platter un titolo di rottura grazie al quale si sviluppò un nuovo modo di intendere la musica; una miccia che fece esplodere molte altre band blasonate da essi condizionati. Volete capire da dove nascono gli Opeth? Ascoltatevi questo esordio dei Katatonia e probabilmente lo capirete. Detto questo è verità -e ne convengo- il fatto che Dance Of December Souls incida molto poco sul futuro (e dunque sul successo) dei nostri neo-gothster: con l’inserimento in line-up di Fredrik Norrman (e contestualmente di Mikael Akerfeldt), la coppia Renkse/Nyström iniziò difatti a lavorare in modo diametralmente opposto diminuendo la quantità dei cambi di tempo, applicando un muro di chitarre alla base dei brani, limitando il basso ad un approccio fondamentalmente armonico e sdoppiando il cantato con logica harsh/clean; tutte particolarità in antitesi con il songwriting di codesto debutto che spiegano, senza giustificarlo, il movente per cui i fans dei Katatonia fatichino da sempre a riconoscerne il giusto valore. In totale sincerità non me la sentirei di ostracizzare Dance Of December Souls una volta ancora: fossi in voi gli darei un’ultima possibilità, considerando anche la citazione della colonna sonora di Love Story (1970) all’interno di una disperata e tormentosa Tomb Of Insomnia che giustificherebbe da sola la presa in carico del mio consiglio.
Semplice, incompresa avanguardia!
|
|
|
|
|
VOTO LETTORI
|
88.34 su 452 voti [
VOTA]
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
36
|
Sai è comprensibile in un debutto, erano poi davvero giovani. |
|
|
|
|
|
|
35
|
Comunque ti è piaciuto,confermandomi una resa disomogenea.ok grazie Legaliz,sei un numero uno. |
|
|
|
|
|
|
34
|
@Spirit riascoltato ieri. Confermo il 75, ma se tutto fosse come la parte seconda sarebbe decisamente più alto. "Tomb of Insomnia" è davvero fantastica. |
|
|
|
|
|
|
33
|
E allora entro la fine del freddo(che a me piace tanto)hai un possibile compito per casa,tra una palestra e l\'altra..se lo riascolti e trai ulteriori spunti rendili noti,può essere un punto di vista utile.Bello Discouraged.. |
|
|
|
|
|
|
32
|
@Spirit grazie della considerazione.... Dunque, premesso che questo non lo ascolto da molti anni e i miei Katatonia preferiti vanno da Discouraged a Viva Emptiness circa, ricordo che mi colpì per l\'atmosfera. Sicuramente non facile ma per i tempi mostrava già una grande personalità. Alcuni brani sono veramente \"evocativi\" (non riesco a trovare un altro termine al momento...). Per come ricordo come voto sono anche io sul 70/75. Mi sa che merita un riascolto, poi ora che è inverno ci sta tutto... |
|
|
|
|
|
|
31
|
È un\'album davvero difficile.Storicamente e musicalmente.Sono tra coloro che ne riconoscono un\'ampia importanza d\'influenza per tante grosse band e un movimento intero,ma altresì ne ridimensiono la piena riuscita sonora tutt\'altro che impeccabile a mio giudizio.Rimane un disco importantissimo ma dalla non facile scorrevolezza,a tratti molto monolitico,e poco stimolante al riascolto.Vorrei sentire il giudizio di Legaliz,sarebbe interessante.. |
|
|
|
|
|
|
30
|
D\'accordissimo con l\'ultimo commento. CAPOLAVORO ASSOLUTO, per me pure meglio del tanto decantato album successivo. Quattrocentesimo voto lettori mio, che alza ulteriormente ( di 0,01 ) la già elevatissima e meritatissima media. |
|
|
|
|
|
|
29
|
Per tutti quelli che sottovalutano questo album (a detta del recensore... che ne ha conosciuti tanti, a suo dire), tenetevi pure i Katatonia più mainstream del nuovo periodo, io sto fieramente dietro a un CAPOLAVORO ASSOLUTO del genere doom/death, quale è questo \"Dance Of December Souls\". Una pietra miliare di metal decadente, sofferto, oscuro, dannatamente poetico e ultraterreno. Renke con le sue vocals sgraziate riesce a donare un pathos struggente, e Nyström disegna riff e linee di chitarra una più epica, suggestiva e malinconica dell\'altra, incredibilmente heavy ma melodici e magniloquenti. Canzoni sofferte, epiche, che ti immergono in una giornata cupa piena di nuvoloni grigi con appena squarci di luce... su tutte \"Gateways Of Bereavement\", \"Without God\" (ripresa dal demo e mia preferita in assoluto) e \"Velvet Thorns (Of Drynwhyl)\" (apoteosi della malinconia più epica e dannata),,, per chiudere con un mini strumentale come \"Dancing December\" che è quanto di più poetico ci sia! Ripeto, capolavoro totale!!! E anche uno dei miei tanti album preferiti di sempre! |
|
|
|
|
|
|
28
|
edit: quelle pochissime volte che compare il tremolo mi pare molto più logico vedere un contesto simile al primo At the Gates o North from Here dei Sentenced. |
|
|
|
|
|
|
27
|
@Noctu: mi piace che tu abbia spinto con l\'acceleratore sul Depressive. Ma secondo me, a parte essere un\'etichetta posticcia che tagga un certo tipo di blackmetal a cavallo degli anni Duemila, quel genere ha degli elementi che mancano in questo meraviglioso capolavoro dei Katatonia.
Qui non c\'è blast-beat né doppio pedale; non c\'è l\'uso del tremolo mentre c\'è un modo di suonare doom-death tipico dei primi My Dying Bride Anathema e Paradise Lost. Blakkheim adora il blackmetal e infatti se prendi gli stessi riff e li splettri a mo\' di tremolo usciranno fuori i Diabolical Masquerade (o i Naglfar, vedi tu). |
|
|
|
|
|
|
26
|
Leggendo i commenti a proposito del "genere" proposto in questo album ho storto un po' il naso. Ho letto di "una variante di Death Metal", di Death/Doom, ecc. Ma non mi trovo d'accordo. Userei questi termini per l'album successivo, ma non per questo.
Secondo il mio modesto parere, i Katatonia, dal primo demo fino a questo album hanno creato una miscela di Doom e Melodic Black Metal, dando alle stampe con Dance Of December Souls il primo acerbo esempio di Depressive Black Metal. Uscito nello stesso anno in cui i Burzum hanno rilasciato Det som engang var (album dai più ritenuto come l'iniziatore del DSBM), questo album merita più di tutti di essere definito tale. Il suono delle chitarre é gelido, lo screaming lacerante e i testi sono realmente depressivi (a differenza di quelli del Conte...).
E se ciò non é sufficiente, basta rammentare il fatto che tra i primi demo ed EP questi ragazzi usavano anche il face-painting a rafforzare la loro propensione al Black Metal...
Ribadisco quindi che per quanto mi riguarda Dance Of December Souls é il primo album Depressive Black Metal e i Katatonia sono la band che ha inventato il genere. |
|
|
|
|
|
|
|
|
24
|
Come primo commento, hai deciso di presentarti col botto eh? Complimentoni per l'approfondita quanto ricercata analisi e per l'altrettanto intensa declaratoria. Magari la prossima volta facciamo lo sforzo di rispettare una motivata opinione altrui e proviamo a esplicitare il nostro dissenso in maniera costruttiva, eh? Grazie. |
|
|
|
|
|
|
23
|
Disco semplicemente bellissimo. 75 stocazzo! |
|
|
|
|
|
|
22
|
Riprovato oggi alla 3 traccia mi sono arreso e rimesso via. Una palla micidiale. |
|
|
|
|
|
|
21
|
Per me rimarrà per sempre il loro vero capolavoro..... Con questo li ho scoperti parecchi anni or sono e con questo li ricorderò in eterno...... Maestoso!
Massimo voto naturalmente! |
|
|
|
|
|
|
20
|
Lo ascoltavo ieri e mi è veramente piaciuto. E' un po' che mi sono rimesso a riascoltare questo filone (Katatonia, Anathema, My Dying Bride) e sto concentrandomi sui primi Katatonia. Qui siamo in un clima di ottimo songwriting e pezzi che ti coinvolgono. Si sente che non è professionalissimo ma l'importante è che la musica sia emozionante. Bene, molto bene. Au revoir. |
|
|
|
|
|
|
19
|
Dicembre e' giunto..quindi e' giunto il momento di riascoltare questa perla!Adoro i primissimi Katatonia ,il loro vero sound x me e' questo !(dai primi Ep al qui presente Dance Of December Souls e Brave Murder Day compreso)leggende! |
|
|
|
|
|
|
18
|
I katatonia sono uno dei miei gruppi preferiti da più di vent’anni ma questo lavoro, preso postumo, a differenza di voi non l’ho mai digerito, un vero mattone che è lì a prendere polvere da anni ascoltato forse tre quattro volte (mai arrivato in fondo), preferisco quelli “di mezzo”, gli ultimi sono troppo soft e soporiferi (a parte l’ultimo che è stato premiato dagli ascolti) , preferisco quelli più elettrici e dinamici di last far deal, viva, tonight decision, discouraged. |
|
|
|
|
|
|
17
|
Fra i dischi metal più belli di tutti i tempi. |
|
|
|
|
|
|
16
|
Bello, lo stavo ascoltando con interesse, poi sono arrivato a Tomb of Insomnia! Inchiniamoci! Doom alla stragrande, con un riff della madonna. Il riff è tutto nel doom (o quasi) Tony Iommi ne è lo spirito guida. |
|
|
|
|
|
|
15
|
che capolavoro!!! 100! |
|
|
|
|
|
|
14
|
A 23 anni dalla sua uscita é ancora fresco e potente! |
|
|
|
|
|
|
13
|
Capolavoro senza tempo, saran passati 20anni da quando lo comprai e ancora a così tanta distanza di tempo periodicamente sento il "bisogno" fisico di riascoltarmelo, Quanti dischi hanno superato così bene la prova tempo? |
|
|
|
|
|
|
12
|
Davvero cè qualcuno che pensa che questo album sia ancora acerbo è derivativo???? Oppure che i capolavori dei Katatonia sarebbero venuti dopo??? Per me questo è il loro capolavoro assoluto..e lo dico da fan che li conobbe ai loro esordì. Quello che varrà dopo non avrà niente più a che fare con questo sublime lavoro..e il picco di DODS non verrà più mai toccato...Non ho amato la loro svolta post Brave Murder Day e per quel che mi riguarda la penso come Undercover. Ps x quanto 75 è un buon voto, io meno di 90 non glielo do!! |
|
|
|
|
|
|
11
|
@Flag Of Hate non mi piacciono, li ho visti tre volte dal vivo e neanche in quella sede mi hanno mai convinto, li ho ritrovati sulla mia strada e non me li sono evitati perché concedo sempre il beneficio del dubbio. Quella band che conoscevo è morta con "Brave", poi ci sono gli October Tide che li riprendono. I Katatonia che amo son finiti subito, poi che possano piacere è altro paio di maniche e non lo discuto, però non fanno per me. |
|
|
|
|
|
|
10
|
Ah, il voto: secondo me questo disco è da 90/100, è la colonna sonora dei miei inverni. |
|
|
|
|
|
|
9
|
@Undercover: no, dai, morti proprio no. Hanno cambiato pelle ma sono ancora in grado di fare ottimi lavori, "Viva Emptiness" e "Last Fair Deal...." tanto per citarne due sono dischi che molti altri si sognano. Tra parentesi pure io adoro questo e "Brave Murder Day", ma ignorare quanto venuto dopo mi pare eccessivo. |
|
|
|
|
|
|
8
|
Per me questo è il loro capolavoro e dopo "Brave Murder Day" avrebbero pure potuto chiudere la storia, lì sono morti. |
|
|
|
|
|
|
7
|
anch'io non capisco il 75... questo secondo me è un classico del doom-death, nonchè la pietra miliare del gruppo (guardare la media voto lettori per credere... ma è reale ciò che leggo?!? 97.21 su 256 voti?!? mai visto una cosa del genere, è record assoluto!). da brivido ciò che succede da 3:42 a 4:49 di tomb of insomnia... ho ancora la pelle d'oca. |
|
|
|
|
|
|
6
|
Solo 75?? Assurdo! Io ce l'ho rimasterizzato con l'ep Jhva Elohim Meth ed è come droga per me! Pochissimi altri dischi mi danno sensazioni così fredde e intensamente emotive (al momento mi viene in mente solo At the Heart of Winter degli Immortal). Per me supera di gran lunga anche il pluricelebrato Brave Murder Day, pur essendo anch'esso un signor album. Pur apprezzando anche i loro ultimi lavori, DODS resta comunque il mio preferito dei Katatonia |
|
|
|
|
|
|
5
|
Immenso, ne ho due copie, stampa originale e ristampa in digipack rimasterizzata (idem per "Brave.."). Rece molto bella ma voto basso. 90 anche per me. |
|
|
|
|
|
|
4
|
disco stupendo ! Anche se hanno creato il loro mondo (e un mondo apparte) con la fantastica doppietta Brave Murder Day / Sounds of Decay, Dance of December Souls è qualcosa di incredibilmente primordiale. Un disco death metal che si discosta da tutti gli standard death metal dell'epoca. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Un capolavoro d'avanguardia. Recensione perfetta Giasse, io che amo sopratutto la prima era dei Katatonia (li ho conosciuti con quest'album) non condivido l'entusiasmo della folla infinita di fans del loro sound moderno. Seppur l'ultimo album inciso riprende finalmente le sperimentazioni geniali che rendono Dance Of December Soul un capolavoro, tutta l'era melodica-goth per me sparisce di fronte a composizioni quali Without God o Tomb Of Insomnia. Un 90 ci sta tutto. |
|
|
|
|
|
|
2
|
90/100, ce l'ho originale in versione digipack; uno splendore!! |
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Seven Dreaming Souls (Intro) 2. Gateways Of Bereavement 3. In Silence Enshrined 4. Without God 5. Elohim Meth 6. Velvet Thorns (Of Drynwhyl) 7. Tomb Of Insomnia 8. Dancing December
|
|
Line Up
|
Anders "Blakkheim" Nyström - Guitars Jonas “Lord Seth” Renkse - Vocals & Drums Israphel Wing - Bass
All keyboards by Dan Swano
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|