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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 6127 letture )
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Dopo esserci occupati in precedenza di Burning The Witches ed Hellbound, tocca ora a quella che considero la migliore realizzazione dei Warlock -o almeno quella a cui io sono maggiormente affezionato- ossia True As Steel, un vero concentrato di metallo fuso che segnò, assieme ad una manciata di altri selezionati vinili, il mio personalissimo ed ormai purtroppo lontanissimo 1986.
Ottenuta buona visibilità con il lavoro precedente ed inserita ormai abbastanza stabilmente nel circuito metal Europeo, la band capitanata da Doro -la “contenuta” cantante più desiderata dell’epoca- entrò negli studi di registrazione, (i Country Lane prima e gli Hammerton dopo), sotto la guida del produttore Henry Staroste per registrare un album che a conti fatti li proietterà nell’Olimpo del Metal, nel billboard Americano, in rotazione su MTV con un fortunato video, e portando il gruppo ad esibirsi al Monsters of Rock come prima band con una donna dietro al microfono.
Il fatto è che True As Steel era veramente un ottimo album, vero, immediato, sentito, e poteva contare su una serie di anthems di immediata presa che andavano a costituire una tracklist monoliticamente avvincente. Le danze si aprivano con Mr. Gold, e già mentre scrivo il ritornello mi torna in mente quasi di forza e con immutati effetti da headbanging:
See the master of evil Diamonds in his eyes Fingertips like a needle Stab you from behind.
He´ll pay and price To buy your heart and soul He makes a deal with heaven All he wants is your life.
No mercy for Mr.Gold
E che dire di quello di Fight For Rock? Un pezzo basato su un riff quadrato, heavy nel migliore dei sensi possibile, e poi marchiato a fuoco dal solito chorus senza prigionieri: Fight for rock, We’re dying for rock.. Ingenuo forse, ma di grandissima presa unito alla musica. Atmosfere d’amore epicamente difficile per Love In The Danger Zone, e poi ancora nessun respiro in Speed Of Sound, chitarre serratissime da parte della premiata ditta Arvanitis/Szigeti ed interpretazione da brividi di Doro. Una raffinatezza mai raggiunta in precedenza è avvertibile in Midnite In China, un pezzo che difficilmente i Warlock avrebbero potuto comporre in precedenza. Il successivo attacco frontale di Vorwarts, All Right è sicuramente più grezzo, ma ragazzi... nel 1986 questa roba “spaccava” veramente, ed i miei vicini se lo ricordano bene, e visto il volume con cui lo ascoltavo anche tutto il quartiere se è per quello. Più “facile” Lady In A Rock ‘N’ Roll Hell, ma dal vivo doveva essere veramente coinvolgente, mentre la ballad Love Song risulta superiore alla media in virtù ancora una volta della voce e dell’interpretazione di Doro. Si chiude con un pezzo tipico come Igloo On The Moon (Reckless) e con i poco più di due minuti di T.O.L. inglobati nel precedente.
Un album quasi perfetto per l’epoca, ben arrangiato, ben prodotto e con un ottimo sound, che nel suo piccolo ha segnato un anno che ha visto molte altre uscite di livello e che ricorderò sempre con grandissimo affetto.
Stay hard True as steel
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Nonostante tutto è un album che si fa apprezzare ancora oggi sebbene siano trascorse quasi quattro decadi. Per certi versi come sonorità inizia a guardare al mercato americano ma lo fa senza svendersi. Ha nella sua tracklist songs belle grintose e come da prassi la Doro il suo bel carico di heavy metal lo smercia alla grande. Proprio in questi giorni Doro ha ricevuto il disco d oro per true as steel, per aver venduto in Germania oltre 250.000 copie 🤘🎸 |
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Ma triumph and agony?😉 |
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Aspettiamo ancora Triumph and Agony 🙄 |
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Aspettiamo ancora Triumph And Agony 😉 |
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Ultimo album con la line up Tedesca, ma i Warlock che mi piacciono partono praticamente da qui.
A questo puinto i Warlock come anche altre band Europee (vedi i Whitesnake) si dirigono sempre più verso sonorità Americane e anche in maniera convincente. L'unico errore é stato puntare tutto su di lei , cosa ancora più evidente nel successivo album (che per me é anche il più bello)
A proposito ma la recensione di Triumph and Agony? |
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Condivido la recensione, molto bella e molto "sentita". Anche x me fu un album importante e infatti lo comprai in vinile (allora si faceva una grande cernita sui titoli). Purissimo metallo anni 80 e grande frontwoman 🤘🏻 |
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Aspettiamo ancora Triumph And Agony... |
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Prima o poi arriverà  |
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Roba concepita per i live. Facilona, ma divertente. |
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ahahah! non ricordavo questo intervento Nightcomer, per fortuna su Metallized non si censura niente. |
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10
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Ha ha, Fabio e Raven, mi avete fatto sbellicare. In particolare il sillogismo ai limiti della censura (che ricordo anch'io, sebbene in forma leggermente diversa), è irresistibile. Tornando seri: condivido l'analisi tecnica fatta da Fabio nel commento, relativamente al debut ed a Triumph; però a me quell'opener piaceva, nonostante non abbia mai amato certi inni volutamente ruffiani ed un pò troppo orecchiabili. |
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eh eh ti assicuro che era veramente sexy, però c'era mia moglie a pochi metri da me, e non ho potuto approfondire, se no adesso non sarei qui intero  |
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8
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Grande Raven sei un signore, perchè non nè fai mai un questione personale. Sia ben chiaro, la tua opera storicistica del metal ti fa grande onore. Dei Warlock questo è il più equilibrato, quello con più classe. Anche se personalmente il mio preferito rimane il debutto nella sua ingenuità. La mia valutazione di cui sotto è rivisitata in base stato delle cose per come le vedo oggi; all'epoca non la pensavo così, visto che mi sono avvalso anche del successivo 'Triumph'; ma proprio in questo, quando l'opener 'All We Are' ( terribile! ) attaccò, feci scendere il sipario sui Warlock. Chissà magari una voce sussurrata per telefono potrebbe riaccendere i miei appetiti.. |
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7
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che dirti? Il poster di Doro lo avevo anch'io... quello che posso aggiungere è che quando abbiamo parlato al telefono aveva la voce abbassata da un concerto della sera prima, molto sexy, ed mostrava l'entusiasmo di una ragazzina quando parlava degli anni 80, ma anche del presente. |
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6
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Ecco, questa è una di quelle band che compravo perchè erano à la page; se la sintassi sonora si menteneva nella media ( i connazionali Steeler non erano di certo inferiori, solo per citare un nome a caso ) per i miei gusti il problema era proprio Doro, sempre per me; una delle peggiori voci femminili ( decisamente monocorde ); anzi credo che proprio che il gentil sesso abbia spalancato le vie del successo presso i metallari dell'epoca e, scusate la trivial-franchezza, ma credo che una celebre frase che avevo letto sul bus scolastico ( 'la voglia è tanta, la figa manca, il cazzo riposa sulla mano stanca') l'abbia scritta un suo fan (ehm...beninteso all'epoca potrei averne approfittato anch'io, boh chi se lo ricorda ahahaha) |
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5
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tanti  |
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All'epoca ricordo di aver ascoltato molto anche Triumph and Agony. E' da allora però che non lo rimetto sul piatto... Azz, quanti anni sono passati!  |
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3
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grande album! puro metal anni 80, truzzo di brutto, ma sempre grande metal! |
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2
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STAY HARD TRUE AS STEEL! BELLISSIMO! |
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Grande Doro, grandi Warlock...DORO IS TRUE AS STEEL |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Mr. Gold 2. Fight for Rock 3. Love in the Danger Zone 4. Speed of Sound 5. Midnite in China 6. Vorwärts, All Right! 7. True as Steel 8. Lady in a Rock 'n' Roll Hell 9. Love Song 10. Igloo on the Moon (Reckless) 11. T.O.L.
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Line Up
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Doro Pesch – Voce Niko Arvanitis – Chitarra Peter Szigeti – Chitarra Frank Rittel – Basso Michael Eurich - Batteria
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RECENSIONI |
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