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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Ramones - Rocket To Russia
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( 6389 letture )
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1977, l'anno dell'esplosione del punk presso le masse giovanili, in particolare negli U.S.A. ma ancor di più nel Regno Unito, dove prese una piega più violenta e più o meno consapevolmente (io dico "meno") anarchicheggiante. In realtà il fenomeno covava sotto la cenere negli Stati uniti da almeno tre anni ed aveva già trovato i suoi principali esponenti nei Ramones. Per la storia della band e le considerazioni circa la sua importanza e la sua influenza sulla storia del rock, vi rimando al pregevole lavoro svolto dal nostro Fabio Rossi "Hm is the law" nella puntata della rubrica Legends Of Rock dedicata a questo gruppo, che personalmente -e qui so che mi attirerò gli strali di gran parte di voi- apprezzo più dal punto di vista storico che musicale. Se le band Albioniche sono state certamente più "visibili" ed hanno complessivamente raccolto forse anche più di quello che hanno effettivamente meritato, è proprio ai Ramones che si deve sia l'esplosione del fenomeno (nonostante la coeva presenza di gruppi più strutturati musicalmente ed intrinsecamente sovversivi come i Dictators), sia l'importanza di aver fatto da ponte tra una certa attitudine post-sessantiana -evidentissima in molte loro composizioni di chiara estrazione surf-rock (con l'aggiunta dell'utilizzo di cover), e le nuove pulsioni ribelli e nichiliste che animavano quell'ultima parte di anni '70, che li vide assurgere al ruolo di icona di uno stile musicale che, peraltro, di "stiloso" non aveva assolutamente nulla. Rocket To Russia rappresenta forse il sunto più equilibrato della proposta targata Ramones, potendo vantare una netta presenza di quel surf-rock tanto caro ai quattro, di rock'n'roll dalla spiccata tendenza al pop (e quindi alle classifiche), e di punk basico e crudo. Il tutto reso però più "commestibile" per una fetta maggiore di pubblico da una produzione che di punk in senso stretto non ha moltissimo, essendo invece -al di là della conservata resa delle chitarre, ove serve- molto curata e professionale in rapporto al risultato che si voleva ottenere. La cosa non deve affatto stupire, se consideriamo che il produttore di Rocket To Russia altri non era se non Tony Bongiovi, cugino di quel Jon che poi aiuterà a prendere il volo e stimato professionista del settore, anche se ci sarebbe da discutere circa la sua comprensione delle vere pulsioni del punk. Ciò che viene fuori dall'incontro della professionalità produttiva di Bongiovi con la carica ed il disincanto offerti dai Ramones è il disco più concettualmente equilibrato della loro carriera, in grado di arrivare indifferentemente al freak riconvertito ai nuovi tempi ed al punk rocker dalla sensibilità musicale (?) nuova di zecca e privo di retroterra storico.
Forte anche della coesione fornita dalla formazione originale, l'album parte subito in quarta, passando dal punk da pogo di Cretin Hop a quello chiaramente surfeggiante di Rockaway Beach, chiaro omaggio ai Beach Boys e luogo prediletto di Dee Dee. Pieno pop falsamente sdolcinato di estrazione anni '50 per Here Today, Gone Tomorrow e Locket Love, con la voce di Joey in grado di far sembrare sconveniente qualsiasi pezzo. I Don't Care è un vero punk anthem, di quelli che eseguiti dal vivo erano/sono in grado di scatenare un pogo forsennato a dispetto di una velocità piuttosto contenuta; un vero esempio di punk anni '70, brevissimo e dal sapore simile ad un pezzo degli Stooges. La versione di Sheena Is A Punk Rocker contenuta da questo platter, ed inserita al posto di Carbona Not Glue per problemi di censura, è veramente l'esempio paradigmatico di quanto sostenevo in precedenza: sembra di ascoltare una produzione di Spector (è una banalità trita e ritrita, lo so, ma è così), rimaneggiata da qualcuno leggermente in acido. Proprio l'attitudine dei Ramones, attitudine acida e priva di sovrastrutture, è ancor più evidenziata dal duo We’re An Happy Family/Teenage Lobotomy, più "psicofarmologica" la prima e più classicamente made in Ramones la seconda; ad ogni modo, tutti e due sono pezzi che spiegano bene cosa erano i quattro di NY. Spazio ad un'altra cover surf-rock del '64 con Do You Wanna Dance di Bobby Freeman ma, guardacaso, portata ad un maggior successo dai Beach Boys nel '65. Ancora rock'n'roll "schizzato" con I Wanna Be Well, I Can't Give You Anything e Ramona, per poi virare ancora -quasi in chiusura- su una cover garage/surf più che celebre come quella di Surfin' Bird dei The Trashmen, band che con questo brano ha contribuito a segnare un'epoca. Indi si chiude davvero con il divertimento punk di Why Is It Always This Way. Di quest'album esiste una ristampa del 2001 della Rhino con le immancabili bonus-tracks.
Come ho già detto, ho sempre apprezzato i Ramones più dal punto di vista storico che musicale, ritenendo musicalmente più importanti gruppi quali i già citati Dictators o, per certi versi, gli inglesi Cock Sparrer, mentre i Ramones sono stati indubbiamente mille volte più utili (importanti) per lo sviluppo del movimento e per la sua storicizzazione, diventandone insostituibili pilastri. Come per tutti i gruppi punk, ho sempre pensato a loro come band da live più che da studio, ed anche se la storia dei Fast Four prenderà poi direzioni insospettabili nel '77 (ho i vinili sia del loro esordio che di Pleasent Dreams, e la differenza è stridente) sono assolutamente certo che il voto in calce alla recensione farà storcere il muso -se non gridare allo scandalo- a quasi tutti voi. Nulla di male, il box voto-lettori e lo spazio commenti sono come sempre a vostra disposizione.
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21
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Nel 1977 i Ramones avevano già fatto quello che tanti gruppi della Lookout Records faranno poi tra la fine degli 80 e i primi 90 e mi riferisco agli Screeching Weasel, The Queers, Riverdales, Green Day etc.
La formula del Punk Rock veloce ma melodico poi spesso definito Pop Punk ma che non trova sempre d\'accordo tutti beh é qui!
Comunque su questo sito mancano ancora tante recensioni di questo gruppo il cui periodo migliore per chi scrive non sono nemmeno gli anni 70 ma la seconda metà degli 80. |
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20
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Rimesso su il vinile stamattina per svegliarmi e mi sono ritrovato in breve a saltellare per tutta casa..... L'energia dei Ramones è travolgente e questo album è una bomba generazionale..... Voto 90. Ossequi!
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19
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Cretin hop é la migliore, e la più punk direi, canzone mai incisa dai ramones |
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18
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album bellissimo! adoro i ramones |
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17
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No , solo un paio di idioti che passano le ore ad abbassare le medie cercando di ostacolarci. Ovviamente senza risultati. |
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16
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e no ma che cazzo 48 a un album come questo ?? ma su questo sito girano solo bimbominkia .... |
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15
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Senza di loro, oggi non avremmo una miriade di gruppi e album che ci hanno fatto sognare |
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14
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Forse il migliore di tutti i loro, bellissimo, trascinante, veloce ed esplosivo, adoro i Ramones, voto 90 |
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13
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capolavoro...si ascolta tutto in un colpo e ti rimane dentro... |
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12
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SI, infatti...è improponibile un paragone tra i Ramones e GreenDay / Blink 182 / Offspring ecc. Tra l'altro, al di là del genere che non è chi faccia impazzire, preferisco di gran lunga i GreenDay ai Ramones...ma in maniera netta anche... |
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11
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beh ma gli offspring e green day, fanno parte degli anni 90 la mentalità era diversa !! |
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10
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in tema di punk mille esempi in tal senso potrebbero essere fatti... |
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che gente come Green Day e Offspring siano diventati ricchi e famosi e i Ramones abbiano quasi sempre arrancato nelle retrovie. Misteri...della musica.... |
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8
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non sono quasi mai stati in cima ai miei ascolti, ma è innegabile che abbiano influito tantissimo su tutta la scena rock in generale, dal vivo poi mi erano piaciuti, carichi e precisi allo stesso tempo. |
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7
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Vedo che, contrariamente alle mie previsioni, il voto dei lettori è piuttosto vicino al mio. Certo, sette voti non sono un campione statistico significativo, però... |
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6
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Ascoltato tutto d'un fiato... Impossibile rimanere fermi... Rock'n'roll all'ennesima potenza. Viva i Ramones!!! |
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5
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grandi Ramones !! anche se non sono un gran amante del punk, sono indiscutibilmente una delle band fondamentali dell epoca e del genere !! |
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4
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SOLO 3 COMMENTI PER QUESTO DISCO?!?!?! |
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2
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C'è l'ho in vinile.Mo è tantissimo che non lo sento,ma ricordo che era un bel disco !! |
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1
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Divertimento, ribellione, simpatia, rabbia e goliardia, tutto il meglio delle sensazioni del periodo punk, contrastanti ma innegabilmente in simbiosi in un disco che è perfetto per lasciarsi andare, io adoro i Ramones. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Cretin Hop 2. Rockaway Beach 3. Here Today, Gone Tomorrow 4. Locket Love 5. I Don't Care 6. Sheena Is a Punk Rocker 7. We're a Happy Family 8. Teenage Lobotomy 9. Do You Wanna Dance? 10. I Wanna Be Well 11. I Can't Give You Anything 12. Ramona 13. Surfin' Bird 14. Why Is It Always This Way?
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Line Up
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Joey Ramone (Vocals) Johnny Ramone (Guitar) Dee Dee Ramone (Bass, Backing Vocals) Tommy Ramone (Drums)
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