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Entombed - Wolverine Blues
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È il 1993. Gli Entombed, i bambini prodigio svedesi che appena usciti dalla pubertà erano stati in grado di sconquassare la faccia della terra con il loro death metal rivoluzionario, decidono di mettersi in discussione. O meglio, di mettere in discussione il loro sound e fare quello che ogni buon musicista fa: lasciarsi guidare dall’ispirazione e dalla propria storia. E la loro storia diceva che erano cresciuti a pane, death metal e rock da garage, sporco e abrasivo. Tutto ciò poteva convergere in un nuovo stile musicale? Sì, ed è esattamente quello che è successo, mostrando che scrivere tre capolavori di seguito è possibile.
Wolverine Blues racchiude nel suo titolo quello che ci aspetta: un animale che ci salta addosso strappandoci la faccia ad artigliate. E c’è pure il blues, elettrico e decadente, così come i Black Sabbath ci hanno insegnato ad amarlo.
I due mondi del death metal e del rock si rincorrono e si valorizzano a vicenda. La voce di Lars Petrov è atona e secca, ma mai distorta in growl e forse per questo gode di un espressività e di un’aggressività unica, oltre che di rabbia, un elemento che dovrebbe essere sempre presente nelle voci della musica estrema, ma che anni di harsh vocal accademici e poco ispirati mettono ingiustamente in secondo piano nel panorama musicale moderno. Le chitarre sono un marchio di fabbrica degli Entombed: quando non sono ronzii marci, scolpiscono nella roccia della sezione ritmica assoli che gorgogliano e schizzano come un calderone d’acido bollente. La batteria è puro rock ‘n roll, dinamica e sempre al servizio di chitarre e voce, ma nonostante questo, o forse per questo, sempre protagonista. Non a caso dietro di essa si trova un genio come Nicke Andersson, master mind anche degli Hellacopters, a parere del sottooscritto il gruppo rock più violento della storia (nei suoi primi due album) e che ha tanto in comune con questa svolta artistica degli Entombed.
Gli episodi notevoli si sprecano: Rotten Soil con il suo ritmo forsennato è in grado di scatenare poghi di proporzioni bibliche. Full of Hell incede lenta, bluesy e furibonda, ascoltarla è come venire presi a manganellate legati ad una sedia. E quando dico furibonda, come si diceva prima, intendo animata da una rabbia lucida e annichilente, una delle più espressive nel campo del death. La ritroviamo in Out of Hand, pezzo proposto costantemente in sede live tutt’oggi e che elargisce solide legnate ritmiche da una tonnellata ognuna, distribuite su una base rock ‘n roll quasi radiofonica da quanto prende subito.
L’album è un cambio di umore continuo, una sorpresa continua, frutto di una creatività che forse è andata persa per sempre nei meandri degli anni novanta, i quali, al contrario di quello che dicono su MTV, non sono stati soltanto la fucina del grunge. Non un disco metal, ma un disco rock, nell’accezione più universale del termine, un disco in grado di scrivere un pezzetto di storia e di avere la carte per essere apprezzato da chiunque ami la buona musica.
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VOTO LETTORI
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87.90 su 196 voti [
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31
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Commento 30: Sì.. E\' come mettere in dubbio che 2 + 2 faccia 4.. Boh! |
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30
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Certo che 86 a questo e 85 a Clandestine è una cosa fuori dal mondo, davvero inspiegabile |
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29
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Due Recensori per due Recensioni, fan sì che questo abbia un Voto maggiore rispetto a Clandestine.. |
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28
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Scoperti con Clandestine, acquistai questo... mi ci è voluto un po\' per apprezzarlo, componente molto hard rock seventies. Una canzone inizia con lo stesso drumming di Billion Dollar Babies di Alice Cooper, secondo me omaggio voluto. |
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27
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Sarà che è stato il primo disco death che ho ascoltato nella mia vita... Sarà che a 14 anni mi ha praticamente cambiato la vita... Ieri l\'ho messo su dopo tanto tempo ed è finita che l\'ho riascoltato tre volte di seguito... Alla fine è tutt\'ora uno dei miei 5 dischi preferiti di sempre... |
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26
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Comprato appena uscito ricordo che ne rimasi un po deluso. Forse perché il paragone con l\'immenso Clandestine mi era inevitabile. Col tempo però è cresciuto e mi è piaciuto sempre di più. Ad oggi mi piace tantissimo e concordo col voto della recensione |
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25
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We are Entombed and we play Death.... 'n' Roll! |
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bellissimo. in alcuni passaggi lenti e in alcun riff piu "pentatonici" preannuncia la svolta (death) blues di wolverine. blessed be andrebbe insegnata ai giovani con velleità su questo genere musicale. andersson genio assoluto -non molto nelle vesti di cantante- ma è bene chiarire che senza cederlund/ hellid e i loro riff gli entombed non sarebbero diventati il gruppo death svedese (probabilmente)piu importante. |
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23
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all uscita mi era piaciuto molto, con il tempo il mio giudizio è calato. Comunque più che discreto |
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Nella mia classifica personale, al momento se la gioca con Clandestine per il secondo posto, dopo LHP. Furia e groove vengono mischiate e dosate sapientemente per creare un disco potente e memorabile al tempo stesso. |
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21
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Storico! Tra i miei preferiti insieme a Left hand path e Too ride.. |
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20
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Veramente bello un grande disco le prime 4 le migliori voto 90 consiglio a tutti di vedere il video della title track |
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19
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Disco fantastico ed evoluzione della band che ho apprezzato parecchio,inserire elementi stoner,blues hanno dato una carica di marcio r'n'r,poi con quelle luride chitarre sono al top!Voto 90. |
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18
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Bel disco davvero, probabilmente il mio preferito a pari merito con "DCLXVI To Ride, Shoot Straight And Speak The Truth" |
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17
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Gran disco che fa già trasparire la loro vena rock e blues. Al suo interno si celano capolavori quali Eyemaster,Rotten soil,WB, full of hell, e la splendida Out of hands. Dopo qualche anno uscirà quello che per me è il capolavoro assoluto degli Entombed e uno dei miei dischi preferiti di sempre.. Too rode shoot and speak the truth La base di tutto il death n roll |
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16
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Nell'83 mi piaceva tantissimo 'Another perfect day' dei motorhead; dieci anni dopo ritengo 'W.B.' un grandissimo esempio di come si potesse estremizzare certi concetti musicali. Grande album |
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15
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@fabryz: grazie per avermi fatto conoscere i bomb turks!!! e riguardo alla storia del gruppo rock più pesante, ascoltati "bore me" degli hella, e ricrediti  |
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bel cd! Sa essere piacevole sia per i fan del death marcio che per gli amanti del rok n rol e magari anche della roba tipo Down e stonerate varie....dopo però il nulla, come i capelli di LG... |
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13
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Capolavoro... l'irruenza del rock e la ferocia del death metal perfettamente sposati. 95 |
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12
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Grande cd...ai tempi era veramente qualcosa di originale,l'avere mischiato il death svedese con il rock avvenne anche x la passione di Nicke Andersson x un gruppo come i new bomb turks (con cui condivisero uno split se non erro)...e comunque il gruppo rock + violento della storia rimangono proprio i new bomb turks (altro che gli hellacopters,seppur un buon gruppo), se non e' mai capitato a nessuno di vederli dal vivo negli anni 90 si provi a guardare qualche video su youtube x capire che esperienza fosse assistere ad un loro concerto... |
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11
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Un caposaldo del death and roll, grandissimi Entombed! Il voto è appropriatissimo, i pezzi hanno un tiro fantastico e i difetti sono proprio pochi |
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10
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appena uscito lo ascoltavo alle medie durante l'ora di matematica...infatti non ci capivo un cazzo! ma di entombed ci capisco e per me è il migliore della loro discografia !!! |
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9
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Ricordo che qualche addetto ai lavori aveva storto il naso all'epoca..Ma a me nonostante il cambiamento l'album sembrò subito una bomba con gran parte dei pezzi assolutamente fantastici nella loro ruvidezza!! STo album è come CARTA VETRATA e lo riascolto sempre con molto piacere!! Sò sempre stati grandi sti pazzi svedesi! |
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8
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gente che scrive le coordinate del death svedese e poi si rompe e comincia a scrivere il cazzo che gli pare..io questa gente la chiamo MUSICISTI.non le puttane che che fanno solo ciò che il mercato vuole sentire.capolavoro assoluto |
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7
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Coraggiosi, audaci. Le prime parole che mi vengono in mente per definire gli Entombed in questo disco. Inferiore ai primi due, e di tanto, ma rimane un bel disco. Abbasso il voto perchè imho una valutazione dall'80 in su è esagerazione. 75/100. |
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6
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Tre album,tre capolavori,tre dischi diversi.Da ammirare cosa un gruppetto di ragazzini appena maggiorennni sono stati in grado di creare,al contrario di altre bnds che avrebbero riproposto il polpettone dei bei tempi che furono.Disco della maturità del combo di Stoccolma. |
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5
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Death Metal o Death 'N' Roll non fà alcuna differenza quando il prodotto finale è ottimo come questo! |
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4
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Trovo apprezzabile e coraggioso da parte di questo gruppo l'aver cercato di esplorare nuove soluzioni in un periodo nel quale tutti si sarebbero potuti aspettare un'uscita coerente con lo stile che l'aveva reso celebre (e che imperava a livello generale, almeno nell'estremo). Wolwerine Blues è un disco potente, energico ed innovativo, che secondo me non rinnega le radici del gruppo, pur osando avventurarsi in ambiti apparentemente inconciliabili con il death. Merita di essere lodato anche solo per questo, a prescindere dal gusto personale. |
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3
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Quoto Undercover, stupendo. Tra l' altro avevo 11 anni e muovevo i miei primi passi nella scena metal grazie a un amico più grande...questo fu l'album con cui conobbi il gruppo, poi andai a ritroso recuperando i primi due. Do ragione al recensore, terzo capolavoro di fila e pezzettino di storia |
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2
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Disco di rottura, per alcuni muoiono addirittura qui. A me piace, come dice Undercover è solo diverso, ricordo di averlo comprato completamente a caso in negozietto di dischi usati. I bei tempi degli acquisti alla cieca |
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1
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Disco che è stato apprezzato sul lungo andare, io lo trovai piacevole dalla prima volta che l'ascoltai, le influenze esterne al death metal mi convinsero da subito ed è anche uno di quei lavori che mi permise di approcciare positivamente la svolta death'n'roll che successivamente prenderà forma con consistenza. Per il sottoscritto è fantastico e non meno bello dei primi due, solo diverso. |
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