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Sleep - Jerusalem
( 6494 letture )
PREMESSA
La storia di questo disco è piuttosto particolare: si passa da rifiuti da parte della label a una conseguente e giusta aura di culto che lo segue da anni. Il seguito di Sleep’s Holy Mountain più che catturare entusiasmi suscitò lo sdegno della London Records, che si rifiutò di pubblicarlo. Lo fece per ben due volte, anche in seguito ad un accorciamento e alla suddivisione in sei tracce. Sembra che Jerusalem sia la stampa non autorizzata del tutto ed è anche quella in mio possesso. Le successive due ristampe portano il nome di Dopesmoker e offrono l’opera nella sua totalità (parliamo di 10-12 minuti in più) assieme ad una bonustrack live in studio. Che ci volete fare? Sono affezionato alla mia versione e le voglio bene; ho sentito quella completa (di culto e piuttosto ricercata la versione edita dalla Tee Pee) ma ascolto sempre questa, quindi questa vi pappate!

IL DISCO
Cosa volete che vi dica? Non è facile per nessuno parlare di una canzone unica che dura cinquantadue minuti, o più di sessanta in caso si stia ascoltando la ristampa successiva! Fatto sta che questo disco è semplicemente da possedere e amare; gli Sleep dal cilindro tirano fuori un coniglio di proporzioni abnormi e sfasciano il vostro apparato uditivo senza possibilità di ricostruzione!

Drop out of life with bong in hand
Follow the smoke toward the riff filled land
Drop out of life with bong in hand
Follow the smoke toward the riff filled land
Proceeds the weedian, Nazareth
Proceeds the weedian, Nazareth
Creedsmen roll out across the dying dawn
Sacred Israel holy mount zion
Sun beams down onto the sandcean reigns
Caravan migrates through deep sandscape
Lungsmen unearth the creed of hasheeshian
Lebanon.
Desert legion smoke covenant is complete
Herb bails retied onto backs of beasts
Stoner caravan emerge from sandsea
Earthling inserts to chalice the green cutchie
Groundation souls finds trust upon smoking hose
Assemble creedsmen rises prayerfilled smoke
Golgotha
Judgement soon come to mankind
Green herbsmen serve rightful king
Hemp seed caravan carries
Rides out believer with the spliff aflame
Marijuanut escapes earth to cultivate
Grow room is church temple of the new stoner breed
Chants loud robed priest down onto the freedomseed
Burnt offering redeems completes smoked deliverance
Caravans stoned deliverants
The caravan holds to eastern creed
Now smokes believer
The chronicle of the sinsemillian
Drop out of life with bong in hand
Follow the smoke toward the riff filled land
Drop out of life with bong in my hand
Follow the smoke Jerusalem.


Tutto qua? Tutto qua. Il testo merita di essere citato, coglie appieno lo spirito dell’album che, parliamoci chiarissimo, trova il suo ambiente ideale se assaporato sotto l’effetto di cannabinoidi! Il suono è grasso, acido, desertico e chi più ne ha più ne metta; il riff portante risulta un vero e proprio calcio nelle palle capace con tre note di annichilire molti dei vostri standard di pesantezza. L’incedere è lento, morboso, acido ed ermetico; non è un disco per molti e necessita di tantissimi ascolti per essere compreso appieno. La suite si arzigogola e si rincorre in un vero e proprio trip che tende a non fare prigionieri e a straniare totalmente l’ascoltatore; i non predisposti a cose del genere potrebbero essere colpiti da un serio mal di testa dopo circa una decina di minuti. Possiamo considerare l’opera come un qualcosa di estremo con la E maiuscola per composizione, fruizione, sound e quella buona dose di masochismo che richiede l’arrivare alla fine del disco senza pause. Nella maggior parte dei casi questi sarebbero difetti; Jerusalem però è un conglomerato di talmente tanti difetti che lo trasformano in un solo enorme pregio. E’ questo il suo punto di forza: l’essere un niente che si trasforma in un tutto solo per chi ha la costanza e la volontà di capirlo a fondo. Non è quindi il caso di andare a spulciare a fondo quello che succede: è un disco totalmente diverso rispetto al precedente e alla successiva incarnazione di nome High On Fire; merita però di essere scoperto e di essere una colonna portante della vostra discoteca (non quella su hard disk, ovviamente), ne esistono pochi di dischi così, pochi ma buoni e tutti in grado di suscitare emozioni e distorsioni mentali. Procuratevelo assolutamente quindi, e persistete negli ascolti, non ve ne pentirete affatto; Jerusalem (o Dopesmoker) è senza dubbio un capolavoro e una pietra miliare dello stoner tutto.



VOTO RECENSORE
93
VOTO LETTORI
90.75 su 56 voti [ VOTA]
David D.
Giovedì 6 Agosto 2020, 12.08.19
14
Musica capace di trasportarti letteralmente in un'altra dimensione. Immensi, 95.
VomitSelf
Lunedì 15 Febbraio 2016, 23.27.31
13
Ai tempi, l'ho consumato. Sarà che fumavo molto di più all'epoca...Pesante. In tutti i sensi. Ma affascinante. Anche se a mio parere "Sleep's Holy Mountain" rimane il mio preferito. Il fantasma dei primi Sabbath risucchiati da un buco nero.
Rob Fleming
Domenica 7 Febbraio 2016, 18.17.37
12
Quando uscì lo capirono in pochi. Adesso viene indicato come il genitore di un genere, lo Sludge. Una via di mezzo no? Bello 80
vecchio peccatore
Sabato 30 Novembre 2013, 10.25.06
11
Voto 90, discone eccezionale, una lunga e sfibrante cavalcata nel deserto.
Punto Omega
Martedì 17 Settembre 2013, 10.22.38
10
Sì vabbé, però ascoltarlo in condizioni normali dall'inizio alla fine è un'impresa
Animae
Martedì 17 Settembre 2013, 9.16.51
9
Disco della madonna.... e bellissima recensione!
VomitSelf [swan lee]
Lunedì 16 Settembre 2013, 7.53.33
8
Ho la versione chiamata "Dopesmoker". Che dire? Uno dei dischi più pesanti, stordenti e drogati che ho in casa...Non lo ascolto spesso, solo in determinate "situazioni", ma cazzo, 90!
brainfucker
Domenica 15 Settembre 2013, 12.05.58
7
mi fanno ridere tutti quei gruppi metalcore, deathcore e frociate varie che si credono estremi..questi con una formazione ridotta all'osso e con 3 accordi hanno creato un disco capace di svuotare l'anima..visti dal vivo e sono un esperienza mistica fatta persona
gamba.
Sabato 14 Settembre 2013, 21.52.30
6
mi avete invogliato ad ascoltarlo dopo tanto tempo, grazie!
gamba.
Sabato 14 Settembre 2013, 21.40.20
5
uno di quei casi in cui mentre si vive un brano (in questo caso l'album) il tempo smette di esistere. e riuscirci con cinquantadue minuti di musica ...è incredibile.
Galilee
Sabato 14 Settembre 2013, 14.02.34
4
C'è da dire che mi manca... Ho solo Holy Mountain che adoro... Prima o poi sia questo che Dopesmoker saranno miei.
Undercover
Sabato 14 Settembre 2013, 13.05.28
3
Non c'è da commentare...
Sara Saionchi
Sabato 14 Settembre 2013, 9.44.15
2
52 minuti d'erezione imperitura. voto: millemila
Greatest_Tiz
Sabato 14 Settembre 2013, 8.43.02
1
Che gran bel pezzo di storia!
INFORMAZIONI
1999
Rise Above Records
Stoner
Tracklist
1. Jerusalem (I-VI)
Line Up
Matt Pike (Chitarra)
Al Cisneros (Basso, Voce)
Chris Hakius (Batteria)
 
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