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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Marco Lo Muscio - Dark And Light
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( 2693 letture )
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Proseguendo la direttrice musicale intrapresa nel 2008 con il precedente New Horizons (dedicato interamente a Steve Hackett), il tastierista Marco Lo Muscio ha pubblicato l’interessante strumentale Dark And Light. Il disco è suddiviso in due parti nelle quali l’artista si cimenta dapprima con il pianoforte (fino alla traccia 8) e poi con l’organo a canne rivisitando, in modo pregevole e convincente, diverse famose composizioni progressive inglesi alternandole con alcune proprie comunque gradevoli. Il suono che scaturisce dalle mani del musicista italiano è cristallino anche nei passaggi più complicati evidenziando un virtuosismo tecnico molto elevato. Tra i brani eseguiti al piano ho trovato stupende le riproposizioni di Lute’s Chorus da The Geese And The Ghost di Anthony Philips (primo chitarrista dei Genesis), Set Your Heart At Heart da Midsummer Night’s Dream e Horizons dal mitico Foxtrot di Steve Hackett (secondo chitarrista dei Genesis ma, soprattutto, grande amico ed estimatore di Marco Lo Muscio). Bellissimo l'ideale raffronto tra i due eterni rivali di sempre Rick Wakeman (Yes) e Keith Emerson (E.L.P.) nel contendersi la palma di miglior tastierista nell’epoca d’oro del progressive. L’organo dipana le meravigliose note di Jane Seymour tratta da The Six Wives Of Henry VIII di Wakeman, mentre ad Emerson è dedicata l'eccellente Fanfare For The Common Man di Aaron Copland che costituiva la punta di diamante di Works Volume I. La bravura di Marco Lo Muscio sta nel non ricopiare pedissequamente gli originali, ma variarli abilmente: scelta coraggiosa indubbiamente, ma visti i risultati decisamente premiante. Da menzionare anche la lunga suite di ben 14 minuti, intitolata The Book of Gandalf (personaggio tra i protagonisti del libro Il Signore Degli Anelli di Tolkien) composta al piano dall’autore e che non sfigura minimamente con i classici proposti.
Dark and Light è un album molto valido che va perfettamente ad integrare quanto contenuto nel citato New Horizons esaltando il movimento rock progressivo degli anni settanta; un lavoro trasversale che credo sarà apprezzato sia dagli amanti della musica classica che da quelli del rock.
Aggiungo che la grande stima dimostrata da Hackett nei confronti di Lo Muscio con le belle parole incluse nelle note di copertina del full lenght ed il fatto stesso che il disco sia espressamente dedicato anche al chitarrista fanno ben sperare in una possibile proficua futura collaborazione tra i due musicisti. Viste le ottime premesse sarebbe davvero auspicabile che ciò avvenga.
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Infatti non è finita qui  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1- Anthony Phillips: from "The Geese And The Ghost": Lutes' Chorus (Henry: Portraits From Tudor Times) 2 - Steve Hackett: from "A Midsummer Night's Dream" Set Your Heart at Rest 3 - Marco Lo Muscio: Gymnopédie n.0 "To Erik Satie" 4 - Marco Lo Muscio: Night Song "To Bill Evans" 5 - Marco Lo Muscio: Blue-Prelude "To Tullio Forlenza" 6 - Marco Lo Muscio: Meditation on "Horizons" (To Steve Hackett) 7 - Arturo Stàlteri: Towards Lórien from "The Rings" 8 - Marco Lo Muscio: Dark and Light "The Book Of Gandalf" 9 - Steve Hackett: from "A Midsummer Night's Dream": All Is Mended 10 - Rick Wakeman: from "The Six Wives Of Henry VIII": Jane Seymour 11 - Marco Lo Muscio: Choral And Prog Dance "To Keith Emerson" 12 - Steve Hackett: from " Bay Of Kings ": Second Chance 13 - Marco Lo Muscio: New Litanies "Gandalf's Dance" (To Annie Haslam) 14 - Marco Lo Muscio: Mystic Dance Of Fire "To Robert Fripp" 15 - Keith Emerson: from "Works Vol.1": Fantasy On "Fanfare For The Common Man" by Aaron Copland
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Line Up
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Marco Lo Muscio: pianoforte ed organo a canne
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