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Type O Negative - Bloody Kisses
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( 15976 letture )
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Quello del dolore è un incubo dal quale Peter Steele ha sempre cercato di risvegliarsi. Ma sembra impossibile farlo per un uomo costantemente calato in crisi depressive, inneggiante all'odio verso l'umanità intera ed al suicidio come unica vera soluzione. Perchè la posta in gioco ha raggiunto una tale consistenza esistenziale da trasformare l'inferno in una piacevole vacanza rispetto ai gironi dell'aldiqua. L'apoteosi dell'odio e della misantropia di un giovane Steele esplode dapprima all'interno della breve parabola ultraviolenta intrapresa con i Carnivore, gruppo di proto thrash-core durato il tempo di due dischi. Si sa che un'impalcatura che crolla fa un gran fracasso, distrugge se stessa e rischia di devastare anche quel che sta intorno. Risultato che non cambia se da tubi ed assi si passa a considerare testa e cuore; anche le cosiddette impalcature esistenziali infatti, una volta divenute un cumulo di macerie, intaccano in modo indelebile lo scenario intimo, e i tentativi di puntellare la struttura con argomentazioni fittizie richiedono un dispendio tale di energie fuorvianti che prima o poi, inevitabilmente, il conto arriva. E salato. Come quello che paga Peter, uscito dall'esperienza Carnivore se possibile ancora più lacerato di prima. Fu così che decise di spiattellare al mondo tutta la sua carica di efferatezza in maniera diretta e spudorata con la sua nuova band, i Type 0 Negative, dando alle stampe quello che gli annali del metal ricordano ancora oggi come uno dei dischi più malati, deliranti e provocatori di sempre: Slow, Deep and Hard. Ritmi funerei e sfrontato humour nero sono il cocktail di base del masterpiece del 1991. Il suo successore, Bloody Kisses, portò a completo compimento gran parte degli aspetti che resero immortale il predecessore.
La componente gotica diventa in Bloody Kisses la preminente nel sound dei T0N, mentre l'estrema imprevedibilità dei pezzi fa di questo disco un gioiello di sperimentazione: la matrice doom è ben presente e costituisce l'ossatura di gran parte del disco ma ciò che lascia spiazzati è la costruzione dei pezzi, i quali sono scomponibili in almeno due/tre parti ciascuna delle quali potrebbe fungere tranquillamente da canzone stand alone. Ritmi (indo)lenti e sofferti si sposano a meraviglia con ariose aperture dal retrogusto pop (quello di stampo beatlesiano per intenderci), mentre tastiere gotiche (con una scelta dei suoni veramente pazzesca!) sottolineano i passaggi più sofferti e dolorosi. Eh già, perchè a dispetto della condotta spavalda ed autoironica, il feeling dei pezzi si rifà dichiaratamente al gothic rock: Steele e soci pescano infatti a piene mani dalle produzioni della darkwave ottantiana (Joy Division e Sisters of Mercy su tutti), rielaborandoli in chiave doom e colorandoli di quel mix “ridicolo” di malinconia, eleganza, sensualità e sbruffonaggine. La voce di Peter in questo senso è l'emblema dei T0N: il suo esagerato istrionismo che lo porta a declamare testi ora blasfemi (a dir poco), ora drammatici, ora ancora romantici, sembra quasi una caricatura di se stesso, ma è in questo modo che il frontman (uno dei più carismatici di sempre) riesce a far arrivare tematiche altrimenti tabù o sature di inutile retorica. Un grosso errore, quindi, bollare i testi come semplici e oltraggiosi senza motivo. Diversi sono i registri utilizzati nel cantato: da quello base in cui Peter dà sfoggio della sua calda (anzi bollente) ugola, a urla cariche di odio, fin'anche a screaming pseudo-core. Il resto del gruppo sfodera una prova non certo esagerata o debordante ma quantomai azzeccata e personale: dai tappeti tastieristici di Silver (eccezionale l'organo che introduce la solenne titletrack) al magistrale lavoro chitarristico di Hickey (per non parlare degli assoli carichi di passione) tutto contribuisce al compimento di un'opera che è molto di più della semplice somma delle sue singole parti.
Gothic, metal, doom, sprazzi di hardcore, attitudine punk, provocazioni politiche, erotismo e volgarità costituiscono solo la faccia (di bronzo) dietro cui si nascondono profondi drammi esistenziali ed umani. La faccia è quella di Peter Steele e loro sono i Type 0 Negative e, a ben guardare, nel monicker del gruppo newyorkese è già racchiusa tutta la loro poetica, e non esistono parole più efficaci in grado di rivelarcela: il gruppo 0 negativo è il gruppo sanguigno del donatore universale, colui in grado di poter donare a tutti con però l'amara consapevolezza (disperazione?) di poter ricevere solamente dai pochi, anzi pochissimi, fatti come lui.
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VOTO LETTORI
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90.16 su 181 voti [
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Se questo non prende 100, non so quale album possa farlo |
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Per me il capolavoro totale dei Type O Negative. Dopo la pazzia schizoide e geniale del debut (già innovativo di suo), è con questo album che nasce ufficialmente il sound dei T.O.N. fatto di atmosfere decadenti, struggenti, malinconiche, un album pregno di un\'anima gothic a tutto tondo, ma irrobustito anche con divagazioni hardcore, stacchi deviati di follia strumentale, contorni di melodie alla Beatles, supportati da riffoni doomeggianti oltremisura. Insomma, un lavoro davvero sbalorditivo che ti lascia impietrito dalla prima all\'ultima nota (compresi anche i folli brevissimi intermezzi). Dopo l\'intro si parte con una doppietta da paura come \"Christian Woman\" e \"Black N.! (Little Miss Scare All)\" (due classici assoluti), per andare avanti con top songs come \"Set Me On Fire\", \"We Hate Everyone\" (gothic/hardcore, una canzone nella canzone), la lugubre, oscura e sabbathiana title-track (un\'atmosfera vampirica da brividi), oppure il tris finale, soprattuto \"Too Late: Frozen\" e \"Blood & FIre\" (quest\'ultima da lacrime). Per me uno degli album più geniali degli anni 90, che ancora fa scuola in termini di estro e creatività musicale. Un album che ho praticamente consumato! |
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Quanti e quanti si... mi gridava leeiii... |
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Ah ok... Scusate la mia ignoranza. |
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Esatto Rob Fleming.. Effettivamente se non si conosce Battisti, non era facile arrivarci.. Quasi impossibile. |
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@Metal Maniac, Lucio77 dandoti ragione ci ha fatto capire che vuole...ANNAAAAAAA |
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Questa non l\'ho capita... |
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Io al 45 ho citato il mio Omonimo.. Titolo palindromo..
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Ma c\'è da dire che la mia era anche una battuta in risposta al n. 41 di LUCIO 77...  |
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Credo che The Origin of the Feces non sarà recensito entro i prossimi 10 anni perché è una ri-registrazione del debutto con finta audience, inteso come una scherzosa satira alle accuse che Steele (sembra, da fonti poco accertate) si beccò di essere appartenente alla destra estrema (titoli come \"Der Untermensch\", ossia \"I subumani\" in tedesco e \"Male Supremacy\" dal suo vecchio gruppo Carnivore non sono esattamente da prendere alla leggera). Quindi, contenendo circa due minuti di musica originale (che però era stata scartata dal debutto), sono più propenso che non interessi a nessuno recensirlo o meno (me compreso, nonostante i Type O Negative siano fra i miei preferiti). puntualmente scatterebbero i soliti commenti di utenti che dicono \"avete recensito \'sta roba inutile, perché invece non avete recensito i nuovi album di XXX, YYY e ZZZ\", ecc. Il discorso copertina non regge, perché qui sul sito sono già stati recensiti album con cover di dubbio gusto (vedi For All Slaves... A Song of False Hope di Gnaw Their Tongues), sia perché la copertina della re-issue non rappresenta lo sfintere del cantante, ma tutt\'altro. |
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Hai ragione anche Tu.. |
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Sì ma quella in confronto non è nulla, nel caso dei Type si parla di disgusto allo stato puro...  |
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Matando Güeros c\'è, quindi non è per la Copertina.. |
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No, più che altro per la copertina credo...  |
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The origin of the feces non è recensito, vedo.. Sarà per il Titolo? |
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Lo stavo riascoltando ieri. Ma quanto era bello questo disco? E quanto ci manca una band geniale come i Type O Negative? Tantissimo. |
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La title track e\' indubbiamente uno dei pezzi Doom piu\' belli del genere.Non e\' facile suonare Doom,ma non tanto per la tecnica quanto per il fatto di suonare in modo.speciale,senza.rischiare di fare polpettoni inascoltabili,quando e\' suonato bene e\' un genere oscuro,atmosferico,ipnotico. |
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Album innovativo e interessante ma troppo diverso da cio\' che ascolto
Sicuramente un grande album.Non voglio dare un voto perche\' non saorei valutare un album come questo! |
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Spettacolare recensione |
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Anche qua voto un po' basso per i miei gusti, difficile fare meglio negli anni 90, rappresentava, e rappresenta, il new gothic per davvero, altro che cazzate dozzinali. 90 |
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Disco Stellare ! c'è poco da aggiungere,una prova eccezzionale e Peter è stato un 'artista fuoriclasse nel mondo del Metal.Peccato che non hanno raccolto piu' del seminato. Ah dimenticavo voto 100! |
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Album interstellare io gli do 100 con lode.....non smettero' mai di ascoltarlo. |
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Finale di recensione bellissimo. |
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I TON sono uno dei gruppi metal più importanti degli anni Novanta? Ovviamente sì. Bloody Kisses è il loro album migliore? Probabilmente sì. I voti valgono poco, ma bisogna comunque mettere in chiaro che questo è un disco che qualsiasi metallaro dovrebbe possedere. È un classico, senza alcun dubbio. |
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Blasfemia nei testi di Peter io non ne ho mai vista, anzi, li ho sempre trovati di una certa intelligenza. Questo disco per conto mio merita almeno dieci punti in più, perchè è stato capace di interessare ed appassionare i fan di tutti i generi, in quegli anni, e dice bene chi ritiene un pregio l'accessibilità... qui c'è tutto, melodia, potenza, oscurità, goliardia, velocità, lentezza ossessiva e tanta tanta intelligenza, unesempio: "Jesus Christ looks like me" si può interpretare in tante maniere, tu la interpreti a modo tuo e viene fuori chi sei tu che ascolti. Scusate se è poco... |
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non geniale come slow,deep and hard ma altro capolavoro dei type! |
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Il secondo commento visto che ne ho inviato uno e* opera di Gugliemo mah! |
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Asti che cazzo dici? Sai xosa diceva il grande Peter? Hai fatto dei figli, bene cazzi tuoi : Smerdali! altro che donatore del cazzo! |
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Asti che cazzo dici? Sai xosa diceva il grande Peter? Hai fatto dei figli, bene cazzi tuoi : Smerdali! altro che donatore del cazzo! |
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What else? Carnivoro peter one of the best! |
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Non spendo troppe parole per questo capolvaoro assoluto della band. Dovrei citare troppe canzoni e troppi momenti ma una menzione particolare per la title track, una carezza gelida e commovente come poche altre. Per me voto 100 senza discussioni |
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95, COMMOVENTISSIMO, DA LACRIMONI AGLI OCCHI |
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rob cercati una versione di summer breeze attacata a set me on fire e si chiama SUMMER GIRL spettacolare se le attachi inseme hanno molto più senso , come qunado ascolti il disco degli sleep tutto insieme invece che a spezzoni |
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L'esordio non lo conosco (è l'unico che mi manca) ed iniziai direttamente con questo all'epoca della sua uscita. Che dire. Stupendo, come confermano Christian Woman, Black n. 1 (c'era pure il video. Altri tempi), Can't lose you (con un sitar indovinatissimo) e Summer breeze. Il lato HC permane in alcune tracce e We hate everyone e Kill all the white people ne sono un bell'esempio. |
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ma le recensioni scusate non risentono di qualche svarione ? i dischi famosi o cosi detti comerciali hanno sempre qualche problemino ad essere ingoiati dai piu intransigenti, ma il dono della musica non dovrebbe essere quello dell'accesibilità? qualità non da poco ...... sicchè mi ritovo a prendere con le pinze una sfilza di voti alti ( ma presi con le pinze ovvero un 100 dei voivod per esempio dovrebbe stare a un disco epocale e poi vado ad ascoltare e magari sta ad un disco buono ma non troppo scusate ma dovreste essere un po piu specifici od ecumenici nel tirare certe somme) |
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Il miglior disco che abbia ascoltato dei type o negative, davvero non ho mai ascoltato cosi tante idee sviluppate e amalgamate in questa maniera . |
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Dany 71@ uno dei pochi veramente a non averlo mai fatto. Cazzo che brutto sapere che non ascolteremo mai più un suo nuovo disco... |
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Vivere nella società che uno sbaglio di Madre Natura (homo sapiens) ha creato fa vomito all'ennesima potenza, la maggioranza delle persone ci sopravvive perché si auto crea una cortina fumogena mentale e tira avanti......ringrazio infinitamente Mr Steele per non averlo mai fatto. |
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questa secondo me è la pietra miliare del gruppo, ma peccato che manchi la recensione di life is killing me... quel disco lo apprezzo molto... vi erano presenti perle di lentezza gotica e decadente come anesthesia, nettie con la straordinaria voce baritonale del compianto pete, e iydkmigthtky (gimme that), bellissima, alle quali si aggiungevano song più tirate e veloci quali i don't wanna be me, i like goils e la cattivissima angry inch. R.I.P. peter steele (1962-2010). |
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grandi type o negative, peter non sarai mai dimenticato, peccato morire così giovane una delle più grandi band mai esistite. |
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Disco enorme di una band che può essere comodamente inserita fra i gruppi più importanti di sempre (metal e non). Nonostante il buon successo che ottennero negli anni '90, avrebbero meritato molto, ma molto di più. Ciao Pete... |
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christian woman.......è un masterpiece totale....sentite la versione estesa censurata e "goticissima" rip peter |
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per caso ho letto della morte di Peter Steele, mi ha donato bei momenti. Riposa In Pace. |
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disco ben al di sopra dell'eccellenza (d'altronde avevo richiesto una loro recensione già qualche tempo fa, a quanto pare sono stato accontentato ^^), ma non arriverai mai al livello del già mitica ritornello "i know you're fucking someone else" di Unsuccessfully Coping with the Natural Beauty of Infidelity |
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Bel disco. Io ho apprezzato di più questo al comunque ottimo October Rust. |
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Gran disco...ma sono più affezionato a October Rust... |
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Black No. 1 è fantastica. |
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Grandi....e grande l'album !!! |
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Non li ho mai ascoltati troppo, credo che rimedierò! |
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Davvero un'ottima scelta. Da intenditori. |
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disco affascinante e forse il più bello in assoluto della band. che fine ha fatto il talento di Peter Steele? rece ottima. |
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parlo da fan sfegatato di questa band, in assoluto la mia preferita. questo disco è eccezionale, una delle opere Metal per eccellenza: cupo, pesante, ironico, sarcastico, cattivo, atmosferico, emozionante. voto: 100 |
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Straordinaria recensione. Il disco è bellissimo, pieno di influenze come giustamente dici. Le mie preferite sono la titletrack, Black No. 1, Summer Breeze, We Hate Everyone, ma complessivamente il disco è un capolavoro. 88 |
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