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DARK TRANQUILLITY + TRISTANIA + DESECRATE - Rock'n'Roll Arena, Romagnano Sesia (NO), 22/11/2013
27/11/2013 (4472 letture)
Che i Dark Tranquillity siano una band molto amata in Italia è un fatto risaputo da tempo immemore, gli svedesi hanno trovato nel nostro paese una fan base appassionata oltre che leale e non è stato affatto un caso che il loro ultimo live Dvd sia stato girato proprio da noi.
Dal vivo poi sono sempre stati una garanzia, ragion per cui abbiamo voluto presenziare alla data di Romagnano Sesia organizzata dalla House of Ashes Prod.
La presenza dei Tristania e di una giovane band nostrana come i Desecrate si prospettavano inoltre come un valore aggiunto non da poco per una serata già così irresistibile.

DESECRATE
Alle 21 spaccate salgono sul palco i Desecrate, band genovese che ci propone un death metal melodico potente e coinvolgente.
Purtroppo rimangono penalizzati nelle prime canzoni a causa dei suoni non ancora ben bilanciati, nei primi pezzi infatti i volumi del basso e quelli della batteria risultano molto alti, sovrastando soprattutto i riff veloci e aggressivi della chitarra, stesso problema anche per le parti di tastiera, che pervadono tutti i brani suonati.
Man mano che il concerto prosegue però i suoni migliorano e la band si riscalda, riuscendo a coinvolgere il pubblico sia con i pezzi tratti dal loro album XII, The Death, come Tsunami, che con gli inediti (ad esempio Element) del prossimo disco ancora in produzione.
In definitiva una band che riesce a tenere bene il palco e ad animare i presenti nonostante gli iniziali imprevisti.

TRISTANIA
Dopo un veloce cambio di palco e un altrettanto brevissimo soundcheck, le luci si abbassano e un'atmosferica introduzione dà inizio allo show dei Tristania. Il gruppo norvegese parte alla carica con Number, ma è quando entra in scena Mariangela Demurtas che il palco si anima, la cantante sarda -finalmente ritornata temporaneamente a casa, o quanto meno non troppo lontano- si muove come una scheggia impazzita eppure la sua voce rimane grintosa ed energica fino all'ultimo brano e raggiunge l'apice con Himmelfall.
La potenza della sua ugola è una vera sorpresa, soprattutto per chi ha la fortuna di ascoltarla per la prima volta dal vivo, il vigore del cantato è incredibile, cosa che emerge poco dai lavori in studio; anche nelle parti in lirico rivela di sapersela cavare bene, ma rimane limitato a piccoli frammenti dei pezzi più datati come The Shining Path e Beyond The Veil. Anche per i Tristania nei primi brani le voci hanno volumi molto bassi, soprattutto il pulito di Kjetil Nordhus, mentre gli harsh vocals di Anders Hilde vengono accesi soltanto quando il cantante ha già attaccato con la strofa di Number, nonostante tutto in Darkest White dà la prova di essere aggressivo non soltanto con i riff, ma anche con la voce. Purtroppo la controparte di Hilde, la chitarrista Gyri Losnegaard, sembra davvero fuori dal gruppo nonostante il tentativo di Mariangela di coinvolgerla nella mischia, rimane quasi immobile per tutto il tempo del live.
Al basso Ole Vistnes si scalda velocemente, anche se i suoi backing vocals rimangono in secondo piano (cosa che non succede ai suoi poco convincenti baffi anni '60).
Malgrado la mancanza di Einar Moen, le parti di tastiera non possono mancare, così i Tristania rimediano con delle basi pre-registrate, che il più delle volte rimangono sullo sfondo e quasi impercettibili. Nonostante tutto, i brani si susseguono velocemente e tra i "Grazie" della nostra Mariangela si arriva all'ultimo pezzo Year Of The Rat con cui il gruppo norvegese ci saluta, insieme ad un "a presto".

SETLIST TRISTANIA
1. Number
2. Night On Earth
3. Himmelfall
4. The Wretched
5. The Shining Path
6. Darkest White
7. Beyond The Veil
8. Requiem
9. Year Of The Rat


DARK TRANQUILLITY
Sono circa le 23.30 quando dopo un soundcheck piuttosto accurato le luce si spengono, il proiettore si accende e gli svedesi si fiondano sul palco sulle note di The Science of Noise, estratta dal nuovo disco Construct, da cui verranno estratte il maggior numero di canzoni nel corso della serata.
Impossibile non notare fin da subito il vuoto onstage lasciato dalla partenza del bassista Daniel Antonsson, volutamente non sostituito dalla band che ha deciso di suonare dal vivo con il basso in base, scelta rispettabile anche se priva dell'elemento "umano", anche se ulteriore conferma – qualora qualcuno ne sentisse il bisogno - delle capacità tecniche della band, visto che suonare per quasi due ore senza mancare un sedicesimo sul metronomo è sintomo di una grande professionalità e di una precisione chirurgica.
Si prosegue con White Noise/Black Silence da Damage Done e le premesse di una grande serata di materializzano fin da subito: coordinazione stratosferica negli arpeggi e nei solos fulminanti delle due asce di Martin Henriksson e Niklas Sundin, violenza estremamente metodica di Anders Jivarp dietro le pelli e riempimento del sound gestito perfettamente da Martin Brändström dietro la tastiera tra passaggi squisitamente elettronici ed altri più leggeri e melodici.
Quando dopo poche canzoni si arriva alla conosciutissima The Fatalist si capisce già come il pubblico sia totalmente nelle mani della band e del suo frontman Mikael Stanne: l'interazione con gli spettatori da parte del singer svedese è totale, strette di mano, pose spontanee e dialoghi brevi ma calorosi tra ogni pezzo, quasi come per dire "mi fa piacere parlare con voi, ma sono qui per suonare".
La ventina di pezzi suonati a fine serata saranno poi la perfetta prova di come i Dark Tranquillity siano in grado di proporre un gran numero di canzoni senza però risultare freddi nella loro proposizione.

Il prossimo pezzo non lo suonavamo da tantissimo tempo, è estratto dal nostro primo disco, l'abbiamo composto quando avevamo diciannove anni, quindi circa sette anni fa....anzi no forse erano vent'anni fa!

Questa la battuta che usa Stanne per introdurre A Bolt of Blazing Gold (estratto appunto da Skydancer), per l'occasione i Dark Tranquillity vengono raggiunti sul palco dalla bravissima Mariangela Demurtas, che duetta con Mikael in maniera superba creando un'atmosfera a dir poco magica.
Stesso copione anche per la successiva The Mundane and the Magic, che si conclude insieme alla comparsata di Mariangela che saluta il pubblico per tornare nel backstage.
Il concerto scorre rapido ma coinvolgente con incursioni nel disco Haven con l'immancabile The Wonders at Your Feets e Indifferent Suns o in album come Fiction con Misery's Crown e Terminus (Where Death is Most Alive).
In apertura di report parlavo di proiettore: effettivamente una parte molto importante dei live dei Dark Tranquillity è rappresentata dai filmati che scorrono alle spalle dei musicisti durante ogni canzone, rappresentazioni artistiche dei testi estremamente evocative curate quasi sicuramente da Niklas Sundin (che di lavoro fa il grafico e si è occupato della maggior parte delle copertine della band svedese), può sembrare un dettaglio di poco conto ma posso garantire che quelle immagini hanno giovato all'atmosfera in una maniera veramente consistente.
Ci avviamo verso la fine del concerto con la proposizione -tra le altre- a grande richiesta della classicissima Lost to Apathy e con la conclusiva Lethe, che ha messo la parola fine in grande stile ad un concerto veramente indimenticabile.
Complice forse la nostra posizione prossima al mixer abbiamo goduto di suoni veramente ottimi e bilanciati, batteria possente e dotata della giusta botta, chitarre taglienti ed incisive, basso comunque udibile, tastiera affatto sacrificata e voce che bucava il mix al punto giusto.
Insomma, un live all'altezza del nome che portano questi musicisti e che non fa che confermare le loro immense capacità dal vivo, non perdeteveli se capitano dalle vostre parti.

SETLIST DARK TRANQUILLITY
1. The Science of Noise
2. White Noise/Black Silence
3. What Only You Know
4. The Fatalist
5. The Silence in Between
6. Zero Distance
7. A Bolt of Blazing Gold
8. The Mundane and the Magic
9. Punish My Heaven
10. The Wonders at Your Feet
11. Indifferent Suns
12. Iridium
13. Terminus (Where the Death is Most Alive)
14. State of Trust
15. Endtime Hearts
16. Therein
17. Lost to Apathy
18. Misery's Crown

---- ENCORE ----
19. Lethe


Introduzione e report Dark Tranquillity a cura di Gianluca Leone "Room 101"
Report di Desecrate e Tristania a cura di Giada Boaretto "Arianrhod"



Vulgar Puppet
Mercoledì 27 Novembre 2013, 22.54.52
4
Io ero alla data di Pinarella... Spettacolo! Stanne un idolo, peccato gli abbiano chiesto insistentemente di bestemmiare, alla lunga l'ho trovato di cattivo gusto...
sanderground
Mercoledì 27 Novembre 2013, 15.04.32
3
Io sono stato alla data di Roncade..grandissimi..uno show davvero professionale e sentito..e soprattutto dopo lo show sono rimasti un'ora e mezza a parlare con me e una decina di altri ragazzi fuori dal locale..foto autografi e discorsi che spaziavano dalla composizione di un disco alla playstation 3 con una cordialità ed una confidenza che lasciano spiazzati..grandi ed immensi..e su tutti spicca il calore e la simpatia di Stanne..abbracci strette di mano e quant'altro..grandi musicisti ma umili persone
Gyroscope
Mercoledì 27 Novembre 2013, 9.42.15
2
io son stato alla data di pinarella e devo dire che son stati spettacolari.. le uniche differenze di setlist son state to a bitter halt, silence and the firmament withdrew e undo control
Jezolk
Mercoledì 27 Novembre 2013, 1.14.00
1
Bellissimo concerto.... Lethe
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La locandina dell'evento
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Live Report
DARK TRANQUILLITY + TRISTANIA + DESECRATE
Rock'n'Roll Arena, Romagnano Sesia (NO), 22/11/2013
 
 
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