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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Steve Hackett - Genesis Revisited II
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( 17687 letture )
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Steve Hackett merita universalmente il riconoscimento di essere l’unico ex componente dei Genesis dedito indefessamente a riverberare i fasti di quell’inimitabile gruppo progressive. Qualcuno non a torto potrebbe affibbiargli l’appellativo di nostalgico, ma se da un lato non ha inteso intraprendere strade innovative come nel caso di Peter Gabriel, bisogna anche osservare che non si è nemmeno venduto al mainstream alla stregua di Phil Collins, né si è svilito in prodotti semplicistici alla Mike Rutheford con i suoi Mike And The Mechanics (di Tony Banks si sono perse le tracce dopo una manciata di dischi non propriamente memorabili). Il chitarrista di Pimlico non si smentisce nemmeno con il suo ultimo album intitolato Genesis Revisited II (uno splendido doppio CD pubblicato anche in versione vinile in un lussuoso box set di 4 LP); un’opera titanica nella quale hanno dato il loro contributo una pletora di artisti tra cui Steve Rothery (Marillion), Steven Wilson (Porcupine Tree), John Wetton (King Crimson/Asia), Neal Morse (Spock's Beard/Transatlantic), il fratello John Hackett al flauto e Simon, il figlio di Phil Collins, alla voce. Prodotto insieme al tastierista Roger King, il full lenght contiene ben ventuno brani, due ore e mezza di musica sopraffina durante le quali vengono magistralmente riproposte in retrospettiva pezzi straordinari che abbracciano il periodo che va da Nursery Cryime a Wind And Wuthering e alcune chicche tratte della discografia dello stesso Steve fortemente derivative dallo stile dei Genesis. L’opera segue Watcher of The Skies: Genesis Revisited del 1996, ma questa è certamente più interessante sia per i pezzi prescelti che per gli eccelsi arrangiamenti. La prima considerazione che voglio fare è questa: risulta perfettamente inutile fare paragoni con gli originali che rimangono e rimarranno per sempre superiori a qualsivoglia tentativo di rifacimento. Se il punto di forza di Genesis Revisited II è costituito dall’elevatissima qualità della musica, il suo il tallone d’Achille, era inevitabile, riguarda le parti cantate. Occorrono numerosi ascolti per abituarsi alle varie voci che nella stragrande maggioranza dei casi non sono avvicinabili né a quella di Gabriel, né tantomeno a quella di Collins. Durante i primi ascolti, a dire il vero, si prova anche un po’ di fastidio. A titolo esemplificativo: la celeberrima suite Supper’Ready viene cantata da quattro artisti diversi e solo nella sezione di pertinenza di Simon Collins posso dire di essere rimasto pienamente soddisfatto; con tutto il rispetto per Nik Kershaw, in auge negli anni ’80 con successi pop quali The Riddle e I Won't Let The Sun Go Down On Me, la sua interpretazione di The Lamia, peraltro mirabilmente riarrangiata, impallidisce con quella storica contenuta in The Lamb Lies Down on Broadway; allo stesso modo, nell’immortale storico incipit di Dancing With the Moonlit Knight il singer Francis Dunnery lascia a desiderare. Encomiabili, invece, Nad Sylvan nell’opener The Chamber of 32 Doors e in Eleventh Earl of Mar, Gary O’Tool in Blood On the Rooftops e Steven Wilson in una versione mozzafiato di Can-Utility and the Coastliners. Della carriera solista di Hackett è stupenda la versione di Shadow of the Hierophant con un’angelica Amanda Lehmann non proprio impeccabile, invece, in Ripples. Ho apprezzato moltissimo il fatto che la varie tracce non sono state assolutamente stravolte e contengono solo lievi sfumature aggiuntive di pregevole livello rilevabili da chi conosce bene la musica dei Genesis. La suggestiva cover, nata da un’idea di Angela e Maurizio Vicedomini, ritrae Piazza S. Marco a Venezia invasa letteralmente dall’acqua.
E’ stato preannunciato per l’anno prossimo un interessante tour che almeno per il momento non toccherà, ahimé, il nostro suolo. La domanda non è peregrina: a chi è destinato un lavoro simile? Premesso che per coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta a questo genere consiglierei senz’altro gli album originali, ritengo che Genesis Revisited II sia trasversalmente destinato a tutti anche ai fan vecchi come me cresciuti con il progressive targato anni ’70: tempi d’oro! Consigliato, comunque, l’acquisto specie ai meno fondamentalisti che alla lunga potrebbero riuscire ad apprezzare meglio le performance vocali impegnate in questo contesto in un confronto davvero improbo.
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É vero, il confronto gabriel - vocalist di rivisited II é impietoso. Divoro questo disco tutti i giorni da un mese, oltre al fastidio spesso sono costretto a stoppare e sentire l'originale, per ridarmi un pó di serenitá. A parte questo e le dieci categorie di differenza con la batteria di Collins, chiaramente a favore di quest'ultimo manco a dirlo, il disco é strepitoso. Lo é ancor di piú in ragione anche di quanto detto sopra: con voce e tamburi non all'altezza, credo sia impossibile per chiunque ricreare certe atmosfere. Tranne che per steve hackett. La sua bravura rende stucchevole anche il discorso "operazione nostalgia", i pezzi, identici agli originali, sembrano nuovi Da applausi l'assolo in the lamia |
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Steve Hackett è un grande musicista ed anche una persona seria. L'unica cosa che non gli perdenerò mai è quello di avere lasciato i Genesis nel momento della loro massima maturazione artistica, Seconds Out è la mia bibbia musicale. Dopo di lui iniziò un lento declino fino alla morte cerebrale da " Genesis". C'è ancora qualche gruppo che mantiene alta la bandiera del prog. se trovo i biglietti faccio un viaggio a Londra per rivedere i Camel in concerto nel tour rievocativo di Snow Goose. Ottima anche la band di Maestoso del compianto Woolly Wolsthenolme ex B.J.H. |
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Sono stato ieri sera al Sistina e Steve è stato stratosferico ! Purtroppo ( o per fortuna..!) il singer non è al livello di Peter o di Phil , come pure il batterista non ha mi mai fatto battere il cuore , ma canta discretamente . Al tastierista qualche volta si sono indurite le dita ...ma non fa nulla .... Ho potuto capire meglio quale è stato l'apporto di Steve alla musica dei Genesis . Il confronto con il pur grande e bravissimo Daryl Sturmer è impietoso ! ...Steve è arioso , ispirato , semplice ......grandissimo .... |
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..resto della tua opinone. Tutto opinabile. "Darktown", "Blues with a feeling", "Metamorpheus" (solo per citarne tre) con la musica del Genesis non centrano proprio nulla. Così come, per esempio, "Sladgehammer".... |
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Ho ascoltato vari concerti di Steve e, domani sera, sarò al Sistina per Genesis Revisited II. Hackett ha il merito, almeno per me che ascolto i Genesis dal 1970 , di ricreare le magiche atmosfere di Nursery Crime, Foxtrot, Selling in England...fino a Wind and Whutering ultima gemma del gruppo ormai orfano di Peter Gabriel. Le inimitabili note vocali di Gabriel sono irriproducibili tuttavia sono certo che anche domani Steve Hackett saprà infondere emozioni e , per me, sconfinata nostalgia! |
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Concordo con Fabio!! Non c'è paragone sotto il profilo dell'innovazione tra Gabriel e Hackett!! |
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@ Luiss: Gabriel si e' distaccato nel bene o nel male dal sound dei Genesis Hacket no quindi sotto tale profilo il paragone nemmeno si pone. Tuttavia e' giusto anche dire che Hackett nella sua discografia abbia tentato doluzioni diverse. Continua aseguirci perche tra non molto potresti trocare lavori interessanti proprio su Steve ma non anticipo nulla di piu😀 |
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@magoge958: la band, a parte un paio di new entry, è quella che accompagna Hackett da anni: Nad Sylvan: voce, Lee Pomeroy: Basso e quant'altro, Rob Townsend: Sax e quant'altro, Roger King: Tastiere, Gary O'Toole: batteria e quant'altro. T'è piaciuto Wilson? Boh.. a me è sembrato non al 100%. |
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..certo, ci sta. Ma anche dire che Hackett non abbia preso suddette strade lo è.  |
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.. ieri ero anch'io al Teatro della Luna. concerto molto bello (a parte qualche riflettore che rompeva un po' i bulbi degli occhi.) e pubblico all'altezza della musica. ho una domandina: sapete dirmi i nomi di che ha suonato con Steve? Oltre a Wilson non ho riconosciuto nessuno. grazie Se interessa sul mio canale YouTube ho postato un paio di video, presi con iPhone, che danno un'idea della serata. http://www.youtube.com/user/magoge958 |
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@ Luiss: è giusto che ognuno la pensi come voglia, ma dire che Gabriel non è innovativo rispetto ad Hackett è alquanto discutribile. |
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..non concordo molto con il giudizio sui vari vocalist (idem sul fatto che Hackett, a differenza di Gabriel, non abbia preso strade innovative: per me è l'esatto contrario!). Al di là che la voce di Gabriel è pressoché quasi inimitabile .. ma ritengo che Afterglow, interpretata da Wetton sia molto meglio dell'originale di Collins! |
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..visto ieri sera al Teatro Della Luna in quel di Milano. Concerto fantastico.. band super in forma. Arrangiamenti non sempre fedeli all'originale ma non per questo privi di fascino. Anzi. Se c'è ancora qualcuno che può permettersi di portare avanti il 'discorso Genesis' è proprio solo lui. Io non mi sento di chiamarla operazione 'nostalgia'. Anzi. Spero che in tanti si avvicinino alla discografia di questo fantastico artista ed unico erede di quello spirito di sperimentazione ed innovazione (e la discografia di Hackett ne è piena zeppa) che hanno avuto i Genesis (sì, secondo me i Genesis son finiti con la sua dipartita: non con quella di Gabriel). |
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ciao a tutti, sono Francesco da (vicino) Udine, sono un fan dei Genesis ed ancor di più di Peter Gabriel. Ho testè letto la recensione di Genesis revisited II fatta da Nm is the law (Fabio) e la sto leggendo mentro ascolto da You tube il predecessore, GR I e ne sono estasiato. Fino a qualche anno fa non avevo mai considerato seriamente l'opera SOLO di Steve, poi ho scovato un negozio di musica come cene sono pochi in giro, ha praticamente quasi tutto ciò che non trovi in quelli più commerciali e per di più si chiama Musical Box (quando l'ho visto, la prima volta, ne sono stato calamitato. Mi ha subito ricordato l'amato "Bloom & Roosman" di Spezia, dove ho vissuto 6 anni (i migliori della mia vita...) e dove ho iniziato ad apprezzare i Genesis e il grande Peter. Io sono un classe '62 e la mia prima passione rock l'ho avuta ascoltando (da un mangiadischi con radio MW !!) Time dei P.F., Nightbush.. di Ike e Tina Turner. A 17 anni il mio primo impianto ed i primi vinili (breakfast in america e discovery...) poi più avanti i Genesis & Co. comunque continuando con i P.F., Toto, Boston,robert Plant, alan Parson's etc. ma torniamo a Steve, di cui mentre scrivo sto ascoltando la versione II della rivitazione genesia, pur non avento ascoltato e riascoltato le ultime performance; non posso che concordare, in buona parte, con quanto detto da Fabio, il flauto vocale di Peter è e resterà impareggiabile, ancorchè approssimato dai vari Fisch (Merillion), Gothye, e compagnia (ora ascolto molto volentieri i Coldplay, fantastica semplicità musicale e vocale che, se vogliamo, rinnova i gorgheggi ed i ralti di tono di Gabriel). La (sembra, ma aspetto di sentire meglio...) pregievole opera di Hachett nella riproosizione del percorso Genesis (li risentirli sotto ogni forma, anche se meglio nelle versioni live dei protagonisti, è sempre uno stupore), condivido, è encomiabile. Quindi il fasto degli originali (dopo averli fatti rivivere con i primi Marillion) lo terrò vivo con le sue opere. Per il momento ho solo To watch the storm... riciao a tutti |
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...DIMENTICAVO se vi interessa il 28 Febbraio 2013 NEAL MORSE BAND + FLOWER KINGS LIVE DI TREZZO D'ADDA ORE 20 4 ORE DI PROG DOC CIAO MAX |
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ok il ragazzo è stato talmente bravo che ha vinto il premio PROG-ROCKS 2012 (rivista inglese che vi consiglio) anche come miglior chitarrista.Che dire io sarò al TEATRO DELLA LUNA 23 aprile 2013 FILA AC POSTO 26 POLTRONISSIMA CENTRALE Ci vediamo VIVA IL PROG VIVA STEVE |
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@ Prog64: è esattamente così. Chi si attendeva però delle cose diverse come nel caso del commento n. 17 di domenico amicozzi è ovviamente rimasto deluso e ci può stare comunque  |
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Gli arrangiamenti di questo disco sono semlicemente sublimi i pezzi non sono stati stravolti ma meglio cosi a mio parere viva il prpg |
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Gli arrangiamenti diqiesto |
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@ domenico amicozzi: i brani sono stati riarrangiati eccome ed inoltre questo lavoro è nettamente superiore al primo genesis revisited poi è sempre una questione di gusti  |
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Sempre per Ayreon: questa è la set-list della reunion di quelli che si facevano chiamare Genesis nel 2007: ‘Behind The Lines’/‘Duke’s End’ ‘Turn It On Again’ ‘No Son Of Mine’ ‘Land Of Confusion’ ‘In The Cage’/‘The Cinema Show’/‘Duke’s Travels’ ‘Afterglow’ ‘Hold My Heart’ ‘Home By The Sea’ ‘Follow You Follow Me’ ‘Firth Of Fifth’/‘I Know What I Like’ ‘Mama’ ‘Ripples’ ‘Throwing It All Away’ ‘Domino’ ‘Drum Duet’ ‘Los Endos’ ‘Tonight Tonight Tonight’ ‘Invisible Touch’ ‘I Can’t Dance’ ‘The Carpet Crawlers’ Chi ci è andato si è ampiamente meritato di sentire la memorabile sequenza "Invisible touch - I can't dance - The Carpet Crawler"... |
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Steve Hackett se ne è andato dai Genesis per due motivi: 1. voleva più materiale suo nelle uscite del gruppo (nonostante Wind&Wuthering, suo ultimo album in studio, avesse + del 50% di materiale scritto o co-scritto da lui). 2. vedeva che la direzione musicale del gruppo era sempre più dettata da quel buffone irresponsabile canzonettaro di Collins. Grazie a dio, Collins musicalmente ha fatto la fine che meritava: cambiato il gusto musicale delle radio, morto il "grande artista" perché al di fuori di quello non sapeva fare altro. Si vede quanto amo Phil Collins? |
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@Ayreon: la reunion del 2007? Vuoi dire quella buffonata Collins/Banks/Rutherford? Avrebbero dovuto multarli per l'utilizzo fraudolento di un nome che non avevano il diritto di infangare. Phil Collins passerà alla storia per le sue 4 canzonette del cazzo e per aver gettato alle ortiche la reputazione di uno dei gruppi fondamentali per l'evoluzione della musica (con la complicità di due membri fondatori, Banks e Rutherford, con le palle di una bambinetta dell'asilo nido...) |
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Ragazzi è inutile lamentarsi di questo disco, volendo possiamo accendere la radio e dilettarci con brani di minuti tre e secondi 30, composti con la passionalità di un frullatore e la travolgente fantasia di una fotocopiatrice. Oppure continuare a nutrirci di passione e fantasia che arrivano dal passato. Certo un giorno ti può capitare di accendere, con le residue speranze, la solita radio e scoprire che il signor Wouter Wally De Backer (in arte Gotye) di minuti se ne prende 4,40 e se li fa bastare per riaccendre la speranza che non tutto sia andato perduto, che il sacro fuoco sia ancora acceso! In ogni caso ci vediamo al concerto di Steve che non ringrazierò mai abbastanza di aver fatto il chitarrista invece di cercare impiego in copisteria o vendere frullatori. |
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Chi ha fatto questa recensione forse non ha ascotato bene i 2 cd: non c'è nessunissimo RIarrangiamento, i brani sono fin troppo fedeli agli originali, sembra il lavoro di una cover band!!! Se nel primo "genesis revisited" del 96, Hacket aveva fatto un ottimo lavoro cercando di dare ai pezzi una veste nuova e del tutto personalizzata, qui si è limitato a qualche brevissima intro di chitarra classica. |
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...DIMENTICAVO in Aprile a MILANO Teatro Ciak ci sarà STEVE in concerto....io ci sarò,in Marzo sarò in prima fila al Teatro della Luna Assago Milano con STEVEN WILSON unica data italiana...... Ciao Max/Rael |
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Anche se sei capitato qui pe caso, ti consiglio di restare, perchè di prog ne troverai parecchio  |
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Ciao sono qua per caso e vi dico che la musica PROG è viva più che mai in ITALIA e Steve e molti altri musicisti prog lo sanno e non vedono l'ora di venire a suonare sempre nel nostro paese,io ho cominciato con i GENESIS nel lontano 1974 andandoli a vedere a Torino poi ho visto Peter parecchie volte,questo ultimo lavoro di Steve è da considerarsi come una rivisitazione e grande documento musicale visto la collaborazione di parecchi artisti di spessore.Sono contento perchè dopo tanti anni Steve ci regala le stesse emozioni.Ultimamente seguo parecchi gruppi musicali e devo dire che fanno della buonissima musica IQ-STEVEN WILSON-HEADSPACE-OPETH-FLOWER KINGS questo e tutto merito di band storiche....GENESIS-GENTLE GIANT-KING CRIMSON-VDGG-ELP-JETHRO TULL-YES-GONG e molte altre....VIVA IL PROG |
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lo ha fatto per ravanare qualche euro a quelli che piuttosto che comprarsi un disco di Iq,pendragon,Arena,Neal morse,big big train,echolin,discipline si accattano questo ,magari anche in versione de luxe.Se voleva fare i pezzi dei genesis poteva mettersi nella lineup della reunion del 2007,perchè non lo ha fatto? |
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Al di là di mere considerazioni tecniche nelle quali è facile scivolare in giudizi in termini positi o negativi, mi sembra si possa ammirare l'iniziativa coraggiosamente intrapresa da quest'uomo, del mettersi ulteriormente in gioco! A te, Fabio, grazie ancora!  |
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@ Awake: in Horizons la chitarra è di Hackett |
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@hm is the law: si ho sentito Akerfeldt cantare in Supper's Ready, per caso sai se la suona lui la chitarra in Horizons o la suona Hackett? @ixo: meglio gli originali, c'è un'atmosfera dentro a quei dischi che qui non c'è (mi riferisco ai primi 6 dei Genesis con Gabriel alla voce, ovviamente, il resto a parte alcune cose è una lenta discesa verso il puro commercio). |
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E' una riproposizione fedele degli originali, a'sto punto mi ascolto quelli... |
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C'è Mikael Akerfeldt  |
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Amante dei Genesis da una vita oramai, questo nuovo Genesis Revisited l'ho accetto cosi' com'e', logicamente va ascoltato un po' di volte per abituarsi alle voci di vari artisti, esempio The Lamia e Ripples mi hanno deluso molto, ma altre tra cui Shadow of the Hierophant e Can-Utility and the Coastliners mi sono iaciute molto. Sicuramente un album da acquistare per un fans dei Genesis ed in particolare di Steve, gia' il suo primo revisited piacque molto ad amici miei non proprio genesiani, figurarsi il sottoscritto.... |
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@ Awake: Mikael Akerfeldt canta una parte di Supper's Ready |
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Come sempre ottime e chiarissime le tue recensioni . chiaro e lucido nell analisi che fai di Hacchett e del suo lavoro.............concordo nelle critiche mosse al suo tentativo di rivisitare il mitico gruppo dei Genesis. Grazie per la recensione e veramente sempre ad un ottimo livello |
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Mikael Akerfeldt in line up? E che fa? Suon? Canta? |
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da grande fan dei Genesis ,preferisco riascoltarmi gli originali.Ma è possibile che ormai Hackett ,fuori dalla band da più di 30 anni ha avuto modo di fare cose grandiose (spectral morning,please don't touch) debba cedere a queste "rimpatriate"giusto per soddisfare qualche fan che ancora adesso va a i suoi concerti solo perchè " speriamo faccia qualcosa dei Genesis".Si, la versione con i Transatlantic di "return of giant hogweed "all'High voltage festival è stata qualcosa di grandioso,ma doveva finire li',sei un grande chitarrista ,hai scritto l'assolo più bello della storia del rock (Firth of fifth),ora lascia che le cover le facciano i MUsical box,non ti sporcare più le mani con le cose vecchie |
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Ammiro molto la personalità di Steve Hackett e le sue varie scelte creative, dirette ora ad un indirizzo classico (vedi il Trio in cui collabora anche il fratello), ora al prog rock di vecchia data. A mio avviso ha fatto bene a rivedere e a riproporre tutta l'opera passata, compresi gli albums degli anni d'oro dei Genesis, che tanti fans hanno ancora nel cuore e che desiderano sempre riascoltare. Indubbiamente risulta difficile riproporre in una nuova veste le "pietre miliari" di Foxtrot o di Selling England, perchè i proggers "diversamente giovani" come me ricercano ancora il sound e le voci originali del vecchio LP, quelle che hanno ascoltato migliaia di volte con "religiosa dedizione". Sono però ormai necessarie (40 anni dopo !) delle nuove interpretazioni, che forse non raggiungeranno del tutto il cuore dei vecchi fans, ma che a mio avviso devono essere, in una Opera Omnia dell'artista, la premessa necessaria alla introduzione della carriera da solista, intrapresa da Steve dopo la meravigliosa avventura con i Genesis e perfezionata fino ad oggi con musiche ricercatissime e molto personali. Unica nota dolente... una copertina che ha del profetico, visti i recenti gravi fenomeni di "acqua alta" a Venezia. Spero che su questa innondazione così devastante, Steve davvero si sbagli ..... |
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...comunque un album grandioso e imperdibile per i fan dei Genesis! Recensione che non fa una piega! Grazie Fabio! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Disc 1: 1. The Chamber of 32 Doors 2. Horizons 3. Supper’s Ready 4. The Lamia 5. Dancing with the Moonlit Knight 6. Fly On a Windshield 7. Broadway Melody of 1974 8. The Musical Box 9. Can-Utility and the Coastliners 10. Please Don’t Touch
Disc 2: 1. Blood on the Rooftops 2. The Return of the Giant Hogweed 3. Entangled 4. Eleventh Earl of Mar 5. Ripples 6. Unquiet Slumbers for the Sleepers 7. In That Quiet Earth 8. Afterglow 9. A Tower Struck Down 10. Camino Royale 11. Shadow of the Hierophant
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Line Up
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Steve Hackett (Chitarra)
Musicisti Ospiti: Roger King, Amanda Lehmann, Christine Townsend, Dave Kerzner, Dick Driver, Francis Dunnery, Gary O'Toole, John Hackett, John Wetton, Mikael Akerfeldt, Nad Sylvan, Nik Kershaw, Phil Mulford, Rachel Ford, Roine Stolt, Steve Rothery, Nick Magnus, Neal Morse, Jeremy Stacey, Conrad Keely, Nick Beggs, Steven Wilson, Rob Townsend, Jakko Jakszyk, Simon Collins, Lee Pomeroy, Djabe
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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