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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Shining Blade - Touch the Night
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( 2743 letture )
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Sicuramente non saranno in molti a ricordarsi di questa band -pur presente nel nostro data base- e di questo disco rimasto leggendario nella storia del metal italiano degli anni 80. Curiosamente la sua dimensione "cult" si deve al fatto che, pur essendo stato regolarmente inciso, Touch The Night non uscì mai, decretando così la fine di un gruppo che si era candidato negli anni precedenti a diventare uno dei più interessanti della scena italiana e non, ma andiamo con ordine. Gli Shining Blade venivano da Bari ed erano autori di un heavy metal dapprima piuttosto deciso in rapporto al periodo di appartenenza, la cui miglior testimonianza è rappresentata dal demo On the Battlefield e dal successivo Ace of Blade, uno dei demo-tape di settore più interessanti della prima metà degli anni 80, e poi più soft. Gli Shining Blade inoltre, erano anche in grado di offrire concerti molto performanti, come da noi ricordato in occasione di questo articolo. Gli sviluppi seguenti della carriera dal gruppo li portarono verso soluzioni musicali maggiormente orientate verso l'HR/AOR, con l'ingresso in formazione di un tastierista a supportare meglio il nuovo corso, fino a giungere all'incisione sotto King Classic Records di Touch The Night. L'etichetta canadese però, si rivelò essere truffaldina -come molte band dell'epoca potrebbero testimoniare- e l'album non uscì mai, provocando di fatto anche la fine dell'attività del gruppo. A distanza di tanti anni però, gli sforzi in particolare del chitarrista Jimmy Troccoli hanno infine portato ad un risultato concreto, facendo in modo che la messicana Under Fire (sussidiaria della EBM) desse alle stampe l'album ottenuto dal master originale dell'86, conservando quindi i limiti di resa acustica dell'epoca che però sono anche parte del fascino dell'operazione, così come lo è la cover fintamente "antica", ma disegnata per l'occasione, con parecchi richiami a pezzi contenuti nel disco.
L'ascolto di Touch The Night susciterà indubbiamente reazioni contrastanti tra chi conosceva la band sin dai suoi esordi e quelli che ricordavano gli Shining Blade dopo la svolta AOR, ed infine quelli che non li hanno mai sentiti nominare e dovessero imbattersi nel disco. La gran parte dei pezzi infatti è tratta proprio dai demo precedenti, in particolare da Ace Of Blade, ma la versione CD mostra un gruppo più maturo e dedito ai suoni proposti in quel periodo da Twisted Sister, Ratt e compagnia, con arrangiamenti molto americani ed una presenza discreta, ma evidente delle tastiere di Gianfranco Sannicandro, un tempo assenti. Il risultato di tutto questo è che la carica di fresca immediatezza prettamente heavy degli esordi, viene qui decisamente annacquata, con parecchi brani rallentati, resi più professionali, ma anche meno spontanei. Quello che rimane intatto è la concretezza tecnica di tutti i componenti della band, con la chitarra di Jimmy Troccoli su tutto e la classe generale del gruppo. Pezzi come On The Battlefields e Winged Snake vengono raffinati rispetto alle versioni originali, la ballad d'effetto Freakish Footsteps risulta qui ancor più tale, perdendo un po' d'efficacia nella parte in crescendo e guadagnando in quella più lenta, Foolish Life inquadra meglio la sua missione di singolo potenziale giovandosi dell'apporto delle tastiere in un modo che, se edita al momento giusto, l'avrebbe portata a competere con i "singoloni" da classifica dei gruppi americani di genere. Rimangono echi concreti del furore metallico di cui al paragrafo precedente nella stessa On The Battlefield, in Night Walking ed in Bloody Birthday, quest'ultima dal demo '82, mentre Touch The Night (il pezzo) è forse il manifesto più fedele delle intenzioni del gruppo in quel lontano 1986 nell'ottica degli sviluppi che i suoi componenti auspicavano. Da notare la presenza di due video d'annata in coda all'opera -Foolish Life e What You Never Know- ripresi all’Arena Giardino di Bari nell'85 e rimasterizzati come si poteva, che conferiscono valore aggiunto all'operazione.
Sicuramente da non valutare per la qualità audio in assoluto, dato che già l'incisione originale non era eccellente, anche a causa della assoluta inesperienza in campo rock dei tecnici del suono coinvolti, i quali non riuscirono a sfruttare adeguatamente il "24 piste" a disposizione, ed in più il lavoro di rimasterizzazione non mirava certo a svecchiare il suono più di tanto (gli ascoltatori under 30 lo troveranno difficilmente masticabile), ma piuttosto a conservarne il sapore originale, Touch The Night è un risarcimento dovuto agli Shining Blade dalla sorte. Questi ragazzi infatti, avevano davvero i numeri per sfondare, anche a dispetto del suono ingentilito proposto da questo disco rispetto alle versioni originali della maggior parte dei pezzi, che chi li ha seguiti dall'inizio della carriera continuerà forse a preferire. Dopo la mancata uscita dell'album il gruppo cominciò a soffrire di tensioni interne, con alcuni membri che premevano per imboccare strade diverse ed altri che volevano mantenerne lo spirito rock-metal, fino allo split. Tutti comunque hanno continuato a fare musica. A questo proposito segnalo che il tastierista Sannicandro mi risulta essere attualmente direttore di una Accademia di musica classica a Salisburgo, mentre Jimmy Troccoli ha una sua carriera che prosegue ancora oggi con i Twilight Gate. Certe volte ritornano, e non sempre si tratta di nostalgiche ed un po' squallide operazioni di mercato prive di spessore, certe volte è semplicemente giusto che sia così, ed è questo il caso.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro: 320mph 2. On The Battlefields 3. Foolish Life 4. Bloody Birthday 5. Freakish Footsteps 6. Tonight 7. Night Walking 8. Winged Snake 9. Touch The Night 10. Strange World 11. Never Stop The Music
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Line Up
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Francesco D'Elia (Voce) Fabio Pignataro (Chitarra) Jimmy Troccoli (Chitarra) Francesco Colella (Basso) Gianfranco Sannicandro (Tastiere) Michele Ranieri (Batteria)
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RECENSIONI |
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