|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
|
( 2606 letture )
|
La Norvegia ogni tanto riemerge. O almeno ci prova. Negli ultimi anni non ci si stupisce più quando si parla di black metal norvegese; dalle poche formazioni che rilasciano album a ritmi regolari (Enslaved, Borknagar, Taake...) non ci si aspetta neanche di trovare chissà mai quale stravolgimento o innovazione. Sembra tutto più vicino ad una "variazione sul tema", ad una scelta di campo alternativa ma affine. Se bisogna cercare degli stravolgimenti nel campo del black metal bisogna accontentarsi di rarissimi casi i quali hanno solo immerso le radici nella nera fiamma, mentre il resto cresce altrove (Ihsahn). O in altri casi si deve attendere sempre un tempo imprecisato (Manes). Il fruitore diventa quindi una specie di ascoltatore per sfinimento: se i prodotti sono anche qualitativamente validi (magari i God Seed) ci si sente parzialmente ripagati per il tempo "perso" in bagatelle varie e attimi di suspence.
I God Seed non sono stati tirati in ballo a caso, perché possiamo considerare i Tortorum come un'altra costola che si stacca dai Gorgoroth, per godere un po' grazie alla gloria del vecchio scheletro. Consideriamoli una costola minore, una delle più piccole, perché Skyggen ha solo partecipato in sede live accanto a Infernus & co. Un'altra costina che è stata staccata per formare questa band proviene dal torace degli Aeternus e risponde al nome di Specter.
Se i nomi pronunciati vi sembrano altisonanti, preparatevi allora a ricevere il colpo basso perché la musica di questo Extinctionist sembra uscire dagli scarti delle band sopracitate. Classicissimo black metal senza infamia e senza lode, infarcito di blast-beat e di riff thrash/black come si potevano anche percepire in Incipit Satan e Twilight of Idols. L'intera opera è caratterizzata da una batteria martellante e caotica in pieno stile gorgorothiano, con i tamburi profondi e senza attimi di tregua. Pochissimi riff interessanti emergono dall'intero lavoro: sia perché di memorabili non ce ne sono, sia perché il tutto è immerso in quella violentissima aura di sterile violenza. Benché la produzione sia praticamente ineccepibile quello che risulta essere una vera e propria pecca è la carenza di idee e la scontatezza del songwriting.
Immaginate di assistere ad uno dei vostri concerti preferiti: i Tortorum sono il classico gruppo di apertura neanche tanto male, ma la voglia di vederli sparire da quel palco è molto più forte della voglia di ascoltarli per la durata di un ulteriore brano.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
8
|
@Moro non ho assolutamente detto che gli do la sufficienza perché è prodotto decentemente, scritto ben altro, quella era solo la conclusione di un discorso più ampio, i pezzi filano, non ti aggradano, ci sta, dire che è un disco insufficiente a mio avviso no, parere ovviamente personale. Dødsengel ok, sono nettamente superiori, questo non vuol dire che i Torturom facciano schifo, non sono il solo a pensarlo e non dico che la ragione sia "nostra" diciamo che la verità sta nel mezzo? |
|
|
|
|
|
|
7
|
Ribadisco quello che ho detto: non si può dare la sufficienza SOLO perché un disco è prodotto decentemente. Inoltre ci sono migliaia di band che dal vivo spaccheranno anche ma da disco l'unica cosa che spaccano sono i maroni. In questo album c'è ispirazione pari a zero, ci sono 3 riff che non sono neanche memorabili ma sfiorano la stimolazione dell'attenzione. Tutto il resto è un marasma di batteria. Volete la Norvegia di oggi con un certo tipo di innovazione, bei suoni e anche un certo grado di malignità che questi Tortorum vorrebbero evocare ??? One tail, One Head e Dødsengel. Punto. |
|
|
|
|
|
|
6
|
Assolutamente d'accordo con Piggod ed Undercover. |
|
|
|
|
|
|
|
|
4
|
visti un mese fa con gli horna, favolosi. |
|
|
|
|
|
|
3
|
i God Seed sarebbero qualitativamente validi? son la brutta copia della brutta copia del black metal |
|
|
|
|
|
|
2
|
In perfetta linea con Undercover. Aggiungo che anche dal vivo sono una buona band. |
|
|
|
|
|
|
1
|
No dai, non esageriamo, adesso abbattere un disco simile in questa maniera mi sembra sbagliato, Skyggen ha intrapreso una strada volutamente battuta e ribattuta, il sound è quello di Darkthrone e Gorgoroth e su questo non è che ci siano molti dubbi ma i pezzi suonano bene, pezzi tipo "Grace Of Hatred" e " Kindling The World Conflagration", e non solo loro, si lasciano ascoltare eccome e meglio loro che le produzioni ultra lo-fi che si rifanno a quei nomi suonando e producendosi di merda... onestamente la sufficienza e qualcosa in più gliela do. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Aeonscourge 2. In Pestilence Majesty 3. Grace of Hatred 4. All Mercy Devoured 5. Kindling the World Conflagration 6. Fucking Worthless 7. Gloria in Extinction 8. Mother Infirmity 9. For the Ruin of All
|
|
Line Up
|
Skyggen (guitars, bass) Barghest (Vocals)
Session members: Specter (guitar)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|