|
|
( 12756 letture )
|
La marea avanza, nubi assuefatte al caos si scontrano nel vuoto ingannevoli e buie come corvi che bussano sul terreno per far piovere polvere. L'inchiostro non sembra attecchire su queste pagine, non c'è speranza nelle note dei Down, non c'è amore, ma un'alchimia d'intenti profonda e pronta a guadagnare la vostra fiducia a suon di bastonate scagliate in pieno volto dai protagonisti. Il 1995 è l'anno della rinascita, è l'anno di NOLA. Far Beyond Driven è uscito da un anno, i Pantera sono all'apice del loro percorso artistico, ma Phil Anselmo decide di mettere su un progetto, non una band qualunque, ma una band capace di portare alla ribalta un genere fino a quel momento rimasto nell'entroterra underground, lo sludge. Non che NOLA sia un album accomodante o mainstream, anzi, tutt'altro direi, ma i nomi coinvolti in questo incredibile album hanno generato un vespaio incredibile attorno alla band, decretandone l'ascesa nell'olimpo grazie ad un disco memorabile, non tanto per originalità, quanto per attitudine, genuinità ed ispirazione.
Pepper Keenan (Corrosion Of Conformity), Jimmy Bower (Eyehategod, Crowbar, Corrosion Of Conformity), Kirk Windstein (Crowbar), Todd Strange (Crowbar, che seppur accreditato non ha suonato sull'album ma presente in sede live), e come già detto Phil Anselmo che non penso abbia bisogno di presentazioni: questi sono i nomi sotto la bandiera Down, questi sono coloro, come detto, che faranno eruttare tra fans ed addetti ai lavori la popolarità di un genere nato già da diverso tempo grazie ai padri putativi Melvins. NOLA è un album grasso ed arido, ignorante nella sua forma umana, accerchiato dal passato incombente e dai cambiamenti futuri, una somma algebrica di doom, stoner e southern, suonati con la pericolosità e l'urgenza dell'hardcore: in questo senso vi basterà ascoltare la bellissima Lifer per rendervi conto che i Black Flag di My War non sono un semplice miraggio, o l'opener Temptation Wings e Pillars Of Eternity per comprendere che i Black Sabbath sono dietro l'angolo, ma rivisitati con una vena ferale che sa rovistare nel marcio dell'anima. In Rehab c'è tanto amore per l'hard rock settantiano con la voce ora languida ed ora tossica di Anselmo a farla da regina incontrastata. Hail The Leaf è minacciosa, memorabile ed ingannevole per i suoi momenti di finta quiete alternati a spasmi sludge vistosamente gonfi di catrame. L'humus di fondo sa regalare sensazioni estreme in ogni solco del disco, basti ascoltare il profumo del profondo sud che si respira in Eyes Of The South o il candore suicida di Jail, visionario puzzle in odore di Planet Caravan, ciondolante nelle sue atmosfere ricche di pathos. I vagiti di Underneath Everything e Losing All ed il blues malato di Stone The Crow proseguono la corsa dei nostri verso l'ignoto, richiamo irrinunciabile oltre il quale solo il dolore può trovare conforto attraverso una catarsi interiore estremamente personale. Pray For The Locust, breve ed acustica, è la giusta via che conduce alle porte di Swan Song, altro inno che richiama a se oltre ai fantasmi doom sabbattiani e alle ombre hard rock anche una sottile vena post grunge nella linea melodica del ritornello, insolita ma perfetta nel contesto. La chiusura è affidata ai sette minuti di Bury Me In Smoke, stupenda danza autodistruttiva che si poggia sulle carismatiche linee covali di Anselmo e sull'ispiratissima coppia d'asce Keenan - Windstein. Sezione ritmica granitica, come sempre del resto, e coordinate corrosive per tutta la durata del brano lo rendono uno dei più belli dell'intera raccolta.
La musica dei Down vi saprà dire ciò che le mie parole non hanno saputo descrivervi, in bocca non vi rimarrà che cenere, negli occhi non vi rimarranno che nere visioni e nelle orecchie urla strazianti. NOLA è l'impulso che genera le tenebre, è l'orizzonte di una gloria antica che si abbevera alla fonte del male. È paura, terrore ed umanità senza volto, NOLA è follia, istinto omicida, putrefazione e gloria eterna.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
48
|
Dimenticavo 90/100..solo perché 100% non esiste, serve solo ai matematici per calcoli avulsi |
|
|
|
|
|
|
47
|
Ragazzi, secondo me, pochi cazzi... Il Phil dell epoca li metteva in fila tutti.. Ispirato e voce al top.. E quando hai un fuoriclasse nel. Gruppo, oltre a 3 ottimi elementi... Il. Dado è tratto.. |
|
|
|
|
|
|
46
|
QUESTO NON E' SLUDGE ( qualcosina c'è ma molto, molto, molto di sottofondo). Originalità nulla, viene anche dopo l'esplosione Grunge che pure quella...poi se devo dire dire che è piacevolmente ascoltabile lo posso dire. "Mailstream alternativo". Bisogna essere critici e non regalare nulla a nessuno, al di la se piace un disco va sentito con obiettività. |
|
|
|
|
|
|
45
|
@Silvia l'ho visto anche nel 92 e 94, ma non mi definirei beato, al massimo vecchio...  |
|
|
|
|
|
|
44
|
@Silvia, si lo so lascia anche a me una sensazione simile, d'altronde i dischi blues o da esso ispirati come in questo caso spesso hanno dei testi abbastanza "sofferti". E' anche per questo (e diverse altre ragione inerenti ai gusti musicali) che lo ascolto poco. |
|
|
|
|
|
|
43
|
@Legalize, beato te che l’hai visto live in quel periodo, è uno dei miei artisti preferiti... @Area, questo è un album che a mio avviso lascia una sensazione “scomoda”, non so come spiegare, quindi la musica in sè mi piace molto anzi certi pezzi sono delle gemme (Lifer, Stone the Crow etc etc) ma non amo ciò che resta dentro dopo l’ascolto (spero di riuscire a spiegarmi ma dubito 😅. Comunque recensione scritta magistralmente |
|
|
|
|
|
|
42
|
Questo è un grande album, quelli successivi sono andati in calando... Mi piace però ricordare il concerto a Milano del 2008, 2 ore buone di show e Anselmo in forma come raramente si è visto negli ultimi 20 anni. |
|
|
|
|
|
|
41
|
@Silvia, questo é bello, almeno a me piace ancora anche se non lo ri-ascolto spesso, tuttavia lo reputo un capitolo isolato, gli altri che hanno fatto non mi sono piaciuti o comunque non molto.
Ce l'ho sia su Cd che su Vinile poi. |
|
|
|
|
|
|
40
|
Riascoltato ieri notte, con sensazioni diversissime rispetto alle volte scorse... se prima lo consideravo una colata di catrame anch’io ora invece sento molto più forti le radici blues, un blues malato e disagiato, come se questo album fosse un viaggio in solitaria nel profondo Sud col sole in faccia dopo una batosta. Difficile da spiegare... Comunque grandissimo lavoro |
|
|
|
|
|
|
39
|
Per me uno dei più bei dischi Metal mai pubblicati!
Ricomprato e riascoltato in vinile a inizio mese. |
|
|
|
|
|
|
38
|
"Gonfio di catrame" parole quantomai azzeccate, grande Witchcraft! Questo disco è una cosa senza senso... a trovarci un punto debole direi Temptation Wings, l'opener sembra quasi limitarsi a fornire coordinate stilistiche, pur incomplete... un assaggino light insomma... ma dalla seconda traccia in avanti siamo di fronte a qualcosa di davvero avvolgente, pulsante, soffocante... anzi, ci siamo dentro. Non se ne scarta una, capolavoro senza tempo, intensità senza paragone alcuno. Ho detestato la moda della sottoproduzione che purtroppo riguarda II/bustle, per cui non riesco a metterli sullo stesso piano... NOLA è una puttana morente (cit) e si muore una volta sola. Voto 99 |
|
|
|
|
|
|
37
|
Quanto mi fa godere questo album. |
|
|
|
|
|
|
36
|
Il loro migliore! Stone the crow e Bury me in smoke capolavori assoluti... |
|
|
|
|
|
|
35
|
semplicemente grande . |
|
|
|
|
|
|
34
|
Bellissima recensione il disco è semplicemente grandioso e considero Lifer e Stone the crow le punte di diamante. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
30
|
Album grandioso, io lo reputo superiore ad "a bustle in your hedgerow", questioni di gusti. In completa sintonia con il voto recensione. |
|
|
|
|
|
|
29
|
Un giorno sarei curioso di chiedere a Twiggy Ramirez se già conoscesse quest'album e Eyes of the South quando ha composto The Beautiful People...  |
|
|
|
|
|
|
28
|
@troppa roba quella canzone direttamente dalla Louisiana, questo album è il blues in chiave heavy  |
|
|
|
|
|
|
27
|
oscuro, malsano, angosciante e melmoso al punto giusto... ascoltato appena uscito, che strana sensazione sentire Anselmo senza i Pantera! la song che ho amato da subito più di tutte è quella figata assurda di STC |
|
|
|
|
|
|
26
|
Bellissimo i Pantera down down down to the Mississippi |
|
|
|
|
|
|
25
|
uno dei dischi più belli,coinvolgenti e freschi della storia.dimostrazione che fuoriclasse si nasce,non si diventa |
|
|
|
|
|
|
24
|
@Alex Ve..cacchio bella ahahaha...la mia t-shirt più cattiva era quella di tomb of the mutilated dei Cannibal Corpse...una delizia  |
|
|
|
|
|
|
23
|
Gran bel disco, l'unico che riesco ad ascoltare senza sbadigliare di continuo dei Down. Phil è uno dei più grandi cantanti metal di tutti i tempi, e qui era al top. |
|
|
|
|
|
|
22
|
Mitico Scarlet Evil dei Necromantia...Ora che ci penso però non ho mai avuto una maglietta metal, anzi, forse una dei Twisted Sister nel 1986 o giù di lì. Ah, Nola...Bello, molto bello, ma è l'unico che mi piace sul serio dei Down. |
|
|
|
|
|
|
21
|
Lizard: uahahahahahahahahahahah. Dobbiamo aprire un topic sulle magliette metal più strane che abbiamo. Io ad esempio ho ancora una maglietta dei Necromantia (gruppo black metal greco, il disco è 'Scarlet Evil Witching Black') che indossavo quando ero metallino giovanissimo e avevo i capelli lunghi.Una roba....che te lo dico a fare - Verificane la finezza cercando la copertina..... |
|
|
|
|
|
|
20
|
grazie ragazzi  |
|
|
|
|
|
|
19
|
Un grandissimo disco, una perla degli anni '90 troppo poco citata. E la recensione è stupenda, la parte finale soprattutto |
|
|
|
|
|
|
18
|
Alex: in realtà a me bastò la reazione di mia madre, che disse "erano meglio le magliette coi mostri" XD |
|
|
|
|
|
|
17
|
Finalmente una recensione su NOLA! E che recensione, per di più!!! Dici Down, dici tutto. Non ho parole per esprimere quanto tenga ad uno dei dischi che mi ha più aiutato nei momenti difficili. Qualcuno più in basso ha scritto che dopo i Pantera vengono i Down; niente di più giusto!!! I never stoned the crow... |
|
|
|
|
|
|
16
|
(con in sottofondo Bury me in smoke) Classico della musica mondiale. Ma che dico, dell'arte in genere! andate a fanculo. |
|
|
|
|
|
|
15
|
@Giaxomo.....tranquillo arriverà presto anche la recensione di A Bustle In Your Hedgerow ...@ Phoenix, grazie per i complimenti ....  |
|
|
|
|
|
|
14
|
Boh, c'è poco da aggiungere a quello che è già stato scritto. |
|
|
|
|
|
|
13
|
WITCHCRAFT E REDAZIONE VI AMO! ASPETTAVO QUESTA RECENSIONE DA UNA VITA! 100!! 100 ANCHE AL SUCCESSIVO. |
|
|
|
|
|
|
12
|
Pensa che poteva andare peggio... 1 commento e 10 trenta  |
|
|
|
|
|
|
11
|
10 commenti entusiati e nessun voto? Allora il primo 99 lo metto io  |
|
|
|
|
|
|
10
|
Album che è un pezzo di storia, anzi, un macigno. Ed una recensione grandiosa che sa far rivivere appieno la portata artistica di questo prodotto. |
|
|
|
|
|
|
9
|
Gran bel disco! Anche il voto trovo che sia più che giusto.. |
|
|
|
|
|
|
8
|
comprato alla cieca anni fà quando ancora non li conoscevo... al secondo ascolto me ne ero innamorato... splendido, unico |
|
|
|
|
|
|
7
|
come si fa a non amare i Down?ma sentirvi parlare con tanta passione di questo disco è stupendo  |
|
|
|
|
|
|
6
|
Dopo i Pantera con Anselmo vengono i Down e non ci sono cazzi che tengono, grande realtà. |
|
|
|
|
|
|
5
|
@Lizard: le più grandi soddisfazioni le ho avute mettendo quella maglietta e osservando le reazioni della gente (preferibilmente di donne di mezza età, possibilmente bigotte)  |
|
|
|
|
|
|
|
|
3
|
Ci sono dischi che più di altri consideriamo "nostri", non è una questione di qualità assoluta, anche se in questo caso è totale, ma di un qualcosa di inspiegabile. Amo i Corrosion of Conformity, amo i Pantora, adoro i Down. Per me, che vengo dalla generazione musicassetta, il loro fu il primo CD acquistato e da allora resta tra i dichi che più mi appartengono. Ps. io ho la tshirt, consumata, bucata, sdrucita, bellissima!!!  |
|
|
|
|
|
|
2
|
Con questa copertina (di cui ho la longsleeve orgogliosamente consumata) e questi contenuti musicali direi che è il migliore della discografia! Da avere! |
|
|
|
|
|
|
1
|
Capolavoro non esistono altre parole. |
|
|