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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2322 letture )
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Ma guarda guarda.... Chi non muore si rivede ed in questo caso a far la parte dei non-morti sono i Fastway, una band che era nota essenzialmente per due motivi: aver prodotto un paio di ottimi album rock, ed essere il gruppo di Fast Eddie Clarke, un nome indissolubilmente legato a quello che, a mio parere, è stato il periodo migliore dei Motorhead. Di questo moniker si erano storicamente, ed ancor di più artisticamente, perse le tracce da parecchi anni, finchè Steve Strange -un agente molto vicino a Clarke- riesce a rimettere in piedi la band, seppur in formazione rimaneggiata. Il cambio, ad ogni modo, sembra aver giovato, almeno dal punto di vista vocale, dato che il bassista/cantante Toby Jepson, possiede un timbro assolutamente adatto alla dimensione musicale dei Fastway, adesso saldamente compresa tra il blues e l'hard rock, passando per l'AOR, dimensione che risulta molto vicina a quella dei primi lavori targati Fastway. A completare il tutto il batterista Matt Eldrige, il quale fa il suo, mentre Fast Eddie piazza parecchi soli piacevolissimi e molti riff riusciti.
Dal punto di vista musicale il giudizio è potenzialmente segnato, dato che Eat Dog Eat, non è altro che una continua citazione di modelli già codificati a partire dai primissimi anni 60 e non oltre gli anni 80, risultando in tal modo assolutamente, totalmente, irrimediabilmente derivativo e prevedibile, dato peraltro scontato se si va ad analizzare la carriera di Clarke. Guizzi di originalità? Nessuno. Spunti imprevedibili? Nemmeno l'ombra. Tecnica rivoluzionaria? Nemmeno a parlarne, anche se la media viaggia su buoni livelli. Testi profondissimi? Neanche. Disco da stroncare senza pietà allora? Beh, visto quanto sopra ovviamente... no. Vi sento un po' perplessi e probabilmente avete ragione, ma il fatto è che pur essendo un concentrato di tutto quanto abbiamo sentito e risentito mille ed una volta nei settori interessati da questo tipo di proposta, Eat Dog Eat è assolutamente irresistibile, almeno a tratti ed a patto che abbiate un numero sufficiente di anni sulle spalle per poterlo apprezzare. Il trittico iniziale sembra concepito col copia-incolla, tanto simile è il modo di scrivere i pezzi, ma nonostate ciò, è impossibile non muovere il piede e non trovarsi immediatamente a canticchiare i ritornelli al semaforo sin dal primo ascolto, battendo il tempo con la mano sul volante come uno scemo mentre fuori imprecano perchè non ripartite al verde. L'album è irresistibile almeno fino a Sick As a Dog (con la sola eccezione ritmica del lentone Dead And Gone), la quale sfoggia un riff iniziale che riporta sicuramente al tempo dei Motorhead dei primi anni, anche se poi il pezzo si sviluppa tra AOR e blues rock, come tutto il disco. Poi il parziale inciampo della coppia Freedom Song/Who Do You Believe. Brutte? No, soltanto meno coinvolgenti, più "normali". L'album si chiude con un blues puro come Love I Need e la divertente On And On. Dall'inizio alla fine, comunque, ci si trova ad avere a che fare con una serie di potenziali singoli e tolti i due o tre pezzi meno incisivi che vi ho segnalato, è veramente difficile non ascoltarlo muovendo la testa e con un sorrisetto ebete stampato in faccia.
Indubbiamente, la valutazione non può essere particolarmente elevata in presenza di un prodotto così citazionista, ma quando la lezione del blues e del rock viene rielaborata così bene, da qualcuno che ha vissuto in prima persona determinati periodi storici, che possiede i mezzi e la credibilità per poterlo fare, mettendoci dentro la propria storia personale ed il proprio carisma (a differenza di molti che rielaborano senza metterci l'anima), il risultato finale di questi sforzi riesce ad evitare l'effetto "grande freddo", regalando almeno divertimento e distrazione dal quotidiano. Non so quanto e se questo disco verrà valutato bene a distanza di qualche anno, ma per adesso è godibile; almeno quello.
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1
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Amo quel 'ragazzo' (Fast Eddie) |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Deliver Me 2. Fade Out 3. Leave The Light On 4. Loving Fool 5. Dead And gone 6. Sick as a Dog 7. Freedom Song 8. Do You Believe 9. Love I Need 10. On And On
11. Only If You Want It
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Line Up
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Toby Jepson (Voce, Basso) Fast Eddie Clarke (Chitarra) Matt Eldrige (Batteria)
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RECENSIONI |
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