|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
FEAR FACTORY - Orion Live Club - Roma 29/05/2012
01/06/2012 (4276 letture)
|
Serata all’insegna del cyber metal quella trascorsa lo scorso 29 maggio presso l’Orion Live Club di Ciampino, vicino Roma: era di scena, infatti, uno dei gruppi più influenti nel settore, quello degli statunitensi Fear Factory, ormai vicini alla pubblicazione dell’ottavo album in studio, intitolato The Industrialist; uscirà, fatto più volte ricordato durante lo show dal singer Burton C. Bell, il prossimo 4 giugno per l’etichetta Candlelight Records. Il gruppo di supporto sono stati i conterranei Havok, una promettente thrash band old style della quale mi sono già occupato in sede di recensione di Time Is Up, loro secondo full lenght.
Stavolta devo elogiare gli organizzatori dell’evento in quanto sono stati rispettati pienamente gli orari previsti, a differenza di quanto, purtroppo, accaduto nella stessa location in occasione del concerto de Il Teatro degli Orrori. Devo, tuttavia, segnalare per onestà di cronaca due episodi spiacevoli che meritano una riflessione prima di catapultarci nel resoconto di uno spettacolo di grandissima intensità. Giunto all’entrata insieme a mia figlia Valentina ed al mio inseparabile amico Tiziano, abbiamo acquistato il biglietto, convinti che l'importo fosse quello di € 20,00 come indicato espressamente nel cartello posto sopra il botteghino. La cassiera ha invece preteso € 28,00, irridendoci sul fatto che sarebbe stato meglio acquistare i tickets in prevendita perché avremmo speso € 25,00 ciascuno. Osservando con attenzione il sopracitato cartello ci siamo poi accorti che sul primo zero era stata apportata una flebile linea con un pennarello nero in modo da trasformare la cifra da € 20,00 in € 28,00! Eravamo lì per divertirci e abbiamo deliberatamente evitato di fare polemiche. La seconda discrasia riguarda la birra servita all’interno: ben € 5,00 a bicchiere, con l’aggravante che era decisamente annacquata ed imbevibile! Lascio a voi ogni considerazione in merito e veniamo all’aspetto artistico che è decisamente meglio.
Alle ore 20,00, di fronte a pochissimi astanti, sono saliti sul palco gli Havok, che hanno propinato del genuino thrash oltranzista e senza fronzoli, deliziando la platea per circa 45 minuti. E’ stata davvero un’apprezzabile performance che ha ampiamente confermato il giudizio positivo che avevo già espresso su questo combo originario di Denver in Colorado. Le canzoni estrapolate da Time Is Up, in pratica la quasi totalità, sono state devastanti, in particolare l’accoppiata iniziale No Amnesty e Fatal Intervention. Molto bella anche Paint of No Return, inclusa in un recente EP, e l’eccellente Afterburner, proveniente, invece, dal debut album del 2009. Ottima l’attitudine live di questa formazione e mi hanno impressionato, in particolare, sia la prova del batterista Pete Webber che la graffiante ugola del singer David Sanchez. Gli Havok credo abbiano le possibilità per emergere definitivamente e sono davvero curioso di ascoltare il prossimo platter, che dovrebbe essere pubblicato entro l’anno in corso.
Dopo veloci operazioni di cambio palco, alle 23,00 sono entrati in scena i Fear Factory. La line up prevede una sezione ritmica nuova di zecca, composta dal bassista Matt DeVries (Chimaira/Six Feet Under) e dal batterista Mike Heller, quest’ultimo con l’ingrato compito di far dimenticare Raymond Herrera e Gene Hoglan, impresa improba se non impossibile. Heller, tutto sommato, non ha deluso le aspettative, ma ritengo perfettamente inutile fare paragoni anche perché per il sottoscritto sia Herrera che Hoglan rimangono semplicemente inarrivabili. Il corpulento Dino Cazares (Mamma mia quanto è grasso! sono state le parole pronunciate da Valentina non appena l’ha visto) è stato ripetutamente acclamato dal pubblico, ma per me il vero mattatore della serata è stato il cantante Burton C. Bell con il suo particolare e conosciutissimo vocalism, che passa repentinamente dalla melodia all’aggressività più becera con una naturalezza a dir poco sorprendente. La scaletta è stata devastante con momenti di pura esaltazione in occasione delle iniziali Shock, preceduta dall’ intro Dune (The Prophecy Theme) di Brian Eno, e Edgecrusher, perle di Obsolete, ed il micidiale quartetto finale Demanufacture, Self Bias Resistor, Zero Signal e Replica cantate a squarciagola da tutto il pubblico presente (alla fine più o meno 200 anime). Eccezionali anche Martyr e Scapegoat, tratte da quel capolavoro che è il debut album Soul of A New Machine e che mi ha fatto tornare indietro nel tempo quando vidi per la prima volta i Fear Factory nel lontano maggio 1996 al mitico Frontiera di Roma durante il tour di Demanufacture. Da The Industrialist -si tratta di un concept album che ha come argomento principale quello del mondo ridotto alla disperazione più totale e che è stato preannunciato come un ritorno alle sonorità di Demanufacture (speriamo)- è stata eseguita la sola Recharger: se tanto mi da tanto dobbiamo attenderci un altro capolavoro dopo Mechanize! Non male anche Acres of Skin e Linchpintratti, da Digimortal (a mio avviso il lavoro peggiore della discografia, unitamente a Transgression), che eseguite dal vivo hanno una veste più incisiva. La dissacrante Christploitation, da Mechanize, è stata di una violenza inaudita: davvero una grande composizione di metal estremo introdotta da una oscura tastiera che tornerà più volte nel corso del brano.
Troppo poco un’ora e venti di pura devastazione sonora e davvero peccato che non ci sia stato l’atteso bis. Inossidabili Fear Factory: il tempo passa, ma la rabbia è sempre la stessa!
SETLIST HAVOK
No Amnesty Fatal Intervention D.O.A. Time Is Up Out Of MyWay Morbid Symmetry Paint Of No Return Covering Fire Afterburner
SETLIST FEAR FACTORY
Intro - Dune (The Prophecy Theme) Shock Edgecrusher Smasher/Devourer AcresOfSkin Linchpin Powershifter Fear Campaign Christploitation Recharger Martyr Scapegoat Demanufacture Self Bias Resistor Zero Signal Replica
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
24
|
bella scaletta e ottima notizia che burton abbia la voce.. anche io 2 volte su 3 sono uscito deluso.. voce mediocre dal vivo.. sul prezzo e qualità della birra mi astengo.. e me la porto da casa (anche la Bavaria del discount è meglio di quella che ti compri nel locale) !! |
|
|
|
|
|
|
23
|
ciao a tutti io ero a roncade il 30 maggio non me li sarei persi per nessuna ragione al mondo ho 50 anni ma adoro i fear factory e tutto il power metal in generale sapevo già del problema birra costo esoso e qualità infima ma ho ovviato con una cassa di guinness in lattina comprata al super qui vicino dova abito a vicenza con relativo bicchiere da mezzo e quindi me ne sono fottuto altamente della birra dentro tanto ero già... riguardo al concerto mi sono divertito un casinop anche se devo dire mi erano piaciuti di più quando erano supporto di ozzy forse perchè demanufacture è inarrivabile e poi c'erano raymond e gene comunque serata da urlo e orecchie che mi fischiano ancora dopo tre giorni e adrenalina a mille emozioni così mi fanno sempre sentire un quindicenne...abbraccio tutti lunga vita al vero metal |
|
|
|
|
|
|
22
|
Avrei voluto esserci...location del cazzo, come ormai per molti concerti. |
|
|
|
|
|
|
21
|
Tizi1970@ forse furono 2 anni fa, non ricordo bene... a Roma al jailbreak ci furono tre giorni di festival doom... quando la birra dei fusti finì (già faceva schifo quella) iniziarono a vendere le lattine di birra del discount (4 horses si chiama la marca) a 3 euro l'una!!!!!!!! Passamontagna e lancia in resta. Rapine! |
|
|
|
|
|
|
20
|
li rispenderei volentieri quei soldi...grandi FF...HANNO TRITATO TUTTO...TUTTO... |
|
|
|
|
|
|
19
|
Per quanto riguarda la birra, almeno in Italia, non sono mai stato ad un concerto dove la vendevano e dove era buona e non annacquata. Segno della scarsa considerazione di cui godono i metallari da parte di chi gestisce le locations dei concerti. |
|
|
|
|
|
|
18
|
Il problema non è il costo 5 o 6 euro a bicchiere, quello che mi rode è che faceva schifo! |
|
|
|
|
|
|
17
|
DIO DIO.... non nominare l Imu ... porca tr.....  |
|
|
|
|
|
|
16
|
5 euri a birra?? E la Madonna! Oh, all'alcatraz costano 6..Ma voi sapete cosa paga Cazares di Imu per la pancia? |
|
|
|
|
|
|
15
|
ahahahaha grande Lambruscore, ti vogliamo governatore dell emilia romagna, cribbio...  |
|
|
|
|
|
|
14
|
ahahahahah me hai fatto morì LAMBRUSCORE |
|
|
|
|
|
|
13
|
Non avete capito, gli 8 euro in più a testa erano per i panini di Dino(sauro) Cazares. |
|
|
|
|
|
|
12
|
la birra e' veramente uno schifo..........ed e' vergognoso pagarla 5 euro a bicchiere............. |
|
|
|
|
|
|
11
|
@ Hm Is The Law: ti ho visto da dietro, bella la maglietta personalizzata! Comunque la prevendita non cambiava molto... la base iniziale era 22, a cui aggiungere 3 di prevendita e 2,30 di commissione o roba del genere... ben 70 centesimi di risparmio, sono stato fortunatissimo, ahahah! |
|
|
|
|
|
|
10
|
Neurath: Sei rimasto ancora scosso dal terremoto ( vedi tuo nick sotto)  |
|
|
|
|
|
|
9
|
Mi stupiscono i commenti positivi su Bell, su 3 volte che ho visto i FF ben due è stato pietoso. Sono davvero contento che stavolta si sia comportato bene (peccato che stavolta non passino da Milano!) |
|
|
|
|
|
|
8
|
28 euro sono una ladrata, Fear Factory o meno. Qui si che è giusto lamentarsi del prezzo. E 5 euro per il beveraggio...per una Peroni annacquata. Ennesimo esempio di organizzazione all'Italiana, o meglio all'Italietta dei furbetti e dei disonesti. Ovvio che poi la scena muore e che la gente se ne resta a casa. Per quello che riguarda i gruppi, sarei curioso di vedere di persona come rendono i Fear Factory dal vivo. Mentre gli HavoK, ad esser sincero, non mi hanno mai convinto sul disco. |
|
|
|
|
|
|
7
|
Al di la dei piccoli intoppi (che purtroppo ci sono sempre e i furbi non dormono mai!!) è stata una grande serata. Finalmente ho potuto vedere gli FF che mancavano alla mia "collezione" e che mi hanno accompagnato durante la mia adolescenza, ma soprattutto ho potuto ascoltare dal vivo la grandissima voce di Burton C Bell che ho sempre ammirato per le sue sfaccettature di rabbia,rassegnazione e malinconia. Che dire...menomale che non ce lo sio fatyo sfuggire!  |
|
|
|
|
|
|
6
|
Locali gestiti in questo modo fanno venire voglia di non uscire di casa. O comunque di non regalare i soldi a costoro, che si credono anche molto furbi. |
|
|
|
|
|
|
5
|
Devo dire che a me il locale non è dispiaciuto, essendo abbastanza ampio e consentendo quindi, a differenza di locali lunghi, stretti e con il soffitto basso, di respirare. I Fear Factory ed anche gli Havok hanno spaccato di brutto. Meno male che il concerto è iniziato in orario anche se, per quanto mi riguarda, iniziare i concerti a tarda ora è veramente assurdo, dato che poi comunque ad una certa ora si deve smettere e che la gente il giorno dopo deve andare a lavorare. Una volta un concerto del genere sarebbe iniziato alle 20.30 ed i gruppi avrebbero suonato per più tempo. |
|
|
|
|
|
|
4
|
E' uno schifo assurdo e poi l'Orion non è nemmeno un bel locale |
|
|
|
|
|
|
3
|
@ Raven: in più ci devi mettere la benzina perchè a Cimapino ci devi arrivare.... |
|
|
|
|
|
|
2
|
28 eurozzi e birra annacquata, eh? Spero che qualcuno dei commentatori del report sui Bulldozer legga anche questo e tragga qualche conseguenza. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Diciamo che la cassiera è stata sgarbata e che la goffa correzione apposta sul cartello ci ha fuorviati perchè in effetti i prezzi indicati dall'operatrice erano giusti: Biglietti: Fear Factory, Concerti del Tour 2012 in Italia disponibili nelle seguenti modalità: - in prevendita dal 10 marzo al prezzo di 22,00 € + diritti di prevendita; - in cassa la sera dello show al prezzo di 28,00 €. Rimane il fatto che 28 euro, peraltro per solo un'ora e venti di musica, per un locale fuori Roma mi pare una crifra esagerata ciò spiegherebbe anche lo scarso afflusso del pubblico. |
|
|
|
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|