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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Paul Chain Violet Theatre - Detaching From Satan
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( 6836 letture )
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Paul Chain è una delle figure più carismatiche e storicamente importanti della scena musicale italiana almeno dagli anni '80 in poi, prima con i Death SS e successivamente con una sterminata produzione solista e collaborazioni varie, per lo più di alto livello. Come spesso accade in questi casi, il suo nome è più conosciuto all’estero che in patria (Jello Biafra è un suo fan sfegatato) e questo, a mio parere, testimonia ulteriormente l’originalità del soggetto.
All’epoca dell’uscita di Detaching From Satan, Paul aveva ormai abbandonato il progetto Death SS, che pure aveva sconvolto il panorama nostrano, anche visivamente, e con non rare esibizioni nel cuore della notte condite da riferimenti magici ed esoterici e provocazioni oltre l’eccesso. Eppure, secondo Paul aveva esaurito quanto aveva da dire. Decise quindi di dedicarsi al Violet Theatre e il titolo del lavoro è eloquente in proposito (quel gruppo comunque vale storicamente più del 90% delle bands straniere del settore Satanic & Co.). Detaching From Satan uscì per la Minotauro, da lui fondata assieme a Marco Melzi, e consta di quattro tracce tutte di alto livello, anche se Paul raggiungerà la maturità compositiva solo più in là. Musica e testi, sempre di filone oscuro ed ossianico si sposano molto bene, ed il risultato è inferiore al dovuto solo per le carenze di budget, peraltro bilanciate dalla perizia tecnica come tecnico del suono dello stesso Paul, che aiutò in questo senso anche altri (Revenge), e con riferimenti precisi nella back cover. Il vinile venne accolto alla grande anche all’estero, ma il numero di copie stampate non consentì una grossa diffusione, questo comunque lo rende di alto pregio per i collezionisti.
Sia sul retro che sui due lati del vinile sono presenti nell’edizione originale degli adesivi con l’ordine giusto dei pezzi, ciò a causa di un errore di stampa. Cercate questa edizione se potete, se invece recuperate altri dischi potreste trovare incisa un tipo di musica diversa e per certi aspetti sorprendente, ma tenete presente che vi trovate di fronte ad un grande musicista, che ha spaziato molto nel corso della sua carriera e che può darvi più di tanti altri, specialmente con la produzione recente.
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VOTO LETTORI
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83.63 su 149 voti [
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11
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Votato 99 ma merita il 100, ovviamente nella versione contenente i 30 minuti di Pentagon Society; insieme a 17 Day, l\'eccellenza fatta canzone. |
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10
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Artista geniale! Questo è il primo tassello di una discografia sterminata e piena di tante gemme. Fantastica 17 Day... C'era molta creatività in quegli anni anche in Italia (anche se purtroppo non riusciva ad emergere quasi mai). Voto 85 |
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9
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Manca recensione di Alkahest. |
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8
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Capolavoro assoluto, atmosfere cupissime portate all'estremo nella funerea "17th Day", con quel macabro assolo d'organo e l'inquietante voce dell'ospite Gilas. Per non parlare degli altri pezzi ("Voyage to Hell" in particolare, rende davvero giustizia al suo titolo) |
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7
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Stupendo Ep, l'atmosfera polverosa di cimitero di provincia che emana è unica, riff semplici e immortali. |
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6
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Grande grandissimo album, non c'è che dire... Io ne conservo ancora gelosamente una copia comprata nel lontano 1984... |
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5
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Chissà, magari anche pregiudicato andava bene  |
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4
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Pregiudicato  |
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3
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volevo dire Spregiudicato ovviamente! ahahha |
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2
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Il più grande musicista italiano. Pregiudicato, eclettico, infaticabile |
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1
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Ragazzi, ma scherziamo? Ieri ho trovato come media voto 36, spero che qualcuno volesse dare 100 ed abbia sbagliato. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Occultism 2. Armageddon 3. Voyage To Hell 4. 17 Day
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Line Up
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Paul Chain (Guitars, Vocals, Organ) Paul Dark (Bass) Eric Lumen (Drums) Gilas (Vocals guest on "17 Day")
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RECENSIONI |
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