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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Ancestral - The Ancient Curse
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( 5630 letture )
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Velocità a raffica e cori epici a volontà: ecco in sintesi il biglietto da visita dei trapanesi Ancestral, che dopo i demo Travel in a Forgotten Time (2000) e Breed of Chosens dell’anno seguente, col successivo ingresso in lineup di Giovan Battista Ferrantello al posto del dimissionario Leonardo Fasitta, escono con il loro primo full-length The Ancient Curse.
Il gruppo in questione è fautore di uno speed power convincente seppur affatto innovativo, ma sicuramente di gran presa: impossibile restare fermi ascoltando brani come l’opener Freeborn o Achille’s Fury (In Hector’s Death), quest’ultimo uno dei brani migliori del lotto insieme a Lord of Terror. Time Has Gone By ha un retrogusto medievaleggiante e appare particolarmente ispirata dai maestri Blind Guardian: qui, oltre alla voce, sono le chitarre acustiche a farla da padrone, con flauti e archi -ovviamente realizzati per mezzo di synth- sapientemente dosati e calibrati; bella e ispirata la chiusura tipo “menestrello” per quello che risulta essere il pezzo più pacato del platter. La voce di Mirko Olivo è piuttosto particolare e mai in imbarazzo, dimostrando la piena padronanza del singer nei confronti delle proprie corde vocali (Lord of Terror, The Walls of Troy) pur senza fare cose eclatanti. La sezione ritmica, affidata ai gemelli Mendolia, tesse un vivacissimo tappeto sonoro; questo propulsore “spinge” le chitarre che fendono l’aria in sincronia differenziandosi principalmente durante i buonissimi solos. La coppia d’asce appare davvero affiatata e si distingue svolgendo un lavoro egregio sia per quanto riguarda la sezione ritmica che quella solista; particolarmente buona la prestazione su Sanctuary of the Kings, ma tutto l’album beneficia delle capacità del duo Ferrantello/Alessandro Olivo. La batteria è reale -niente trucchetti da studio- ma avrebbe potuto essere registrata in maniera migliore (budget permettendo, ovviamente) e ciò va leggermente a discapito della buonissima performance di Massimiliano Mendolia, ma le capacità e la tecnica ci sono tutte e si sente (basti ascoltare l’incipit della title-track e relativa doppia cassa a mitraglia, tanto per fare un esempio). Divertente, infine, ma non imprescindibile, l’omaggio ai Beatles che chiude il disco con aria un po’ scanzonata.
Un buonissimo album, quindi, questo The Ancient Curse, gradevole anche alle orecchie di chi non è particolarmente avvezzo a sonorità power (come il sottoscritto). Gli Ancestral rappresentano senz’altro una delle proposte più interessanti del panorama power italiano e hanno ricevuto consensi anche oltre confine, a ulteriore prova della validità di questo progetto. Probabilmente, a fronte di una produzione più accurata, il voto avrebbe potuto alzarsi ulteriormente, ma anche così non ci si può proprio lamentare, no?
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2
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Un bel disco, ben suonato... unico punto debole il vecchio cantante, che non è proprio malaccio, ma se ci fosse stato l'attuale Lombardo.... |
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1
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Visti live al Metal For kKds, che dire.... micidiali dal vivo... qst disco non era disponibile al loro marchandise così l'ho mandato a ritiare...anche se molto diverso da Master of Fate e con un altro cantante, l'albim è davvero valido e ne è valso l'acquisto, ottima band che meriterebbe di più!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Freeborn 2. Lord of Terror 3. The Ancient Curse 4. Sanctuary of the Kings 5. Achille’s Fury (In Hector’s Death) 6. Time Has Gone By 7. Jalwink’s Fall 8. The Walls of Troy 9. Eleanor Rigby
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Line Up
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Mirko Olivo (Voce) Giovan Battista Ferrantello (Chitarra) Alessandro Olivo (Chitarra) Domiziano Mendolia (Basso) Massimiliano Mendolia (Batteria)
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