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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Nel 1982 i Motörhead, una delle band più influenti in ambito hard & heavy, sono al culmine della loro fama: sono difatti reduci dalla pubblicazione di Iron Fist, album di buon successo che segue un trittico di capolavori come Ace Of Spades, Bomber, Overkill ed il fondamentale live No Sleep ‘Til Hammersmith. Purtroppo, nonostante il successo, le frizioni interne al gruppo portano il chitarrista ”Fast” Eddie Clarke alla decisione di abbandonare la band. Sono dunque in molti a chiedersi, in quei momenti di smarrimento, cosa ne sarà dell’axeman, ideatore di molti dei riff storici dei Motörhead.
La risposta arriva pochi mesi dopo, quando Clarke viene a sapere che Pete Way, bassista degli U.F.O., ha lasciato il gruppo, non condividendo la linea artistica intrapresa con l’album Mechanix. Essendo pertanto entrambi dei “fuoriusciti”, i due decidono di formare una nuova band che suoni del buon vecchio hard rock ispirandosi ai mostri sacri del genere come Deep Purple e Led Zeppelin. Il nome scelto per la nuova formazione, che include il cantante Dave King ed il batterista Jerry Shirley (ex Humble Pie), è Fastway, unione fra il soprannome del chitarrista ed il cognome del bassista, che allo stesso tempo lascia trasparire un’idea di velocità. Sfortunatamente, però, a rallentare bruscamente la marcia della band ci pensa la Chrysalis Records, la casa discografica di Pete Way, che gli impedisce di firmare un contratto con un’altra casa in virtù di un accordo ancora in corso, costringendolo dunque ad abbandonare il progetto sul nascere. Giusto per dovere di cronaca, dopo questa disavventura Pete Way approderà per un breve periodo alla corte di Ozzy Osbourne. Tornando a noi, Clarke, dopo l’iniziale smarrimento, non si lascia scoraggiare e, reclutato il bassista Mickey Feat, procede alla registrazione dell’album di esordio del gruppo, l’omonimo Fastway, pubblicato nel 1983 dalla CBS Records. Il prodotto finale, diciamolo subito, è un ottimo hard rock, impreziosito dall’ugola di Dave King e dal tocco, inconfondibile, di ”Fast” Eddie Clarke: i suoi riff, infatti, sono tutto fuorché sfoggi di tecnica sfavillante, ma restano impressi nella mente e sono estremamente coinvolgenti. Ne è una prova già la traccia di apertura dell’album, Easy Livin’: riff scarno, essenziale, ma memorabile, così come tutto il brano, anche se l’influenza dei Deep Purple a tratti è davvero ingombrante. Un altro riff incalzante ci introduce alla seconda canzone, Feel Me, Touch Me, ulteriore buon esempio di hard rock, inframmezzato da una sezione con un accompagnamento di armonica, che porta il tutto su lidi più blues; influenza dei Led Zeppelin, direte voi? Beh, se cercate l’eco di Robert Plant e soci allora dovete virare dritti sulla quinta traccia dell’album, la notevole Heft!, la cui intro ci riporta ai giorni memorabili in cui Jimmy Page sferzava le 6 corde della sua chitarra con un archetto da violino. Arrivano poi, a giudizio di chi scrive, le tracce migliori del disco, vale a dire We Become One e Say What You Will, intervallate dall’allegra ma un po’ debole Give It All You Got: in questi due brani Dave King è al massimo della sua espressività e Clarke ci ricorda per l’ennesima volta che non è necessario essere per forza John Petrucci per comporre melodie che rimangano in testa. L’album si chiude con l’energica Give It Some Action e con la gradevole Far Far From Home, nuovamente ispirata al blues rock degli anni ’70.
Tirando le somme, possiamo riprendere le considerazioni fatte all’inizio: Fastway è un ottimo album di hard rock, su questo non ci piove: non tutte le tracce risultano ispirate allo stesso modo, con alcune vette ed altre canzoni che sanno un po’ di riempitivo, per quanto il livello generale sia comunque sopra la media. Abbiamo già ampiamente lodato la voce di Dave King (poi nei Katmandu ed attualmente leader dei Flogging Molly) e la bravura di Eddie Clarke, segnaliamo invece l’altrettanto valida prestazione degli altri due musicisti, Jerry Shirley e Mickey Feat. Il primo, difatti, nonostante la struttura dei brani dei Fastway non richieda spesso abilità particolarmente elevate, dimostra un’ottima tecnica ed una scioltezza non indifferente, con uno stile fortemente debitore dell’indimenticato John Bonham; il secondo, invece, pur suonando partiture di basso non composte da lui, mette in mostra uno stile granitico ed impeccabile, soprattutto in Say What You Will. E’ un peccato, pertanto, che il gruppo, a parte un secondo buon album (All Fired Up), non si ripeterà più su questi livelli, subendo anche l’abbandono da parte di King e spostandosi successivamente su sonorità pop metal ai limiti dell’AOR, con risultati piuttosto scialbi. A maggior ragione, pertanto, questo debut album merita di essere conservato ed ascoltato con gelosia.
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4
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Uno dei migliori album Hard rock del periodo..fa strano sentire Eddie Clarke
Suonare pezzi lenti come far far from Home.E' innegabile l'influenza dei Led Zeppelin ma essa e' dosata con classe,si sente anche l'influenza di band come i Grand Funk Raill road...quante grandi band ci sono state in quel periodo e che hanno inciso anche solo uno i pochi album...come gli Zebra. |
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3
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Complice un bell'articolo che ho appena letto su una rivista - c'è un pugno che stringe l'arcobaleno nel caso interessasse - l'ho rimesso su questa mattina. Album stupendo, caldo e molto molto zeppeliniano: in Far far from home Dave King E' Robert Plant. Uhm... |
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2
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Splendido album di puro HR zeppeliniano. Ed è qui che sta uno dei motivi di interessi del disco: niente Motorhead, ma tanto Zeppelin, Humble Pie...Easy livin è impressionante; All I need is your love è una versione ipervitaminizzata degli Stones, mentre Heft è un brano straordinario, lisergico e ipnotico. Far far from home, infine, è un blues commuovente che ci conferma la bravura di King 80 |
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1
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DA PAURA LA VERSIONE REMSTERED DELLA ROCKCANDY E' SPETTACOLARE AMANTI DELLE RISTAMPE RARE HM IN CD SEGUITE QUEST'ETICHETTA ... LA BATTERIA ESCE FUORI DALLE CASSE... LA CHITARRA E' ACIDA |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Easy Livin’ 02. Feel Me, Touch Me (Do Anything You Want) 03. All I Need Is Your Love 04. Another Day 05 Heft! 06 We Become One 07. Give It All You Got 08. Say What You Will 09. You Got Me Runnin’ 10. Give It Some Action 11. Far Far From Home
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Line Up
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Dave King (Voce/Chitarra) “Fast” Eddie Clarke (Chitarra) Jerry Shirley (Batteria) Mickey Feat (Basso)
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RECENSIONI |
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