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CADAVERIA - Non fermatevi alle apparenze!
11/08/2012 (7935 letture)
E' il 29 giugno, siamo a Gallio, sullo splendido altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, l'occasione è quella del Sun Valley Metal Fest: in un clima molto caldo io e la mia collega Carolina Pletti "Kara" approcciamo i Cadaveria, che così gentilmente si sono concessi alla lunga intervista che state per leggere. Perché oltre al trucco da scena c'è di più...

Nicola Strangis "Khaine": Bene, intanto grazie a Flegias ed a Cadaveria per la disponibilità
Cadaveria: Grazie a te.

Khaine: Bene, oggi siamo al Sun Valley quindi la prima domanda che mi viene da farvi è relativa a questa manifestazione. In quest'occasione abbiamo un insieme di gruppi italiani molto importanti (i Sadist, i Necrodeath, i White Skull) ed un insieme di band che, per come ho avuto modo di vedere finora, suonano molto bene. Era così difficile arrivare a fare questo genere di festival? Siamo pur sempre nel 2012, in Germania lo fanno già da 25 anni, insomma...
Cadaveria: Beh, in Germania lo fanno, però non per forza invitano solo band locali. La tradizione del metal in Germania, come non c'è bisogno che tu mi ricordi quali band ci sono a suonare questa sera, sappiamo tutti qual'è; la tradizione di chi organizza e di chi segue è talmente storica che c'è una realtà che ancora oggi, nel 2012, è ben diversa da quella italiana. Evidentemente era difficile arrivarci anche soltanto con delle band italiane, che comunque è una figata perché sono quelle storiche, che ancora portano avanti il discorso metal. Perché fare un festival non è roba da tutti i giorni, devi avere un sacco di voglia di sbatterti e ci sono mille cazzi e mazzi da gestire e da portare avanti, per cui una lode agli organizzatori, comunque vada sarà un successo! Credo che sforzi di questo tipo vadano comunque riconosciuti.
Flegias: Comunque una cosa del genere l'avevano già fatta, non so se ti ricordi l'Italian Gods Of Metal, anche in quel caso si trattava di una manifestazione della durata di un paio di giorni, di soli gruppi italiani, in una struttura piuttosto grossa, quindi l'evento grosso solo italiano c'è e può funzionare; ovviamente i nomi poi, alla fin fine, son sempre quelli, quindi non bisogna abusare di questa forumla. Il plauso al Sun Valley va fatto perché -premesso che questa è la terza volta che ci suono ed ho avuto modo di vederli crescere- non hanno mai fatto il passo più lungo della gamba, e questo gli ha permesso di avere una giornata come quella di oggi e di domani. Degli headliner di tutto rispetto, poi si parte dalle nove di sera in su... quindi magari non fare come il Tradate, che ha subito chiamato i grossi nomi esteri e poi son subito andati in perdita, mentre questa cosa qua sembra che vada bene (si riferisce alla storia del Sun Valley, ndr). Il problema qua è la zona, che ovviamente non può raccogliere tutto quello che potrebbe raccogliere Milano.
(a questo punto ci interrompiamo brevemente, gli organizzatori vogliono scattare una foto con gli artisti, ndr)
Cadaveria: Dicevo comunque, il posto è una figata, il landscape è magnifico, potrebbe costituire un punto negativo l'affluenza, ma per quanto riguarda Milano la mia esperienza come Cadaveria mi insegna che forse ci sono talmente tante cose che alla fin fine non è che venga sempre tutta questa gente, cioè, ti fai le 120, 150 persone, dopo che fai una buona pubblicità. Io poi credo che il Veneto, come zona, sia fatta di gente che nel metal ci crede, di gente intraprendente, che investe, per cui la zona la vedo bene. Forse un festival così non sarebbe potuto avvenire in Lombardia.

Khaine: Una cosa così non poteva succedere in Lombardia?
Cadaveria: Per la percezione che ho io della Lombardia e della scena underground, no.

Khaine: Va bene, passiamo un attimo al tipo di spettacolo che fanno i Cadaveria. Se c'è una cosa che i Cadaveria hanno di diverso rispetto ad una band normale è anche un certo modo di stare sul palco, la scenografia, il movimento ecc., non è che i Cadaveria si vestono a caso, salgono sul palco, suonano e se ne vanno via, è una cosa un pochino più studiata. Voi com'è che preparate il vostro spettacolo?
Cadaveria: La scenografia che segue la promozione di Horror Metal, in realtà, non l'abbiamo ancora proposta in nessun locale da quando è uscito l'album, alla fine di gennaio, perchè purtroppo i budget sono sempre quelli che sono e stiamo subendo anche noi, come band, il contraccolpo di un periodo di crisi. Questa crisi è tangibile, non è una cosa tanto per dire, perchè tutti quanti abbiamo meno soldi nel portafoglio, di conseguenza anche i locali e le persone che devono pagare il biglietto per vederti e quant'altro. Questo vuol dire che non riusciamo mai a muoverci con una macchina in più, a portare i fondali e le cose che richiamano la grafica del CD che, in realtà, noi abbiamo preparato. Quindi cerchiamo di sopperire a questa lacuna (che comunque viviamo in maniera positiva perchè, in fondo, siamo un gruppo underground e siamo anche fieri di esserlo) con una serietà dal punto di vista della presenza, che è dettata anche dalla musica che suoniamo e da quello che sentiamo nel momento in cui facciamo la performance, credendo in quello che facciamo, e su una teatralità che è probabilmente innata nel mio personaggio -ma non lo dico perchè me la voglio tirare, è una cosa che percepisco quando mi riguardo dal vivo, anche considerando tutte le cose che magari vedo solo io e che non vanno e devo migliorare, c'è sempre margine per questo. Con me anche le persone che mi accompagnano nel progetto Cadaveria da più di dieci anni, aspetto che testimonia che loro ci credono e che sentono quello che fanno. Anche dal punto di vista dell'amicizia e del rapporto interpersonale ci si trova molto bene, e si crea così facendo un'atmosfera, un'energia che è tangibile finchè sei lì che vivi il concerto, anche se in realtà non è tangibile perchè non è materiale. Quindi è questione di emozione, che è piacevole, che è poi la stessa emozione che ci gratifica e che ci dà la forza di continuare nel mondo della musica e ad andare avanti, anche con i nostri tempi -perché comunque tra un album e l'altro noi ci prendiamo il tempo che serve per mettere sul mercato, innanzi ai nostri fan, qualcosa in cui crediamo veramente.
Flegias: Tornando un attimino più nel concreto del look, a noi piace molto lavorare con l'immagine, quindi quello che vedrai su CD sul prossimo album sarà completamente diverso dalla nostra immagine attuale, così come nei video e così come nelle foto promozionali, sulle copertine, questa volta ci siamo proprio messi in gioco a 360 gradi, mettendoci in copertina. Sul palco non è la stessa cosa, non ci vedrai mai in quelle situazioni lì, uno perché l'immagine ha il valore dell'immagine, musicalmente cerchiamo di non presentarci in pantaloncini, ma comunque di dare spazio alla musica.

Carolina Pletti "Kara": Ogni tanto vengono fuori discussioni sul ruolo della donna nel metal, sia sul successo ottenuto da alcuni gruppi (che, secondo queste tesi, con un cantante maschio non riscuoterebbero lo stesso successo), sia a riguardo dell'abbigliamento che hanno le cantanti. Volevo sapere qual'era il tuo punto di vista.
Cadaveria: Io ho cominciato attorno al 1992 ed all'epoca ero una mosca bianca, nel panorama internazionale.

Khaine: Nel '92? Non c'era nessuno...
Flegias: Nell'estremo c'era solo Sabina Classen e le francesi Witches.
Cadaveria: Io ho fatto quello che faccio ancora adesso, cioè quello che mi sentivo, senza... innanzitutto ho cercato di imparare a cantare, tanto per cominciare, ed a fare una cosa che potesse piacere anche agli altri ma che in primis piacesse a me. Io sono una persona molto critica e quindi riesco a capire se quello che ripropongo è almeno "la sufficienza", perché se così non fosse non mi permetterei neanche di salire su un palco, per cui accolgo di buon grado -anche se ho un pò un caratterino- i consigli delle persone che suonano con me, ed in particolare di Flegias, con cui ho un'amicizia che dura da 22 anni, con il quale magari mi scontro anche, proprio perché ci diciamo le cose in maniera così chiara, è veramente un rapporto unico ed assolutamente produttivo.
Flegias: Scoop! Abbiamo iniziato nei Marciume.
Cadaveria: Si, eravamo senza basso, io, lui ed una chitarra. Testi in italiano, punkeggianti...
Flegias: Uno dei testi era Il Bacio Della Motosega...

Khaine: Hahaha, quanti anni avevate all'epoca?
Flegias: Ah, eravamo dei bocia(trad.: ragazzini, ndr), tu soprattutto!
Cadaveria: Eh beh, non ho tanti anni in meno di te!
Flegias: Era alla fine degli anni 80, comunque.
Cadaveria: Durante questi vent'anni di militanza nella scena metal, ovviamente io sono cresciuta come persona, spero anche come musicista, e mi sono evoluta perché, innanzitutto, ho conosciuto delle persone nuove, dalle quali io cerco sempre di carpire qualchecosa, a me piace lo scambio interpersonale ed imparare dagli altri, ed ovviamente ho anche intrapreso dei percorsi diversi; pertano un discorso pagano, che avevo intrapreso con la band precedente, gli Opera IX, poi l'ho pian piano messo in secondo piano -non abbandonato, perchè son comunque cose che mi interessano a livello personale- però non ne ho fatto un qualche cosa di esclusivo. Questo per dirti che, durante questi anni, ho passato anch'io un periodo -che poi discograficamente parlando coincide con l'album di cinque anni fa, In Your Blood, lì mi son sentita più femminile, quindi magari ho cambiato un pò l'abbigliamento optando per qualcosa di altrettanto femminile, questo però perché essendo io donna, fa parte di me stessa. Io sono una persona molto eclettica, ci sono tante persone dentro di me. Però, tornando ad In You Blood, l'ho fatto in un momento in cui mi sentivo di farlo perché avevo già comunque guadagnato un rispetto dalle persone che mi seguono, ed è un rispetto che sono orgogliosa di essermi guadagnata puramente con la musica, e non indossando un bustino.

Kara: Quindi l'immagine femminile hai potuto tirarla fuori solo dopo che...
Cadaveria: Mi son sentita di tirarla fuori in quel momento lì innanzitutto perchè sentivo che mi apparteneva, non era un qualcosa di puramente visivo, e poi perchè sono forte di uno zoccolo duro di persone che capisce questo passo. E' ovvio che poi, al di là dello zoccolo duro, ci sono enne-mila persone che questo passo non lo capiscono, ma ben vengano! A me piacciono questi contrasti di amore ed odio, nel momento in cui noi facciamo delle scelte di immagine, come diceva prima Flegias, del rinnovare il nostro look ad ogni album eccetera, comunque ci esponiamo al parere di un pubblico che non per forza è d'accordo con noi, e siamo contenti anche del parere negativo. In realtà su Horror Metal stiamo ricevendo tantissimi feed positivi, c'è qualcuno che storce magari un pò il naso perché, vedendo la copertina e come siamo conciati, magari si aspetta un altro tipo di musica, anche perchè magari reduce dall'esperienza In Your Blood -che è stato comunque un album più morbido, più glamour se vogliamo- si aspetta, anche artisticamente parlando, una proposta più morbida, e invece effettivamente con Horror Metal abbiamo chiuso il cerchio e siamo tornati alle origini di The Shadows' Madame, dove c'è una componente death metal piuttosto presente. Concludo dicendo che questi pareri, che scaturiscono dalla presenza femminile -nelle altre band, perchè io comunque a questo punto mi sento ancora una mosca bianca- sono un discorso a parte, anche perchè io non mi guardo molto in giro, porto avanti il mio percorso e non mi preoccupo molto di quello che succede; è vero anche che negli ultimi dieci anni le band con una presenza femminile si sono quintuplicate, e c'è un utilizzo della voce femminile -al di là dell'immagine, di cui mi sembra di aver parlato in maniera esaustiva- che io non sempre condivido, perchè (opinione personale) una voce soltanto lirica, sopra delle chitarre distorte, a me personalmente non piace. Ovviamente questo non vuol dire che i gruppi che fanno questo tipo di musica non siano validi, massimo rispetto per tutti... è solo un approccio che io non condivido, che non mi appartiene.

Khaine: Ok, tu prima hai detto che a te va bene anche un commento negativo. Però (e questa è una domanda mutuata da una mia vecchia intervista ai Necrodeath) nel momento in cui ti piazzi su internet, su 1.000 commenti che ricevi ce ne sono tanti che sono esageratemente positivi (perché si tende spesso ad esagerare il valore di una band) ma ce ne sono anche altri che sono esageratemente negativi, perché magari c'è qualcuno che ce l'ha con le femmine nel metal, piuttosto che qualcuno ce l'ha perché Flegias suona in due gruppi, per mille motivi che magari possono pure essere validi. Voi, come musicisti, come vi rapportate a questa cosa? Come vivete il fatto di trovarvi di fronte a delle critiche, alle volte anche molto forti, a cui non potete in alcun modo replicare perchè non c'è un contraddittorio?
Cadaveria: Mah, io onestamente su un parere positivo esprimo un ringraziamento, è ovvio che sul commento negativo mi astengo, ma io ho gli strumenti per replicare e controbattere, perché un sito internet ce l'ho anch'io ed un facebook ce l'hanno anche i Cadaveria, però sono assolutamente per la libertà d'opinione. Sono convinta che l'importante è che se ne parli, se vogliamo parlare di un discorso meramente mediatico o di promozione, quindi di essere sulla bocca almeno di qualcuno. E' anche vero che, forse, mi posso permettere di affrontare questo tipo di discorso perché sono certa di quello che faccio, sono certa che questo ha un valore e, quindi, mi faccio forza di pareri contrari a quelli negativi, cioè dei pareri positivi motivati, perchè emotivamente mi danno forza quei commenti dai quali scaturisce il fatto che tu sei riuscito a comunicare un qualche cosa -che è già molto. Quando, ad esempio, leggo che qualcuno è riuscito ad interpretare un testo con lo stesso intento con cui l'ho scritto, per me è un risultato enorme. Così come, in occasione del mio compleanno, ho ricevuto dei regali da dei fan che hanno recuperato i nostri indirizzi ed hanno speso dei soldi per me, per farmi un regalo di compleanno, questa cosa mi ha commossa.
Flegias: Permettimi di spendere una parola sui commenti negativi, magari mi ripeto, però è chiaro che coi commenti positivi uno si crogiola, in quanto artista, pensando di aver fatto una cosa bella ed essendo contento che sia stata apprezzata. Mi crogiolo altrettanto con quelli negativi, soprattutto con quelli cattivi, in cui si attacca la persona, in questo caso il Flegias o il Marcelo Santos, proprio perché dico "cavolo, sono riuscito ad arrivare a quell'obiettivo di essere un qualcuno che la gente si prende la briga di criticare"; se io suonassi nei Rotting Pain piuttosto che nei Marcelo's Crepuscolar (chiaramente sono nomi di fantasia, ndr) magari nessuno si sarebbe preso la briga di dire... quindi, cavolo! Son riuscito a guadagnarmi un mio posticino, magari non nella parte in luce ma in quella in ombra, però qualcuno sta parlando di me. Anche questo lo prendo come un segno per dire "cavolo, son cresciuto".

Khaine: Ok. Ultime due domande e poi vi lascio andare! Che differenza c'è tra una band che, come nel vostro caso, fa musica perché può realizzare un CD, l'iconografia, la foto in una certa maniera, il vestito in una certa maniera, e la band che fa la stessa cosa però intendendolo come un prodotto. Quale può essere la sottile differenza tra l'arte ed il prodotto? Una critica che si può fare ad una band che si veste in un certo modo è che lo si fa perché in questa maniera si vede con maggior semplicità.
Cadaveria: Che non è del tutto sbagliato...

Khaine: Ma non è neanche del tutto vero, perché uno potrebbe dire "cavolo, io voglio fare una cosa a 360 gradi e riflettere la mia qalità musicale anche a livello estetico". Quindi, come si fa a capire la differenza tra una band di un tipo ed una band di un altro?
Cadaveria: In quanto fan?

Khaine: Beh no, il fan è di parte...
Flegias: Noi siamo stati abbastanza espliciti, abbiamo messo un titolo ed una foto che dovrebbe indirizzarti, poi io ho la presunzione di dire che noi siamo un pochino più articolati rispetto a quel titolo ed a quella foto lì, però abbiamo cercato veramente di dire "se non la capisci così...". Posso dirti che all'epoca in cui uscì Marilyn Manson uscirono tutte queste band che si vestivano come Marilyn Manson, quindi tu ti aspettavi già quella musica lì, poi magari era la fotocopia della fotocopia, però io ricordo che in quel periodo se volevo ascoltare la musica di Marilyn Manson o un suo fac simile mi compravo un CD di quelli che si vestivano così, come chi ascolta black metal sa che si deve comprare quelli di chi ha la faccia pitturata, quindi ecco che il ruolo dell'immagine è fondamentale. Poi noi, anche a livello di immagine, siamo un pò particolari, cerchiamo anche un pò di spiazzare, non so se vi ricordate di alcune foto che abbiamo fatto per Far Away From Conformity, ognuno era vestito a caso, siamo andati a casa di un personaggio che aveva dei vestiti strani, li abbiamo scelti a caso e ci siamo vestiti.
Cadaveria: Era anche molto poco metal! Secondo noi -e ne sono ancora convinta- era una mossa per coloro che... he he, secondo me noi eravamo avanti ma la gente non l'aveva capito! (risate, ndr).
Flegias: (gesticolando, ndr), anche il titolo era Far Away From Conformity (trad: molto distante dalla conformità)

Khaine: Molto distante!
Cadaveria: Poi c'era anche un pò l'intenzione di affermare che facciamo parte di un genere che non è un genere, perchè è un misto di tante cose, ma neanche volontariamente perché noi non è che ci mettiamo a tavolino e decidiamo che "questa canzone la facciamo black metal e questa la facciamo death metal", escono così; noi ci rendiamo conto che sono difficili da classificare ma obiettivamente, come band, a noi di classificare la nostra musica ce ne frega fino ad un certo punto.

Khaine: Ok! State scrivendo musica nuova per prossimi ed eventuali, futuri CD?
Cadaveria: Si, inconsapevolmente però, nel senso che due settimane fa, dal chitarrista Dick Laurent è arrivato un file con una serie di riff, ed io inconsapevolmente scrivo testi, in continuazione, siccome prendo appunti su determinate cose, sulla mitica Moleskine e poi, quando è il caso di fare uscire il brano, gli appunti vengono riorganizzati. Ho già scritto delle cose che poi, probabilmente, confluiranno in uno o più testi. Quando prendo degli appunti metto le date, ma poi non per forza le agglomero cronologicamente. Quindi si, poi adesso noi ci sentiamo forti come band, sia per il fatto che i membri che hanno sempre fatto parte dei Cadaveria sono veramente motivati per questo percorso, sia perch* questa new entry (si riferisce al chitarrista Dick Laurent, entrato in ine up nel 2009, ndr) ha comunque portato energia e linfa vitale nuova.
Flegias: Si sono definiti bene i ruoli.
Cadaveria: Si, siamo un combo compatto e non vogliamo aspettare altri cinque anni per il nuovo album.
Flegias: Mentre prima, sai, le idee venivano fuori piano piano, e poi sai che non abitiamo tutti vicino, infatti lei ti parla di file inviati e non di mettersi lì a provare. Una notizia che non sa neanche lei, proprio perché ci troviamo per questo concerto qua, ci siam trovati a parlare ieri io ed il chitarrista ed abbiam parlato della direzione stilistica del nuovo album, cioè come ci piacerebbe...

Khaine: Vai vai, diglielo adesso! (risate, ndr)
Flegias: Ovviamente non sto qui a descrivere il discorso, però con lui che ora si occupa di darci tutto l'input musicale, lei ha sempre la parte lirica dalla sua, io con...
Cadaveria: Oltre che di supervisione con frusta, chiaramente! (risate, ndr)
Flegias: Io con Frank Booth son lì a curare tutte le virgole, Killer Bob si occupa poi di mettere insieme tutti, adesso è tutto molto più ben definito e abbiamo appena finito di fare quest'album qua che abbiamo già tanta voglia di lavorare al nuovo. Senza fretta però, proprio perché ci piace far bene le cose, se richiederà ancora un annetto o due, ce lo prenderemo, però diciamo che la fase preliminare è stata molto accorciata.
Cadaveria: Ma soprattutto quello che è bello è che la cosa è nata spontaneamente, io non ho chiesto di scrivere la roba nuova, quindi vuol dire che queste sono cose che, quando uno se lo sente, le mette giù, da una parte fortunatamente senza la pressione di una casa discografica che ti dice che ogni anno devi fare uscire qualche cosa.
Flegias: Anzi, ci dice "di nuovo? Flegias, ancora te?" (risate, ndr)

Kara: Ma quindi tu parti dai testi e poi ci fai la musica?
Cadaveria: Personalmente io parto dai testi e, invece, dall'altra parte il chitarrista parte dalla musica. Il lavoro che poi si costruisce assieme è, a livello di sensazione, quello di capire quale dei miei testi si accorpa meglio alla sua musica.
Flegias: Poi in base al suo testo, che è la cosa principale, la musica prende la piega. Per esempio se in questo momento sto parlando del mio funerale, è assurdo che tu mi faccia un riff allegro...
Cadaveria: Succede poi che il testo, nel momento in cui l'ho scritto, si sposa bene con i primi due riff e poi magari arrivi a dire un insieme di frasi che, su quella musica, non ci stanno, e quindi ridefinisci la struttura della canzone.

Kara: E dov'è che scrivi con la Moleskine? Qual'è il posto che ti attira di più?
Cadaveria: A casa, non ce l'ho sempre dietro con me, però mi colpiscono anche delle cose all'esterno, quindi magari prendo l'appunto sul pezzo di carta; tipo, l'altra sera mi trovavo a Torino, ai Murazzi, e ho letto una scritta che mi ha intrippata e ho preso nota. Però, appunto, sono cose... potrei prendere un appunto anche su quest'incontro che ho avuto qui con voi! (risate, ndr)

Khaine: Haha ok, va bene, direi comunque che possiamo chiudere, grazie nuovamente per l'intervista, se volete lasciare un messaggio per i nostri lettori, noi glielo faremo avere!
Cadaveria: Innanzitutto un saluto ed un ringraziamento a Metallized, per quest'intervista e non solo, per la visibilità e la devozione, anzi complimenti per l'ottimo lavoro che state portando avanti. Ai lettori, se Metallized che è sempre così puntuale avesse l'accortezza non soltanto di scrivere qual'è il nostro sito ufficiale (www.cadaveria.com) e qual'è la nostra pagina facebook (www.facebook.com/cadaveria) ma volesse anche aggiungere il link diretto...

Khaine: Haha, solo per questa volta!
Cadaveria: Insomma, seguiteci su Facebook e sul sito perché stiamo organizzando delle date live, a chi interessa vederci perchè non ci ha mai visto o a chi vorrebbe rivivere l'esperienza Cadaveria live, da ottobre in poi perché ci prenderemo due o tre mesi di pausa per ovvi motivi, abbiamo anche già piazzato un pò di date all'estero, quindi tutto fa sperare bene. A chi è interessato ad avere Horror Metal anche firmato, al prezzo di 10 €, abbiamo uno shop sul nostro sito internet, con relativo merchandising in coordinato. E comunque un ringraziamento a tutti i lettori ed a coloro che ci supportano da anni!
Flegias: Non fermatevi alle apparenze. Buona gangrena a tutti!

Tutte le foto a cura di Vincenzo-Maria Cappelleri



ignis
Venerdì 8 Agosto 2014, 17.51.00
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E non dimentichiamo Princess of Disease (Suspiria) degli Evol !
Lizard
Sabato 11 Agosto 2012, 21.51.20
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Ma sì figurati! Il mio era solo un invito
Undercover
Sabato 11 Agosto 2012, 21.01.13
8
@Saverio facci divertire, almeno l'intervista la si è letta Comunque ribadisco come già detto nel primo post che mi è piaciuta.
Matteo Cagnola
Sabato 11 Agosto 2012, 19.30.13
7
Basta cercare su "youtube" alla voce "The Best Female Voices in Extreme Metal" e oggi é tutto più semplice, comunque sono delle mosche bianche ma CADAVERIA mi piace e ben venga un gruppo ITALIANO così (Flegias mi piace anche quando é con i Necrodeath, altro grande gruppo ITALIANO)
Lizard
Sabato 11 Agosto 2012, 16.19.47
6
Va beh dai... A parte che nell'intervista si parla di tante altre cose e non vorrei che ci fossilizzassimo solo su questo aspetto, anche se a livello mondiale fossero state 50 le band estreme con una donna al microfono sarebbero state comunque mosche bianche
Undercover
Sabato 11 Agosto 2012, 16.12.43
5
Ah beh a sto punto nell'era odierna gente come Astarte e Gallhammer per quanto entrambe le band mi facciano recere sono tutte donne e comunque non di primo "pelo", ovviamente quando parlavo di Rachel non l'ho citata nei Sinister perché li entrò in formazione molto dopo. Comunque si non ci sono molte donne nell'estremo in Italia a meno che non si conti l'ex singer dei Coram Lethe, che non mi piaceva per nulla, però a sto punto mi tocca citare la Sangre nei Self Disgrace, martellava mica male dietro il microfono.
Matteo Cagnola
Sabato 11 Agosto 2012, 15.32.19
4
Se si và a scavare nell'underground non mancano le voci femminili ma in italia............. se si esclude il gothic metal con Lacuna Coil e tante altre band simili. I Sinister sono un'ottimo esempio di Death, poi ci sono gruppi con voci femminili che conoscono in pochi come: Demonic Christ, Dracena, Satanic Corpse, Sacralis, i miei preferiti DARK SPACE (Black dalla svizzera), e tanti altri che si possono trovare grazie a "youtube". Ma nel nostro paese oltre a Cadaveria e Profanal (Death) in campo estremo??? (magari mi sbaglio).
Undercover
Sabato 11 Agosto 2012, 12.18.09
3
Ma dove ha vissuto Cadaveria? Nel 1992 era una mosca bianca? Forse in Italia, ok Karyn nei Crisis è apparsa nel 1994 con il disco ma era già nota nell'underground, vogliamo parlare delle Derketa che sono in giro dal 1989 tutte donne e suonano doom/death? Ricordiamo Rachel l'ex Sinister che con la sua prima formazione d'appartenenza i Sacramental Sachem era in giro anch'essa dall'89? La lista è lunga, poi è ovvio adesso c'è il boom soprattutto in quello che spacciano per melodic death e gothic, però parlare di mosche bianche non direi, i russi Merlin a esempio sono arrivati tardi a debuttare, "Deathkoteque" è del 1997 ma sono in giro anch'essi dal 1992 e la cantante è sempre stata Mary Abaza, non mi pare proprio mancassero le donne nel metal estremo, forse non avevano la rilevanza di adesso perché molte erano sexy sì, inutile citare nel panorama classico esempi come Doro e la Leone, ma non così spudoratamente "fisiche" nella presenza su palco avvolte in vestiti succintissimi e troppe volte prive di doti canore e inoltre non cantavano ritornelli pop. Detto questo a me non dispiacciono i Cadaveria musicalmente, l'intervista è interessante e preferisco Flegias alla batteria, al microfono nei Necrodeath non riesco ad ascoltarlo, purtroppo per me esiste solo Ingo ed è e rimarrà insostituibile all'interno di quella band.
Matteo Cagnola
Sabato 11 Agosto 2012, 12.02.26
2
Nel metal etremo c'é Sabina Classen (Holy Moses - Thrash) come ricorda Flegias, poi i Darkened Nocturn Slaughtercult (Black) e gli italiani Profanal (Death). Comunque é bello sentire valide voci femminili che non fanno il solito gothic/metal/lirico (con tutto il rispetto per questo genere) ma metal estremo , bravi Cadaveria (spero di vedervi live in lombardia visto che mi sono perso il vostro concerto a Rozzano).
deris
Sabato 11 Agosto 2012, 6.44.34
1
NON LI AVEVO MAI SENTITI PRIMA....MA HORROR METAL MI HA PRORPRIO RAPITO.......
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