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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 2098 letture )
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Non sembra ancora arrivato il momento giusto per il primo full length in casa Ranger. I finlandesi sono infatti alla quinta release ufficiale in cinque anni di carriera, ma nessuna di queste si può ancora catalogare come debut album. Tre demo e due EP sono le uniche testimonianze che il quartetto proveniente da Helsinki ha voluto concederci ad oggi, lasciandoci sempre con una succosa dose di curiosità derivante dalla genuinità delle canzoni finora proposte. Il loro genere di competenza è uno speed metal a forti tinte di heavy classico che, se certo non rappresenta una novità in ambito musicale, può comunque avvalersi di una forza d’urto notevole e di un appeal degno dei migliori monicker a noi conosciuti. Peculiarità del gruppo è l’aver pubblicato due dei propri demo in formato audiocassetta e successivamente gli EP contemporaneamente in formato CD e vinile, con quest’ultimo venduto sempre nel numero limitato di mille copie. Ora, che ciò possa connotare la band come fortemente legata agli anni Ottanta e Novanta non solo per la musica suonata ma anche per tutto ciò che concerne il modo di realizzare i propri lavori è un dato di fatto, ma quanto potrà essere importante questo elemento per un ascoltatore moderno abituato a ben altri supporti tecnologici e magari non troppo interessato a questo tipo di revival storici, se così li vogliamo definire?
Due le tracce che compongono questo brevissimo EP, intitolato Shock Skull e pubblicato per l’etichetta finlandese Ektro Records nel maggio 2014, a otto mesi di distanza dal precedente EP Knights of Darkness, che aveva destato fin da subito la nostra curiosità. Le campane aprono le danze nella titletrack e subito dopo un urlo lancinante ci presenta la band in tutta la sua potenza magnetica. L’ugola del singer Dimi, degna del Rob Halford dei tempi d’oro, ha un ruolo da vera protagonista, ma è ben coadiuvata dalle sferragliate metalliche delle due chitarre e da una batteria roboante. La forza d’urto espressa ricorda molto da vicino certi pezzi targati Slayer, ma l’anima del gruppo ha le sue radici nell’heavy metal più classico e sfiora solo da lontano gli stilemi tipici dell’ambito thrash. Omen of Doom riesce ad esprimere ancora di più l’aggressività insita nelle corde dei finlandesi con sferzate ritmiche degne di nota e soprattutto riff metallici portati a velocità estreme come la tradizione dello speed giustamente richiede. Due pezzi soltanto, ma che dimostrano capacità innegabili e lasciano con l’amaro in bocca perché se ne vorrebbero sentire molti altri di questo tipo e invece l’EP non va oltre i dieci minuti di minutaggio complessivo.
Cos’altro aggiungere se non che sarebbe finalmente ora di trovarsi di fronte ad un full length come si deve da parte dei finlandesi Ranger? Oramai una buona fetta di pubblico dovrebbe essere stata raggiunta e la critica non sembra remare contro questa nuova promessa dello speed metal europeo. Le condizioni, quindi, ci sono tutte. Se dovesse però arrivare niente più che un altro “assaggio” nella forma di un EP o di un demo qualcuno potrebbe stancarsi e girare i tacchi. La nostra speranza è che non si debba arrivare a tanto.
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5
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Mi consolo perché stanno uscendo, come ho segnalato sul Forum, parecchi gruppi nuovi, se non di Speed classico come i Ranger (quelli si contano sulle dita di una mano), ma comunque Speed&Thrash o Black/Speed Metal e credo che la cosa faccia piacere a parecchia gente, almeno spero. |
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4
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Come già scritto da @Doomale qui siamo in tutto e per tutto nei meravigliosi metà anni 80 o giù di lì. Classicissimo speed metal di ottima fattura. Peccato siano solo due brani. Per @ Hermann 60 : purtroppo lo speed metal quello inteso nella sua forma più genuina è sempre stato in un limbo di 'mezzo' se mi consenti di usare questo termine. Anche negli anni 80 era considerata una musica di nicchia, figuriamoci oggi. Eppure come già evidenziato da altri utenti lo speed metal può regalare bellissimi album dove velocità e una giusta dose di melodia possono sprigionare emozioni bellissime. Ci sono bellissimi album di speed metal passati in sordina negli anni 80 oscurati dal thrash ma che non hanno niente da invidiare a nessuno. Velocità e melodia in un cocktail micidiale. |
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3
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Questi si che si son fermati fissi all'87-88! Il che' e' decisamente un bene per gli amanti dello speed!..Come dicevo in forum pure per l'abbigliamento, baffi e capelli!!😁...Non male cmq, anche se l'album intero...l'ultimo ancora non riesco a sentirlo. |
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2
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Peccato che sia uscito nel 2015 e nessuno lo ha recensito, a noi amanti dello Speed Metal ci hanno proprio ghettizzato, porca di quella troia |
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1
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Mi associo all'appello di Flight, attendo un disco intero, troppo forti!!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Shock Skull 2. Omen of Doom
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Line Up
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Dimi (Voce e basso) Jaakko (Chitarra) Mikael (Chitarra) Miko (Batteria)
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