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Bring Me the Horizon - Count Your Blessings
16/01/2016
( 6102 letture )
È arrivato il momento di rispolverare l'album di esordio di una delle band che ha fatto più discutere nell'ultimo decennio, che ha fatto (e fa tutt'ora) impazzire gli ascoltatori più giovani e infervorare gli animi di chi non sopporta le mode e le tendenze che colpiscono anche il mondo musicale metal. Sto parlando proprio dei Bring Me the Horizon, il gruppo che ha maggiormente condizionato e influenzato il panorama 'core proprio nell'ultimo decennio, sin dal 2006, quando un quartetto di giovanissimi ragazzi inglesi con ciuffo e jeans attillati, pubblicò il disco di esordio dal nome Count Your Blessings, uno dei dischi il cui stile, tutt'oggi, troviamo ancora in molti altri gruppi di più recente formazione.
Questo album viene da molti definito il prototipo di disco deathcore; appena trascorsi due anni dalla pubblicazione del primissimo EP infatti, i Bring Me the Horizon, si sono accostati a questo genere più accessibile, mettendo da parte la tecnica dimostrata in quella primissima circostanza.

Count your Blessings, a discapito di quelle che possono essere state le immagini promozionali, che dipingevano i Bring Me the Horizon come uno fra i tanti gruppi emo apparsi da un momento all'altro sulla scena musicale, si dimostra una bella mazzata sui denti.
La band dimostra sin dalle primissime battute di saper maneggiare bene il "giocattolo" deathcore producendo un suono sporco e spigoloso, generando così una perfetta unione fra gli elementi death metal e hardcore, con qualche breve passaggio melodico vagamente accostabile alle sonorità metalcore, che invece saranno preponderanti nelle pubblicazioni successive.
La prestazione delle chitarre è ottima, la sezione ritmica è molto elaborata, composta da una costante alternanza di fraseggi rapidi, taglienti, coadiuvati anche da una produzione sporca e momenti in cui il ritmo incontra dei bruschi rallentamenti o addirittura atrofizzazioni, per poi esplodere con break down pedissequi e violenti.
In tema di sonorità, non incontriamo importanti variazioni; le chitarre anche in questa circostanza si mantengono su uno stile abbastanza monocorde, poche volte si gettano tra le braccia della melodia e in quelle rare circostanze questa suona molto fredda.
Sicuramente il valore aggiunto della band si dimostra essere Oliver Sykes; il cantante e frontman della band sfodera una prestazione sopra le linee, con il suo growl gutturale e soprattutto uno scream in grado di raggelare il sangue. Si apprezza soprattutto la rapidità e la semplicità con cui passa da uno stile all'altro senza battere ciglio. Questa prestazione vocale è stata sicuramente la più convincente da questo punto di vista nell'era "pre Sempiternal", dato che già dal successivo lavoro (Suicide Season), Oliver cambierà in parte stile, con un cantato più ruvido e meno incarognito di quello qui proposto.

Count Your Blessings non è altro che un lavoro "di pancia" con il quale si percepisce l'aspirazione di un gruppo di ragazzi di voler far breccia nel pubblico e la voglia di diventare qualcuno. Si dimostra essere il classico "primo" album in cui una band è unicamente sottoposta al proprio arbitrio, senza aver assunto nessun compromesso di fondo, sebbene la scelta del genere deathcore in sé offra, da solo, grande visibilità.
E dico questo, perché l'album assume un'importanza prettamente "simbolica". Non si può negare che Count Your Blessings sia un buon lavoro a livello di composizione ma, sistematicamente, emergono tutte le lacune di un gruppo di ventenni alle prese con la produzione di un disco.
Tutti i pezzi mostrano fra di loro diverse somiglianze e sono esigue le variazioni stilistiche; di conseguenza la ridondanza nelle soluzioni è ben evidente agli occhi dell'ascoltatore che si imbatte contro un granitico muro di suono regolare e omogeneo.
La ripetitività viene anche marcatamente sottolineata da breakdown pressappoco gli uni uguali agli altri, adoperati per infervorare la folla oppure semplicemente come mero riempitivo, al fine di evitare scomodi momenti morti.
Di fatto, per le molte similarità, difficilmente si riesce a indicare una canzone sovrastante rispetto alle altre, in grado di alzare il livello generale; esclusa Pray for Plagues (famosa soprattutto per il fatto che è stato pubblicato il video di questo pezzo) che rappresenta una composita cernita di quelli che sono gli elementi descritti sopra, le altre tracce sono pressappoco tutte sulla stessa linea.

In conclusione con Count Your Blessings si può facilmente scampare dalla sindrome de "il primo album è migliore degli altri" in quanto ci si scontra con un lavoro tanto violento, distruttivo e di impatto, quanto fertile di discrepanze che derivano da inesperienza e un'accecata voglia di sfondare.
Difatti, la vera consacrazione arriverà con il successivo album Suicide Season, in cui il deathcore incomincerà già a impallidire, per lasciare spazio a suoni ancora di più recettivi, finalizzati ad abbracciare una fetta ancora più ampia di pubblico. Questo secondo lavoro si dimostrerà più maturo, studiato di questo e spingerà la band al successo tanto desiderato.
Come è ben noto, solo in questo lavoro possiamo trovare la faccia estrema dei Bring Me the Horizon, le seguenti evoluzioni hanno portato la band a intraprendere una strada totalmente diversa e se in Sempiternal si poteva trovare anche qualche elemento di innovazione, nell'ultimo il distacco dalla scena "metal" è stato definitivo, in forza anche delle dichiarazioni della band in merito al fatto che questo genere di musica non ronza più nelle orecchie dei membri di Bring Me the Horizon, da diverso tempo.



VOTO RECENSORE
72
VOTO LETTORI
65.97 su 36 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Venerdì 8 Gennaio 2021, 20.12.36
28
Ah ok.. E' che Io il fenomeno Death/metal core non lo ho vissuto in diretta.. Solo negli ultimi anni mi sono interessato a questo genere, quindi non afferravo il concetto di ragionare con "Questo filone non rende più, passiamo ad altro".. Andando a ritroso: Pensare che 30 anni fa i Malevolent Creation, per esempio, compissero nell'arco di una decina d'anni una "giravolta" come quella che han fatto i BMTH seguendo di Album in album uno stile differente, non mi sarebbe mai passato per la testa.. Comunque, contenti loro.. Ci mancherebbe.. Sulla Voce ci pensavo anch'io come un po' tutti credo: Se va avanti così non durano tanto le corde vocali..
Indigo
Venerdì 8 Gennaio 2021, 19.34.12
27
Ciao @Lucio, i motivi per il cambio radicale di stile sono più di uno: loro sono sempre stati attenti all'evoluzione del mercato discografico e del trend del momento, quindi diciamo che dal 2013 hanno capito che il filone melodic metalcore stava arrivando alla canna del gas e lo hanno mollato senza tanti complimenti. Secondo: come avrai sentito nei primi dischi, Oli urlava in modo quasi inumano sia in studio sia live e infatti qualche anno fa ha avuto seri problemi alle corde vocali. Poi è arrivato Jordan Fish (il tastierista) e lui e Oli avendo la stessa visione hanno preso le redini della band alleggerendo il sound per poter espandere ancora di più la fanbase. Tutto quello che ti ho detto si concretizza in that's the spirit del 2015 e poi si arriva così alla radicalizzazione di amo. Ma tranquillo, nell'ultimo post human hanno equilibrato le due anime (metalcore ed Electro pop) sfornando ancora una volta un ottimo prodotto
LUCIO 77
Venerdì 8 Gennaio 2021, 18.43.23
26
Ho voluto ascoltare anche questo, così si è praticamente chiuso il cerchio.. Fra tutti, quello che ho preferito è Suicide Season ma pure questo ascolto mi ha soddisfatto..I brani mi son piaciuti quasi tutti, Medusa in primis.. Alla luce anche di questo Album, ancora faccio fatica a capire come siano giunti ad Amo.. Ok il discorso "Suoniamo quel che ci pare", ma la "vera" ragione di questo cambio così radicale, qualcuno me la sa spiegare? Tutto nasce dall'entrata in scena del Tastierista da come ho capito.. Ma ha avuto così tanta influenza per far arrivare il Gruppo a suonare Pop da "classifica"?
LaFuriaCheNonPerdona
Sabato 3 Febbraio 2018, 9.48.12
25
Premetto che questo è stato il mio primo album deathcore che io abbia mai ascoltato quindi ha un valore abbastanza "sentimentale" però ascoltandolo con delle orecchie "nuove" questo disco non dico che faccia schifo ma è mediocre ha dei pezzi ripetitivi ma anche dei pezzi un po' più ispirati ( come medusa che è la mia canzone preferita dell'album) ma non mi sento di darle più di 70
Acasualdjentleman
Domenica 3 Dicembre 2017, 21.06.08
24
boia nei commenti vedo un sacco di elitisti, per quanto mi riguarda suicide deason e there is a hell sono i loro dischi migliori (oggettivamente parlando there is a hell e quello con l'ispirazione maggiore) comunque bella rece hai preso in pieno il segno
Sentenza
Mercoledì 21 Settembre 2016, 10.42.27
23
Per me loro sono meglio dopo. In questo avevano solo voglia di far casino e ci sono pure riusciti, ma per il resto è un disco non memorabile. That's the spirit per me è pure meglio negli intenti e come prodotto da vendere.
V.P.
Domenica 21 Agosto 2016, 21.20.57
22
troppo ripetitivo e lo dice un grande fan del deathcore
gianmetal
Martedì 28 Giugno 2016, 9.33.53
21
cacchio di recensione,è tutto fumo,metal di plastica!
Piè'
Venerdì 8 Aprile 2016, 16.22.49
20
Ma vaffanculo vale. "Il metal non ha futuro per fortuna", ma vai a morire troia.
Sicktadone
Lunedì 14 Marzo 2016, 13.41.19
19
E allora torna ad ascoltare il thrash, semplice
metalist
Venerdì 11 Marzo 2016, 18.33.21
18
ma per piacere,da vecchio thrasher non li ho mai sopportati
metaller nel cuore
Martedì 16 Febbraio 2016, 12.34.24
17
Stupendo! Il mio preferito dopo sempiternal. 85
Alexi Laiho
Venerdì 22 Gennaio 2016, 15.37.41
16
Non mi hanno mai dato di niente, per me il loro disco migliore è Sempiternal, che per me è un 65
Michele
Giovedì 21 Gennaio 2016, 11.50.32
15
Io avrei dato un voto un po' più alto, ma non di troppo, diciamo sul 77/78. Concordo, i dischi migliori sono i successivi tre. Count Your Blessings, anche se probabilmente ha lanciato il deathcore definitivamente a livello commerciale, non è proprio un capolavoro. I difetti elencati in sede di recensione sono abbastanza evidenti, e nello stesso periodo, o poco dopo, uscivano dischi dello stesso genere che però erano molto meglio (ad esempio il debut degli As Blood Runs Back). Tuttavia la pletora di insulti rivolta a questa band mi fa sempre inorridire.
Followthecheater
Mercoledì 20 Gennaio 2016, 22.15.00
14
Il primo EP dei bmth è il loro miglior disco, devastante! Questo, beh si alla fine è piuttosto ripetitivo... Si salva solo il breakdown di pray for plagues lol
Sicktadone
Mercoledì 20 Gennaio 2016, 15.56.07
13
Bé poi va a gusti, come sempre! Se ti piacciono gli Heaven shall Burn possono piacerti i Breakdown of Sanity, l'ultimo album é eccezionale nel genere.
Edgeofsanity
Mercoledì 20 Gennaio 2016, 10.22.29
12
Sui Whitechapel concordo, non mi sono mai dispiaciuti troppo, insieme agli Heaven Shall Burn (che però avendo una grande influenza melodeath, si fanno ascoltare molto meglio). Il resto del genere non mi dice nulla, ho ascoltato i Carnifex, gli After The Burial e i JFAC, e poi i gruppi più conosciuti (Suicide Silence, BMTH e Rings of Saturn) ma niente
Sicktadone
Martedì 19 Gennaio 2016, 12.25.21
11
Io ascolto entrambi i generi e il deathcore non è tutto schifoso, mi vengono in mente gruppi come i Whitechapel, Acacia Strein, Carnifex, Oceano, tutte band che meritano e che sono riuscite ad emergere a prescindere dal fattore moda. Poi le mode ci sono ovunque, anche nell'heavy metal.
Edgeofsanity
Martedì 19 Gennaio 2016, 9.09.28
10
Concordo con te Sick, in fondo è probabilmente uno dei dischi che ha lanciato la moda di questo (stramaledetto) genere. Del resto a me quest'album disgusta non poco: "perché ascoltare il Deathcore quando esiste il Death Metal?"
Vale
Lunedì 18 Gennaio 2016, 20.41.00
9
Ma il metal non ha futuro, per fortuna
Sicktadone
Lunedì 18 Gennaio 2016, 17.24.52
8
Vabbè il futuro del metal no, ti prego hahaha. Edge, il voto va contestualizzato alla data di uscita del disco, in quanto questo disco è stato il principio per molte altre uscite attuali. Naturalmente, un disco simile, in uscita nel 2016 avrebbe un voto molto piú basso.
Venom
Lunedì 18 Gennaio 2016, 9.55.18
7
Secondo me è uno dei migliori dischi deathcore il che è tutto dire
Edgeofsanity
Lunedì 18 Gennaio 2016, 9.46.59
6
Il futuro di che? Del rock da MTV? Ad ogni modo la recensione è buona, ma fin troppo generosa. Io avrei dato 40 al disco e 10 al gruppo in sé
Pleasure to kill
Domenica 17 Gennaio 2016, 23.44.31
5
HAHAHAHAHAHHAHAHAHA FUTURO DEL METAL AHAHAHAHAHHHAHAHAHAHAH
Bmth fan
Domenica 17 Gennaio 2016, 23.04.45
4
non capirò mai cosa ci troviate di brutto in questo gruppo..x me sono tranquillamente il futuro del metal
Edgeofsanity
Domenica 17 Gennaio 2016, 22.52.52
3
Che porcheria
Alexi Laiho
Domenica 17 Gennaio 2016, 0.26.09
2
Mai piaciuti, anche se questo disco non è una porcheria come alcuni successivi (There's.., That's..) non mi hanno preso, complice il genere che non amo affatto. Alcune tracce come la 2 e la 5 sono di una banalità disarmante, ma vabbè. Non il disco peggiore della fiscografia ma nemmeno il migliore. 61
David De La Hoz
Sabato 16 Gennaio 2016, 14.28.14
1
erano ancora interessanti all'epoca. certo, figli di una moda musicale del momento, ma almeno avevano un perchè.. adesso invece..
INFORMAZIONI
2006
Visibile Noise / Earache
Death Core
Tracklist
1. Pray for Plagues
2. Tell Slatter Not to Wah His Dick
3. For Stevie Wonder's Eyes Only (Braille)
4. A Lot Like Vegas
5. Black and Blue
6. Slow Dance
7. Liquor and Love Lost
8. (I Used to Make Out With) Medusa
9. Fifteen Fathoms, Counting
10. Off the Heezay
Line Up
Oliver Sykes (Voce)
Lee Malia (Chitarra)
Curtis Ward (Chitarra)
Matt Kean (Basso)
Matt Nichollis (Batteria)
 
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