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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Down - II A Bustle In Your Hedgerow...
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( 8798 letture )
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Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui comprai quest'album. Andai dal mio negozio di fiducia e Massimiliano, mio caro amico e storica figura dello store, non appena mi vide mi disse: ''non puoi capire cos'è il nuovo Down, Anselmo spacca'', io gasatissimo dall'alto dei miei 19 anni lo comprai a scatola chiusa, ansioso come un bambino davanti al suo primo giocattolo. Non scorderò mai quel giorno: andai dal giornalaio di fronte e comprai una rivista settoriale per leggere la recensione dell'album ed accompagnarla al mio ascolto, poi mi avviai verso il tram, entrai, mi misi seduto, aprii il cd con una cura maniacale lo misi nel lettore (sì, a quell'epoca erano ancora in voga) e spinsi il tasto play. Da allora nulla fu più come prima.
Esattamente dieci anni fa usciva II: A Bustle In Your Hedgerow..., il secondo album dei Down, accompagnato da un'attesa spasmodica da parte di fans e addetti ai lavori, soprattutto per testare lo stato di grazia della band esattamente sette anni dopo il loro primo capolavoro, nonché debutto discografico su lunga distanza. Le note incendiarie di Lysergic Funeral Procession danno il via furiosamente alle danze, il suono lisergico delle chitarre rantola vorticosamente e la voce roca e consumata di Phil Anselmo dimostra di essere una delle più belle ascoltate negli ultimi anni. There's Somenthing On My Side è sfrontata quanto basta da poter mettere chiunque prepotentemente alle corde, i ritmi si fanno ancora più dolenti, l'andatura è carica di rallentamenti funerei ed i riff attingono a piene mani dallo sludge quanto dallo stoner. Il pezzo è vario, ed il break centrale ci regala arpeggi sinistri ed aperture melodiche ai limiti del grunge à la Alice in Chains, prima di un finale sostenuto dove sono i toni arrugginiti e putridi dello sludge a prevalere ancora una volta. The Man That Follows Hell è un'altra ottima song che si mette in mostra per i suoi riff rocciosi e le liriche al vetriolo di un Anselmo sempre sugli scudi. Da menzionare il riffone mastodontico che sospinge il break centrale fino alle soglie dell'inferno, davvero da brividi. Se ancora non siete convinti, l'attacco settantiano di Stained Glass Cross finirà per mettervi definitavamente al tappeto: il pezzo è uno dei più belli dell'album con quel suo tiro blueseggiante dotato di un'anima southern colorata da un hammond gigantesco e da una prova di gruppo da applausi. I Corrosion Of Conformity riecheggiano ancora nell'aria mentre parte la sontuosa Ghost Along The Mississippi, tirata a lucido da un riff stoner/sludge dalla cifra mostruosa, carico di quel groove magico che solo le grandi band sanno tirar fuori dal cilindro; la prova di Anselmo è ancora da standing ovation per un ennesimo masterpiece e siamo solo alla quinta canzone. Altro giro altra corsa, la voce ipnotica e calda di Phil si staglia pericolosamente come un male dissennato e dà il via all'incredibile Learn From This Mistake, un blues rock incendiario e giocato su una trama in crescendo che esplode in un fragoroso assolo e in un finale come solo i Led Zeppelin sapevano creare. Beautifully Depressed e The Seed pescano ancora a piene mani dai Corrosion Of Conformity, ma lo fanno con una disinvoltura tale da risultare delle semplici dimostrazioni di imbarazzante superiorità. Un discorso a parte bisognerebbe farlo per la rabbiosa e incontrollabile New Orleans Is A Dying Whore, epica cavalcata che i Down hanno dedicato alla loro città natale. Il pezzo è stupendo, grazie anche ad un ritornello perfetto che la porrà come futuro classico anche per i live della band. Non c'è una canzone debole in quest'album: l’intima Lies, I Don't Know What They Say But..., che ricorda il sottovalutato America's Volume Dealer ancora dei Corrosion Of Conformity, l'acustica e southern sino al midollo Where I'm Going, l'arcigna Dog Tired o il capolavoro finale che risponde al nome di Landing on the Mountains of Meggido, che vede la partecipazione straordinaria della moglie di Anselmo, un pezzo capace di dipingere scenari immaginifici grazie ad atmosfere zuppe di arcano misticismo e rituali pagani accartocciati gli uni sugli altri per formare un'unica preghiera che il nostro cantante recita a pieni polmoni e col cuore in mano, pronto al sacrificio umano, pronto ad una nuova rinascita.
A mio avviso questo è l'album più bello mai scritto dai Down perché il più completo e vario, quello capace di contenere al suo interno tutto il fascino dello sludge, dello stoner, del southern, del doom e del blues. Uno dei dischi più belli che abbia mai ascoltato, il capolavoro finale a cui, con molta probabilità, poche altre band riusciranno mai ad avvicinarsi.
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20
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Si ma con "il Phil" dell epoca... Era facile vincere.. Scherzo, 90 pieno |
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19
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Ottimo album ma inferiore a NOLA... darei 95 a quest'ultimo e 85 a Down II |
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18
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Non ho mai capito se quella canzone su N.O. sia stata scritta per ricordare storyville, mentre altri raccoglievano cotone, un certo pianista suonava nei bordelli per intrattenere i clienti, prima di una scopata |
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17
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Sinceramente non saprei decidere tra questo e NOLA, forse l'ultimo pezzo si trascina ma i primi cinque pezzi e New Orleans is a dying whore sono capolavori. Down III over the under invece non so, non riesce a piacermi, non mi ricordo i pezzi, non mi prende ( tra l'altro strano che non sia recensito O_o ) |
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16
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New Orleans è una puttana morente |
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Pepper Keenan insostituibile...due gruppi e mai un cd sottotono a parer mio, senza nulla togliere ai musicisti che lo circondano lui dà quel tocco in più ovunque vada. |
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14
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Finalmente sono riuscito ad averlo perché di questi tempi non lo si trova molto in giro...questo disco è qualcosa di geniale e Anselmo è emozionante più che mai. Domanda per il recensore: quando farete la recensione di Down III "over the under"?? Secondo me il disco merita molto... |
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11
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@Witchcraft: e bravo che tiri in ballo i GRANDI ALICE. |
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10
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con queste recensioni dei down finirete per convincermi definitivamente a spendere una mezza fortuna per andarli a vedere a milano XD |
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9
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Dopo Nola, altro disco fantastico...poco da aggiungere; solo un bravo a Witchcraft che tira in ballo i Corrosion Of Conformity |
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8
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Il mio preferito dei Down! |
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7
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Strepitoso quanto il debutto, e oltre a "ghosts..." io divento matto anche per "learn from this mistake"...e anche "where i'm going" è da strapparsi i capelli!! Grande phil, grande album |
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6
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"Quasi" come sempre  |
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@Giaxomo, assolutamente, Ghost along the Mississippi è indescrivibile....e l'interpretazione di Anselmo è da brividi.... |
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4
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SI SI, Questa è un opera superiore! Il mio preferito dei Down, il 29 ottobre li vedrò per la quarta volta...e sento gia ora un erezione clamorosa al solo pensiero!!! Learn From This Mistake è la somma del pensiero Anselmiano di quegli anni turbolenti tra sballo e bordelli con le varie bands...che poi chiuderà il cerchio con Down III. Il resto è storia... |
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3
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Eh maaaaaaa....WITCHCRAFT IO TI AMO CAZZO!!! 95, ma "Ghost Along The Mississippi" è indescrivibile, per non parlare del testo.. |
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2
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Dico solo....WOW ! ! ! ! ! |
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1
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Non c'è molto da commentare, è un discone. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lysergik Funeral Procession 2. There's Something on My Side 3. The Man That Follows Hell 4. Stained Glass Cross 5. Ghosts Along the Mississippi 6. Learn from This Mistake 7. Beautifully Depressed 8. Where I'm Going 9. Doobinterlude 10. New Orleans Is a Dying Whore 11. The Seed 12. Lies, I Don't Know What They Say But... 13. Flambeaux's Jamming with St. Aug 14. Dog Tired 15. Landing on the Mountains of Meggido
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Line Up
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Phil Anselmo (Voce) Pepper Keenan (Chitarra) Kirk Windstein (Chitarra) Rex Brown (Basso) Jimmy Bower (Batteria)
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