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UNISONIC - Unison? Sonic? Unisonic!
04/04/2012 (2767 letture)
Ho recentemente avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere via Skype con Sua Maestà Michael Kiske; l'artista, che da pochi giorni ha visto pubblicare il debut album della sua nuova band, gli Unisonic, ci ha parlato della nascita del gruppo, del rapporto con Kai Hansen, dell'evoluzione di questo full-lenght e molto altro. Prima di augurarvi buona lettura, specifico che dalla seguente trascrizione sono state escluse due parti: i saluti iniziali, di carattere assolutamente colloquiale ed extra-musicale, ed alcuni discorsi fatti al termine del pezzo, come se i microfoni fossero stati spenti, per cui se il pezzo sembra mozzato... beh, sappiate che non è un caso! Ed ora... buona lettura :-)

Khaine: Allora Michael, so che abbiamo una ventina di minuti a disposizione. In alcuni punti sarò forse banale, ma vorrei soddisfare la curiosità di tutti i nostri lettori, anche di quelli meno navigati.
Michael: Certo, non ti preoccupare.

Khaine: Ok, allora prima di tutto grazie per il tempo che ci dedichi e complimenti per la tua nuova musica, è proprio un bel progetto
Michael: In realtà è una vera band, non è un progetto. Io ho avuto qualcosa tipo un milione di progetti, ma questa è una vera band. Grazie per i complimenti, finora è andata bene!

Khaine: Questa è una buona risposta, perchè volevo chiederti proprio questo: gli Unisonic sono una band nel senso vero e proprio del termine? Sai, i tuoi fan ti vogliono ancora in una band, vogliono tornare a credere in quello che fai, alla vecchia maniera...
Michael: Si, qui tutto è fatto alla vecchia maniera, abbiamo una vera etichetta discografica, un vero management, c'è gente che si prende cura di noi. Ho fatto molte cose con i miei progetti per molti anni, ed è stato una figata, ma questa è una vera band: ogni canzone ha ricevuto l'imput da qualcuno di noi, e questo aspetto è andato molto bene. "Non è un progetto", è stato esattamente questo il primo approccio agli Unisonic nel 2009, quando Kosta (Zafiriou, batterista, ndr) e Danny (Ward, bassista, ndr), mi hanno contattato per fare una band, dato che ci conoscevamo da molto tempo.

Khaine: Ok. Come mai avete scelto, come nome per la band, proprio Unisonic?
Michael: Beh, abbiamo pensato che era una figata! Ci siamo sforzati di trovare un nome adatto per molto tempo, alla fine ero disperato, pensavamo che non avremmo mai trovato un buon nome, ma avevamo un sacco di materiale e cose tra cui scegliere. Ricordo che alla fine avevamo due nomi, uno era qualcosa come "sonic bla bla bla" e l'altro era tipo "unison... bla bla bla" (risate, ndr), ma comunque erano due nomi separati; poi Kosta li ha uniti, ed il risultato era Unisonic, ed era una figata perchè potevi leggerci la parola "unison" e contemporaneamente la parola "sonic", e potevi interpretarla come "universal sonic" o "unison sonic". E' un nome molto aperto e positivo, che si adatta alla band perchè non puoi dire con precisione che tipo di musica è solo leggendo il nome, potrebbe essere qualunque tipo di musica. Ho pensato subito che fosse un bel nome, e non è neanche pomposo!

Khaine: Per quanto tempo avete lavorato ai brani del nuovo disco, e quanto tempo avete trascorso in studio per inciderli?
Michael: Abbiamo iniziato a scrivere i brani di Unisonic prima che Kai (Hansen, chitarra, ndr) si unisse al gruppo; inizialmente avremmo voluto pubblicarlo ad inizio 2010, cosa che non è successa, avevamo molto materiale che non ci soddisfaceva del tutto, quindi pensavamo che avessimo ancora bisogno di tempo. Proprio nel 2010 iniziavo a pensare che avremmo avuto bisogno di un nuovo chitarrista, ma non è successo niente fino a che non sono andato in tour con Kai, in occasione del tour con gli Avantasia, in cui ci siamo reinnamorati l'uno dell'altro; sai, noi siamo sempre stati amici, ma non avevamo mai pensato a fare ancora musica di questo tipo insieme fino al tour con gli Avantasia. Quando si è unito (agli Unisonic, ndr) si è subito messo al lavoro con nuove canzoni, ma ha anche portato a termine il materiale inconcluso già presente. Avremmo avuto un buon disco anche senza di lui, ma credo che grazie a lui sia un disco molto migliore, lui è un pò quella lama extra che mancava questa band. Quando poi lui è entrato nel gruppo si è messo subito al lavoro sui brani, e credo che nel giro di tre o quattro settimane il disco era pronto. Anche il tempo in studio è passato molto velocemente, credo che non ci siamo stati per più di un mese o al massimo sei settimane.

Khaine: Quindi si è trattato di un processo molto naturale per voi.
Michael: Si, sai, Mandy (Meyer, chitarra, ndr) è uno che suona veramente molto bene. Poi io e Kai abbiamo riscoperto la chimica che ci univa, quasi mi ero dimenticato di questa cosa, ma poi in generale c'è una bellissima energia anche tra Kai e Dennis, che è una cosa ottima per questo gruppo. Sai, quando crei una band non sai cosa può succedere o quando, ma fortunatamente tra di noi è funzionato veramente molto bene, almeno finora.

Khaine: Ok. Cortesemente, potresti descriverci ccome suona il nuovo album?
Michael: Per me è un disco rock con passaggi metal qua e la, è difficile da descrivere. Le canzoni sono molto diverse l'una dall'altra, questo perchè sono state scritte da persone tra loro diverse, che provengono da diverse aree musicali, cosa che rende l'album molto colorato. E' molto difficile scegliere una sola canzone come esempio, perchè credo che ci siano stili tra loro molto diversi. Lo considero semplicemente un disco rock.

Khaine: Ok! Quali sono le tematiche affrontate nei testi?
Michael: Anche queste sono tra loro molto diverse, per esempio si parla di rapporti personali (come in Never Change Me) ma anche, in Never Too Late, del fatto che non è mai troppo tardi per rendere produttiva la tua giornata, per fare qualcosa che renda fantastico il tempo che hai a disposizione; Unisonic è una canzone che in un certo qual modo parla di noi, mentre Renegade parla di quando tu combatti per qualcosa e, per qualche motivo, ad un certo punto guardi dall'altro lato, assumi la prospettiva dell'altra parte e, d'improvviso, cambi schieramento ed il nemico diventa l'amico, e l'amico diventa il nemico, non è una cosa che succede molto spesso ma può accadere. No One Ever Sees Me parla di quei Paesi in cui le ragazze sono proprietà degli uomini, come i Paesi islamici o come certi Paesi indiani, in cui il padre può stabilire chi sarà il marito della propria figlia; ho visto in TV un padre indiano parlare della figlia, dicendo che avrebbe deciso chi avrebbe sposato e che se non avesse smesso di parlare d'amore l'avrebbe uccisa con le sue stesse mani: sono rimasto schockato da questa cosa, voglio dire, è forse amore questo? Quel padre non amava sua figlia, non puoi parlare in quel modo di tua figlia se la ami. Io rispetto la religione, rispetto la mentalità, rispetto le culture diverse dalla mia, ma non rispetto alcun genere di disumanità, non importa dove si verifichi e non mi interessano le tradizioni religiose o di certi Paesi se queste sono discriminatorie e violano il libero arbitrio. Questa canzone parla di questo, ma dalla prospettiva di una ragazza.

Khaine: Molto chiaro, grazie. Vorrei chiederti, se ti va di parlarne, cosa provi a suonare in una band insieme a Kai Hansen.
Michael: Ah, è magnifico. Voglio bene a Kai, siamo sempre stati ottimi amici, il periodo con lui negli Helloween è stato bello, ma dopo eravamo entrambi molto impegnati, ciascuno con le sue cose, io mi sono anche isolato, ho avuto troppe cose da sperimentare nel corso degli anni. Ma con Kai siamo sempre stati amici, ci siamo anche aitutati quando si è trattato di registrare dischi, ma non è mai stato come ora, voglio dire... anche solo fare promozione con lui -siamo andati in posti come la Spagna e l'Inghilterra nell'ultimo paio di settimane, abbiamo fatto interviste, abbiamo partecipato a programmi radiofonici e televisivi e tutto questo tipo di cose- beh, è un momento molto bello tra me e lui, e più ti stanchi più ti diverti, mi ero quasi dimenticato cosa si provasse, sai? Comunque è molto bello vedere che lui è ancora qui, che siamo ancora molto amici, che siamo in ottimi rapporti. Lui per me è come una medicina!

Khaine: Bene! Allora, quest'anno suonerete al Gods Of Metal: cosa vi aspettate dal pubblico italiano e che tipo di setlist andrete a suonare?
Michael: Per quanto ricordo gli show italiani di cui ho maggior memoria sono stati fatti principalmente negli anni 80, ricordo che i fan italiani sono molto passionali, un pò come in sud-America -anche se forse in sud-America sono un pelo più pazzi. Comunque ricordo che i fan italiani sono veramente molto caldi ed io mi aspetto proprio questo; io comunque sarò sempre me stesso, sia sul palco che fuori dal palco, non voglio sentirmi addosso delle pressioni, cercando di fare qualcosa che non sono: quindi, probabilmente, suoneremo l'intero disco, ed ovviamente faremo alcuni classici che io e Kai abbiamo scritto nel nostro periodo negli Helloween, cioè, io e lui insieme dobbiamo assolutamente suonare almeno alcuni di questi pezzi...

Khaine: Haha, ok, quindi tu ci vuoi vedere urlare, cantare, ballare...
Michael: Si dai, divertiamoci un pò, io sicuramente mi gusterò lo spettacolo (risate, ndr)

Khaine: Ok, una domanda su di te. Tu sei un'icona dell'heavy metal, come ti senti in questo ruolo?
Michael: Beh, chiaramente ne sono onorato, non è che ci si possa lamentare, sono anche stato abbastanza sorpreso perchè sai, dopo tanti anni di pausa presi a fare un disco qui ed uno lì non è che facevo molta attenzione a quel che succedeva, pensavo di esser stato dimenticato, ma non è quel che è successo, ed è incredibile perchè significa che, in qualche modo, hai realizzato qualcosa che ha lasciato un segno, hai fatto qualcosa che per la gente è importante, e questo è tutto ciò che un musicista possa desiderare. Nessuno, quando scrive una canzone, non vuole che essa abbia un effetto sulla gente: vedi, quando si scrive una canzone inziialmente lo si fa per avere un effetto su se stessi, ma quando quest'effetto è buono vuoi che anche gli altri si sentano come te, e questo è più o meno quello che vogliono tutti i musicisti. Quando sei un cantante ed alcune persone parlano di te come di un musicista che ha avuto e raggiunto il successo, chiaramente questa cosa ti rende felice, io ne sono onorato e lusingato.

Khaine: Hai mai pensato di invitare Tobias Sammet a cantare su uno dei tuoi album, come lui ha fatto con te negli Avantasia?
Michael: In realtà no, Avantasia è più un progetto in cui partecipano molti musicisti, mentre se io faccio un disco solista, beh, allora si tratta solo di me col mio disco solista! Ma sai che, ora che mi ci fai pensare, non ho mai chiesto a nessuno di cantare su un mio disco come guest? (risate, ndr)

Khaine: L'ultima cosa che volevo chiederti è se hai influenze musicali.
Michael: O, si! Le mie basi saranno sempre nella musica di Elvis Presley, ci sono cresciuto, avevo nove anni l'anno in cui morì, e fu l'anno in cui iniziai ad ascoltarlo. MI piaceva molto, soprattutto ovviamente il periodo in cui era in salute, i miei album preferiti sono quelli realizzati tra il 1968 ed il 1973, soprattutto quelli del 1969 e del 1970, questo è il mio periodo preferito di Elvis; mi piace proprio un sacco, ho imparato più da lui che da chiunque altro. Poi, ovviamente, amo le classiche rock/metal band, come gli Iron Maiden, i Judas Priest, ma anche tutto ciò in cui è stato coinvolto Ronnie James Dio (dischi come quelli dei Black Sabbath, di Dio o dei Rainbows), mi piacciono molto i Queensryche, in particolar modo i dischi degli anni 80. Molto più in genere c'è da dire che gli anni '80 hanno partorito proprio un sacco di bella roba, quando si parla di rock e metal, ma quando si parla di idoli io ho tre persone in testa, uno è Elvis, l'altro è Beethoven ed il terzo è Richard Wagner (risate, ndr). Queste per me sono davvero le più importanti personalità musicali.

Khaine: Ok Michael, ancora grazie molte per quest'opportunità. Se ti va puoi lasciare un messaggio per i nostri Lettori.
Michael: Certo! Credo che di questi tempi sia importante ricordare alle persone che, se vogliono supportare le band, potrebbero farlo anche comprando i dischi, anzichè rubandoli. Onestamente sono un pò preoccupato, perchè temo che si perda la cultura della buona produzione discografica, perchè la gente non ci supporta più a sufficienza. A me piacciono i dischi, mi piace ascoltarli, non voglio solo sentirli suonare dal vivo, voglio anche una buona produzione, quindi cerchiamo di riottenere la cultura della buona produzione discografica, supportando quantomeno le band che se lo meritano.



Painkiller
Giovedì 5 Aprile 2012, 17.09.37
17
@A-Lex: o che Weiki dice su hansen...
A-Lex
Giovedì 5 Aprile 2012, 15.19.03
16
mi associo anche io al pensiero di radamanthis e bando alle ciance, ascoltiamo la musica che è superlativa. poi che kiske e hansen vadano davvero d'accordo non è un mistero, è comunque dal 1995 (land of the free dei Rayz in due canzoni) che collaborano, proseguendo con instant clarity primo album solista di kiske del 96 dove hansen ha scritto e suonato diversi brani, nel duo metal opera avantasia (non so se ci fosse stato weikath al posto di hansen se kiske avrebbe accettato di apparire come guest voice), in to the metal del 2010 dei Rayz dove kiske ha cantato in una traccia, nel tour degli avantasia e in alcune date dei gamma ray recentemente. non fai tutto ciò se uno ti sta sul cazzo, infatti kiske non tornerebbe negli helloween (x ora...) perchè weiki gli sta sul cazzo. poi magari tra qualche anno fa pace e i portafogli si gonfiano di nuovo ma sull'amicizia tra kai e michi ci credo. non ricordo alcuna dichiarazione di uno o l'altro in cui si vanno contro (a differenza di ciò che kiske e weiki si dicono dal 1994.......)
il vichingo
Giovedì 5 Aprile 2012, 14.44.59
15
... "che parlano soltanto per", senza il perchè. Scusate l'errore
il vichingo
Giovedì 5 Aprile 2012, 14.43.36
14
A parte il fatto che io, detto in tutta sincerità, neanche a 15 anni adottavo come una pecora le ideologie dei miei (allora) idoli, la penso come Radamanthis circa il discorso "coerenza" degli artisti, star, attori e compagnia bella. Sono comunque del parere che molti, esempio lampante Varg Vikernes che citavo prima, sono dei parolai che parlano soltanto perchè per cambiare aria ai polmoni. @DRI: ovvio che non può dare certe risposte, la verità fa male, e in certi casi è meglio tenerla nascosta. Come reagirebbero i fan degli Unisonic se Michael dicesse "Ah ragazzi, ho reclutato Kai Hansen solo perchè avevamo bisogno tutti e due di tornare alla ribalta, dato che stavamo lentamente finendo nel dimenticatoio"??
d.r.i.
Giovedì 5 Aprile 2012, 13.29.13
13
@BILLO: guarda che Ozzy si è dato ai reality...era meglio la gastronomia...ahahaha Comunque mi sembrano risposte standard...cosa ci si poteva aspettare, frasi del tipo: "Hansen è un p***a ma per soldi faccio questo ed altro?" mah direi che ce le possiamo scordare...risposte da ciclostile come da copione
BILLOROCK fci.
Giovedì 5 Aprile 2012, 13.02.27
12
Mi sento di appoggiare Radamanthis, onestamente non ho 15 anni che credevo alle ideologie dei miei idoli, sportivi, attori o musicisti!! Che ne so, se sentissi ozzy che dicesse: " gente, mi do alla gastronomia" io direi, ma vai cazzoo se ne frega, l importante è che il tuo prossimo disco spacchi alla grande !! Idem questo Kiske,(che conosco poco poco) se dice che si fa 4 pippe al giorno, bene bravo buon per lui, l importante è che il disco sia bello !! Ciò non vuol dire fregarsene degli atteggiamenti, ovvio se sono cose gravi si, però ripeto non sto ad ascoltare le loro fandonie...
Radamanthis
Giovedì 5 Aprile 2012, 12.49.15
11
Beh ma non dobbiamo stare solo nell'ambito metal / musica per vedere l'incoerenza negli artisti...pensata a un calciatore che per soldi va nella squadra che fino al mese prima lottava contro la sua per un titolo (gli esempi sarebbero davvero troppi....troppi!!!!), pensate a un grande attore che dichiara "no, non ci sarà la terza parte della saga" e poi ecco che firma per il terzo e quarto film (Schwarzenegger - Terminator, Stallone - Rocky ecc...). Quindi in generale non fossilizziamoci sulle dichiarazioni di uno o dell'altro ma guardiamo ciò che propongono su un disco, su un campo da calcio, al cinema, ecc...Qui parliamo di musica, di heavy metal, di Unisonic, di Kiske e altro che applaudire per il loro bellissimo disco non posso che fare e aggiungere...ci vediamo ai concerti!
il vichingo
Giovedì 5 Aprile 2012, 12.41.42
10
Beh Vikernes come artista è geniale, come persona, non ho mai fatto mistero con nessuno, mi disgusta con le sue ideologie raffazzonate e i suoi deliri pagani. Penso anch'io, come Flag, che i musicisti, ma anche gli artisti più in generale, dovrebbero far parlare di se per la musica, non per le loro ideologie.
Flag Of Hate
Giovedì 5 Aprile 2012, 12.37.13
9
In generale, gli artisti dovrebbero ciarlare il meno possibile, rimboccarsi le maniche della camicia e far parlare le canzoni. Kiske, Varg... tutti parolai.
Painkiller
Giovedì 5 Aprile 2012, 12.31.16
8
@Nightblast: ti capisco e concordo quasi totalmente. Penso però che anche Dickinson disse sì di volersi dedicare ad altro, salvo poi scrivere brani molto più maideniani dei maiden dell'epoca (accident of birth vs virtual XI ad esempio) ma soprattutto disse di non volerne più sapere di Harris e del suo nepotismo...poi come è andata? Siamo in tempi in cui le reunion (heaven and hell, black sabbath, anthrax etc...) sono di moda, anche se i vari membri si sono scornati per anni e si sono detti le cose peggiori del mondo, non mi pare una situazione tanto diversa. In fondo un po' tutti sono tornati indietro rispetto alle proprie decisioni, e per noi è impossibile sapere se l'abbiano fatto per soldi, per passione o per entrambi. Credo che alla fine resti la gioia di poter sentire certe canzoni dal vivo che altrimenti sarebbero rimaste solo "sui libri di storia", di veder suonare o cantare coloro che le hanno rese celebri...mentre poi occorre valutare meno dipancia e più di testa gli eventuali nuovi album che dette reunion partoriscono. E qui mi sembra che siamo di fronte a qualcosa che seppur non suoni come qualcosa di nuovo, riesce bene a reinterpretare le molte influenze dei vari membri della band, risultando fresco e mai monotono.
il vichingo
Giovedì 5 Aprile 2012, 12.28.40
7
Beh sotto certi aspetti posso anche concordare. Tuttavia Michael non è il solo che sputa nel piatto che lo ha nutrito, ce ne son molti altri. Il primo che mi viene in mente è Varg Vikernes che, appena uscito di prigione, ha affermato che il Metal "è semplicemente da disprezzare, in quanto affonda le sue radici nella musica negroide". Però, un anno dopo l'intervista, il nostro campione di coerenza ha sfornato Bellus (2010) e l'anno scorso ha pubblicato Fallen. Il motivo?? Deve molto soldi alla Norvegia per il rogo delle chiese ai tempi dell'Inner Circle e dunque ha pensato di batter cassa con nuovi dischi, guarda caso, black metal. Ma come? Non è lo stesso genere che aveva criticato un anno prima?? E quest'anno uscirà il terzo disco post scarcerazione, Umskiptar, sempre un album black metal. Tutto questo per dire che Kiske è in bella compagnia
Nightblast
Giovedì 5 Aprile 2012, 12.18.02
6
@il vichingo:...ma no, non è un chido fisso, è solo che mi infastidisce leggere certe dichiarazioni, quando neanche 2 anni fa lo stesso personaggio dichiarava tutto il contrario. Io non nego la sua bravura, per carità, anche se ho ampiamente detto che non mi piace un granchè, non nego la sua importanza e posso garantire che conosco a menadito i due Keeper nonchè molto della sua carriera solista...Però che necessità c'era di rilasciare certe dichiarazioni? Sarebbe stato sufficiente dire che non si sentiva più a suo agio ad essere sempre e solo un cantante Metal e che preferiva dedicarsi ad altro...Dickinson docet. Il prendere per forza le distanze adducendo motivi molto sterili, come "il Metal è per ragazzini" o "musica malvagia"...questo io contesto. Quel cazzone di Ulrich è stato messo in croce per anni e lo meritava ampiamente per certe dichiarazioni, dichiarazioni per certi versi molto simili a quelle rilasciate dal suddetto singer teutonico...Non si tratta di presunto tradimento, che poi tradimento è un parolone, qui si parla di mancanza di coerenza, di mancanza di rispetto verso quei milioni di fans che lo hanno acclamato per anni e lo hanno fatto diventare un'icona del Metal...Secondo me Kiske è un voltafaccia che sputa nel piatto che lo ha cibato e reso famoso...
il vichingo
Giovedì 5 Aprile 2012, 11.17.41
5
Non volermene Nightblast per quanto sto dicendo, ma mi sembra che hai un chiodo fisso con il presunto "tradimento" di Kiske. PS: intervistare Kiske non deve essere stato facile (nel senso di disponibilità a farsi intervistare)...
Radamanthis
Giovedì 5 Aprile 2012, 11.09.11
4
Non faccio alcun commento se non uno semplice, banale, scontato: Khaine...quanto avrei voluto farla io questa intervista....Kiske rules!!!!
Khaine
Giovedì 5 Aprile 2012, 9.07.27
3
Beh, Painkiller, io onestamente dei moventi non mi curo, almeno per quanto riguarda le domande "pubbliche", credo che abbiano ben poco a che vedere con quello che veramente è la musica e la genesi di un disco, di una band ecc ecc.
Painkiller
Giovedì 5 Aprile 2012, 8.55.15
2
Minchia Nightblast, sei sul piede di guerra già di prima mattina??? . In effetti da Khaine mi sarei aspettato una domanda un po' scottante del tipo "come mai sei tornato al genere che per lungo tempo hai rinnegato, dicendo che non c'era più nulla da dire etc..." ???
Nightblast
Giovedì 5 Aprile 2012, 8.28.19
1
Eh si...un'icona dell'Heavy Metal che ritiene il Metal un genere per ragazzini...Mah.
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Frammento dell'artwork di 'Unisonic'
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