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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 37851 letture )
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A Tendency To Atrophy Any Sense Of Compassion, Between Supposed Lovers...
A pochi mesi dall'uscita del nuovo 10,000 Days è opportuno terminare questa sorta di breve retrospettiva sui Tool, presentando il disco immediatamente precedente al prossimo venturo (immediatamente? anni, anni e anni...), che pone i Tool nella posizione in cui si trovano oggi rispetto alla critica in generale ed al resto della scena rock internazionale. All'epoca dell'uscita di Lateralus lessi una recensione dell'LP su una rivista italiana di alta fedeltà (non ricordo con certezza se si trattasse di Suono e, per questo, mi scuso con l'autore) che, tra l'altro, descriveva l'ambiente in cui aveva avuto luogo l'ascolto-stampa. Si trattava di una sorta di navata di chiesa: il disco era stato "mandato" senza preamboli nella sua interezza, con l'ausilio di una sola (buona) coppia di diffusori, senza subwoofer o altre diavolerie, l'ambiente era (scarsamente) illuminato da pochi candelabri. Quella stanza nel 2001 doveva far calare l'ascoltatore in un'atmosfera quantomeno singolare, ed altrettanto singolare sarà risultato al giornalista il primo ascolto dell'album. Lateralus ha fissato l'attuale livello di sviluppo di un'idea di grande successo, idea portata avanti dalla band nel corso degli anni, riservandosi, spesso, tutto il tempo necessario per condurla ad uno stadio di sviluppo ancora ulteriore prima di far uscire un nuovo disco. L'idea in questione è sostanzialmente quella di prendere il rock americano, per come si è sviluppato e codificato nel corso di molti anni di storia, unirlo alle suggestioni del suono elettronico e della psichedelia, all'ancestralità delle percussioni ed alla visionarietà di parte dell'immagine cinematografica per renderlo qualcosa di nuovamente unico, ed in qualche modo irripetibile. Guardando un concerto dei Tool, specialmente un concerto americano, si ha subito idea dell'importanza che la band assegna alla potenza evocativa della propria musica; il pubblico dei live newyorkesi, si trova immerso in un'atmosfera surreale, quasi rituale, per l'intera durata dell'esibizione; è coinvolto in qualcosa di esoterico, misterioso, strano.
Il modo in cui la band in Lateralus propone all'ascoltatore se stessa è, quantomeno, affascinante. L'inizio del disco, con quello che può ricordare il rumore di un proiettore cinematografico, "trasferisce" immediatamente l'ascolto nella "dimensione" di questo CD. Si avverte il mutamento di atmosfera, ci si addentra, brano dopo brano, in ambientazioni effimere, in occulti "paesaggi" dello spirito. La band prende progressivamente per mano l'ascoltatore e lo conduce nel lungo percorso dell'introspezione, del piacere e del dolore di un'esperienza non solo sensoriale. Tutto questo contribuisce, oltre ad un songwriting di altissimo livello, a dotare Lateralus di una quantità di probabili singoli davvero incredibile: si passa con disinvoltura dall'opener The Grudge, a The Patient, Schism, Parabol e Parabola e così via chiedendosi se si tratti di una sorta di "Best Of" o di un semplice album. Si viene trasportati dal ritmo di Carey, attraverso i sofisticati ricami in cinque ed in sette della parte iniziale del platter, mentre la "liturgia" del basso e della voce indirizza e guida, pur senza mai forzare, la sensazione e l'emozione. La qualità audio di Lateralus merita forse una menzione a parte, visto che, a distanza di anni, si fa ancora moltissima fatica ad ascoltare nuovi dischi che sappiano proporne l'ottima ampiezza stereo (dx-sx ed anche "l'altezza" del fronte), la fedeltà e l'incredibile profondità degli attacchi, la nitidezza miracolosa dei transienti, l'effettistica e le incisioni degli strumenti (spesso autentici capolavori del genere) curate in maniera semplicemente magistrale.
Le dinamiche di questo disco si esibiscono, a loro volta, quasi fossero una band o un'opera a sé stante, spiegando in parte, ai tanti "emuli" di cui abbiamo parlato nelle precedenti recensioni dei Tool, con quale tipo di (sfortunatamente o fortunatamente molto raro) talento vada trattata questa materia per diventare il capolavoro che è oggi sotto gli occhi di tutti. I Tool sono una delle band che più ha contribuito a lasciare un segno nella musica in questi ultimi anni, e la palpabile attesa per il nuovo 10,000 Days è giustificata soprattutto dal fatto che, fino ad oggi, la band ha mostrato di saper andare costantemente in crescendo di disco in disco. Sono in molti, oggi, ad augurarsi che la tendenza venga confermata a fine maggio 2006, e ci risulta francamente difficile non condividerne l'auspicio.
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Idn, Lateralus dei tool è una colonna portante del metal? Davvero? Da quando?
Evios, \"basta leggere il tuo nome al contrario per capire che tipo sei\"- Ammazza boia!!...Hai poteri paranormali! \"un commento come il tuo lo scriverebbero solo i boomer bigotti e ignoranti\"- Ma anche no! \"ho visto che daresti il massimo dei voti agli Avantasia\" Anche si, se voglio, a volte solo per far incassare i tipini come te irascibili non appena gli tocchi il Tool. \"continua pure ad ascoltarti il tuo fiabesco power pippa metal pensando che sia il meglio del metal progressivo\"- Nooooo, hanno messo il divieto ad ascoltare power metal per tutti coloro che sono appassionati di rock/ metal progressivo! Da quando? Chi ha fatto il disegno di legge? Allora sono in totale contravvenzione dal 1990? Grazie Evios che mi hai informato tuttavia la musica dei Tool mi fa cacare a spruzzo, è inevitabile... |
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Oluk id Hazzup, con il commento sui Death e con questo (186), ha disintegrato due colonne della Storia del Metal.
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Oluk id Hazzup, basta leggere il tuo nome al contrario per capire che tipo sei; un commento come il tuo lo scriverebbero solo i boomer bigotti e ignoranti. \"dopo aver ascoltato per vent\\\'anni il meglio del rock e metal progressivo\" ahahahahahahaha si si come no, ho visto che daresti il massimo dei voti agli Avantasia, continua pure ad ascoltarti il tuo fiabesco power pippa metal pensando che sia il meglio del metal progressivo ahahahahahaha |
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Inascoltabile, noioso fino allo svenamento e ho pure fatto la gazzada di comperare il cd in offerta. Non è musica, è roba da tossicodipendenti e lo scrivo dopo aver ascoltato per vent\'anni il meglio del rock e metal progressivo. |
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@Paul: Eh no, i biglietti per l\' Ahmet Ertegun Tribute Concert (questo era il nome del concerto) originariamente venivano sì intorno alle 125 sterline (venduti tramite un sistema di lotteria, quindi neanche a dire che fossero disponibili per tutti), ma nei siti di rivendita, nel giro di pochi minuti i bagarini già li rivendevano a 1800, e un paio di loro venduti per un\'asta da parte della BBC sono arrivati alla cifra record di 80.000 (non uno zero di meno). |
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Minchia, una cifra del genere secondo me non l\'hanno spesa nemmeno quelli che sono andati a vedere la reunion dei Led Zeppelin a Londra nel 2009, spero che almeno incluso nel pacchetto gli abbiano regalato anche una copia di Fear Inoculum  |
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@Mathmos: Però diamole le informazioni complete. L\'evento in questione, Tool Live in the Sand, prevedeva 3 serate tra 7 e 9 marzo in Repubblica Dominicana, in cui il gruppo si esibiva nelle prime 2 (nella terza erano headliner i Mastodon). Le tagline promozionali delle serate riportavano \"two UNIQUE sets\", ma come nessuno si aspettava, il gruppo suonò entrambe le serate... condividendo 3 tracce in ognuna, anche perché nella seconda serata, tra fischi, lanci di oggetti e gente che se ne andava, l\'ultimo pezzo (e quarto condiviso) non fu suonato. I giorni seguenti, 2 avvocati, tra cui un fan del gruppo, hanno rappresentato la parte in causa dei fan, radunando almeno 100 denunce (aka class-action) contro il gruppo per \"non aver suonato una setlist \"unica\" in ogni serata\", il che significava tutte tracce diverse (che poi si potrebbe discutere sul significato di \"unico\", specialmente se usato per un concerto). L\'accusa sarebbe quindi di \"false advertising\". Usando la logica però, si scopre che il problema in realtà non erano né le setlist, né il gruppo, né i fan né la location, ma... l\'organizzazione e i prezzi: il package prevedeva ALMENO che si soggiornasse in un hotel con stanze luxury, e la più economica partiva da 5175 dollari A PERSONA. |
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Attenzione, la rivolta degli hipster si fa seria: non solo i Tool sono stati duramente contestati, ma adesso il pubblico presente sta organizzando una causa legale collettiva contro di loro per ciò che è accaduto al Live in the sand 2025 |
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Attenzione, Tool contestati duramente dai loro stessi fan nella seconda data durante il loro tour chiamato Live in the sand 2025. Inizia la rivolta degli hipster |
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@tutti quelli che hanno citato Harry Manback: in Salival è presente la seconda parte con un\'altra telefonata dell\'italiano incazzato che insulta Maynard, la base musicale in sottofondo è la stessa ma suonata con keyboard e synth. Troppo geniali. |
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@progster78 in un certo senso, si può dire che Zucchero sia stato il precursore dell\'ostilità cantanti e gruppi verso l\'uso degli smartphone ai loro concerti. Lo stesso Maynard e i Tool quando li ho visti dal vivo ne proibiscono l\'uso, almeno in via teorica, con appositi avvisi espliciti che comunque non vengono rispettati dal pubblico. Ho letto che al concerto dei Ghost che si terrà a Maggio a Milano verrà invece sperimenta una nuova tecnica per proibire l\'uso dello smartphone durante il concerto, sarà obbligatorio riporlo in una custodia fornita dallo staff e che sarà riaperta all\'uscita. Non so come verranno gestite le operazioni di questo tipo, di certo non invidio chi dovrà chiudere e poi riaprire migliaia di custodie e chi dovrà restare in fila per attendere il proprio turno. Ah, riguardo al video di Zucchero, viene indicato il lancio di bottiglie, ma in realtà per una volta è lo stesso Zucchero che le lancia contro il pubblico Come dicevano Aldo, Giovanni e Giacomo in un loro sketch: cioè, qui si sta ribaltando la situazione!  |
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Aggiungo Brian May...poi è stato l\'unico artista italiano ad esibirsi al Freddie Mecury Tribute.Ho finito con l\'OT. |
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A prescindere dai suoi noti problemi di alcolismo e dal suo carattere bizzarro, Zucchero Fornaciari è stato un SIGNOR CANTANTE E ARTISTA. I primi 7 album, fino a Spirito DiVino, che già mostrava un evidente calo rispetto ai predecessori, potrebbero benissimo figurare nella sezione LOW GAIN e anzi spero che almeno Blues e Oro, incenso & Birra vengano recensiti. Ha collaborato con musicisti del calibro di B.B. King, Miles Davis, Joe Cocker, Sting, Eric Clapton, Jeff Beck, Stewart Copeland, Steve Smith, oltre a Ennio Morricone e Michael Kamen come arrangiatori. E stavo dimenticando Luciano Pavarotti in Miserere. Credo che nessun altro cantante italiano possa vantare più collaborazioni di tale prestigio come Zucchero. |
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Quella di Fornaciari non me la ricordavo...fortuna che non c\'era ancora la moda delle foto col cellulare...cmq spassoso quel video. |
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HAHAHAHA se i concerti di Zucchero sono sempre così bisogna che anche io cominci a seguirlo!!!! Mi ha fatto schiantare!!! Ma quanto era sbronzo marcio??? \"Vedo un entusiasmo fantastico! Quella lì sta mandando i messaggi...capisci...con gli SMS! Quel baraccone! Quel troione! Quel bagascione! Quel lavandino! QUELLA Catamarano! (a questo punto con QUELLA al femminile ho rischiato l\'infarto per le risate!) Quella bagascia! Quel, come si può dire? Quel cassonetto! Hai capito, sta mandando i messaggi al suo amorino! (e anche qua per il tono di voce che ha usato sono stato vicino a fottermi le coronarie!!!) Quel baraccone schifoso!\" HAHAHAHA!!!! |
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Bravissimo proprio quel programma (mi sfuggiva il nome)! Che gran puntata, che bei tempi, e che gran gnocca Tamara Donà! Mi è venuto in mente, per eguagliare il climax raggiunto dai Tool con Message to Harry Manback, di un episodio avvenuto durante un concerto di Zucchero, il quale completamente ubriaco si mise a insultare una signora del pubblico, la pittoresca sequela di insulti con in sottofondo l\'intro con l\'Hammond di Diavolo in me resero il tutto assolutamente epico e onirico Sul tubo c\'è ancora il video, si intitola Zucchero: video integrale insulti e lanci di bottiglie  |
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*Night Express...sorry. |
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Mr.Peanutbutter,quella \"rissa\" me la ricordo anch\'io come fosse ieri...il programma era Music Express condotto da Tamara Donà,ci son cascato di brutto.Scusate l\'off-topic. |
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Comunque conoscendo lo spirito goliardico di Elio non escludo che quelle chiamate fossero un loro scherzo. Ricordo ancora la trollata che fecero durante un programma musicale di Italia1 in cui inscenarono una contestazione contro di loro da parte di fan di Ligabue, seguita da una finta rissa. Sul tubo dovrebbe esserci ancora il video  |
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Ahahahah verissimo, un momento squisitamente onirico! Una cosa analoga la fecero Elio e le storie tese, nella ghost track della canzone Ho molta paura ci sono messaggi minatori lasciati alla segreteria telefonica indirizzati a Elio da parte di una signora che lo accusa di aver insegnato volgarità a suo figlio, insultandolo e minacciando di perseguitarlo tramite una fattucchiera  |
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Mi ricordo la prima volta che l\'ascoltai...quelle dolci note di piano iniziali e poi l\'apoteosi,ahahah. |
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@progster78 oltre all\'ultima enigmatica frase riguardo l\'invito di praticare fellatio a bordo dell\'aereo, anche \"you know im involved with black magic?\" è geniale pura poesia  |
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Che pezzo quello  |
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@Why? ahahahah la tua domanda ce la facciamo tutti da molti anni! In realtà si tratta della \"canzone\" Message to Harry Manback presente su Aenima: è un intermezzo strumentale su cui è stato riportato questo messaggio vocale lasciato sulla segreteria telefonica di Maynard. Se la versione che ricordo è corretta, questo tizio italiano dormì a scrocco per un periodo a casa di Maynard spacciandosi come amico di Adam Jones (il chitarrista), una volta scoperto il raggiro Maynard lo cacciò brutalmente via, il tizio italiano non la prese bene e iniziò a stalkerare Maynard con messaggi minatori al telefono come questo. |
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Non entro nel merito della questione, delle opinioni sul disco e della sequela di insulti bilingue, ma perchè la \"suzione\" deve avvenire proprio su di un aereo?? |
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@Bifidus figlio di puttana, sai che tu sei un pezzo di merda?
You think you\'re cool, right?
When you kicked out people your house
I tell you this, one of three Americans die of cancer, you know?
Asshole. You\'re gonna be one of those.
I don\'t have the courage to kick your ass directly.
Don\'t have enough courage for that, I could, you know.
You know you\'re gonna have another accident?
You know I\'m involved with black magic?
Fuck you. Die. Bastard.
You think you\'re so cool, hm? Asshole.
And if I ever see your fucking face around, in Europe or Italy, well I\'ll
That time I\'m gonna kick your ass.
Fuck you. Fucking Americans, Yankee.
You\'re gonna die outta cancer, I promise.
No one does what you did to me.
You wanna know something? Fuck you.
I want your balls smashed, eat shit. Bastard.
Pezzo di merda, figlio di puttana.
I hope somebody in your family dies soon.
Crepa, pezzo di merda, e vai a succhiare cazzi su un aereo! |
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Ciao Bifidus, leggiti il commento #64. In quel commento #steelminded elenca una serie di motivi per i quali l\'album non gli è piaciuto. Ebbene, a me, per gli stessi identici motivi, piace.Quindi riprendo quel post e ti dico che:
1) I loro brani non prevedono facili melodie ma groove e ritmi ripetuti, asfissianti e affascinanti 2) la loro musica è riconoscibilissima, di album in album, di brano in brano sembra di assistere ad una continua ricerca sugli stessi brani 3) i loro riff sono composti di norma di poche note/accordi (all\'interno dello stesso riff), con un range piuttosto limitato di tonalità; 4) la loro musica non prevede tonalità alte e quindi appare sempre austera senza mai scadere nell\'effetto canzonetta 5) il loro stile è asfissiante e avvolge in una spirale al ribasso; è come se le emozioni rimanessero immagazzinate, essendo destinate a dilaniare dall\'interno. Depressivo senza via d\'uscita. Inesorabile. 6) non prevedono parti solistiche vere e proprie e quindi niente assoli sbrodolati e inutili 7) proprio per questo possono non impressionare dal punto di vista tecnico (a parte il batterista probabilmente) perché mettono sempre la tecnica al servizio di questa spirale ossessiva di musica avvolgente 8) fanno canzoni molto lunghe e non si limitano ai canonici tre/quattro minuti nonostante la struttura semplice dei pezzi per dare vita a un ricamo musicale e non a delle canzonette facili 9) sono figli del filone grunge/new metal/crossover che è quanto di meglio c\'è stato negli ultimi trent\'anni. Ecco, in tutto ciò per me sta la bellezza dei Tool. Se poi non piace, sogni d\'oro e buona dormita. C\'è chi davanti alla contemplazione delle onde del mare, del loro ritmo, del rumore, delle loro forme che si ripetono ogni volta con qualche variazione, della vastità del loro blu profondo, si esalta, e chi si addormenta. |
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Appena finito di ascoltare per la terza volta sul tubo...devo ammettere che come sonnifero mi è piaciuto molto, credo che lo userò d\'ora in poi quando non avrò difficoltà a prendere sonno. Vorrei capire dov\'è tutta questa bellezza di album di cui si parla tanto da anni. |
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Hacksaw siamo in due, tutte le volte che ho provato ad ascoltarli mi hanno sempre dato un senso di noia e abbiocco, dopo per carità de gustibus. |
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Mai apprezzati troppo, sono certamente dei grandi ma richiedono troppa concentrazione nell\'ascolto. I loro videoclip sono molto fighi e strani. |
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Se non si da 100 a Lateralus dei Tool che probabilmente e\' uno dei 10 dischi migliori di tutti i tempi assieme a Opeth,Dream Theater,Jimi Hendrix,Led Zeppelin,Black Sabbath,Pink Floyd,Santana fra i migliori che mi vengono in mente ..a chi bisogna darlo?!Questo e\' il migliore dei Tool e disco da primi 10da isola deserta !Voto 99 perche\' di piu\' non si puo\'! |
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Il commento 157 sottostante sembra opera di un cabarettista di pessimo livello. I Tool non sono per tutti, alcuni sono incapaci di comprenderli e indegni di giudicarli. |
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VOTO 60...solo per il batterismo di Carey, tutto il resto è noia. |
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Commento 140 Plutonio ma non raccontare cazzate, ho visto Maynard due volte con i Tool a Firenze e una volta con i APerfectCircle a Verona e non ha mai dato le spalle al pubblico. Se non vi piacciono i Tool e fate gli hater anche dei loro fan fatevi una bella sportina di cazzi vostri ed evitare di commentare i loro dischi |
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La conferma dell\'estro visionario di Maynard & co. Pezzi clamorosi: Parabola, Parabol, Lateralus, Schism. |
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@Rob Fleming non voglio sembrare puntiglioso e scassapalle, però secondo me l\'unico pezzo degli Hurt riconducibile ai Tool è Rapture, pezzo clamoroso e con un videoclip fantastico. Comunque, ottimo che qualcuno si ricordi degli Hurt dato che 20 anni fa erano molto promettenti e oggigiorno credo che saremmo in quattro gatti a conoscerli. Non sono un grande ammiratore dei gruppi post grunge (tranne quelli di ottima qualità vedi AlterBridge, Creed, primi Shinedown e qualche altri meno noti che hanno avuto vita breve) ma devo dire che i primi due album degli Hurt erano davvero belli, songwriting molto variegato ottimamente interpretato dal cantante J. Loren, voce magnifica. Peccato che siano poi calati e scomparsi in fretta. Vorrei segnalarvi sempre di quegli anni gli Atomship, gruppo alternative/post grunge molto bravi e molto sfortunati, su emule recuperate Mothra e Aliens (due pezzi Tool-ish), il loro batterista è assolutamente incredibile, mi meraviglio che sciolto il gruppo non abbia trovato spazio in altri gruppi, misteri della musica... |
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Con Lateralus per me hanno già raggiunto il loro apice, impossibile fare di meglio come dimostrano le produzioni future che per quanto buone stanno troppe spanne sotto. Riguardo la questione \"tecnica strumentale\", beh Carey è un fuoriclasse assoluto, questo spero sia fuori discussione. Adam Jones, così come di conseguenza Chancellor, hanno di base una netta flessione crossover e di conseguenza le ritmiche non devono essere per forza ostiche da eseguire. Quello che fa la differenza è il gusto compositivo, che nessuno altro al mondo possiede. Gli assoli nelle composizioni dei Tool sarebbero fuori luogo e assolutamente non funzionali alla struttura dei brani. Non serve ostentare la propria perizia tecnica a ogni nota per dimostrare di essere dei grandi musicisti, fidatevi, ve lo dice uno che fra i propri gruppi preferiti ha anche Dream Theater e Symphony X. |
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Un album che non mi stancherò mai di ascoltare a ripetizione, è incredibile pensare che a distanza di oltre ventanni suoni ancora così innovativo e visionario. Mi fanno ridere e allo stesso tempo incazzare i commenti denigratori nei loro confronti: sostenete che non siano musicisti formidabili? Ma con che cazzo di titolo parlate, che cazzo ne sapete di bravura? Quanti altri gruppi conoscete che hanno composto musica del loro livello? Ve lo dico io: NESSUNO. Addirittura c\'è chi lamenta la mancanza di assoli nella proposta musicale dei Tool, a riprova che c\'è chi proprio non capisce un cazzo di musica. Vi meritate solo robaccia come Rhapsody, Hammerfall e compagnia cantante... |
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Rob Fleming,gli Hurt non li conosco...devo rimediare. |
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Intanto diciamo che dietro al microfono c\'è un fuoriclasse. Sui musicisti non ho competenze approfondite, ma a me pare che il batterista sappia decisamente il fatto suo. E bassista e chitarrista....giuro, non capisco cosa cerchi la gente. Questo gruppo ha un fascino tutto suo che nessuno è riuscito a emulare. Un paio ci sono andati vicino, gli Hurt con Vol 1 e i Soen con l\'esordio. |
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E per quanto riguarda la tecnica diciamo che c\'è un certo Carey dietro le pelli che non è sicuramente uno scarso. |
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Ma difatti non ha senso. È un po\' come dire che Discipline dei King Crimson non è né un disco tecnico né prog perché non assomiglia ai primi album degli Yes. |
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Album fantastico,non c\'entrano nulla con i Dream Theater...non riesco a capire perché ci si ostina a paragonarli con loro. |
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Questo album è un colpo di genio...del marketing, solo marketing e non vedo tutta questa mostruosità di tecnica tanto da paragonarli a Dream theater ecc... |
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Questo album è sicuramente uno dei più discussi della storia della musica rock, c'è chi lo elogiao, c'è chi lo critica aspramente e c'è chi si accontenta. Io lo ascoltai per la prima volta nel 2002, dopo vent'anni di metal ultra tecnico e ricco di virtuosismi, dal jazz, fusion e rock ecc, mi lasciò l'amaro in bocca. ricordo che i miei amici non fecero altro che osannarlo continuamente, mettevano Tool alla pari di Dream Theater...e io mi incaspitavo parecchio.
Oggi lo riascolto con attenzione e posso confermare che la muisca che rivela spunti interessanti e fascino esoterico è niente di diverso da ciò che pensai nel 2002: MEDIOCRE. Partiamo dal songwriting: è frutto di una mente sotto effetto di sostanze strane e dottrine strane, tolta la suggestione resta in nulla. Tecnica strumentale: si salva il batterista che poi non è tutto sto mostro tanto osannato, nel panorama metal rock fusion ne abbiamo avuto centinaia migliori anche tra gli sconosciuti....durate del album eccessiva, insomma è barboso ma tanto tanto. |
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@Fizu, non sapevo che \"al coni\" li ritenevano mostruosi. Dici che li faranno partecipare alle prossime olimpiadi  |
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Come si sa, i gusti n fatto di musica sono soggettivi, come peraltro per ogni forma di arte. I Tool sono interessanti, non li trovo così mostruosi come al coni ritengono. Sono abituato troppo bene coiFates Warning, Dream Theater, Pain Of Salvation,SymphonyX ecc. Sono sicuramente un buon gruppo |
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Solo ora, dopo tanti anni, mi accorgo che c\'è un errore nell\'ordine delle tracce, vanno invertiti i titoli della n. 10 e della n. 11: la n. 10 è \"Disposition\", mentre la n. 11 è \"Reflection\". |
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I commenti ad alcune recensioni possono essere davvero illuminanti per meglio comprendere l’eterogeneità del pubblico metal, e (purtroppo) i vezzi e le stranezze di una parte di esso. A leggere certe perle di saggezza ci si rende infatti conto che spesso le critiche nei confronti della band losangelina non sono affatto mirate e sensate, ma piuttosto campate per aria o per meglio dire basate sul nulla!! E dunque direi che “a volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio” (cit.). |
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Oluk_aknim ma infatti i Tool di tecnica musicale ne hanno poca, per i tempi in cui erano nati si può dire che facevano cose originali ma oggi in giro ci sono musicisti molto più bravi. Non dare ascolto ai fan dei Tool, si comportano come se fossero una setta, sono peggio anche dei fan dei Manowar. Anche lo stesso cantante dei Tool li schifa, canta girato di spalle o dietro a un telo per non doverli guardare in faccia. |
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Il miglior album della storia. Punto. L\'iniziale The Grudge e la parte centrale che va da Schism a Lateralus è un susseguirsi di orgasmi sonori |
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Dopo essere rimasto ammaliato da Fear Inoculum ho recuperato pure questo che avevo già ascoltato ma chi se lo ricordava. Mi piace ma lo trovo meno ossessivo dell\'altro. Capisco che chi li conosce magari non sopporta Fear Inoculum per le autocitazioni però io li conosco poco e quindi sticazzi. Commento #64 del buon @Steelminded molto bello, lo quoto completamente, tutte le sue motivazioni per me sono valide per spiegare però perché a me, invece, questi dischi piacciono molto. A parte l\'ultima motivazione n. 10 che non mi interessa. Bellissimo anche il commento #109 di @Francis Archon, mi ha fatto schiantare, come se di fronte a quelli che non apprezzano i Tool e criticano i loro fan abbia volutamente scritto l\'elogio ultimo e definitivo, di una esagerazione galattica: \"non vi piacciono i fan dei Tool? Allora beccatevi questo commento\". |
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Frustrazione, noia e sonno...questo è ciò che ho provato ascoltando questo album! Lino Banfi direbbe: masturbazioni cervellotiche! |
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La parola agli esperti... |
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@Oluk_aknim concordo, bisognerebbe chiederlo a quegli hipster che hanno commentato sotto e che li considerano come degli dei venuti in terra. Assoli ne hanno mai composti? Mah |
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Mai digeriti, flatulenza musicale, sinceramente è la decima volta che riprovo ad ascoltarlo, se sei strafatto può andare bene altrimenti meglio dirigersi su altra musica, oltretutto sto ancora cercando di capire dov\'è tutta sta bravura decantata di Danny Carey ma soprattutto del chitarrista e del bassista... |
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Metto i Tool a metà strada fra i Dream Theater e i Rammstein |
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Ascoltato molto attentamente stamattina, dopo due canzoni mi sono appisolato, non fa per me anche se mi è piacuta la batteria. |
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Io evito di elogiare la band o di mettere in evidenza gli innumerevoli pregi di questo disco, perché aggiungerei poco o nulla a quanto è stato detto su di loro; chi voleva apprezzarlo lo ha già fatto a suo tempo, a partire ovviamente dal momento in cui è stato pubblicato, per cui è inutile rimarcare l’ovvio. Il fatto, poi, che ad alcuni il disco possa sembrare noioso o inconsistente, è comunque normale e fisiologico, la cosa non mi stupisce affatto; ciò che mi fa sorridere, invece, sono le modalità scelte per criticare l’opera, che sono (in alcun casi) intrise di pressappochismo e paiono sorreggersi sull’argilla più che su argomenti realmente validi. Già solo inserire “Lateralus” nel solco del “sound rock alternativo” (n. 123) dell’epoca e tirare in ballo presunte “componenti grunge” (n. 123) mi fa capire quanto possano essere superficiali e improvvide certe critiche; se poi ad esse si vogliono aggiungere considerazioni di carattere extra-musicale che sono palesemente false allora il quadro diventa davvero sconfortante.
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Penso che un disco così meriti un pò di più di un ascolto sul tubo. Non sono mica i Gem boy. |
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il punto non e' se sia noioso o meno, con questo disco e il precedente i tool hanno praticamente inventato un genere a se stante e' la loro unicita' il loro punto di forza. poi chiaro che possono annoiare a morte, ci mancherebbe, come qualsiasi cosa. a me annoia a morte il thrash metal tupatupatupa, ma riconosco l'importanza storica di determinate band (quella e' innegabile) |
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Disco ascoltato sul tubo tra i suggeriti, noia mortale!! Penso che sia in pò sopravalutato. |
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@Dr.Hammer hai ragione, soltanto che a me non è mai piaciuto molto, già dall'inizio (anche se le prime volte lo "apprezzavo" di più). È un album abbastanza valido, ma condivido in parte anche il commento di Ruffo; non è il capolavoro tanto decantato...gli altri album li apprezzo lievemente di più... |
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A distanza di anni ho riascoltato il cd non lo facevo da un era. Stranamente mi ha rotto dopo due tracce, quando lo comprai ero gasatissimo e mi piaceva un botto mentre oggi non riesco a sopportarlo. Ammetto di essere perplesso, è come se qualcosa sia davvero cambiato in me. Il commento di ruffo è spietato ma condivido il succo del discorso al 80%, nella mia classe alle superiori anche i discotecari si comprarono questo cd e il giorno appresso camminavano a tre metri da terra e non parlavano d'altro quindi ammetto che andava di moda, Toxicity dei SOD anche peggio però questo mi piace anche se troppo pubblicizzato, Toxicity chop suey e aerials valgono l'intero album. |
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...il loro disco piu' bello.....puo' piacere o non piacere...questione di gusti....ma parlare di marketing...o gregge....poi..... |
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Magari sarà leggermente esagerato, ma il commento qui sotto non è del tutto cestinabile, e si può applicare a molti presunti "capolavori" osannati dalla massa. Il dover "per forza" elogiare un qualcosa solo per il fatto che lo fanno tutti, quando magari personalmente piace poco, e come dice Ruffo "questo fa di me un intenditore" è un qualcosa che non ho mai capito e che ho sempre combattuto. |
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Un trip terrificante servito al gregge dopo una dose esagerata di marketing, l'album più sopravvalutato della storia della musica moderna, anche all'epoca nulla aggiunse di nuovo se non un ripercorrere il sound rock alternativo misto a componenti grunge già noto grazie a band come Soundgarden ecc di ispirazione sabbatiana. Qui Danny Carey e il suo esoterismo sono serviti per impastare il sound impreziosendolo quà e la di qualche melodia mistica tra percussioni orientali e voci lontane che ai più sempliciotti fece gridare WOW! A me invece ha lasciato totalmetne indifferente. Tecnicamente l'unico che dimostra di avre padronanza dello strumento è Danny Carey, il chitarrista basa le sue ritmiche su pochi accordi, distorsione sporca e dulcis in fundo neanche un solo, una linea melodica e con il passare degli anni non si è evoluto, ricorda me stesso quando suonavo la chitarra da un paio di mesi.
La durata delle canzoni è...mistica...si proprio così, durano troppo come l'ntero album, se fosse durato la metà magari sarei riuscito ad ascoltarlo qualche decina di votle ma purtroppo è indigesto. La cosa incredibile e che non c'è essere umano rockettaro o metallaro o poppettaro che non elogi questo album, anzi si fa gara a elogiarlo quasi come per dire "Lateralus è un capolavoro e questo fa di me un intenditore", na massa di pecoroni piegati al volere del mercato. All'inizo la musica suona strana, la curiosità cresce, i primi dieci minuti pensi "chissà dove vanno a parare"...poi giunge la noia mortale e fermi tutto. Questa è musica per chi fa uso di oppiacei. Stessa sorte di pompaggio mediatico subì anche Toxicity dei System of a down, mentre "Burn the sun" degli ARK passò ingiustamente inosservato!
Lateralus? No grazie, il mio voto è 40!
Ora sarò scannato dal branco...anzi no dal gregge! |
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Parabol/parabola qualcosa di indescrivibile, è meraviglioso il modo i cui la prima defluisce nella seconda. Per me una delle migliori prestazioni di maynard e sicuramente tra le canzoni più belle ed emozionanti che abbia mai sentito. |
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Per me il punto massimo mai raggiunto dai Tool, che sviluppano quanto di fantastico già contenuto in Aenima (a sua volta evoluzione di Undertow) e confezionano un'opera d'arte senza tempo sia per contenuti musicali che tematici. Tracklist posizionata in modo perfetto, un susseguirsi di saliscendi da mozzare il fiato. Voto 99 a questo patrimonio mondiale dell'umanità. |
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Quando il Metal è ARTE! Uno dei migliori dischi di SEMPRE! |
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T-O-P !!!! VOTO 100 ASSOLUTAMENTE UN CAPOLAVORO |
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Bello sicuramente ma inferiore a 10000 days |
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Non sono borioso e nemmeno radical chic,ma caro Connor a me sto disco piace,piace e piace ancora.
Voto 95 |
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Ogni band ha il suo stile ed il suo modo di suonare. Non esiste chi è migliore di chi o cosa. È frustrante vedere come, nel 2019, la gente veda la musica in modo così limitato. E c'è chi spara frasi copiate da altre persone, senza saperne il significato, solo per far vedere che è competente in materia. Vogliamo parlare di musica veramente? Allora smettiamo di fare confronti. La dimostrazione dell'ignoranza è racchiusa proprio in questo. "Band sopravvalutata", "la creatività è altro". Rispetto i pareri di tutti, ma una domanda sola: che cos'è la creatività? Qualcuno mi risponda a questo, visto che vi divertite a fare i saccenti. |
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Connor, il tuo nick e' bello perche' ricorda quello del grande Jimmy, quello r.c. non e'. Wilson T2000 in puro acciaio, niente sofismi. Questa band? elucubrazione, forse buona, troppo meditabonda |
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Sopravvalutatissimi. La vera creatività è ben altro. Solo quei boriosi radical chic della musica possono esaltare un gruppo del genere. |
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Bello, non certo un capolavoro, però alla fine dell'ascolto vien voglia di tirarlo fuori dalla finestra....a mio avviso |
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Ma farsi meno pippe mentali e godersi la musica no? Marònn...ci si prende troppo seriamente. Disco della madonna a mio avviso, e grande band. L'essere sopravvalutati o viceversa è appannaggio del pubblico e della stampaglia. Ecco perchè Keenan detesta i suoi fan  |
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Il peggiore dei mali degli ultimi anni è rappresentato da quegli hipster della minchia che commentano atteggiandosi da saccenti con frasi del cazzo che non significano nulla pensando di apparire intelligenti e alternativi quando invece non sano distinguere la merda dalla cioccolata |
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Ecco qua, rincariamo la dose, adesso scomodiamo pure l'alfa e l'omega, se non la creazione della musica, perché non la creazione stessa dell'universo e la sua stessa fine ??
Assurdo, ridicolo.
Dai chi offre di più ?? |
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Si potrebbe dire che Lateralus sia un capolavoro, un must, un'opera d'arte, un masterpiece. Ma non sarebbe corretto. Non servirebbe a descrivere il disco. Semplicemente, in migliaia di anni di evoluzione del linguaggio non sono stati concepiti vocaboli che siano in grado di descrivere Lateralus. La funzionalità di qualsiasi aggettivo esistente risulta inadeguata. Limitiamoci a definirno con due parole: l'alfa e l'omega. Una supernova in grando di risucchiare qualsiasi cosa viene definita musica dentro il proprio campo gravitazionale. Niente può contrastarlo. Niente può superarlo. Niente può eguagliarlo. Nemmeno la band stessa, è stata più capace di ripetere una simile impresa. Tutto è finito. Tutto è defunto. |
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Faberxander, mi sembra un'affermazione esagerata. Essere degni di ascoltare i Tool ?? Ma che è una religione ?? Ma chi sono i Tool Dio che può o meno accettarti a godere del Paradiso ?? Tool grandissimo gruppo per carità, ma questa idolatria verso di loro che sento in giro a me sembra ridicola come quella che c'è verso Steve Jobs ad esempio. Sta cosa qua assomiglia molto non solo all'idolatria, ma anche allo snobismo, che è una cosa sempre sbagliata. |
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I Tool possono piacere o meno, ma questo non importa.
Il problema è essere degni di ascoltare i Tool. |
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@galilee: a me i PT, piacciono, nella norma diciamo. Il problema è Steven Wilson solista..il sonnifero per antonomasia. |
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Non sono uno dei miei super gruppi , ma sinceramente non li ho mai considerati troppo difficili o addirittura noiosi. Cosa che mi capita coi porcupine tree. Mi piacciono ma dopo un po perdo l'attenzione. Cme dico sempre, è solo una questione di feeling |
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A leggere certi commenti sembra che la capacità di sopportazione di molti ascoltatori sia piuttosto elevata e che in alcuni casi si sfiori addirittura il masochismo...!!  |
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@Steelminded (64) almeno hai le idee chiare! Solo direi che al punto 9 hai esagerato in soggettività ed il punto 10... serviva ad arrotondare la cifra? Ah ah scherzo, però non direi che sono figli del filone grunge anche se temporalmente potrebbe essere possibile, non potrebbe esserlo invece l'accostamento al numetal. La lunghezza dei brani... opinabile. Io quando vedo pezzi da 3:41, 3:50, ecc. ho sempre il sospetto della formuletta radiofonica... diciamo che parabol+parabola ad esempio è un'agonia, ti do ragione, ma la sola "parabola" pur nella sua lunghezza è una grande song! Di certo i Tool vanno presi a piccole dosi  |
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Mi accodo a quelli che non apprezzano questa band. Non so, sono anni che provo ad ascoltare i Tool ma non riesco a farli miei, i loro album mi annoiano a morte, sono due palle infinite con mille autoplagi ripetuti, e poi lo dico io che sono fissato con generi ossessivi e claustrofobici come lo sludge, il doom estremizzato, lo space rock e affini dove magari ci sono due note ripetute per 9 minuti. Sinceramente non riesco a vedere tutta questa paventata genialità, intuisco il potenziale e la bravura di questi musicisti, alcuni pezzi li trovo eccellenti, però nel complesso ogni loro album resiste 4 brani e poi sono costretto a toglierlo dal lettore per la noia. Niente, i Tool non fanno per me. |
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Steelminded, ho letto solo ora il tuo commento al numero 64 e concordo con te su quasi tutto. |
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100
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Nullatenente, approvo! |
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Certo poi ci sono le eccezioni, ovviamente. Come c'è sempre qualcuno che persevera. Pazienza. Di sicuro qualche punto a favore ce l'hanno, suoni ottimi dal punto di vista del missaggio, capacità tecniche sopra la media e forse qualcos'altro, però considerando il periodo in cui sono emersi, sarebbe dovuto essere uno standard. Per questo, visto che ho letto di paragoni coi pink floyd, ma ci andrei un pò cauto, ho sempre preferito di gran lunga gente come i porcupine tree, i quali non sono/erano per nulla claustrofobici come questi però rientravano in quel giro un pò metal, un pò rock, un pò prog di fine 90 diciamo, dove ci si aspetterebbe durante l'ascolto qualche sussulto. Invece non accade mai nulla. Insomma, di musica dove accade nulla ce n'è in abbondanza mi pare. Boh, ho comprato i loro dischi, li ho visti dal vivo, ma ogni volta dopo 5 minuti partivano sonori sbadigli. Mettici pure gli hipster de noantri che ne fanno altarini... |
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Ma infatti, anche io li approvo, per esempio. |
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Sicuramente tutta l'approvazione viene da gente che ha iniziato ad ascoltare musica pesante un pò tardino. Si salvava qualcosa degli a perfect circle, seppur sempre a livello contenuto. Per il resto trovo i tool una band noiosa, paracula, che non servirá per l'eventuale crescita o arricchimento di un genere che ormai non ha più senso, perchè i cicli sono fatti per essere chiusi. |
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beh ma cosa sarebbe sta moda dei S.V. ai Tool? Quattro rece e tre "senza voto"... hum... lo sapete che il metallaro medio è un cazzo di caprone, giusto? Dovete scriverlo che è un GRAN DISCO, 90 |
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Comprato appena uscito. L'ho riascoltato recentemente, credo per la milionesima volta... disco immortale. |
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Un'esperienza di vita. |
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Non mi hanno mai entusiasmato. Ottime produzioni ed ottimi musicisti, ma i pezzi li trovo eccessivamente e (molto spesso) inutilmente lunghi, poveri di melodia, troppo ossessivi e senza un vero filo conduttore. Nonostante tutto, vi sono sicuramente degli spunti interessanti. P.S.: non credo che sia sufficiente che un lavoro sia complicato ed originale perché possa essere definito "arte". |
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Klostry@ se uno non vuole capire non può pretendere ragioni, e di questo te ne sei accorto.  |
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@ Crimson (n. 80): la tendenza a guardare alla musica in termini scalari o gerarchici, per cui per ogni buon gruppo bisogna per forza citarne un altro che lo sovrasta in termini artistici (a mò di gara), è una pratica abbastanza discutibile capace per lo più di innescare discussioni totalmente prive di senso; incomprensibile, a tal proposito, il paragone da te fatto tra i Tool e l’avanguardia dei ’70… l’idea quindi che da un’esagerazione (quella dei fans) ne debba nascere un’altra (in questo caso, la tua) la reputo sbagliata. Per il resto, la band ha venduto milioni di copie, certo, ma si tratta francamente di un caso particolare, ovvero della classica situazione nella quale la qualità va a braccetto con dei numeri che sono relativamente grandi; l’immagine che ne dai, però (“li ascolta praticamente qualunque ragazzino finto alternativo...”), oltre ad essere semplicistica, poggia inevitabilmente sul nulla dal momento che si tratta di una semplice supposizione (o percezione) personale che non può essere in alcun modo verificata. |
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@Arrraya, non so se sia un bene o un male, perché potresti anche avere ragione su tutto il fronte per quanto mi riguarda... semplicemente non mi trovo mai (o quasi mai) d'accordo sulle tue "visioni" e argomentazioni, ma non ho mai preteso ragioni.  |
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...e meno male!!  |
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@Steelminded, di sicuro non provengo dall'universo di @Arrraya... |
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Beh, mi viene in mente quello che disse Branduardi circa i suoi estimatori e i suoi detrattori: la sua musica è come l'aglio, un sapore forte e deciso che lo si ama o si odia senza via di mezzo. Chi è amante dei suoni descritti dai 10 punti di Steelminded@ troverà sempre ostiche le sonorità dei Tool, ma ritengo che sia stato troppo severo nelle sue considerazioni. Credo che per una scelta ben precisa , la band esplori particolari combinazioni, successioni di intervalli inconsueti per il mondo del rock, insomma c'è uno studio particolare che parte dall'interesse per la geometria sacra e l'esoterismo. C'è chi è attratto da questo modo di esplorare la musica e di esprimersi (io tra questi). Non sempre un messaggio musicale deve essere esplicito o diretto. il successo dei Tool è atipico perchè la loro musica non è per nulla orecchiabile, eppure hanno fatto grossi numeri, e questo io lo trovo spiegabile solo il linguaggio archetipico della loro musica. Non credo quindi che per avere successo si debba per forza di cose ancorare ai soliti clichè. |
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Klostri io sono onorato di avere il tuo supporto. Probabilmente, proveniamo dallo stesso universo... |
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Un capolavoro, esattamente come AEnima e 10.000 Days |
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Probabilmente lui non ne sarà felice, ma sono completamente d'accordo con @Steelminded #76 |
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Sono d'accordo con Steelminded quasi su tutto. All'epoca comprai Undertow e mi piacque abbastanza, ma poi ho sempre trovato gli altri album troppo lunghi e stancanchi e claustrofobici |
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I musica li ascolta chiunque apprezzi la buona musica |
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I Tool li ascolta praticamente qualunque ragazzino finto alternativo, hanno venduto milioni di copie, a differenza dei veri gruppi d'avanguardia, che per forza di cose hanno un pubblico ristretto. E la loro proposta non mi sembra affatto di difficile ascolto, anzi. Poi certo dipende da chi mi nomini. Detto questo, è indubbiamente grande musica e sono tra i gruppi più grandi (di quelli dai'90 in poi) senza ombra di dubbio, ma per assolutismi ci parlano innazitutto chi osanna i Tool come il non plus ultra e il gruppo più degli ultimi millemila anni, quando - ribadisco - prendi un gruppo rock d'avanguardia dei '70 e non reggono il confronto in quanto a ricerca musicale, cerebralità ed innovazione. |
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@Third Eye: neanch'io sono d'accordo con lui. Mi sono limitato a dire che certe argomentazioni hanno "senso" in un'ottica di negazione della superiorità del gruppo (1, 2 e 5 ad es.). Altre sicuramente meno, tipo n. 4 e 7. Ma mi è interessato leggere qualcosa che sia andato dal semplice: "Sono sopravvalutati" senza alcuna spiegazione. Ciò detto, proprio il loro essere claustrofobici, a mio avviso, è uno dei punti di forza. Ritengo i tre musicisti dei fuoriclasse e Maynard uno dei cantanti più dotati del pianeta. Li andai a vedere proprio nel tour di Lateralus e posso dire che fu un concerto anche dal punto di vista visivo/concettuale pesantissimo. |
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@ Crimson: con gli assolutismi ("gruppo più importante...") e le classifiche non si va da nessuna parte! Ciò detto, a prescindere da quello che ciascun asoltatore può pensare di loro, è però innegabile il fatto che la band sia dotata di una grande personalità che gli ha consentito di seguire un percorso artistico unico ed inimitabile, il che se mi consenti non è poco. Poi che vadano di moda è abbastanza curioso, le tendenze in genere sono brevi, effimere e ruotano anche attorno ad elementi che esulano da un campo prettamente musicale; che siano "abbordabili" infine è altrettanto strano... poi tutto dipende da quali sono i termini di paragone e dall'ambito di valutazione... |
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@ Rob Fleming: io invece il commento di Steelminded l'ho trovato quasi risibile e pregno di banalità (peraltro ripetute in più punti) e difatti non l'ho commentato. |
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Cari Rob e philosopher, ci ringrazio. Quando critichi una band idolarratata e sei in minoranza devi per forza argomentare altrimenti ti linciano Con riferimento ai tool, leggendo le lodi sperticate di quasi tutti, certe volte ho l'impressione di provenire da un altro universo Evviva! |
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Grande band, ma gruppo più importante degli ultimi venti anni, mi pare un pelino esagerato. Ritengo i Dillinger escape plan - tanto per nominarne uno a caso - di molto, ma di molto eh, più innovativi ed importanti dei Tool, solo che questi ultimi vanno di moda e sono abbordabili. i Dillinger richiedono impegno da parte dell'ascoltatore, dato che destrutturano e ristrutturano l'intero "rock duro". Continuo a non capire dove sia tutta questa innovazione da parte dei Tool; se rapportati ai grandi gruppi d'avanguardia dei '70 non reggono minimamente il confronto, a differenza dei dillinger appunto. |
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@Steelminded: io al contrario non sono proprio d'accordo. Però leggere una disamina come quella di cui al commento 64 è un piacere perché stimola il dibattito ("No! Il dibattito no!" cit). Battute a parte, quando uno argomenta in tal modo le proprie opinioni è un piacere perché dimostra che c'è un ragionamento dietro e una conoscenza del gruppo affatto superficiale. Poi un giorno ti dimostrerò dove "sbagli" |
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@steelminded,sono d'accordo quasi su tutto |
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Ottima band e ottimi musicisti,ma per me personalmente sono i Soundgarden mischiati con il doom e la psichedelia,non riesco a vederci niente di incredibile...ora mi aspetto un linciaggio megagalattico! |
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Ritengo Sober (dal debutto) la loro canzone capolavoro. Penso che 10.000 Days sia il loro album capolavoro. In mezzo Lateralus che per descriverlo ci vorrebbe una monografia come quella (bellissima) letta sul Mucchio Extra del gennaio 2011. Sono in assoluto, ancor più dei S.O.A.D., il gruppo più importante degli ultimi 20 anni. Però non è possibile aspettare sempre 5-10 anni per ogni loro uscita. Ecchecazz...88 |
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Capolavoro assoluto. Voto 100. Acme della loro produzione, un pelino sopra Aenima (99) e tre pelini sopra 10000days (97). IMMENSI TOOL. |
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Questo e il precedente sono due MONUMENTI ARTISTICI. Non parliamo nemmeno di musica o poesia perché perché sono termini volgari se rapportati ai prodotti dei tool.Chiamiamola arte e basta |
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L'ultima, per ora, band che mi è entrata prepotentemente nel cuore, dopo 2 anni passati a non apprezzarli, a non capire la loro proposta. Questo album è tutto. Lateralus la ritengo per svariati motivi la canzone più bella del nuovo millennio. E al secondo posto potrebbe benissimo esserci un altro pezzo a caso da questo disco. Come forse al terzo... al quarto... Voto: infinito. |
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Secondo me, album enorme. Disco variegato, complesso, di difficile assimilazione, ma magnifico. Ogni volta che lo ascolto scopro qualcosa di nuovo, un dettaglio che prima non avevo mai colto. Rasenta la perfezione, ECCEZIONALE. Voto 100 |
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bastava che scrivessi la sola motivazione n. 9 per risparmiarti le precedenti 8! è quello in definitiva il filo conduttore del motivo per cui non ti piacciono! |
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Dieci motivi per cui non amo i Tool: 1. I loro brani non prevedono la melodia, ma solo groove e ritmi ripetuti e asfissianti; 2) la loro musica è ripetitiva, di album in album, di brano in brano sembra di assistere ad una sorta di auto-plagio perpetuo; 3) i loro riff sono composti di norma di poche note/accordi (all'interno dello stesso riff), con un range piuttosto limitato di tonalità; 4) la loro musica non prevede tonalità alte (indi la sostanziale ripetitività); 5) il loro stile è asfissiante e avvolge in una spirale al ribasso; pur piacendomi il doom, qui manca la poesia e la comunicazione della sofferenza tipica dello stesso; qui è invece come se le emozioni rimanessero immagazzinate, essendo destinate a dilaniare dall'interno. Depressivo senza via d'uscita; 6) non prevedono parti solistiche vere e proprie; 7) non mi impressionano dal punto di vista tecnico (a parte il batterista probabilmente); 8) fanno canzoni troppo lunghe, quando vista la struttura potrebbero limitarsi ai canonici tre/quattro minuti, con beneficio per l'ascolto; 9) perché sono un figlio illegittimo del filone grunge/new metal/crossover che non mi ha mai preso; 10) perché sono incensati ed ultralodati da tutti e non mi accodo all'opinione dominante se non ne sono fermamente convinto. Evviva!! |
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Ma devo pure spiegare perchè gli merita il massimo dei voti... Bha... Nessun altro disco è paragonabile... |
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ringrazio Dio o chi per lui per averci donato i Tool. Lunga vita a Maynard e friends. Album come questo escono 1 volta nella vita. E io c'ero. Spesso rimpiangevo il fatto di nn essere nato nell'epoca dei Pink Floyd, dei Led Zeppelin, dei Sabbath , King Crimson ecc. Ma ho avuta la fortuna di nascere nell'era-Tool... Te pare poco ? incommensuràbile agg. [dal lat. tardo incommensurabĭlis, comp. di in-2 e commensurabĭlis «commensurabile»]. – 1. Di fatti o di grandezze che non ammettono una misura comune, tra cui non è perciò possibile stabilire un rapporto, almeno in senso elementare. In partic., in matematica, detto di due grandezze omogenee quando non esiste una terza grandezza loro sottomultipla comune (per es., la diagonale e il lato di un medesimo quadrato, la circonferenza e il suo diametro). 2. estens. e fig. Che non può essere misurato, perché infinitamente grande, immenso: distanze i.; un bene i.; ricchezze, doni, pregi di i. valore; l’i. ingenuità umana (Beltramelli). ◆ Avv. incommensurabilménte, in modo incommensurabile; enormemente, smisuratamente. |
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Un capolavoro, punto. Dischi come questo escono una volta ogni 20 anni. Voto 100 |
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Un capolavoro, punto. Dischi come questo escono una volta ogni 20 anni. Voto 100 |
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Un album emozionante, tecnicamente superbo, longevo, armonioso e potente, musicalmente evocativo come pochi. Difficile nominare una traccia che si elevi sopra le altre, omogeneo nella sua bellezza. Una vera meraviglia, per me voto 92. |
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Uno dei più grandi album degli ultimi 20 anni. pochi cazzi. 100 |
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Un disco che non ha eguali, il capolavoro fatto disco, il più bello ed irripetibile dei tool, pelle d'oca (per davvero) dalla prima all'ultima traccia, un prog cupo, limpido e perfetto . non può mancare nelle vostre case voto 100 |
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@ Giaxomo (n. 46): quando parli dello loro musica accostandola all’azione di un parassita, beh, hai ragione, perché vanno a colpire la mente dell’ascoltatore, io direi che hanno l’effetto di un tarlo che scava all’interno del cervello umano, offrono elementi musicali antitetici che vivono però in simbiosi, partiture che sono a volte violente, a volte soffuse, passaggi schizofrenici e mantra spirituali. Fondamentale poi (tra le altre cose) il ruolo di Keenan, che si comporta quasi come uno sciamano riuscendo nel difficile compito di trasportare l’ascoltatore nei luoghi più reconditi dell’animo umano. Per il resto, quando parlavo di “serietà” intendevo dire che fanno ciò che gli pare, sono concentrati sulla loro arte, sembra quasi che vivano in un loro mondo a differenza della maggior parte dei gruppi metal che sono fortemente condizionati dalle logiche di mercato, i Tool non timbrano cartellini, non sfornano dischi a ripetizione come impone la cultura odierna, ecc. E di conseguenza “serietà” significa anche realizzare delle opere d’arte, dischi che in un modo o nell’altro lascieranno il segno e non qualcosa di raffazzonato da dare in pasto ai fans… Non è cosa di poco conto! In un mercato musicale come quello di oggi che definire saturo è poco oltre che fortemente influenzato dal web (news a non finire, lo streaming, il trailer, il video promozionale, lo studio report, facebook, youtube, ecc. ecc.) l’attitudine e la filosofia dei Tool sono elementi che possono solo far bene alla musica e sono dunque da preservare. P.S. Se posso permettermi credo che non abbia senso andare alla ricerca di gruppi simili ai Tool vista la peculiarità e l’originalità della loro proposta musicale. |
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@waste .......... grande disco quello dei Pure reason evolution una delle migliori uscite del 2006,,,,,,,,,,,, @Giaxomo... e' un piacere.... grazie a te,,,,,,, |
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@waste , opeth : grazie mille ad entrambi per la discussione produttiva!! Ho più materiale da ascolto che non per la tesina  |
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Ps: a chi ama i pink floyd consiglio un acquisto praticamente obbligato: the dark third dei pure reason evolution..un gruppo che si è totalmente sputtanato all'elettronica dopo aver fatto un capolavoro allucinante, peccato! |
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Eh, ci ho provato! Non è semplice, però sicuramente lá fuori qualcosa da scoprire c'è! Io terrei d'occhio il nuovo dei Tangent che sta perr uscire: sembra molto interessante. ..quello che mi hai detto non lo conosco, non sono ferratissimo sugli anni 70, lo ascolterò di sicuro grazie! |
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GRAZIE.... ma li conosco e penso che per chi come noi ascolta musica da tanto ,trovare qualcosa di nuovo sia inppresa ardua.... prova coi i DEDALUS ,,, e' un album del 1973 sicuramente li conosci... oppure gli AFROSKULL sono americani l'album To Obscurity And Beyond------ |
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Lo conosco Kublai, è fantastico! Vediamo.. Gazpacho-night, Arch/Matheos-sympathetic resonance, Iq-dark matter, poi prova a sentire Clive Nolan's Alchemy se vuoi un musical costruito col prog rock (me ne sto occupando per la recensione e ti garantisco che è bellissimo). |
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@waste of air per i gruppi che hai nominato non ho detto che non mi piaciono anzi a 13 anni ho cominciato proprio con Pink Floyd, King Crimson, Yes, EL&P , Comus e via cosi.. Adoro gli Area.. a tal proposito prova ad ascoltare ACCORDO DEI CONTRARI con l'album KUBLAI poi mi dici se ti sono piaciuti.... anzi mi piacerebbe che tu ne consigliassi qualcuno anche a me............ ciao |
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@Giaxomo ci sono anche i SOEN con l'album cognitive dove dietro le pelli ce' Martin Lopex ex Opeth.... Steve di Giorgio (Death e tanti altri) i PRIMUS,,, gli UNEXPECT se cerchi qualcosa si abbastanza sperimentale,,, ce ne sono tanti e tanti.... |
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@Third Eye: Sai, caro estimatore di questa superba band, al giorno d'oggi esistono migliaia di gruppi più o meno famosi..Ci sono gli astri-nascenti, ci sono "i grandi" che si confermano album dopo album oppure coloro che da qualche lustro (decade forse) non hanno più nulla da dire, ed infine ci sono i precusori della musica moderna (o di un genere musicale giustamente) che sul groppone hanno quasi un secolo di vita. Ma quanti di questi artisti possono essere definiti VERAMENTE geni? Non spetta a me dirlo. Però una spassionata distinzione mi permetto di farla: esiste l'artista che studia sin dall'infanzia, imparando nel corso della sua carriera ogni segreto del suo strumento (chitarra, basso, batteria, violino, tastiera, quello che vi pare) e l'artista che trasmette emozioni con 3 accordi o 2 bending. Non conosco le discografie di tutte le band esistenti sulla faccia della Terra, ma di una cosa sono sicuro: prima dei Tool non avevo mai ascoltato la MIA anima e i MIEI pensieri, la loro musica ti scava dentro come un parassita (detto con connotazione positiva ovviamente) e giace li..in attesa di essere riascoltata all'infinito senza mai stancarti una SINGOLA volta (li ascolto da 3 anni e gli album che mi fanno quest'effetto posso veramente contarli su una mano e forse non la riempio..ops dimenticavo che i Tool hanno scritto 4 album ) Serietà? Chi lo sa cosa intendiamo per serietà in questa società gretta, ottusa e bigotta. Professionalmente parlando ne hanno tanta certamente..e ben vengano i loro tempi mastodontici da un album all'altro. Flussi di idee così non credo passino neanche nella testa dell'alunno modello del migliori conservatorio al mondo...nah..io credo proprio di no. La loro musica è un agglomerato di emozioni, pensieri, viaggi ed esperienze che in pochi possiedono. (alla faccia tua Petrucci ..scusami, ti amavo sino al 93, eggià! poi a certi assoli spegnevo e piangevo ed inserivo i Kyuss o Bleach: grezzo, spontaneo e genuino.) Con questo non sto dicendo che i Tool siano incompenti musicalmente parlando, tutt'altro, ma..beh ho parlato troppo, pigiate il pulsante nell'icona di YOUTUBE e ascoltatevi la title-track di questo disco. Non riuscirete più farne a meno. E dopo piano con le droghe!! AHAAHAH  |
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@ Giaxomo (n. 41): in effetti hai ragione, si tratta di una band che si è conquistata un posto nell’olimpo del rock; sono diventati un punto di riferimento della scena mondiale, oltre che un esempio o un modello per decine e decine di gruppi, unici non solo da un punto di vista strettamente musicale ma anche artistico; l’impegno, la serietà, la follia che li contraddistinguono sono encomiabili, tante bands anche tra quelle più famose possono solo levarsi il cappello dinanzi a tanto ardore musicale. |
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Ooooh grazie mille, mi fido!  |
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@giaxomo: certo, io li rispetto eh, però proprio non mi piacciono! Quindi ovviamente non saprei cosa consigliarti sul loro stile! Prova gli scale the summit, il loro disco nuovo esce in questi giorni e sono bravissimi! Se vuoi del prog da esame prova sieges even, deadsoul tribe, i primi tre dischi dei the dear hunter: roba soft ma di classe. |
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@waste : scusa doppio post..conosci band simili da consigliarmi ? ne ho veramente bisogno in questi giorni pre-esami  |
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@waste: quelle che hai citato te sono band che ascolto quasi quotidianamente e sono ottimi esempi di MUSICA!! Ho azzardato il paragone con i Floyd non per la somiglianza di sonorità, sia chiaro, bensì per (quasi) medesimo modo disumano di concretizzare le loro idee in MUSICA, e intendere essa. Inutile dire che a mio parere da circa 20 anni detengono a mani basse lo scettro nel panorama della musica alternativa di miglior band. Passo sopra al fatto che il cantante è sempre sotto con l'lsd (tutti spero sappiano cosa c'è alla base di questo album, pardon MUST HAVE), sono quattro musicisti monumentali che oscillano tra tecnicismi, grazie a dio non fine a se stessi, e SPERIMENTAZIONI. IMMENSI. |
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Ma ci mancherebbe! Sono gusti! Però se vedo mitizzare i Tool quando potremmo vantarci di avere avuto una tra le prime cinque band prog di tutti i tempi (gli Area) mi inalbero!  |
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infatti avevo scritto,,,, forse,,, ma parlavo dgli ultimi anni e cmq quelli che hai citato.... in alto i calici,,,, |
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Wate of air@, le band che hai citato piacciono un casino anche a me. ottime band |
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Solo io li detesto? @opeth72: non sono d'accordo. C'è anche gente tipo Spiral Architect, Psychotic Waltz, King Crimson, Beyond Twilight, The Ocean ecc.. con livelli concettuali/artistici assolutamente non secondi ai Tool. Poi sono gusti, ma dire che oggettivamente solo i Tool oltrepassano certe "barriere" è un'affermazione falsa, con tutto il rispetto per la loro disgografia. |
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Echoes...dormite in macchina o sugli scogli dispersi tante estati fa...che ricordi...In effetti hai ragione, i Tool hanno ereditato quel piglio psichedelico e non c'è un album brutto in tutta la loro carriera. Peccato che sia scarsa di quantità, forse far passare sei/sette anni tra un disco è l'altro è un po troppo, ma se la qualità è questa ben venga l'attesa. |
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@arrraya,,,,,,,,,,,,,, Echoes,,,,,,,,,,,,,,, |
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ovviamente.... I TOOL,,, come dice Malleus sono forse i soli ad essere andati oltre il concetto del prog,,,,, UNICI,,,, |
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,,,,,,,,,, SACRILEGIO,,,,,,,,,,,,, E nessuno ci mostra alla terra e nessuno sa i dove o i perché ma qualcosa è all'erta, qualcosa si muove e comincia a salire verso terra ,,, I PINK FLOYD SONO,,,,,, |
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assolutamente d'accordo! sono definitivamente i pink floyd del ventunesimo secolo questi ragazzi! |
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@Giacomo: caro omonimo, non è una tua convinzione, è un dato di fatto Dopo i Pink Floyd vengono loro per quanto riguarda il "genio compositivo ".  |
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Più ascolto questo album e più mi convinco del fatto che i Tool siano alieni! |
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Mi tocca quotare la rensione di Absynnthe6886... arrendersi alla tremenda difficoltà che ho nel cercare di esprimere a parole cosa mi ha trasmesso questo disco è l'unica cosa che mi riesce... Un disco che va ascoltato nel profondo per essere veramente apprezzato....ma quando ci si arriva è oramai troppo tardi per ricredersi. Per me sopra di loro nessuno. -INESTIMABILE- |
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un album criptico come pochi, perchè l'arte dei tool è essere criptici ed enigmatici. in poche parole, un disco metal per "intellettuali". a me piace molto, e lo ascolto soprattutto quando voglio rilassarmi. bellissima e magnetica la voce di keenan, come del resto la musica. voto: 90. |
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Mi arrendo alla tremenda difficoltà che ho nel cercare di esprimere a parole cosa significa quest'album per me. Posso solo dire che mi ha cambiato la vita, forse addirittura salvata. Per me è stato un faro, il miglior connubio tra musica e liriche che la mia sensibilità abbia mai testimoniato. E in un periodo difficile, è stato in grado di farmi conoscere ed accettare in profondità me stesso. Non sono avvezzo alle idolatrie, ma non finirò mai di ringraziare questi quattro Artisti per l'opera che hanno composto. Non so dire se sia o meno perfetto, né credo sia utile farlo: sarebbe come limitare un'opera che andrebbe considerata anche oltre i confini del "detto" e "sentito". Per non parlare dei numeri... Non hanno alcun senso. So però che un'opera capace di tanto non può che meritare la qualità di CAPOLAVORO. |
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100, miglior album dei Tool e attualmente non penso sia ancora uscito nulla di questo valore in ambito musicale |
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il miglior album degli ultimi 20 anni! |
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il superamento totale del prog e dell'avantgarde, secondo me con quest'opera i tool sono usciti dal concetto stesso di genere, 100 e lode senza mezzi termini, |
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E' da due anni che lo ascolto e ancora non mi ha stancato. Le sensazioni cambiano continuamente e il coinvolgimento è al massimo già dai primi minuti (spesso mi sono ritrovato a urlare con Keenan verso la fine della claustrofobica The Grudge). Poi i testi sono anch'essi stupendi scritti benissimo e ricchi di significati che vengono recepiti in modo diverso da ascoltatore ad ascoltatore. Stranamente la traccia che mi piace di più è Disposition che con il ripetersi del verso "Watch the weather change" mi ipnotizza. Tutto quest'album è un viaggio in noi stessi guidati da una musica sublime e da una voice ascetica in alcuni tratti e rabbiosa in altri. Uno dei vertici massimi raggiunti nella storia della musica |
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Non un disco...un VIAGGIO. Ascoltandolo, vi verrà d'istinto chiedere, a chiunque vi passi davanti, dov'è il negozio più vicino dove poter comperare un pò di buona dose d' LSD ! Una metamorfosi, dove prima ci si perde, e poi ci si ritrova...brandello dopo brandello.. per poi ricomporcisi nello stato più grezzo del nostro essere. "Questo corpo mi fa sentire eterno. Tutto questo dolore è un'illusione. Io vivo ! " |
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mai piaciuti... ma va beh devo essere io che non comprendo la loro proposta musicale... questo e 10,000 days non mi dicono nulla... |
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Miglior album dei Tool e uno dei migliori album di tutti i tempi e non sto scherzando! |
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altro masterpiece da avere assolutamente...lateralus e aenima sono i migliori della loro carriera.. anche qui massimo dei voti |
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Speriamo che non ci vogliano 10.000 giorni dall'ordine.... che battuta del ca*** :-/ |
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Ho ordinato lateralus e aenima ad aprile e non sono ancora arrivati... Speriamo nel miracolo. |
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Un' opera d'arte senza precedenti !!! A dire il vero, dei Tool non c'è un album che sia brutto o che sia "l'abum errore del gruppo", come accade in parecchie band; Ma Lateralus, secondo me, ha quel qualcosa in più che gli altri loro album non possiedono (compreso 10000 days). Sono sempre restio a dare voti altissimi agli album, ma stavolta un bel 98 ci sta tutto  |
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inizia Lateralus parte alla grande con The Grudge, Eon Blue Apocalypse, The Patient, Mantra, Schism, Parabol, Parabola, Ticks & Leeches, Lateralus e poi i punti deboli che sono la noia che compare nel finale e la troppa durata dell'album.Canzoni bocciate Reflection, Disposition, Triad, sembrano un unico brano tribale spaziale noioso, Faaip De Oiad più che una canzone è un rumore di un canale mal impostato. Parabol, Parabola ad esempio poteva essere una sola canzone più corta invece che due e allungare il disco, comunque Parabola si salva. Questo Lateralus è troppo lungo come minutaggio il vero valore in voto è 85 su 100. Il Segugio a esagerato nel recensire questo album. |
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"Il folle è l'uomo libero" avrebbe così citato J.Lacan ascoltanto i Tool alle cuffie. Un ritorno all'introspezione Freudiana , alla ricerca delle proprie redenzioni, dei silenzi dettati dalla perfezione della tecnica, tracce musicali che intergiscono tra loro come in "discorso sulla causalità psichica". Come in biologia molecolare ogni elemento compositivo diviene parte di un sistema "'organo-dinamico" come in un meccanismo cartesiano l'uomo neuronale interagisce simbioticamente con Lateralus. Posizione soggettiva? Lo temo, se penso a tutta la persuasione a cui ho dovuto ricorrere affinché negli anni assimilassi questo cd prima che venisse dannatamente rifiutato sotto forma di stasio psicotico in uno statuto di soggetto inoquamente amorfo. Smettiamola. Oggi ho riscoltato questo capolavoro. Silenzio, nessun rifiuto. UN OPERA che è già eternamente storia. Da tramandare. Jimi TG. |
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A mio avviso questo é un disco che farà storia,le prossime generazioni di rockers ci invidieranno quest'opera d'arte.... |
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sti senza voto mi fanno girare veramente i marroni !! sai io ho compreso il senso di questo cd dopo il 10 ascolto e non dopo il primo !! posso dire che è una opera d'arte tra le + illuminate del millennio e io gli darei 94 |
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Adoro i tool. Adoro anche gli Isis ma come si fa a dire che senza gli Isis i tool non sarebbero mai esistiti? Gli Isis si sono fondati nel 1997 quando i tool si erano gia formati da 6-7 anni e avevano gia pubblicato due ottime uscite (opiate, undertow) e un capolavoro assoluto come Aenima. |
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gran disco, trovo che 10.000 days lo superi addirittura. l'unica nota dolente è che e i tool non esisterebbero senza neurosis, godflesh e isis |
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non il mio preferito dei Tool....ma di sicuro un capolavoro... |
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Un capolavoro pazzesco! Il vertice dei Tool! |
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mammamia che disco è stupendo 1 dei migliori che abbia mai sentito |
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mammamia che disco è stupendo 1 dei migliori che abbia mai sentito |
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Capolavoro indiscusso, un viaggio musicale senza precedenti. 100 sarebbe pure poco |
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capolavoro della scena rock nella concezione piu ampia ke si possa esprimere...xo permettetemi un mio giudizio,nn mi hanno mai entusiasmato..cio nn toglie ke l album merita un 100,xo trovo esagerate le definizioni del recensore sui suoni e le dinamiche...cm dice nonnoippei ognuno la musica la vede a modo suo...questione d gusti.... |
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Album di rara bellezza, autentico capolavoro. |
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Che dire....ci hanno messo 5 anni per tirare fuori un album, che altri gruppi molto più blasonati, si sognerebbero di fare in tutta la carriera!!! Capolavoro Indiscusso!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Grudge 2. Eon Blue Apocalypse 3. The Patient 4. Mantra 5. Schism 6. Parabol 7. Parabola 8. Ticks & Leeches 9. Lateralus 10. Reflection 11. Disposition 12. Triad 13. Faaip De Oiad
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Line Up
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M. James Keenan - vocals Adam Jones - guitar Justin Chancellor - bass Danny Carey - drums, percussions, samples
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