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THE LUMINEERS
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SABOTAGE - La passione per l'heavy metal
15/10/2012 (2149 letture)
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In occasione della loro presenza da headliners alla prima edizione del Metal on the Beach di Catania, abbiamo avuto modo di avvicinare Morby ed Henry dei Sabotage per una chiacchierata prima della loro esibizione. Eccone il resoconto.
Francesco: Ragazzi, io partirei da un reperto storico che ho in casa da... qualche settimana (mostro un demo tape dei Sabotage dell’84). Henry: Vogliamo quantificarle queste settimane?
Francesco: Ehm... qualche centinaio (circa 1400 - NdA), me lo spediste tanto tempo fa. Non si sente quasi più nulla a dirti la verità, ma lo ordinai direttamente da voi e fu uno dei demo che più mi colpì all’epoca. Voi cosa ricordate di quel periodo? Morby: È un reperto di modernariato, ma è proprio la cassetta ad essere modernariato, proprio come supporto, eh eh. Mamma mia ragazzi... Mi ricordo che ero taaanto giovane. Henry: E che c’era tanto entusiasmo, no? Morby: Quello c’è ancora, è più difficile essere dopo trent’anni a Catania che esserci stati trent’anni fa. Forse trent’anni fa non ci invitava nessuno, ora ci vuole tanto cuore per essere qui.
Francesco: Io leggo qui sulla cassetta un titolo, che poi è quello del pezzo che ascoltavo maggiormente, ossia La Musica Strana. A distanza di così tanti anni forse questa musica è rimasta ancora “strana”, non siamo ancora molto accettati in generale. Henry: E questo la dice lunga, no? È davvero così, perché siamo in Italia. La musica che piace a noi è proprio strana.
Francesco: Io ho sempre pensato che ci sia anche una parte di vantaggio in questo. Perché il fatto che rimanga ancora “strana”, che rimanga estranea al circuito... Morby: Ti mette un po’ in un angolo, però sanno che in quell’angolo ti ci trovano.
Francesco: E se la fai, la fai perché davvero la senti, rimane incontaminata. Morby: Sì, la fai perché ti piace, non ci sono altri motivi per suonare metal in Italia. Sicché la fai solo perché ti piace, perché ti appassiona, perché godi mentre la fai. Colgo l’occasione per dirti che La Musica Strana stasera la rifacciamo.
Francesco: Beh, ma se non l’aveste fatta vi avrei cacciato, eh eh. Morby: Ma ti giuro che è una rarità, perché l’abbiamo riprovata un paio di settimane fa, sicché è veramente una nuova primizia che abbiamo tirato fuori dal freezer. Sta ancora discretamente e si rifà volentieri, eh eh. Henry: Ti posso fare una domanda io? Di che anno è quella cassetta?
Francesco: Guarda... se non vado errato dovremmo essere a cavallo dell’84. Ricordo il pacchettino... la lettera... credo a seguito di una recensione su Rockerilla, perché come sapete, all’epoca non c’era altro Morby: Vedi cosa vuol dire la passione? Le recensioni di Beppe Riva... È passato un po’ di tempo, tanta acqua sotto i ponti, un po’ di chili in più, poi in meno, poi ancora in più ed ancora in meno. Io per fortuna adesso in meno (io no - NdA), ma siamo sempre appassionati come una volta, questo te lo garantisco. Forse qualche sogno l’abbiamo perso per strada, perché quando facevamo quelle cose lì (indica il demo - NdA), credevi che il futuro sarebbe stato diverso dal punto di vista musicale. Però il fatto di poter ricordare con piacere quel periodo ti fa capire che ancora sei sulla strada giusta. Henry: Era tutto più semplice, avevamo l’energia della gioventù, credevamo in queste cose e ci crediamo ancora, però è stato un periodo irripetibile. Tu lo hai vissuto come me...
Francesco: Uhm... Sì, beh... Io solo da spettatore all’epoca. Henry: Comunque è stato un bel periodo e noi continuiamo a fare questa musica perché ci piace, non certo per soldi.
Francesco: Non certo per vendere caterve di dischi. Ecco questa è una differenza sostanziale. All’epoca se avevi un buon disco probabilmente qualcosa facevi. Morby: Sì, e questo fino al 94/96. Se avevi un buon disco riuscivi a fare (nel senso di vendere - NdA) un buon numero di copie. Oggi se hai un buon disco o no... I dischi non li fai uscire, li butti, nel senso che li fai uscire per te e per qualcuno che se li scarica e le poche persone che lo compreranno. Però in ogni caso la produzione ha sempre un senso, purtroppo non lo ha più dal punto di vista economico, proprio no. Henry: Ha però un senso vedere tutti questi ragazzi che sono venuti qui stasera, è una cosa che conforta, perché vuol dire che ci sono ancora ragazzi giovani che ascoltano un certo tipo di musica. Morby: Sì, vero, vedo parecchi giovani che nell’84 probabilmente erano ancora nei sogni dei genitori.
Francesco: Il fatto è che una volta si facevano i concerti a supporto dei dischi, ora forse si fa il disco per supportare i concerti. Morby: Eh beh... Sì, in un certo senso sì. Fai uscire qualcosa di nuovo così ti rimetti per strada, fai qualche concerto. Perché diciamoci la verità, la nostra passione è quella di proporla dal vivo questa musica. In studio ti diverti, componi, ti diverti perché sei al lavoro con amici, sicché è un lavoro molto piacevole, ma finché non hai la prova dal vivo e non vedi che le persone si divertono quando ti ascoltano, il gusto è relativo: se non hai un riscontro reale del pubblico rimane tutto un po’ nella tua testa.
Francesco: E riguardo alle vostre nuove cose, vi hanno dato un’impronta le nuove tendenze che ci sono in giro o ne siete rimasti disinteressati per scelta? Morby: Noi cerchiamo di suonare -anche quando buttiamo giù qualcosa di nuovo- delle cose che ci piacciano e, purtroppo, avendo questa età che non nascondiamo, ci piacciono ancora le cose che ci piacevano allora, sicché le sonorità saranno un po’ diverse, perché quando arrivi in studio riesci a trovare dei suoni migliori, però poi alla fine l’idea è quella classica del metal, non segui le nuove tendenze.
Francesco: A proposito di suoni. Oggi tutti sono abituati alle produzioni molto pompate, tendendo ad escludere dall’ascolto dopo pochi secondi ciò che non risponde a questi canoni. Voi vi siete dovuti scontrare con questa cosa, cioè con la difficoltà materiale di fare ascoltare la vostra musica a chi è al di sotto di una certa soglia di età? Morby: Questo è capitato con la registrazione nuova di Behind the Lines Henry: L’abbiamo ri-registrato completamente e gli abbiamo dato i suoni che volevamo noi, cioè suoni anni 80 e non suoni pompati, ed a tanti critici non è piaciuta, si aspettavano una produzione da Bom...bom..., noi non volevamo quel tipo di suono. Morby: Uhm... Anche noi avremmo voluto che suonasse un po’ meglio di come poi è venuto fuori, però sinceramente l’idea di base era quella di ri-registrare dei pezzi, ma non di renderli quelli di una power band del 2010. Era quella di rendere sempre un disco dei Sabotage, casomai registrato con i mezzi attuali. Anche perché le vecchie bobine si erano smagnetizzate ed erano inutilizzabili. Avremmo voluto che la qualità del suono fosse un po’ migliore, però chi non ha capito che la nostra ricerca era sempre quella di un suono con quell’idea di metal classico, non ha capito bene. Noi avremmo voluto di più di quello che è venuto fuori, però sicuramente non una produzione anni 2010.
Francesco: C’è anche un discorso da fare sulla critica, nel senso che il critico oggi come oggi spesso è una persona molto giovane che qualche volta non ha le basi. Morby: Io una volta ho fatto con i Time Machine una versione di Heaven and Hell che da tre persone su quattro è stata recensita come se fosse una canzone dei Time Machine, e questo mi ha lasciato veramente di stucco. Heaven and Hell, non è che fossi andato a cercare una cosa sconosciuta.
Con quest’ultima amara considerazione, lasciamo Morby ed Henry ai loro impegni. Tra poco saranno sul palco, ancora una volta per lasciarsi trasportare da quella “musica strana” che dopo tanti anni ci accompagna ancora.
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Il solito giovinastro teppistello  |
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Tra l'altro la cosa strana è che lo ha fischiato solo la parte di pubblico che, guardando il palco, era di 3/4 a sinistra, qualche centinaio comunque, quasi che gli altri non si fossero accorti...boh! Quel gods me lo ricordo come fosse ieri, gli Angra con le percussioni brasiliane, una grande prova loro e dei Manowar... |
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@Raven: eh sì, ovviamente l'ho insultato anche io!  |
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Quella del Gods 97 non la sapevo  |
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sssshhh zitto Painkiller, non lo nominare, non sono superstizioso per niente però una toccata ci sta....è anche uscito al 17: tombola! |
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Heaven and hell, o la conosci o ascolti Masini... |
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me lo ricordo ancora al primo Gods del '97 il "buon" Morby con i Domine...faceva finta di essere straniero mentre parlava alla gente..."ciuao Itualia"!!! Si è preso tanti di quegli insulti... |
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Tre persone su quattro non hanno riconosciuto Heaven and Hell? E che stiamo parlando di una delle canzoni più famose dell'Heavy metal, o quantomeno si tratta di un pezzo che qualsiasi persona che si definisca "ascoltatore di metal" dovrebbe conoscere bene. Non ho parole... |
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Ciusto.... più che ciusto...  |
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Se tre persone su quattro non hanno riconosciuto Heaven and Hell vuol dire che, o i Time Machine l'hanno stravolta, ma non credo, o siamo messi male. Più Metallized per tutti dalle scuole elementari  |
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Ma perchè scusate Heaven and Hell non è dei Time Machine? e meno male che internet è lo strumento del millennio per lo scambio di informazioni. Bell'intervista comunque, carica di nostalgici ricordi!!! |
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Beh non è il primo, ci sono certi siti che recensiscono solo "doom" e che hanno recensori "SPECIALIZZATI" che non riconoscono un pezzo degli Electric Wizard e lo inseriscono fra le hit di una band a molti sconosciuta, quindi credo che il problema non sia neanche l'età anagrafica del recensore, in quel caso non giovincello, ma da come lo si analizza e ci si cimenta sullo scrivere dello stesso e sì, questa storia Morby l'ha ripetuta tante volte e ha ragione nel farlo, una tale ignoranza andrebbe bastonata. |
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Si , lo aveva già dichiarato anche al nostro Khaine in una intervista precedente, ma ripetere certe cose fa sempre bene. |
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Bell'intervista, bello sapere che esiste ancora la PASSIONE! L'aneddoto di "Heaven & Hell" penso che Morby lo abbia già citato più volte, ma fa assolutamente bene a ripeterlo, mette i brividi! Comunque, a me il nuovo "Behind the Lines" piace assai, l'ho preso qualche mese dopo l'uscita e devo dire che tutt'oggi capita di rimetterlo su spesso e goderne appieno (anche se "Hoka Hey" resta il mio favorito) |
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@ Raven al post 2 concordo anch'io, sicuramente la natura di internet influenza la "purezza" dell'informazione che circola, chiamiamola così và. Parole povere, la prima cagata che diffonde il primo pinco pallo, anche senza malafede, rischia di esser presa per legittima dai più, anche perchè non è che puoi verificarne più di tanto le fonti. Se guardiamo wikipedia che viene considerata all' unanimità una bibbia, tante volte è stata anche veicolo di cose o notizie inesatte. Pro e contro della rete. Mi sono piaciute le domande dell'intervista, il mio disappunto si riferiva comunque soprattutto alle risposte sui gusti delle nuove leve in materia di suoni e produzioni odierne. I critici si aspettavano forse che i Sabotage del 2010 suonassero come i Pantera? |
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Morby è l'unico cantante metal italiano che posso dire che mi piace. Ho suoi cd anche con altri gruppi (LA Rox ed altri che ora non ricordo)............. |
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...cioè la versione dei Time Machine neanche la conosco |
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Buon Raven, proprio a quello mi riferivo |
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Fabio, che possa non piacere quella versione ci sta, ma scambiarla per un pezzo orignale....  |
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Grandi Sabotage da sempre, Morby è uno dei miei preferiti dell'intera scena italica.....certo che Heaven and Hell dei Time Machine non si può sentire. PS: quoto Raven al post 2 |
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Forse si, ma non bisogna nemmeno mitizzare troppo il passato. Siamo sicuri che se nell'85 tutti avesseo avuto modo di dire la propria tramite internet, avremmo avuto solo persone preparate a disquisire di musica? Forse qualcuno in più, ma non certo solo guru del metal. In generale credo che oggi ci sia effettivamente una preparazione media inferiore, ma la questione riguarda proprio la tecnologia disponibile, che potrebbe produrre solo grande preparazione -superiore a quella di un tempo- ma viene talvolta usata per bypassare la questione e dire la propria a prescindere, sprecando un'enorme possibilità come internet. |
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Orgoglio italiano. Quanto sono amare le considerazione riguardo le ultime due-tre domande. Il tempo passa come è giusto che sia, ma nel metal sembra ci sia un divario incolmabile tra vecchie e nuove generazioni. |
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