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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Skanners - Factory Of Steel
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( 4688 letture )
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Se c'è una qualità che certamente non fa difetto agli Skanners è la fiera convinzione. Sulla scena letteralmente da una vita, il gruppo bolzanino calca i palchi metallici ormai da circa trent'anni, sempre con immutata fede nelle proprietà taumaturgiche del metal, basando la propria proposta sulla ricetta consolidatasi negli anni 80, aggiornandola quel che basta nel suono per poterla proporre al giorno d'oggi, e soprattutto comunicando con grandissima chiarezza un senso di gioia prorompente nel suonare la musica che più piace a questi ragazzi. Dopo aver attraversato gli esplosivi anni 80, i deleteri anni 90 ed i "risorgimentali" primi dieci anni del nuovo millennio, sempre con immutata testardaggine e dedizione, gli Skanners ritornano, dopo The Serial Healer del 2008, con Factory of Steel, loro nuova dichiarazione di guerra, la loro celebrazione di una così lunga attività musicale.
Registrato nella zona di Bolzano e mixato in Germania, Factory of Steel parte immediatamente con il piede giusto con quattro pezzi assolutamente indovinati. Never Give Up è una opener ottimamente adatta allo scopo, basata com'è su un riff immediato, semplice ed efficace, e su un chorus da concerto che prende subito sul quale Claudio Pisoni mostra sin dall'inizio di essere in ottima forma. Identico discorso per Iron Man, ancora nobilitata da un riuscito chorus. Il simil-power di Factory of Steel parte in maniera un po' macchinosa, ma si "apre" con decisione ancora una volta con un chorus, stavolta più epic-oriented, che consente al brano di librarsi in quota. Cosa dire di Hard And Pure, inno destinato a restare nel cuore dei fans degli Skanners per sempre? Sarà ingenuo, sarà demodé, sarà un approccio superato, sarà quel che volete voi, ma sentire il ritornello di questo pezzo riporta alla mente la pura gioia e l'insopprimibile fierezza di appartenere a questo mondo ed immagini di borchie e criniere al vento, e sono certo che nessuno potrebbe rimanere indifferente nell'ascoltare Pisoni declamare: We Are..., e la band rispondere marzialmente: Hard and Pure!!!. Ingenuo e semplice quanto volete, ma è impossibile rimanere indifferenti ad un brano che si lega concettualmente a certi discorsi su metal e depressione fatti di recente su queste pagine. Con Thunder in My Hand si ritorna su sentieri più canonici, più debitori verso i modelli d'oltre Manica che hanno forgiato il carattere della band, ed i riferimenti Saxoniani del brano sono piuttosto evidenti. La prima frenata di questa corsa arriva con lo struggimento di Story of Sound, riassunto dello sviluppo del suono targato Skanners nel corso degli anni. Si ritorna su di giri con la marzialità di We Rock The Nation, rocciosissima song di matrice teutonica basata su un riff massiccio e tagliente. Lord of Lies è il brano più "antico" (o vintage, se preferite) del lotto nella sua costruzione, e sembra davvero preso di peso dagli anni 80, schitarrate debordanti in testa. Anche se in maniera meno evidente, anche When I Look In Your Eyes rifà il verso ai tempi che furono, anche se il camuffamento dell'arrangiamento la rende meno palesemente referente di quel periodo. Inusuale e forse poco nel mood Skanners l'arrangiamento acustico di To Survive, altro fiero auto riconoscimento per Pisoni/Unterhauser e Tenca, mai domo nucleo storico del gruppo.
Factory of Steel mostra una band altamente coesa (e ci sarebbe da stupirsi del contrario) ed in forma, che basa la propria musica sul gusto di farla, sulla grandissima capacità di indovinare ritornelli d'effetto, e soprattutto sulla sana gioia di suonarla sempre e comunque. Spazio ai soli di chitarra di gusto anni 80, agli acuti vocali, alla sezione ritmica rocciosa e via così, con l'irrefrenabile voglia di sbattere la testa ed agitare la criniera, e non importa se non l'avete più, basta la voglia di farlo, la voglia di esserci ancora. Probabilmente Factory of Steel circolerà ancora una volta solo all'interno di una certa categoria di metallari dai più considerata come composta da residuati di un tempo che fu, ed integrata da un manipolo di giovani stranamente interessato da quel tipo di suono, ma questo disco possiede un cuore, semplice magari, ma irriducibilmente metallico, per la vita.
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31
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Un vinile spettacolare.... io alzo il voto a 90! Grandi! |
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30
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Un disco discreto che si lascia ascoltare volentieri, un buon salto nel mitico HM anni 80 anche se in diversi passaggi è scontato. concordo sul fatto che i primi quattro pezzi siano i migliori, con la title track meno convincente con quel simil-power troppo trito e ritrito. Non mi è piaciuta When I look in your eyes, l’ho trovata noiosa. In generale per me un 67 se lo merita. Gruppo storico che conoscevo poco ma che devo approfondire. |
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@frank caro mi da che hai detto una cavolata.. 30 anni dici? Se il batterista e bassista avranno forse 25anni.. Il vecchio gruppo spaccava.. Questi son una loro parodia |
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Passando da Bolzano ho trovato il vinile e l'ho preso subito, essendo un grande fan di 'Pictures Of War'. Devo dire che non sono rimasto assolutamente deluso, anzi! Gran bel disco, abbastanza rude nei suoni ma senza essere rozzo, pezzi classici e immediati ma sempre ben costruiti. Pisoni, che voce! Pandemonium alla batteria formidabile, non capisco chi lo critica per la sua giovane età invece di essere orgoglioso che l'Italia sforni talenti del genere. Ps... la line up qui riportata è sbagliata! Unica nota che mi permetto di fare riguarda i testi, forse un piccolo sforzo in più per 'ampliare' lo spettro degli argomenti trattati non farebbe male. |
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Paraculati sta minchia mi sa che sei un po invidioso....ma tu sei anche un musicista...vorresti tu suonare come i due bambini eh??, son 30 anni che questi suonano Ivancar76......mi dispiace x te. |
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mah..secondo me son un pò paraculati, visti di recente ma non mi han entusiasmato piu di tanto, tutti li esaltano ma alla fine..poi in formazione hanno due bambini che giocano a far i rocker che non c entrano nulla con questa formazione... |
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Disco da 85 x me poi va bene cosí i migliori!!! Skanners Hard and Pure. |
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grande band grande album, giú il cappello.......bravi !!! Continuate cosí.. |
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Mi sono dimenticato il disco e ottimo la rece uguale il voto giusto. |
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@gae: Come sempre il voto è soggettivo all'impatto che un disco ha su un ascoltatore, per questo il giudizio di un critico esperto non sempre è condivisibile perchè per sua natura non deve farsi coinvolgere troppo emotivamente ma analizzare un lavoro da tenti punti di vista. Anch'io mi sono trovato in disaccordo su voti dati a certi lavori da me giudicati dei capolavori ma quel che conta poi e la recensione che più o meno fa sempre giustizia della portata del disco. |
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In ogni caso ciò che conta è quanto scritto nella recensione, e questa promuove gli Skanners, il resto significa poco, o no? |
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Guarda, per come valuto io, un 76 significa "buono" e un 87 "più che buono". I colori dei numeri non li ho scelti io. |
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@renaz: Differenza tra 76 e 87? sul vostro sito esattamente 125 pagine di recensioni ed il passaggio dal colore giallo ad arancione dei numeri.....nelle vendite non ne ho idea. |
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@gae: e a te pare che tra un 76 e un 87 ci sia grande differenza? Ma ti rendi conto di quanto ti stai attaccando ai numeri? |
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Gae, non faccio assolutamente polemica, anzi, sono contento dei tuoi interventi misurati ed educati. Vorrei solo aggiungere che, per me, è proprio il valore dell'album in sè che è influenzato dal suo essere o non essere citazionista, a prescindere dal mercato, così come in pittura ad esempio alcuni pittori valutati meno di altri sono in realtà più importanti storicamente. ecco, io vorrei individuare la qualità assoluta, se ci riesco. Ad gni modo aspetto altri tuoi commenti sulle nostre pagine. |
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Guarda Raven, ho capito benissimo il tuo punto di vista ma non sono d'accordo...per me se un album è bello deve essere premiato per quello che è e non per quello che sarà il suo valore nel calderone tra 15 anni, poichè nessuno è in grado di poter decifrare come andrà il mercato. Direi che abbiamo semplicemente punti di vista differenti....per me questo disco è stupendo e meritava un punteggio maggiore. @renaz: jhon powell(93), radio orchestra cologne (87), james newton howard (87), danny elfman (87)...in tutto hai dato 9 voti superiori a 85 nel 2010 a generi che neanche conosco quindi non mi permetto di giudicare |
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Io vorrei anche dire che lavori SERI e che resteranno nel tempo immutati nel loro valore artistico, in ambito heavy, non ce ne sono quasi mai. Qualcosa di buonissimo lo abbiamo avuto coi Manticora, ma non è tanto facili collocarli in un solo sottogenere (parlo proprio di Safe, l'ultimo disco) |
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Ma assolutamente no, il motivo l'ho già esposto nel post n. 9. L'assegnare voti oltre un certo limite per rielaborazioni di canovacci già codificati (per quanto benissimo, come in questo caso) non può portare a valutazioni vicine al massimo, salvo rare eccezioni sempre possibili. Per citare gli Accept, credi che tra 25 anni considereremo il loro pur buonissimo ultimo disco alla stregua di Restless and Wild? E cosa penserebbe un lettore non notando nessuna differenza sostanziale di valutazione tra le due uscite, senza quindi considerare che il primo stabiliva certe coordinate, mentre il secondo le cita dopo molti anni? |
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Puoi farmi 3 esempi di voto alto nella classica/contemporanea nel 2010-2011? |
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Su questo punto invece, sono in completo disaccordo con te. Il motivo è molto semplice; ragionando in questi termini, si condanna il genere in questione a rimanere sempre con votazioni inferiori ad altri generi. Non nascondo che, essendo un fan dell'heavy classico, questa cosa mi spiace parecchio ....andando a ritroso nell'archivio "recensioni" del sito, si fa veramente fatica a trovare un album heavy metal, uscito di recente, che superi un certo punteggio, mentre pullulano i "capolavori" in ambito "ambient\classica", "dark\contemporanea", per non parlare degli "inclassificabile" Eppure disconi ne sono usciti nel 2010; cito gli Enforcer, Spitfire, white wizzard, accept ma nessuno di questi ha superato gli 80. |
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Appunto, a conservare certe votazioni non possono che essere i dischi di gruppi che quello stile hanno codificato e quindi, una volta storicizzati, vengono considerati come capisaldi, non certo quelli usciti decine di anni dopo che a quei modelli si rifanno, per quanto bene, |
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Direi che il tuo metro di giudizio è abbastanza condivisibile anche se, per me, resta un album superiore alla media. Canzoni bellissime con ritornelli ispirati che non si sentivano da anni nel panorama heavy metal...poi ci metto un paiodi punticini in più perchè sono italiani ed ecco che il voto è 90. Chi se ne frega se poi se non resisterà al tempo oppure se finirà nel dimenticatoio ma questo è successo anche a dischi di band come Vanadium, angel witch e compagnia cantante ma sono rimasti comunque grandi album. |
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Si gae, avevo notato la faccina e non me la sono affatto presa;.) . Vedi...il fatto è che -immodestamente- ritengo di essere in grado, quando assegno un voto, di poter valutare (rischiando ovviamente di sbagliare) anche la durata del disco nel tempo. Insomma, credo che quando si valuta un cd, si deva anche essere in grado di poter intuire quanto questo resisterà allo scorrere del tempo, ed un disco che si rifà a modelli così consolidati, difficilmente ptrà mantenere una valutazione oltre 80. Siete sicuri che quei siti che assegnano 85 oggi, lo rifarebbero dopo la storicizzazione del disco in questione tra 10/15 anni? Non pensate che valutazioni particolarmente alte devano essere in linea di massima riservate ai cosidetti capolavori? Poi confermo che FOS è un ottimo disco, ci mancherebbe. |
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Premesso che voleva essere ironico (il simbolino del sorriso finale lo dimostra) il post scriptum in risposta ai primi post di renaz e khaine; vorrei comunque dire,approfittando del post di raven, che non condivido l'impostazione a priori di legare l'innovazione al voto.. Poila recensione sta bene anche a me ci mancherebbe. |
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Bella recensione avrei dato un 90 perché sto album spacca veramente e poi onore alla band 30 anni ragazzi vera e propria leggenda bravi......ho visto recensioni tedesche beh 8,5 su 10 bene portano l´Italian metal in alto! Hard and Pure Skanners!!! |
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gae, scusa, ma tranne casi rarissimi di band che riescono ad innovare anche quello, nel settore heavy ultra classico un disco pur ben fatto come questo, non può aspirare a votazioni stratosferiche, e te lo dice uno che ha il primo demo su nastro degli Skanners e li ha visto dal vivo nell'86. MI pare che il voto sia più che buono. |
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visto? visto? eh?  |
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@ gae: LOL che ci possiamo fare, siamo degli inguaribili bacchettoni  |
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Album bellissimo oltre che inaspettato...ritornelli mozzafiato (solo quelli di "factory of steel" e "hard and pure" lo canticchio in continuazione); cose che non si sentono da anni...consigliatissimo a tutti. voto 90 ps otevate sforzarvi un po' di più con il voto ma con l'heavy metal classico, con voi, ho perso ogni speranza  |
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Ma no, dai, non è mica una stroncatura... e poi renaz, se dici così adesso avranno tutti paura di esporsi (tutti o quasi)  |
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... e ora prepariamoci ai commenti dei fan  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Never Give Up 2. Iron Man 3. Factory Of Steel 4. Hard And Pure 5. Thunder In My Hand 6. Story Of Sound 7. We Rock The Nation 8. The Lords Of Lies 9. When I Look In Your Eyes 10. To Survive
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Line Up
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Claudio Pisoni - Vocals Fabio Tenca - Guitars Walther Unterhauser - Guitars Dino Lucchi - Bass Christian Kranauer - Drums
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