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HUGH CORNWELL
LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO

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ARCI BELLEZZA, VIA G. BELLEZZA 16/A - MILANO

BEYOND THE IRON CURTAIN - # 1 - Metal e Satanismo, parte prima
21/08/2013 (6806 letture)
Metal e satanismo: un binomio che, superficialmente, appare inscindibile a molti osservatori esterni. Ad ognuno di noi sarà capitato, almeno una volta, di fungere da oggetto di critiche e domande a causa di qualche stropicciata t-shirt degli Slayer o dei Venom: ma, di fatto, le connessioni tra la musica dura ed il satanismo inteso come adorazione del Male sono diventate reali e ponderate molto tardi, alla fine degli anni ottanta. Prima di allora, più che altro, si trattava di illazioni estreme proferite da ragazzi desiderosi di ribellione, con l'unico scopo di sferrare qualche calcio nei denti alle imposizioni e alle regole degli 'adulti', tanto strette quanto insensate agli occhi di un individuo mentalmente aperto, adolescente o meno. I pochi e sparuti esempi di 'satanismo' razionale e maturo, come vedremo, si basavano invece sugli insegnamenti dell'occultista Anton La Vey, che il 30 aprile 1966 fondò la prima Chiesa di Satana ufficiale, dopo aver lavorato in un parco divertimenti, come fotografo per la polizia e come accompagnatore all'organo per alcuni spettacolini di streap-tease. La sua Chiesa non si basava sulla pura blasfemia, ma si opponeva alla morale del gregge: secondo La Vey, i cristiani -o comunque la gente in generale- tendono a non vivere le proprie vite e non ragionare con le proprie teste, lasciandosi trascinare dagli eventi e dalle consuetudini della routine, sacrificando l'essenza delle proprie emozioni nel nome del senso di colpa, grande fardello al centro del cristianesimo. Stando alla dottrina religiosa, ognuno di noi dovrebbe quasi vivere a testa bassa, in un senso di timore ed inferiorità (nei confronti di Dio) che dunque tende a creare limiti invalicabili e rinunce incomprensibili agli occhi di un soggetto realista, sia esso ateo o agnostico. La Vey, invece, riproponeva l'etica di Nietzsche e sosteneva la tesi dell'uomo come Dio in terra, libero dalle catene della morale cristiana; quello che conta, secondo questa corrente 'satanista', è il proprio ego, la ricerca del benessere personale, in opposizione alle teorie del sacrificio e dal diniego del peccato; l'occultista scrisse e pubblicò anche la celebre Bibbia di Satana (1969), alla quale si ispireranno molti musicisti rock e metal. Inoltre, registrò una messa nera in un LP intitolato The Satanic Mass, fornendo molteplici spunti e capi di accusa. Il flirt tra rock e Satana ha radici antichissime, se è vero come è vero che già i Rolling Stones di album come Their Satanic Majesties Request e Let it Bleed lasciavano intravedere messaggi contorti e avvolti di una patina malignante; la loro Sympathy For The Devil scatenava le platee e temi come droga, stupro e saccheggi erano all'ordine del giorno per la formazione capitanata da Mick Jagger, tra le prime ad andare controcorrente in un mondo ancora pacato e timorato. La voglia di ribellione pulsava sempre più forte e dopo il Sessantotto più nessuno si sarebbe fatto riguardi: la provocazione e l'oltraggio stavano per prendere piede nelle esistenze frustrate di tanti giovani e giovanissimi, di ogni latitudine. In tanti si sarebbero opposti, scrivendo libri e articoli sul presunto 'Rock Satanico': invano, perchè la marea dei ribelli era troppo forte per poter essere placata dalle forbici del moralismo.

I MISTERI DEI LED ZEPPELIN: PAGE E PLANT SCUOTONO LA MORALE PUBBLICA
Avendo determinato gran parte dei classici stilemi hard rock, tanto nella musica in sè quanto in tutto il suo corollario lirico-visivo-esistenziale, i mitici Led Zeppelin non avrebbero potuto passare immuni dalle accuse di occultismo. Uno dei pretesti che fece scattare gli indici della morale pubblica fu l'interesse di Jimmy Page per gli scritti del negromante Aleister Crowley, del quale il chitarrista acquistò una cospicua collezione di libri e manoscritti originali. Addirittura, Page divenne proprietario della misteriosa tenuta 'maledetta' di Boleksine, appartenuta a Crowley e fonte di inquietanti leggende metropolitane: queste proseguirono anche sotto la nuova gestione, dato che alcuni custodi della dimora finirono in manicomio o si suicidarono in situazioni non meglio specificate. Se Page si interessava alla magia e al sovranaturale, Robert Plant non voleva essere da meno: nella canzone No Quarter scrive un testo in cui dipinge la sua band come uno squadrone vichingo diretto ad un destino terribile e satanico. La formazione inglese non si dannava certo per zittire le polemiche: anzi, calcava la mano al fine di rinforzare quell'aura mistica ed intimidatoria che ne avvolgeva il nome. Una volta un party in presentazione di un disco fu organizzato all'interno di alcune caverne stotterranee ove, secoli prima, si tenevano Messe Nere: in questa occasione si svolse anche una finto rituale a tema, per la gioia dei detrattori. Sulla figura dei Led Zeppelin iniziarono dunque a fiorire esagerazioni e false informazioni, come quella secondo la quale si scorgerebbe Lucifero nell'angelo che simboleggia la band (raffigurato in un dipinto del 1869 del pittore statunitense William Rimmer e intitolato Evening, Fall of Day): in realtà, si trattava di Apollo, un'antica divinità greca. La simbologia è sempre stata un elemento centrale nella storia degli Zeppelin, che hanno accuratamente evitato di far luce su tanti interrogativi; come quelli levati al cospetto dei due sigilli e delle due rune che componevano il titolo di Led Zeppelin IV, ognuno rappresentanti un componente della band. Il significato di questi simboli non è mai stato chiarito; forse il simbolo di Page (disegnato a mano da lui stesso, come quello di Plant) fu preso dall'alfabeto magico del matematico alchimista Girolamo Cardano, mentre quelli di John Paul Jones e del batterista Bonham derivano da un antico libro di rune (Book of Signs di Rudolf Koch). Stando alle parole della band, scegliere dei simboli per il titolo dell'album equivaleva a distogliere l'attenzione da nomi, titoli ed etichette, per convogliare tutto l'interesse esclusivamente sulla musica. L'immortale e poetica Stairway To Heaven, brano simbolo di tutta la produzione zeppeliniana, è tuttora bersagliata dai ricercatori di messaggi subliminali, i quali sostenevano la presenza di un inno demoniaco nella registrazione, se ascoltata al contrario; in realtà non ci furono mai certezze a tal riguardo ed anzi Page smentì queste voci pur confermando di essere un ammiratore di Crowley. Anche Plant era sulla stessa lunghezza d'onda: 'Per me è veramente triste, perché Stairway to Heaven fu scritta con le migliori intenzioni, e per quanto riguarda messaggi registrati al contrario, non è la mia idea di fare musica. Tuttavia già Led Zeppelin III aveva fatto chiacchierare e non poco, a causa di una presunta frase riconducibile allo stesso Crowley ed inserita tra i solchi vuoti della prima tiratura del vinile. Anche Ozzy Osbourne si soffermerà sulla figura di Crowley nella sua carriera solista (Mr Crowley, da Blizzard Of Ozz del 1980), a conferma del grande interesse suscitato in ambito rock dall'esoterista albionico.

BLACK SABBATH: QUANDO IL SATANISMO E' SOLTANTO PRESUNTO ED INFONDATO
L'avvento dei Black Sabbath, che di fatto codificarono le basi dell'heavy metal vero e proprio, spazzò via quanto di oscuro si era creato attorno alla figura dei Led Zeppelin. Bastò l'omonima e primordiale canzone Black Sabbath a scatenare la fervida fantasia della gente, rapita dal terrificante racconto di una 'figura nera' ai piedi del letto; in realtà si trattava del racconto di un incubo, ma di fatto portò alla creazione di un'immaginario demoniaco che avvolgerà cronicamente il quartetto di Birmingham. Nonostante la band di Tony Iommi proponesse nei suoi dischi migliori delle liriche di stampo filosofico ed esistenzialista -molto belle e profonde, con riflessioni acute e metafore suggestive, come approfondito in alcuni articoli a tema- o si limitasse alla critica nei confronti di guerre e politicanti, l'opinione pubblica le cucì addosso lo stereotipo di formazione satanista: nulla di più errato, in quanto addirittura vi erano certi testi in cui si accennava alla misericordia divina e si criticava l'incapacità degli uomini di manifestare sentimenti positivi. Del resto già il moniker era un pericoloso elemento fuorviante, ispirato dal film horror italiano I Tre Volti Della Paura; ma le tematiche che avrebbero potuto suscitare critiche e contestazioni erano soltanto quelle nelle quali si esaltava il rapporto dei Sabs Four con gli stupefacenti, che paradossalmente passavano in secondo piano rispetto alle infondate accuse di esoterismo. Il bassista Geezer Butler era effettivamente appassionato di magia nera ed aveva coinvolto gli altri componenti della band nel suo interesse; ma questo non divenne mai un culto, un rito e mai i Black Sabbath inneggiarono al Demonio nei loro testi. Fu la casa discografica a creare ulteriore confusione, riempiendo le copertine ed i CD di croci rovesciate ed iconografia controversa: destare scandalo e spaventare la gente induceva i giovani a comprare i dischi ed i pescecani dell'industria erano disposti anche a ritagliare attorno a quei ragazzi una reputazione terrificante pur di ottenere qualche dollaro in più. L'immagine satanica dei Black Sabbath prese il sopravvento sulla realtà, quasi come se fosse necessario completare la musica pesantissima ed i riff granitici di Iommi con un'immagine altrettanto forte; una volta, Ozzy Osbourne affermò: 'Ancora oggi c'é gente convinta che i Black Sabbath praticassero magia nera e culti satanici, ma tutto questo é veramente stupido e ridicolo. Noi ci accontentavamo di suonare una musica che facesse paura, un po' come accade con i film d'orrore. Non ho mai partecipato a messe nere e mai lo farò. D'accordo, ho scritto delle canzoni su questi temi, ma ho anche trattato altre cose. Ci sono problemi ben più gravi di questo nel mondo: la guerra, per esempio, è per me la cosa più scandalosa che esista ed è molto più pericolosa di qualsiasi testo satanico'. Sempre il singer, nel corso degli anni, ha rilasciato simpatiche dichiarazioni a proposito del presunto satanismo cucito addosso alla sua band: 'Una volta chiudemmo un concerto in Arizona e viaggiammo con il bus per sette, otto ore; verso l'alba ci fermammo ad un fast food lungo questa strada senza fine in mezzo al nulla, due tizi mi si avvicinarono e mi dissero: 'Jesus Saves'! Chiesi loro da dove cavolo provenissero, perché, a perdita d'occhio, non c'era un cazzo nel raggio di centinaia di chilometri! Mi risposero che ci avevano seguiti per tutta la notte dopo il concerto. Gli dissi che non dovevano andare in chiesa, ma da uno psichiatra! Quando poi nel corso della nostra prima tournée negli States ci siamo imbattuti in strani tipi incappucciati e vestiti di nero abbiamo preso così tanta paura da dormire tutti e quattro insieme nella stessa stanza per molto tempo'. Geezer Butler, che dei quattro era quello più interessato ad argomenti esoterici, una volta spiegò: 'Ero sinceramente interessato all'occulto, perché sono cresciuto come cattolico; quando ero bambino avevo una passione maniacale per la religione, adoravo tutto ciò che vi aveva a che fare. Se sei cattolico, ogni settimana ti trovi a sentire quello che combina il Diavolo, per cui ti ritrovi a crederci sul serio. La cosa che ha scatenato il mio interesse risale a una volta che sono andato a Londra nel 1966/67: c'era una cultura nuova in gran fermento e un tizio vendeva un sacco di riviste che parlavano di magia nera. Ne ho letta una e ho pensato: 'hey, non ci ho mai ragionato dal punto di vista di Satana!' Ho iniziato a leggerne sempre di più, ho letto molti libri di Dennis Wheatley, roba che parla dei piani astrali. Avevo avuto un sacco di esperienze di quel tipo sin da quando ero bambino e finalmente leggevo qualcosa che riusciva a spiegarle. Da lì sono passato a leggere di tutto sulla magia bianca, sulla magia nera, ho scoperto che il satanismo esiste da ben prima di qualsiasi religione cristiana o ebraica. E' un argomento estremamente interessante, in un certo senso mi sono ritrovato sempre più attratto dal lato oscuro di queste cose e così appendevo croci rovesciate sul muro e ritratti di Satana dappertutto. Ho dipinto di nero il mio appartamento, mi ci stavo facendo coinvolgere parecchio e a un tratto sono incominciate ad accadermi un sacco di cose orribili. Arrivi a un punto in cui oltrepassi un certo limite e ti ritrovi a seguirlo totalmente, ti dimentichi del tutto di Gesù e di Dio. Sei pronto ad andare fino in fondo? Direi proprio di no'. In quanto ad auree maligne ed affini, i Black Sabbath furono preceduti di qualche mese dai Coven, autori di un hard rock non troppo potente, che nei concerti davano vita ad un finto rituale sacrificale; il loro disco Witchcraft (1969) possedeva una copertina apribile nella quale erano inseriti i volti 'posseduti' dei musicisti ed una grafica che richiamava lo scenario di una Messa Nera. I testi erano fortemente satanici, tanto che sulla copertina vi era segnalata la pericolosità del prodotto, quasi a voler avvertire gli acquirenti; curiosamente e senza alcun legame voluto -né da una parte né dall'altra- un membro della band si chiamava Oz Osbourne, e la prima canzone del disco fu intitolata proprio Black Sabbath. Nei loro concerti, i Coven -come anche i Black Widow di Come To The Sabbath, pezzo che ispirerà anche i nostrani Death SS- simulavano una Messa Nera, con tanto di Ave Maria e benedizioni: si trattava però di un satanismo molto formale, innocuo e di stampo 'cristiano', che dunque manifestava immediatamente tutti i suoi limiti in quanto a logica e coerenza.

THE NUMBER OF THE BEAST, GLI IRON MAIDEN E L'ATTENZIONE MEDIATICA
La censura, nel corso degli anni, ha utilizzato davvero a sproposito l'appellativo di 'satanista': indistintamente, sono stati ritenuti 'satanisti' i Queen ed i Kiss, gli AC/DC e persino i Beatles o Madonna. Chi ha sconvolto davvero le notti delle associazioni cristiane, però, sono stati gli Iron Maiden di The Number Of The Beast, che nella canzone omonima inneggiavano al 666 con apparente fervore. Si trattava ancora una volta di un incubo (subito da Steve Harris) o, nel peggiore dei casi, da un testo ispirato dalla visione di qualche film horror; eppure da allora nessuno riuscì più a scrollare dalle spalle dei londinesi l'etichetta di avventori infernali. La canzone, per di più, avrebbe dovuto suscitare riscontri opposti, ascoltando le parole di Steve Harris: 'In molti dei nostri brani c'é un umorismo che spesso non viene colto, o viene mal interpretato. Questo é vero sopratutto in The Number of The Beast, che ha un soggetto che molti fautori della persuasione biblica hanno preso troppo seriamente. Abbiamo incontrato dei maniaci o dei fanatici religiosi, nell'America del Sud qualche idiota urlava 'brucia all'inferno, brucia all'inferno' mentre la band scendeva dal palco. Se solo si fossero soffermati sui testi del disco, avrebbero avuto ben pochi motivi per accusare la band. E' stato pazzesco! Ovviamente nessuno li aveva letti. Ancora oggi scoppiamo a ridere quando ci accusano di satanismo'. Attorno alla Vergine di Ferro si creò un'immaginario terrificante, sostenuto da copertine all'epoca spaventose e da una musica veloce e potente che al tempo non temeva rivali; bardati di cuoio e catene, i cinque inglesi dovevano davvero far tanta paura alla gente 'normale' che li vedeva in azione. Associazioni religiose mossero delle vere e proprie crociate contro i presunti satanisti britannici, recandosi ai loro concerti giustappunto per bruciarne i loro dischi alla presenza dei fan più scalmanati. Ovviamente era tutta pubblicità gratuita: la fama degli Iron Maiden cresceva esponenzialmente, quanto più si solidificava la loro aura perversa. Osservare schiere di ragazzini infoiati urlare all'unisono 'Il numero della bestia' deve essere stato un colpo tremendo per i moralisti più bigotti; la copertina stessa di The Number of the Beast, in realtà, era a sua volta una presa in giro al Demonio e alle paure infernali: vi era raffigurato un piccolo diavoletto che reggeva i fili di un essere umano ma che, a sua volta, era sovrastato e manipolato da un gigantesco Eddie, quasi a voler affermare che i Maiden sono superiori a certi cliché e a certe paure. Nei dischi successivi, la band decise di gicoare con l'ironia e provocare i propri detrattori inserendo presunti messaggi subliminali e affini nelle proprie canzoni: è il caso di Back To The Village, nella quale viene sussurrato tra le strofe un impercettibile six, six, six e di Still LIfe, in apertura della quale fu registrata al contrario una frase incomprensibile (con tanto di rutto) recitata dall'istrionico Nicko McBrain e capace di far scervellare chissà quante persone alla ricerca di un significato che, probabilmente, non esiste. The Number Of The Beast, oltre a garantire ai suoi autori un'attenzione mediatica provvidenziale, ha di fatto gettato un sasso, creando un precedente senza ritorno: da allora, più che in precedenza, l'heavy metal viene inevitabilmente associato ad ambientazioni sataniche. In molti hanno cavalcato l'onda lunga di questo stereotipo: molti ragazzini ribelli imbracciavano gli strumenti e calavano la mano sulle loro presunti odi luciferine, con lo scopo di sembrare più blasfemi e trasgressivi di chiunque altro; questo è il motivo alla base del satanismo spinto e abbastanza superficiale di tante band -soprattutto di metal estremo- a inizio carriera; gran parte di queste ha successivamente abbandonato l'abusato cliché luciferino, per spostare le coordinate di volta in volta su tematiche più realistiche e mature. I Bathory, eminenza assoluta del black metal primigenio e della successiva ondata viking, ad esempio, abbandonarono presto le simpatie infernali per sposare nel culmine della propria carriera l'adorazione per le divinità nordiche originarie. Nell'ideologia del leader Quorthon rimase preminente il rifiuto dell'imposizione cristiana, anche se in maniera più personale e affatto infantile; egli stesso ebbe modo di esprimersi a riguardo dei suoi primi lavori, appestati da fiammeggianti visioni infernali: 'Quando la mente è giovane ed innocente tende ad attribuire alle storie horror molto più realismo di quanto ne abbiano davvero. Da parte mia c'era un notevole interesse e ne ero affascinato, ma solo perché a quel tempo stai cercando di ribellarti al mondo degli adulti e vuoi far vedere a tutti che preferisci stare dalla parte di Satana piuttosto che da quella di Cristo. All'inizio i testi non volevano comunicare nessun messaggio, erano solo storie dell'orrore molto innocenti; ma comunque in quel momento uno pensa di essere serio, anche se ovviamente non lo è'. Persino i grandi esponenti della Triade tedesca non si sono tirati indietro dall'immancabile tributo al Signore del Male: al di là della costante crociata anticristiana dei Destruction, vanno citati per lo meno i primissimi Kreator (brani come Storm of the Beast o Son of Evil, tratti dal debut, parlano da sè) o i Sodom, che scelsero degli pseudonimi piuttosto eloquenti (Angelripper, Witchhunter e Grave Violator) prima di dedicarsi a tematiche di natura bellica. Flirt pseudosatanici erano rintracciabili anche nei primi vagiti dei Celtic Frost (futuri padri dell'avantgarde), sorti sulle ceneri degli Hellhammer.

BLASFEMIA SATIRICA: I VENOM SCANDALIZZANO IL MONDO E DIVENTANO PIONIERI
Autentici pionieri del Satanismo applicato al metallo pesante, gli inglesi Venom sono considerati i precursori di ogni forma di estremismo sonoro di cui oggi conosciamo l'esistenza: il loro suono sporco, forma ibrida e promiscua di punk caotico ed heavy metal martellante, andrà ad ispirare i più grandi esponenti dei generi nascenti come thrash, death e black. Grezzi, privi di orpelli, spesso fuori tempo, i tre di Newcastle si prodigavano in un furibondo esercizio di dissennatezza sonora, shockando le platee con i loro costumi scenici -pelle, borchie, catene, teschi e croci rovesciate- ma soprattutto con i loro testi blasfemi, i quali garantiscono loro il ruolo elitario di padri putativi del black metal, un genere che prende il nome proprio da un loro disco, quello più influente. In realtà la loro musica aveva poco da spartire col black metal in senso stretto, essendo più vicina ad un heavy metal bastardo sporcato col thrash, ma che in sparuti frangenti svelava pure lontane radici hard rock; era più che altro la ferocia dei testi di Cronos, cantante e bassista, a scuotere la morale pubblica. La titletrack del disco d'esordio, Welcome To Hell, per esempio, era un'ode alla lotta per la conquista dell'Inferno, al fine di renderlo 'la nostra casa' e di 'vivere in un mondo tutto nostro'; Cronos incita ad uccidere, 'masturbandoci sulle azioni che abbiamo compiuto'. C'era molta ironia nei testi dei Venom, ragazzini ribelli che volevano più che altro rompere le righe nella maniera più clamorosa possibile: ma la gente non lo percepiva ed anzi restava tramortita dalle invettive infernali dei Nostri, che col tempo assunsero una fama sempre più tenebrosa, temuti come la peste dai bigotti popolani. Tuttavia era possibile trovare anche una critica di un certo livello nei testi del terzetto britannico, che in Schizo -sempre dal debut album, Welcome To Hell (1981)- sembra descrivere un individuo all'apparenza normale, che ama i suoi bambini e 'legge loro la Bibbia', ma che nasconde sotto queste false spoglie la sua reale essenza di maniaco ('Ritrovati corpi senza testa'); la morale è molto più profonda di quello che si potrebbe pensare in relazione alla band di Newcastle, che qui vuole tracciare l'identikit di tanti 'bravi cristiani', apparentemente ineccepibili e invece autori di bieche bassezze morali nella vita di ogni giorno: 'Ora che ti ho messo in guardia guarderai sempre dietro di te, non saprai mai chi sono davvero; sembro caro e innocuo ma posso essere quello che devi temere, quindi non fidarti mai di ciò che non conosci'. Mentre Live Like an Angel (Die Like a Devil) sembra più che altro un incitamento a vivere al massimo la propria vita ('Io sono il tipo a cui piace andare in giro, ogni notte mi trovo in una città diversa', 'Vivere veloce, morirò giovane', 'l'Inferno è il posto dove morire'); la famigerata Witching Hour -ritenuta una delle progenitrici più accreditate del thrash metal- va dritto al sodo, sfoderando esternazioni alquanto oltraggiose: 'Senti la campana, l'ora delle streghe si avvicina'; 'Prepara l'altare, senti le vergini piangere; ora è tempo di morire'; 'L'inferno si scatena, svela il pentagramma, i santi uomini guardano con disgusto; vieni, assaggia il sangue e senti il respiro di Satana, guarda in cielo e vedrai i guerrieri della notte'. Ancora: 'Il nostro lavoro è completo, Satana prende la sua sposa'. Altrettanto eloquente sembrava In League With Satan: 'Sono in combutta con satana, sono stato resuscitato all’Inferno, cammino per le strade di Salem in mezzo ai morti viventi; non ho bisogno di nessuno che mi dica cosa è giusto e cosa è sbagliato, bevo il sangue dei bambini, inseguo la mia preda di notte'. Ancor più feroce nel suono, il secondo disco Black Metal fu quello che consegnò definitivamente i Venom alla leggenda, trainato da una titletrack che inneggiava al caos e al furore, esortando a donare l'anima nel nome del rock'n'roll; le 'legioni unite' aprono la porta al Diavolo e gli 'dei del black metal' sono pronti a lottare per raggiungere il loro obbiettivo: il testo sembra dunque molto adolescenziale, decisamente innocuo e dedito per lo più ad un'esaltazione settarica del Verbo Metallico che non di Satana in sé; eppure, da sola, la canzone è diventata il manifesto di un genere e di una filosofia. L'immaginario visivo dei tre britannici era altrettanto stridente: le copertine mostravano pentacoli e teste di capra, figlie di una simbologia ancor oggi capace di spaventare il prototipo di famiglia media. Pezzi come To Hell And Back ribadivano con insistenza i presunti flirt col Demonio ('Sono stato all'inferno e ritorno, ho baciato la Regina Satanica, ho visto cose mai viste, a braccetto con Lucifero, nuotando nel lago di fiamme; sono posseduto da Satana, sono un uomo pazzo, l'inferno è la mia casa'), mentre Buried Alive e Raise the Dead tracciavano raccapriccianti quadri mortuari, nei quali legioni di zombie marciano nel nome di Satana; Leave Me In Hell parlava addirittura del frutto di un 'tormentato e bestiale' rapporto sessuale tra una donna ed il Diavolo: il bambino che lei porta nel grembo non vuole nascere e chiede di essere lasciato all'Inferno. Sacrifice descriveva, come intuibile, una scena sacrificale, tra caproni e 'figure incappucciate'; veniva citato Baphomet e si inneggiava a 'Lucifero, il mio Signore', bevendo il sangue della solita vergine sacrificata. Non soltanto inni al Male, ma anche veri e propri affronti alle forze ad esso contrapposte trovavano spazio tra i solchi del platter, come capitava ad esempio in Heaven's On Fire': 'Guarda in alto e vedrai le Porte del Paradiso in fiamme; gli angeli sentono gli sguardi degli zombie'; i 'cieli in fiamme' sono una 'tomba ardente'. Se Dio è onnipotente perché è diventato schiavo di Satana? La domanda posta da Cronos tuonava come pura blasfemia. Pur senza toccare argomenti satanici, Countess Bathory -uno dei pezzi migliori della band, incentrato sulla figura di una sadica regina ungherese che amava torturare giovani vergini per poi fare il bagno nel loro sangue- possedeva un tema altrettanto raccapricciante; Don't Burn The Witch invece era una 'simpatica' difesa dell'operato delle streghe, che 'danzano intorno al pentagramma aspettando di essere stuprate da Satana': dopotutto, come sentenzia Cronos, 'Le vie dell'Inferno non sono sbagliate'. La teatralità non ha mai lasciato spazio alla realtà, tuttavia, anche se in alcune interviste i membri della band si sono più volte lasciati andare a dichiarazioni propagandistiche, tese alla costruzione di un personaggio più che all'affermazioni di autentiche ideologie. Nel 1985 Cronos affermò: 'Io non predico il Satanismo, l'occultismo, la stregoneria o qualsiasi altra cosa. Il rock and roll è principalmente intrattenimento, e la cosa finisce lì'. Era un gioco, nulla più: e la cosa divertente è che veniva preso più seriamente dalle persone esterne al circuito musicale che dai reali appassionati del genere, ai quali -va detto- è sempre piaciuto confondere le persone 'normali' recitando il ruolo dei cattivi.

I MERCYFUL FATE, KING DIAMOND ED IL SUO SATANISMO 'ESISTENZIALISTA'
Sensibilmente diverso era l'approccio al satanismo di King Diamond e dei suoi Mercyful Fate, una raffinata band danese di heavy metal melodico e tecnicamente superiore alla media; a causa dei testi gotici, influenzati proprio dagli insegnamenti di LaVey, il gruppo nordeuropeo si è sempre dovuto sorbire la fasulla etichettatura di black metal band, giunta da parte dei confusi giornalisti dell'epoca senza tenere conto delle immense differenze tra la loro musica pregiata -impreziosita dai falsetti acuti del singer e da trame chitarristiche di gran classe- e quella rozza e caotica dei coevi Venom. Cantante eccezionale e persona molto saggia e carismatica, King Diamond era praticamente l'unico che non strombazzava il Satanismo in maniera teatrale ma lo adottava come reale filosofia, almeno per quanto riguarda la scena ottantiana; ma non immaginatevi certo un individuo malvagio o con idee discutibili, bensì un uomo open-minded con delle precise convinzioni esistenziali e dei valori molto profondi, come dimostrano svariate sue dichiarazioni: 'Io non credo che chi ha fede in qualcuno o qualcosa sbagli, l'importante è che nessuno cerchi di convincermi delle proprie sicurezze e teorie! Le mie credenze sono diverse da quelle di chiunque altro, io non credo in quello che è scritto in questo o quel libro, ma posso comunque affermare che mi trovo d'accordo con il Satanismo, teoria descritta in maniera completa nella 'Bibbia' di Anton Levey; e quello scritto non tratta propriamente di teologia o filosofia ma, molto più semplicemente, di logica. Segue e descrive gli istinti umani, non la spiritualità. Io credo che molte persone che mi conoscono sappiano che non credo in Satana nel senso cristiano del termine, così come non credo in Dio in senso satanista. Io personalmente parlo del fato, in quanto ritengo che nella vita di ognuno di noi esistano il fato e la fede. Io credo in qualcosa che, evidentemente, non è conosciuto e, soprattutto, accettato dalla gente. Noi non trasmettiamo impulsi negativi, semplicemente parliamo di come concepiamo la vita. E' una nostra convinzione, che non deve necessariamente essere la vostra. Il nostro messaggio è: vivi la vita come meglio credi, purché questo non sia dannoso al tuo prossimo. E questa è anche una risposta alle organizzazioni che da sempre ci attaccano. Io personalmente non vado in giro a seviziare o squartare nessuno, e tu?' Il look di King Diamond, all'anagrafe Kim Bendix Petersen, non aiutava certo a diradare la sua aura oscura: coperto da uno spesso face-paint, bardato di pelle, egli si è sempre esibito utilizzando un microfono costituito da ossa umane, incrociate a forma di croce rovesciata. I testi di album capolavoro come l'inarrivabile Melissa non potevano che confondere e turbare le menti dei censori, con volute incursioni nell'ignoto come nel caso di Into The Coven ('Seguimi per soddisfare la nostra sacerdotessa; vieni, vieni nella mia congrega e diventa figlio di Lucifero, ora schiaccia la croce'), At The Sound of The Demon Bell (Sopra una croce che sta bruciando, il signore Gesù con Satana al di sopra, dev'essere un disonore vedere il Signore cadere ancora'), Black Funeral o Hail Satan' (Lei era una vittima della mia setta'); tra i versi più spinti spiccavano quelli di Satan's Fall: 'È la caduta di Satana? No, è la chiamata di Satana; crani alti sui pali, è l'epigrafe di Satana, qualcosa di nuovo non la può cancellare: 666, lo chiamano la Bestia'. La titletrack stessa, Melissa, narrava di una donna accusata di stregoneria e quindi bruciata al rogo da un prete cattolico; nel pezzo venivano illustrate le sofferenze e il desiderio di vendetta del marito della donna ('Melissa tu eri la Regina della Notte, tu eri la mia luce; giuro vendetta sul sacerdote, il sacerdote deve morire nel nome dell'Inferno'), col brano che si ergeva a simbolo di tante ingiustizie e discriminazioni compiute dalla Chiesa Cattolica. Una forte ispirazione giungeva al Re Diamante proprio dalla Bibbia di LaVey, come visto: 'Ho letto il libro e ho pensato che coincidesse con la maniera in cui io vivo la mia vita. Non è che fosse una grossa religione o qualcosa di simile, era uno stile di vita che sentivo mio al cinquecento per cento. Ed è semplicemente bello poter ritrovare i propri punti di vista ed i propri pensieri messi per iscritto, in un libro: in un certo senso ti dà conforto. Io mi sono sentito proprio così e puoi trovarne un riflesso nei primi testi di King Diamond e dei Mercyful Fate. A quel tempo usavo la parola Satana e per me aveva un significato molto particolare, non era quello che gli davano tutti gli altri'. Nel secondo disco, Don't Break The Oath, erano presenti nuove trame oscure, come evidente anche in Nightmare, che altro non era che il truce racconto di un incubo: 'La sento chiamare perché avvenga la riunione delle streghe; c’è una luce nell’uscio, entrano 13 ombre, fanno il segno del seme demoniaco: sono nel mezzo di un cerchio magico, qualcuno mi dica cosa sta succedendo! "Solo noi sappiamo il segreto della maledizione che porti con te”. Ascolta, cantano, la riunione delle streghe canta, notte dopo notte, le sento cantare'. Devono essere state notti insonni, per la Società-bene: l'oltraggiosa Desecration Of Soul narrava di arditi rapporti carnali ('Un accoppiamento nella notte, due ombre sopra una tomba: urla di piacere, urla di dolore; giovani amanti, dovete essere pazzi per farlo: è il dissacramento delle anime nel loro santo nascondiglio'), mentre in Night Of The Unborn si immaginavano spiriti di bambini non nati che danzano nella notte e in Princess of Hell si ribadivano concetti ormai ampiamente assorbiti('Benvenuta a casa mia, Principessa dell'Inferno, ti saluto ancora una volta nel nome di Satana'). Come To The Sabbath era il seguito di Melissa: 'Vieni al sabba, sabba, la cerimonia sta procedendo, è ora che tu ti conceda i tuoi desideri; una cattiva maledizione sul prete che ha preso la vita di Melissa, adesso dobbiamo concludere il rituale. Le streghe e i demoni stanno arrivando, devi solo seguire il magico richiamo; vieni, vieni al sabba, sotto il ponte in rovina'. Nel brano erano presenti versi molto forti, un'accusa alla Chiesa assolutamente spietata: 'Se tu dici "paradiso", io dico "un castello di bugie", se tu dici "perdonalo", io dico "vendetta": mio dolce Satana, tu sei l’unico'. Quello di King Diamond è sempre stato un Satanismo figurato e filosofico, quasi metaforico, per esprimere concetti di libertà mentale e rispetto nei confronti del prossimo e dei punti di vista altrui; una critica ai dogmi eccessivamente rigidi delle religioni organizzate, una ricerca della felicità che passa attraverso la nostra volontà e non attraverso remissive costrinzioni precostituite e imposteci attraverso l'errata accettazione del comune senso di colpa. King Diamond sa quanto possano essere assurde e bigotte le visioni cristiane: sua madre nacque fuori da un matrimonio, perché la nonna -donna delle pulizie nella casa di un ricco signore- era rimasta incinta dopo un rapporto col figlio del padrone e decise di abbandonare la figlia in quanto fonte di scandalo. Quando la genitrice del Re divenne adulta, tornò dall'anziana madre, perdonandola ed accudendola nella vecchiaia; ma nonostante questo, la nonna non la riconobbe mai, neanche per riconoscenza, indicandola alle proprie amiche come una sorta di badante e senza rivelare loro il rapporto di sangue che invece le legava. Il disprezzo per la megera ha sempre alimentato l'odio di King Diamond per le visioni medievali imposte dalle religioni, portandolo a divenire un emissario del 'satanismo' pur senza voler imporre agli altri la sua idea (come invece fanno proprio alcune confessioni religiose): 'Faccio in modo di essere sicuro che nessuno possa venire da me e dirmi che sto cercando di influenzare la gente a fare questo o quello, che sto cercando di convertire le persone; non esiste. Pongo domande e questo è sicuro, ma cerco di non dare -quantomeno in modo diretto- una risposta riguardo a come la penso io in proposito. Non mi vedrai mai fare qualcosa del genere. La gente deve pensare da sola e se ci sono persone a cui non interessa trovare qualcosa di più profondo nelle parole di un disco non c'è problema, va bene anche così. Siamo intrattenitori, non preti: io ho il mio stile di vita, che sicuramente influenzerà la mia musica e i miei testi. Io metto tutto ciò che sento in entrambi'.

(continua)



Lizard
Lunedì 21 Dicembre 2015, 8.31.01
17
Più che esoterismo, siamo all'ermerismo
Stefano
Lunedì 21 Dicembre 2015, 0.46.06
16
Salve, allora, ho provato a informarmi con linee guida personali e non, con documenti reperiti in altri settori, filosofia, qualche autore, qualche tema spirituale, si concentra sulla prestazione del talento, per lo meno la critica, la frittata che tutti conosciamo, tritata e ritritata che genitori e insegnanti ci han fatto digerire pur controvoglia, dico ora la mia. (.....) Bene, l'occultismo e la stregoneria si fondono mediante l'alchimia la cristallomanzia, e l'erboristeria curativa, ogni argomento almeno uno o due libri, si deve avere un infarinatura generale, l'occultismo si ramifica in spiritismo alchimia satanismo, il resto o ampliando la conoscenza come scrivevo prima arti erboristiche o medicina curativa wicca, e cose simili ( che non sono per niente strampalate o congetture mentali, sono introvabili i testi ma sono seri per lo piu non in commercio ), il resto fa parte di altre religioni orientali, vedi l'induismo, vedi il taosimo e quant'altro, dunque, (...) occultismo, in sostanza, evitando sinonimi, o similarità, sottomissione, con formule operazioni alchemiche, quindi invista di qualcosa esperimentale ma solo a livello latente poi l'esperimentazione viene guidata da un maestro ( non va per età ma x conoscenza ), e forgia l'allievo secondo una conoscenza posteriore piu profonda approssimativa di formulario, e manipolazioni sugli istinti, sul sesto senso, sui sistemi del corpo, meridiani e paralleli, diverse scienze, sulla gerarchia dei demoni, solo a livello esplicativo e di lettura, cartomanzia, lettura automatica scrittura di rievocazione, agopuntura ( titoli precedenti ), negromanzia, divinazioni ( diversi modelli ), solo per fornire l'enturage, il mago diverso dallo stregone diverso da un qualsiasi aprendistato mistico il mago diviene pure asceta, il mago sottomette la forza esterna a un indice interiore suo interno, manipolando ( derivazione cerca la parola, sincronismo religioso, unificando induismo o altre dottrine ), per manipolare gli elementi,l'aria, il fuoco, l'equilibrio, il calore, il freddo, la pressione sanguigna, il dolore, ribadisco, la critica viene fatta per quanto di natura diversa da una all'altra sulla morale piu che sull'eresia, in italia si differiscono solo per la caricatura ostile di autorità, ma i bigotti sono in occidente, non solo in italia, occidente come dire nord sud ovest est, i punti cardinali, occidente, america del nord, ( Canada ), Germania, protestanti luterani convinti, comunque per farla in breve, il sunto proprio, che il bene non si presta a estorcerti qualcos'altro, il male, ti può compromettere l'esistenza sul punto di vista che l'esperimentazione è parziale, e quando la si unisce al sincronismo religioso, non hai un vero e proprio ordine, puoi organizzarti su una disciplina comprendere e decidere se fare prima o dopo la parte da sola, e poi affiancato da un maestro, ma per esempio, sul sesto senso, vuoi aprofondire la gravità, in fisica la gravità è una cosa, si studia semplicemente, immagina per lo meno, facile esercizio, immagina una gravità, dopo che svolgi un esercizio con 108 ripetizioni di un mantra, come cavolo credi di recuperare l'infinitesima quando si muove tutto e non puoi in teoria tornare indietro sul mantra, va compresa l'armonia e quant'altro, ma questo piccolo dettaglio non è niente, dicevamo, la gravità, sta alla base della telecinesi per esempio, o delle altre arti di stregoneria, come piromania, o cristallomanzia, per aprire vari canali c'è tutto un discorso, sono canali dei sensitivi mediante i 5 sensi sottoforma passiva, quindi iniziando a dirigere le varie forze, iniziare quindi a percepire diversamente, oppure esperimenti al buio, questa è la parte esperimentale del discepolo, con il maestro o con uno piu in alto anche di poco, ti insegna a fare una separazione, un vero miracolo in alchimia, la formula e la formulazione, passare da una scienza teorica a un concetto pratico, oppure da il cosidetto simbolo a delle azioni che rispecchiano un determinato senso in azione, sono passaggi diversi, in uno prevale una distanza lunga, quindi l'acquisizione permae, permea, nell'altro la distanza è piu corta, quindi ti lascia l'illusione di capire ma in realtà ci devi ritornare, grosso modo funziona cosi l'arte simbolica, hai uno o piu schemi e chiavi di lettura, quando finisci un testo, stessa cosa della matematica a ogni x ( ics ), traduci sostituendo indici, cosi fai quando apri un libro specifico, te ne nutri per il tuo allenamento quotidiano da solo, poi con un superiore puoi affrancare diverse discippline, il sunto dei preti sono uomini, e qui magari è in tema ma è sproporzionatamente imbecille come lavoro..........i venduti sono i clericali, i venduti sono gli scontati, la differenza sta nei suoi contrari, il contrario di scontato è gratuito, e non è di facile comprensione nella vita discernerlo per utilizzare una parola cristiana, si insiste spesso col discernimento. Buon Natale e feste anche a voi!
Gigi
Martedì 10 Giugno 2014, 22.16.23
15
Io credo che finche si tratta di vera ironia fatta da gente colta come Dickinson ad esempio (laureato in scienze sociali) o Marilyn Manson /Brian Warner, un artista estremamente intelligente, ci si possa anche credere. Ma quando i testi sono diretti come quelli dei Venom o Deicide a me chi garantisce che loro siano cio' che scrivono? il dubbio e' comprensibile, e magari non e' nemmeno un dubbio. Senza giustificare nulla. La religione cristiana forse e' un limite e lo dico da non cattolico. ma espliciti testi entrano nelle persone deboli. Ed e' la verita'. L'articolo, per pur descrittivo che sia, non tratta minimamente l'aspetto finanziario che porta un certo tipo di immagine. Legare il metal al Satanismo e' sempre stato un business. E forse e' proprio questa la parte diabolica. ;D
MPostmortem
Sabato 24 Agosto 2013, 7.31.48
14
@Room 101 è proprio come dici tu, grazie della dritta!!
Argo
Venerdì 23 Agosto 2013, 22.45.28
13
La frase di Nicko all'inizio di Still Life basta registrarla col Nintendo DSi e poi ascoltarla al contrario, cioè al normale. La spiegazione è stata data da Nicko stesso: è la frase di un tale capo di qualche governo africano durante gli anni 80, un tizio stile Geddafi. Niente di che sul messaggio, la parlata fatta da Nicko ha pure "l'accento" africano...
freedom
Venerdì 23 Agosto 2013, 22.25.26
12
Voglio le basette come quelle di King Diamond.
the Thrasher
Venerdì 23 Agosto 2013, 1.57.46
11
Grazie per i complimenti! il 666 in back in the village è a '1''28 circa!
Brindish
Giovedì 22 Agosto 2013, 23.13.03
10
Articolo molto bello. Davvero apprezzabili le citazioni dirette dei protagonisti, a spiegare molto bene come stanno le cose a riguardo: più chiaro di così!!! Se l'opinione pubblica continua dopo decenni a dare certe interpretazioni superficiali, vuol dire che in fondo questo gioco di "accusa" e "difesa" piace anche a loro, piuttosto che andare oltre...E' un argomento in fondo che "vende" sempre, in senso lato. Dice bene Cronos: "Il Rock è principalmente intrattenimento"...Adesso però sono curioso di sentire il 666 in 'Back In The Village', non ci ho mai fatto caso
satanasso
Giovedì 22 Agosto 2013, 19.22.39
9
Ho sempre trovato estremamente comici musicisti o pseudo artisti vari che si dichiarano satanisti e nemici della chiesa cattolica rifacendosi poi esclusivamente a figure e concetti che non hanno altra origine - appunto - che la chiesa stessa. Non vedo che senso abbia affermare l'esistenza di satana e - contemporaneamente - negare quella di dio... i due vanno a braccetto, e ho sempre considerato i "satanisti" convinti nulla più che cattolici che tifano per l'altra squadra. Più interessante e decisamente più ricca di risvolti è la visione illustrata ottimamente dalle parole del Re Diamante, che si rifà a satana unicamente quale figura letteraria utilizzata da molti grandi scrittori (quelli veri intendo, altro che lavey) per illustrare la condizione dell'uomo come individuo e creatura terrena.
Sodomizer
Giovedì 22 Agosto 2013, 16.52.51
8
Grandissimo articolo! Complimenti Rino....
Room 101
Giovedì 22 Agosto 2013, 11.43.09
7
@MPostmortem: per caso ci sono tanti / ? perché potrebbe riconoscere il tutto come un presunto URL è bloccarlo!
evil never dies
Giovedì 22 Agosto 2013, 11.34.13
6
ottimo articolo!!
precision88
Giovedì 22 Agosto 2013, 10.56.15
5
Gran bell'articolo. Il tema è spigoloso e soggetto ad innumerevoli chiavi di lettura (c'è chi sostiene che in molti dei casi citati si possa parlare di santanismo anche se non praticato dai membri dei gruppi, inquanto quei testi spingono delle menti labili ad agire verso il male) nonostante ciò sei riuscito a dare una chiave di lettura che forse potrà aprire la testa su questo argomento a qualche credente non ottuso che fino ad oggi pensava che all'equivalenza Metal = satanismo.
SHA.
Giovedì 22 Agosto 2013, 8.57.22
4
Bell'articolo
MPostmortem
Giovedì 22 Agosto 2013, 7.28.50
3
Non so, continuo a dividerlo (anche in 4 parti) ma non riesco a caricarlo. In definitiva comunque non è tanto lungo (ne ho inseriti di lunghi il doppio ultimamente nelle notizie). Magari ci sono delle parole che il sito rileva come "dannose" o simili e quindi non carica i commenti? Strano! Ad ogni modo complimenti per il tema dell'articolo e per il suo svolgimento!
the Thrasher
Giovedì 22 Agosto 2013, 2.21.32
2
Forse hai postato un messaggio particolarmente lungo? in quel caso prova a ripubblicarlo diviso in due parti.. altrimenti non saprei come mai non riesci a commentare!
MPostmortem
Giovedì 22 Agosto 2013, 1.56.28
1
Perchè non si riesce a commentare ragazzi?
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