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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 6325 letture )
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Continua il viaggio dei Down con il secondo dei quattro EP, previsti a lambire ogni influenza del proprio background ed ogni anfratto di un sound che negli anni li ha consacrati a mostri sacri dei generi trattati. Ed è così che nel corso del tempo, sludge, stoner, blues, doom, southern ed hard rock si sono rincorsi, con la passione rovente che solo la musica per cui vivi ti può realmente dare, senza chiedere nulla in cambio. Molti hanno sempre visto i Down come una band di ripiego, in grado solamente di lenire il dolore di Anselmo per il distacco netto e drammatico dalla sua band madre, ma così non è mai stato per il buon Phil. Anzi, tra i vari progetti paralleli (più o meno validi) messi in piedi negli anni, l'unico punto di riferimento fisso è sempre stato quello rappresentato dai Down. In questo episodio la line-up è in parte rinnovata: dei cinque componenti originari, oltre ad Anselmo, resistono il chitarrista Pepper Keenan (anche coi Corrosion of Conformity) ed il batterista Jimmy Bower (Crowbar, Eyehategod e Superjoint Ritual) mentre giungono a completare la formazione Pat Bruders al basso, a sostituire il buon Rex Brown, e Bobby Landraf alla chitarra, al posto di Kirk Windstein. Quel che è certo è che la voglia di scrivere grande musica ai nostri non è mai mancata, neppure nei momenti di difficoltà e, seppure il primo EP della serie avesse segnato il punto più basso per la band americana, questa nuova fatica alza notevolmente il tiro, evidenziando lo strato sludge nella pelle dei nostri e puntando su di un impatto che trova terreno fertile sui vagiti imbastarditi di Anselmo. L'amore per la propria terra, New Orleans, è innegabile anche in questo caso: i suoni sin dall'iniziale Steeple sono violenti, roboanti, seppelliti nelle radici del proprio mondo; c'è sempre una linea di morbosità all'interno di queste canzoni, quasi a volerne tracciare quei confini al cui interno ribolle il sudore ed il sangue dei protagonisti (Hogshead Dogshead), in una sorta di gigantesco sabba che si ripete all'infinito (Conjure), una maledizione, un rantolo nel buio, un grido tra le fiamme (We Knew Him Well). Le radici hard’n blues esplodono nella maledetta Sufferer's Years, dotata di un groove trascinante e di un ottimo ritornello, ma è solo un piccolo sasso in questo giardino dell'eden intrappolato negli abissi dell'anima, negli anfratti del caos, perchè la lunga Bacchanalia chiude il lavoro con il suo carico d'odio e di umori che si alternano sino a morire in un intermezzo acustico di pregevole fattura.
Ora l'attenzione verrà puntata sugli ultimi due capitoli di questa piccola saga e sulla possibilità che qualcosa si muova anche altrove. In fondo la speranza è l'ultima a morire ed anche Anselmo ha rentemente dichiarato che forse le nuove leve meritano di toccare con mano una delle band più influenti del panorama metal… Non ci è dato sapere, per ora, se i Pantera torneranno a vivere assieme al grande Zakk Wylde, ma ho comunque qualcosa per voi, pertanto vi lascio in compagnia di questo splendido EP: prendete e mangiatene tutti.
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8
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Recensite quel gran pezzo d'ardesia che è Down III: Over the Under, per D...ee Dee Ramone! |
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7
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Boh..io preferivo nettamente il part I |
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6
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Devo ancora ascoltarlo. Il precedente non mi aveva fatto impazzire. Ripasserò per votare. |
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4
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I primi 2 dischi restano i migliori,questo e' solo discreto,phil mi sembra + svociato del solito e sicuramente kirk non lo puoi sostituire col primo che passa x strada,insomma un'uscita un po' scolastica, un compito svolto bene ma che non aggiunge niente alla loro carriera secondo me..poi,nota a parte, basta con sta' storia della reunion dei pantera,che fracassamento di palle dai,anche nelle recensioni adesso bisogna leggerlo.. |
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3
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(al primo dei 4 EP, ovvio!) |
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2
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Devo riascoltarlo ma sicuramente è di molto superiore al primo! Ottima recensione. |
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1
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emiliano, non ci sono parole migliore delle tue per descrivere questo disco. condivido in pieno il tuo pensiero. non ho altro da aggiungere. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Steeple 2. We Knew Him Well 3. Hogshead Dogshead 4. Conjure 5. Sufferer's Years 6. Bacchanalia
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Line Up
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Phil Anselmo (Voce) Bobby Landgraf (Chitarra) Pepper Keenan (Chitarra) Patrick Bruders (Basso) Jimmy Bower (Batteria)
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