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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 7661 letture )
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Parliamoci chiaro, è inutile girarci intorno: di fronte a un disco come Omertà le aspettative non possono che essere alte fino allo sproposito. Per chi non lo sapesse, si tratta del full lenght di debutto degli Adrenaline Mob, band pensata e costruita da (e intorno a) Mike Portnoy, ex batterista dei Dream Theater sostituito dall’esperto Mangini. Portnoy si è circondato di nomi altisonanti per formare un vero e proprio supergruppo: dietro il microfono si presenta l’eccezionale Russel Allen (cantante dei Symphony X), alla chitarra solista troviamo Mike Orlando (un asso della sei corde) mentre prende tra le mani la chitarra ritmica Rich Ward (Stuck Mojo) e al basso Paul di Leo (Fozzy) sostituito subito dopo le registrazioni da John Moyer (bassista dell’alternative metal band Disturbed, sonorità alle quali tra l’altro il gruppo si rifà). Cosa aspettarsi da una band del genere?
A diciotto mesi dal definitivo strappo con i Dream Theater sarebbe plausibile aspettarsi la ricerca della “rivalsa” da parte di Portnoy, e un miglioramento rispetto all’ep pubblicato nella seconda metà del 2011; ep omonimo e, a detta di molti fan delle personalità della band, anonimo, se non una “brutta copia” dei Black Label Society. Ora che abbiamo finalmente l’album tra le mani possiamo decidere: un successo o un buco nell’acqua?
Inutile cercare di indorare la pillola: Omertà è un album deludente, a tratti noioso, e lo si avverte sin dalla prima canzone, Undaunted. Una sorta di nu-alternative metal assale le innocenti orecchie dell’ascoltatore; il problema principale, tuttavia, non è il genere proposto, ma la totale assenza di originalità dei brani, spesso piuttosto scontati, che sembrano scritti a tavolino per entusiasmare i capelloni più giovani. La constatazione è tanto più dolorosa se si considera che gli autori sono rinomati professionisti non esattamente al primo pelo… Semplice metal da classifica?
Inutile commentare i riff, privi di qualsiasi brillantezza e freschezza; e cosa dire sulla chitarra solista del funambolico Mike Orlando? Il virtuosissimo chitarrista risulta a tratti imbarazzante per la strana collocazione dei suoi assolo, oltre che per le sonorità spesso difficilmente comprensibili (vedi finale di Psychosane). Il buon Russel Allen non sembra neanche troppo a disagio in questa strana situazione ma la sua prestazione (nonostante sia ampiamente salvabile) non può che risentire della condizione generale della band. Nulla da dire sul drumming, che si ritrova però ad essere una base sterile per il cammino degli Adrenaline Mob. Non è difficile quindi credere che una delle canzoni migliori dell’album sia una cover, Come Undone dei Duran Duran, in cui Allen è accompagnato dalla voce della brava Elizabeth Hale degli Halestorm.
Ottimo il mixaggio affidato allo stesso Mike Orlando, ineccepibile la tecnica personale di tutti, ma è evidente che i membri degli Adrenaline Mob non si sono trovati. Le motivazioni le possono sapere solo loro. Rimandati, sempre che sentano il bisogno di creare un altro album… Riprovaci Mike!
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Recensione giustissima, giusto anche il voto. Anche per me quest'album fu una delusione micidiale. Una delle band più inutili di sempre. E questo è il loro album migliore... pensa un po'. |
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Non è un capolavoro... ma nemmeno una schifezza! Specialmente la prima metà si fa ascoltare con molto piacere. Per me un 75 se lo becca tutto... |
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La sola ALL ON THE LINE merita l acquisto .... per me ballata impressionante.. emozionante come poche! Disco nel complesso buono... ovviamente il genere riprodotto non è prog alla D.T ma semplice e raffinato hard rock... voto 7.5 / 8.0 |
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Qualcuno voi potrebbe consigliarmi dei dischi di questo stesso genere, ma che ritenete superiori? Questo album in se non mi è piaciuto grancè, ma il genere spacca, perciò vorrei un consiglio |
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Semplicemente imbarazzante. Recensione giustissima. Del resto da un Portnoy ormai stanco, scontato e ai limiti della megalomania psicotica non mi aspettavo niente di più. Addio Mike, è stato bello finché è durato. |
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Ho ascoltato questo album parecchie volte poichè volevo essere sicuro che ci fosse più di un Artwork figo e di 4/5 canzoni che restano impresse, nello specifico cito Come Undone, Psychosane, Indifferent e Angel Sky. Purtroppo, dopo vari ascolti, sono rimasto un pò deluso. Disco molto pompato al livelli di sound e con una totale assenza di originalità ma, tuttavia, abbastanza godibile in termine di orecchiabilità anche se privo di sentimento. Voto 62 |
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Quest'album è una mezza porcata. Incostante e inconsistente dal punto di visto del songwriting si salva solo grazie alla perizia tecnica dei figuranti. a fare da protagonista la produzione stellare e suoni pompatissimi. tutto il resto è fuffa, a malapena ascoltabile, senza ne arte ne parte. certo ci sono degli spunti godibili ma poi si rimpiomba nell'anonimato, in riff ripetitivi e minimali, che tendono a mettere in risalto il groove della batteria. 55 di stima |
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48
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a me è piaciuto molto. trovo che abbiano fatto un buon disco e le canzoni sono suonate da dio (secondo me). Ognuno è libero di credere ciò che vuole ma io gli darei almeno un 75. |
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indifferent...secondo me il miglior pezzo.. grande ritornello!!.. in generale eccellenti musicisti (dire il contrario sarebbe una bestemmia)..ma il livello dell album alquanto mediocre!!..tutto sommato però ascoltabile! |
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46
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per me disco da 7 pieno, ci sono almeno 6 canzoni buone, Orlando suona in gran forma (hit the wall, che assolo) e non mi pare per niente imbarazzante, perfino Portnoy è contenuto e per fortuna non cercano confronti o rivincite con i DT anzi.. sulla cover, per me è uno dei pezzi più brutti.. forse le aspettative troppo alte giocano brutti scherzi e fanno pensare a quello che poteva essere ma il prodotto finale è comunque godibile.. |
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45
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Sabrina: te ne capisci sicuramente di più, sono sicuro che hai un sito tutto tuo dove scrivi e tratti di musica a livelli inarrivabile per noi presuntuosi ignoranti. Detto questo, la recensione secondo te è troppo corta...uhm...e sti cazzi? |
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Dopo averli visti al gods of metal posso dire che questa è un ottima band !!!! cd buono . |
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Dopo numerosi ascolti il mio voto è calato, non drasticamente, ma non posso negare che "a freddo" ho un parere leggermente diverso riguardo questo disco. Se un tempo ritenevo il disco da 65, ora abbasso la mia valutazione di una quindicina di punti. Tolte un paio di canzoni azzeccate e convincenti, l'album è freddo come un pinguino stecchito sopra ad una banchisa polare. Tralasciando la spiacevole sensazione di "costruito a tavolino" che trasmette, a mio modesto parere Omertà è un album che non eccelle in nessun fronte, a cominciare da una copertina banale e stereotipata, per finire nella struttura delle canzoni. Utile per fare una "scapocciata", come asserisce il buon Rastrus, ma se permettete da un album pretendo di più, a cominciare dal fatto che mi deve restare dentro qualcosa. E quando Omertà finisce, a me non rimane dentro una sega. Voto 50/100 |
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Disco carino, niente più. X Rastrus: ma perchè mai mandare affanculo le vecchiette??? |
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Secondo me il disco spacca, il resto sono pippe. Disco dell'estate, da ascoltare a cannone nella panda mentre mandi affanculo le vecchiette. 48 mi sembra una stronzata, perchè lo scapoccio è assicurato, e cazzo, lo scapoccio è una cosa IMPORTANTE. |
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40
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Chi ha fatto la recensione non deve capirne molto per dare un voto così basso e dire che l'album è "deludente". Russel a disagio? Ma per favore. Anzi, invece di ripetersi, sia lui che Portnoy, nelle solite melodie interminabili alla Dream Theater, sono riusciti a fare qualcosa al di fuori del loro stile classico, molto aggressivo e proprio come dice il nome, adrenalinico. Questa recensione è troppo corta, è stata fatta con pigrizia. Mezza pagina solo per spiegare i componenti del gruppo. Va bene che i gusti sono gusti, però..... c'è un minimo di oggettività che va rispettata! |
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39
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L'ho ascoltato tanto negli ultimi giorni, e a parte 3-4 brani (Come Undone su tutti) che trovo poco efficaci e un po' scontati, il resto mi piace molto. Lo metto dentro lo stereo, alzo il volume e, senza troppe seghe mentali, mi godo la musica che pompa di brutto e si lascia ascoltare piacevolmente...per me non hanno toppato un bel niente, certo, non saranno una band "affiatata", ma come inizio non c'è male... |
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mitico Celtic !!  |
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Pareri contrastanti su questo disco ed è quello che mi aspettavo..forse assomigliano un pò ai Disturbed e non inventano niente di nuovo , ma questo come tanti nuovi gruppi del resto , però tutto sommato e ben suonato e ben cantato per me un 68 ci stà tutto . |
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Sentire R A cantare una canzone dei Duran Duran: non c'è mai limite al peggio! |
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Non sono d'accordo sul voto dato al disco, personalmente parlando. Sinceramente non apprezzo nemmeno l'ormai clichè del "se suona Gesù Cristo allora l'album mi deve piacere, a priori!". Non dovrebbe funzionare così... Portnoy ha lasciato i Dream Theater per potersi dedicare a 360° in diversi progetti. Flying Colors, Transatlantic, Neal Morse ed anche a questo. Russell Allen nel suo disco solista canta sulle stesse corde proposte in questo progetto. Mike Orlando, ignoranza personale, lo conosco da quando è entrato in questo ensemble e lo giudico solo dalla sua ottima capacità sullo strumento. Detto questo, sinceramente aspettarmi l'ennesimo disco prog metal dalle solite facce sarebbe stata l'uccisione definitiva delle mie palle. E' diverso e a me piace. Che sia scontato o banale è soggettivo, come quasi tutto in musica del resto. |
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...chiara dimostrazione che essere ottimi musicisti non vuol dire saper creare/comporre grande musica. Nell'arte l'anima è fondamentale... |
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Lo sto ascoltando adesso, appena comprato. Devo dire che quello che mi sembra assolutamente apprezzabile in questa recensione è che ho capito che il lavoro mi sarebbe piaciuto anche attraverso un giudizio negativo del recensore, questo perchè PRIMA spiega com'è il disco e POI perchè non gli è piaciuto. Sono in disaccordo sulla valutazione, ma è così che dev'essere una buona recensione! |
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Mi sono letto il background di commenti - non male (-; La libertà di opinione del recensore come dei lettori, se esposta in maniera non offensiva, è sacra (-; Evviva. |
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Bravo Giacomo per la schiettezza - sono d'accordo. Dopo aver ascoltato il disco mi sono detto, vedrai che la recensione sarà come al solito indulgente. Invece... Mi dispiace per Portnoy, si vedeva evidentemente che non ne aveva più di fare prog, se gli piacciono i Disturbed, gli Avenged 7fold etc, non aveva molto senso cercare questo nei DT... Evviva! |
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Il classico specchio per le allodole. Prendere qualche nome famoso a scelta per creare più hype possibile, confezionare della sciatta musica adolescenziale, abbruttire il tutto con una copertina ridicolmente cartoonesca e distribuire con sua maesta EMI(O). Risultato? Un cadavere. Un album freddo, vuoto, senz'anima, senza passione, senza nulla che ti rimanga un minimo dentro. Tutti fanno musica per denaro, ma qui la mera finalità economica è così palese, così spudoratamente evidente da far schifo. Musica di plastica adatta per questi anni di plastica. |
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Concordo con il voto, banalità totale, idee zero. |
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@Freedom: Primo, io non ho preso le difese di nessuno. Ho ribadito parte del metro di giudizio applicato. Al di là del valore numerico, il fatto che ci sia Portnoy dietro le pelli è un fatto, che ci sia Russel Allen è un altro fatto ancora, Orlando alla chitarra l'ennesimo. Perché dovrebbe essere ignorato quando la stessa conformazione e scelta degli elementi della band è stata effettuata in base anche al peso mediatico dei partecipanti. Il risultato è proporzionale alla qualità singola e sommata degli elementi? Non mi pare che il voto lettori sia proporzionato alle potenzialità effettive della combriccola in questione. Io non ho criticato il pensiero sulla severità, mai citato, probabilmente leggi cose che non vengono scritte. Io ho criticato l'affermazione sulla responsabilità, ribadendo il fatto che la nostra non vi ruba un centesimo, e lo sottolineo! Se volessimo dare lo spazio solo ai "leccaculo", l'impostazione del sito stesso risponde per noi. Commenti liberi, senza iscrizione. ti pare poco? Vogliamo parlare di emozioni? Te ne ha suscitate? Buon per te, ma se parliamo di sensibilità del singolo allora è lecito che al recensore non abbia suscitato nulla. Poi, parere mio personale, i dischi emozionanti non nascono certo dalle mani di band nate a tavolino da meno di un anno, con un disco composto, registrato e prodotto in poco più di sei mesi. Ripeto, de gustibus, ma le lezioni di stile (e non parlo di te) non ce le facciamo fare da nessuno. |
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completamente d'accordo con il recensore. disco pessimo. |
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Nagash: grazie della spiegazione ma l'avevo capito, che tu usi come esempio degli ingegneri, delle squadre di calcio, dei netturbini o topolino e paperino...il problema è che dovreste cercare di non bacchettare in questo modo chi va contro le recensioni o i recensori (senza offendere, ovvio), altrimenti resta spazio solo per i leccaculo, e non sarebbe una bella cosa. Adesso hai scritto "Discorso a parte sull'opinione personale rispetto al disco. Rispettabile, non necessariamente condivisibile.", mentre prima " Con tutto il rispetto per la tua opinione, pensare che questa recensione sia troppo severa è non voler vedere il livello reale della band, rispetto a quanto prodotto.", prendendo palesemente le difese del recensore, e affermando di fatto, che chi ha apprezzato questo disco non riesca a scorgere l'effettivo valore di un prodotto in rapporto alla band in questione. Non sarà invece che quando ci sono dei grandi nomi dietro la musica, ci sono aspettative fin troppo alte? Non potrebbe questo pregiudicare una recensione o un voto? Cioè, il discorso si potrebbe fare anche al contrario: se fosse stato registrato da dilettanti avrebbe avuto un 70, ma siccome c'è Portnoy dietro le pelli, gli diamo 48. Qual'è allora l'effettivo valore di questo disco? Questo ragionamento secondo te va a favore dei lettori?, di chi vuole comprare un disco? Non sarebbe più giusto fermarsi a giudicare la musica e basta, senza tener conto di chi ci sta dietro (se questo deve poi pesare così tanto in fase di giudizio)? In fondo non stiamo parlando di calcio o di automobili, ma di musica, di emozioni. E comunque basta dare un occhiata al voto lettori (giusto, al momento) per capire che non sono il solo a pensarla in questo modo. |
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Sicuramente non è un capolavoro, ma c'è di peggio, molto peggio, in giro. Sinceramente non mi sembra così osceno da essere stroncato con un 48, per quanto mi riguarda è un disco sufficiente. Quoto chi afferma che la recensione è stata severa. Poi io parlo per me eh ma non si tratta di eccitarsi leggendo i grandi nomi dei componenti della band, si tratta di dare a Cesare quel che è di Cesare. |
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@Nagash: Oggi solo MARS alla vanIGLIA.. |
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@Freedom: Discorso a parte sull'opinione personale rispetto al disco. Rispettabile, non necessariamente condivisibile. Cambio esempio, perché probabilmente due famosi ingegneri non sono risultati così tanto famosi. Nessuno dice che il disco non sia prodotto bene, ci mancherebbe anche fosse prodotto male, o che i musicisti coinvolti non siano di primissimo piano, tecnicamente. Se il Barcelona vince 1-0 in casa contro una squadra di dilettanti...diremmo che è stato un Barcelona da 7? (magari questo funziona). No diremmo che il peggior Barça degli ultimi 10 anni ha portato a casa la pagnotta. |
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@Freedom: se si leggessero attentamente gli interventi si eviterebbero figure barbine ed uscite discutibili. Io ho scritto che che COME un recensore è responsabile di quello che scrive in una recensione, ALLORA, un produttore è responsabile di quello che manda in produzione ed un musicista di ciò che compone. LA DIFFERENZA è che su metallized se non ti piace puoi cambiare sito e amici come prima, MENTRE chi compra una porcheria prodotta e composta dai soggetti di cui sopra, non vedrà mai rimborsati i propri soldi. Ergo, chi ha le responsabilità maggiori? I produttori sono pagati per promuovere anche la merda, noi elogiamo o stronchiamo gratuitamente...è lecito ragionare su chi ha i conflitti d'interesse maggiori? Io direi di sì, quindi le lezioni di etica e taglio degli articoli non me le faccio fare da nessuno, men che meno da chi riporta il virgolettato di "un produttore di una casa discografica italiana". La differenza tra chi è indipendente ed chi deve fare il lacchè. |
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Credo che Giacomo abbia svolto un ottimo lavoro; la mia velenosissima convinzione è che se su questo disco ci fossero stati nomi meno scomodi non ci sarebbe neanche stata una discussione. |
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Meno male che su Metallized c'è ancora qualcuno che sa distinguere ancora la merda dall'ottima musica, senza masturbarsi leggendo i nomi dei soliti pseudo-virtuosi che fanno parte della band (parola grossa, visti certi abbandoni). |
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@freedom, certo non si può essere tutti d'accordo e ci mancherebbe. Ma venire qua a dirmi di prendermi le mie responsabilità onestamente non capisco che senso abbia. Boh.... |
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Non un capolavoro ma un disco che si fa ascoltare, un 70 glielo do! |
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Non sono d'accordo, anch'io penso che la recensione sia troppo severa...non potete pretendere di trovare tutti d'accordo su un disco. Il recensore dice la sua, e non è la Sacra Verità, per me questo non è un disco da 48, e non sono il solo a pensarla così evidentemente. Dire " se la nostra recensione non ti trova concorde cambi sito e amici come prima" non è tanto carino, e nemmeno tanto ragionevole. Il disco è ben suonato, ben prodotto, e contiene delle buone canzoni...niente di nuovo, ok, ma non lo ritengo un lavoro insufficiente. |
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@MosterLord: E la responsabilità di produrre un disco è tutta del produttore, la responsabilità della musica è del musicati. La Differenza è che se la nostra recensione non ti trova concorde cambi sito e amici come prima. Se il disco è una porcata, i 20 euro non te li rimborsa nessuno. Con tutto il rispetto per la tua opinione, pensare che questa recensione sia troppo severa è non voler vedere il livello reale della band, rispetto a quanto prodotto. Se Adrian Newey e Ross Brawn unissero le forse per tirare fuori un'insulsa utilitaria giapponese...allora parleremmo di fallimento. |
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Ritengo sia una recensione un pò troppo severa ed un voto non aderente al reale livello del disco...Come mi ha detto un produttore di una casa discografica italiana dopo una mia recensione:" LA RESPONSABILITA' DI QUANTO DETTO IN UNA RECENSIONE E' TUTTA A CARICO DEL RECENSORE". |
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non è nulla di particolare ma un disco cmq dignitoso..voto 70 |
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m aspettate... ultimamente ho letto spesso il nome del batterista... chisarebbe questo qui?... ma che bbbravo che è suona proprio carucccio il nome portnoy hihhihihi -_- |
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Mike Orlando è un bravo chitarrista, in particolare credo che sia uno dei pochissimi a saper brillantemente muoversi su di un freetless guitar. Influenza stilistiche e linee di un Randy Rhoads ed, ovviamente di un Van Halen. Qui ottima band, nessun dubbio, ma il risultato è scarsissimo. Jimi |
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E io che mi aspettavo un disco prog! Canzoni proprio brutte, prive di tiro e anima; il chitarrista però è un mostro. |
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Ma perchè parlano tutti male di Mike Orlando? Secondo me è un gran chitarrista. |
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Premetto che ero rimasto deluso dall' EP a suo tempo e che Portnoy per me è pericoloso in questo genere musicale (la sua collocazione ideale è con Neal Morse, Transatlantic, Flying Colors, etc.). Premetto anche che non sono un grande fan del genere proprosto, ciononostante devo dire che il disco non mi spiace, non un capolavoro da annali della musica, ma è abbastanza vario da lasciarsi ascoltare gradevolmente. Buona la prova di Russell e di Mike, da rivedere assolutamente le chitarre (soprattutto in fase solista). Voto: 65 |
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Ah dimenticavo, a me la cover di Come Undone non è piaciuta molto, anzi, trovo sia uno dei brani peggiori del disco. |
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Si è vero, niente di nuovo, e non si tratta nemmeno di un capolavoro, ma l'ascolto risulta abbastanza gradevole, soprattutto grazie al suono molto curato e pompato. Mi ricordano non poco i Disturbed e a tratti i Soundgarden...peccato che alcuni brani siano fin troppo scontati e radiofonici. Trovo comunque il voto un po' bassino, io vado per un 70. |
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A me il genere piace, però in effetti l'EP lo avevo trovato poco convincente (il pezzo migliore era la cover di Mob Rules). Un ascolto glie lo darò anch'io ma se da quanto leggo il pezzo migliore è la cover di "Come Undone" che ho ascoltato in streaming e che mi ha fatto accapponare la pelle (sarà che l'originale la trovo SUPERBA!!!), c'è poco da sperare... |
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così basso il voto ?? Sentivo gente entusiasta di quest album, booh |
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ASSOLUTAMENTE d'accordo con te. |
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L'Ep non mi era sembrato nulla di eclatante in effetti.... Io, comunque un ascolto glielo darò ugualmente |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Undaunted 2. Psychosane 3. Indifferent 4. All On The Line 5. Hit The Wall 6. Feelin' Me 7. Come Undone 8. Believe Me 9. Down To The Floor 10. Angel Sky 11. Freight Train
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Line Up
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Russell Allen - Vocals Mike Orlando - Lead Guitar Mike Portnoy - Drums Rich Ward - Rhythm Guitar Paul DiLeo - Bass
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RECENSIONI |
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