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Manhunt - Manhunt
( 1861 letture )
Che il Piemonte sia terra fertile per molte thrash metal band è ormai appurato da qualche anno. Nelle strade di Torino e dintorni sono recentemente riusciti ad emergere complessi in costante crescita che hanno dato alle stampe dischi interessanti, quando non ottimi, riuscendo a spazzare via il disastroso decennio precedente che ha pressoché asfissiato la musica metal nel capoluogo piemontese. Band come Brain Dead, Endovein, Taste Revenge e Spidkilz hanno da poco dato alle stampe i loro album, raccogliendo consensi in tutta la penisola italiana e costruendosi le opportunità di calcare palchi importanti a fianco dei mostri sacri del genere. A questa lista della città della Mole si aggiungono i Manhunt, band che milita nell’underground di Torino dal 2005, anno di fondazione da parte dei due chitarristi Massimo e Matteo; tra cambi di line-up -ultima delle quali la sostituzione del membro fondatore Matteo con Alessandro Gagliardi- e pubblicazioni di due EP (Fake del 2008 ed Experimental Human Cruelty del 2010) i nostri cinque thrasher giungono al tanto atteso momento dell’esordio discografico, un self-titled registrato ed arrangiato in regime di autoproduzione.

L’avvio è roboante grazie alla doppietta Satana / Blast the Sun Away, dove il sound affilatissimo delle chitarre e le vocals rauche ci travolgono con impeto, senza lasciarci un momento per rifiatare; i refrain sono azzeccatissimi, perfetti per essere riproposti dal vivo coinvolgendo il pubblico tra moshpit e grida a squarciagola. La violenza con cui tutta la band fuoriesce dalle casse dello stereo sottolinea la particolare cura che è stata rivolta alla produzione, oltre che al songwriting in sé: Gates of Hell pare proprio trasportarci al confine con l’inferno, dove Davide Quinto ci urla il suo benvenuto, prima di un azzeccatissimo stacco a metà brano che ci consegna il lato selvaggiamente melodico della coppia d’asce; a supportare il tutto ci pensano l’incalzante batteria di Lorenzo Somma ed il tellurico basso di Alessandro Massa, i quali snocciolano un’impetuosa sezione ritmica priva di fronzoli. Vista la qualità costante per tutta la riproduzione, è difficile trovare un brano che spicchi sugli altri, così come è pressoché impossibile annoiarsi. Non vi sono filler, i brani sono riconducibili ad un canovaccio stilistico ben preciso ma non si ripetono pedissequamente, facendosi ricordare per una peculiarità particolare, che può essere il refrain travolgente, l’assolo furibondo o lo stacco d’effetto a metà pezzo. Ottima anche la chiusura del disco affidata a Vendetta che, con il suo incedere irresistibile ed il refrain di facile presa, offre un degno congedo da parte dei cinque “extreme thrashers” torinesi.

Nonostante i brani non siano concisi ed immediati, visto che non si scende mai al di sotto dei quattro minuti di durata, Manhunt scorre alla grande nella sua interezza, intrattenendo l’ascoltatore tra vagonate di headbangin’ ed esaltandolo con stacchi possenti e cambi di tempo. La prestazione dei cinque membri è molto buona: le vocals di Davide Quinto incattiviscono il risultato finale dei riff taglienti delle sei corde; la sezione ritmica è precisa ed incalzante, in grado di donare un maggiore tiro ai brani grazie al drumming serrato ed alle roboanti linee di basso. Altro elemento positivo è la produzione che, pur essendo completamente accollata dalla band stessa, appare perfetta per il genere proposto: sufficientemente definita per offrire il giusto spazio ad ogni strumento ma, al contempo, abbastanza grezza da rendere il tutto innegabilmente thrash. Pur non vantando molti elementi innovativi, l’esordio dei Manhunt ci presenta un songwriting coinvolgente ed ispirato che si mantiene tale per l’intera setlist e ci consegna un’altra grande band dall’altissimo potenziale live, per la gioia dei metallari piemontesi. E siamo solo all’inizio.



VOTO RECENSORE
74
VOTO LETTORI
84 su 11 voti [ VOTA]
Manhunt
Giovedì 14 Agosto 2014, 20.23.28
1
Musicacca
INFORMAZIONI
2014
Autoprodotto
Thrash
Tracklist
1. Satana
2. Blast the Sun Away
3. World Fire
4. Gates of Hell
5. Magdeburg
6. The Drones
7. Priestholocaust
8. Vendetta
Line Up
Davide Quinto (Voce)
Massimo Ventura (Chitarra)
Alessandro Gagliardi (Chitarra)
Alessandro Massa (Basso, Cori)
Lorenzo Somma (Batteria)
 
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