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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 1590 letture )
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Thrash spesso oltre i limiti del Death per i piemontesi Manhunt, band che dopo i consueti e quasi sempre inevitabili assestamenti di formazione rilascia un Ep composto da cinque pezzi dal tasso qualitativo piuttosto altalenante. La musica di questo gruppo prende le mosse da quanto fatto negli anni 80 dai gruppi che del Thrash hanno fatto la storia -soliti nomi: Metallica, Testament e compagnia- ed è quindi decisamente “cazzuta”, ma poi cerca di evolvere verso lidi più moderni e/o contemporanei in grado di dare al loro sound un taglio più al passo con i tempi, questo specialmente in relazione alle parti vocali, ma non solo.
Possiamo considerare riuscito il loro tentativo? Solo in parte. Sì, perché dopo una avvio piuttosto zoppicante con due pezzi non molto convincenti come Murdered by Manhunt e M.A.D., di per se stessi basati su riff discreti, ma che soffrono di un non ben riuscito tentativo di inserire dei breaks che spezzino l’andamento canonico dei brani -non male però almeno il finale del primo- il lavoro prende poi una discreta quota con i successivi tre. Quintessence conserva un piglio strano, una fusione tra un approccio quasi dandystico ed uno prettamente metallico che la sospende tra arpeggi delicati e parti aggressive, parte molto oscura e darkeggiante per poi muoversi verso una maggiore e più tradizionale atmosfera Heavy; Dethronized è cattiva e pesante, con parecchi stop’n’go abbastanza riusciti, mentre la closer Vendetta (Megafake Slaughter) è probabilmente la cosa migliore di Fake, ben equilibrata tra HC e Thrash/Death, niente di che, semplicemente un pezzo ben fatto.
Voglio segnalare, oltre ad una discreta cifra tecnica complessiva, che la connotazione principale al sound dei Manhunt è fornita dal cantato di Davide Quinto, il quale, se da un lato riesce appunto a non passare inosservato, dall’altro ha bisogno di trovare un proprio equilibrio tra parti clean e parti estreme, dato che risulta al mio orecchio ben più a suo agio con le seconde, riuscendo in questi frangenti a trovare una propria dimensione piuttosto personale, mentre nelle prime si trova spesso a mal partito quando è necessario essere più interpretativi, un certo lavoro da parte sua sembra quindi indispensabile per le sorti future del gruppo.
Non si può però fare a meno di considerare l’età media molto bassa dei Manhunt -credo sia intorno ai ventuno anni, per quel che mi risulta- e relazionarla ai loro margini di miglioramento. Fatto questo non si può che valutare in maniera complessivamente positiva il loro fake ed attendere gli sviluppi che sapranno introdurre nel loro modo di scrivere. Annotati.
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5
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complimenti! davvero bravi! |
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4
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C ho messo un pò, ma vi avevo avvertito |
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3
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grazie per la recensione Raven! commentate e votate numerosi!  |
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Mi dai un riiferimento? |
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1
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cover presa da Machete! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Murdered by Manhunt 2. M.A.D. 3. Quintessence 4. Dethronized 5. Vendetta (Megafake Slaughter)
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Line Up
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Matteo Candeliere - Guitar Massimo Ventura - Guitar Ale Massa - Bass Davide Quinto - Vocals Lube Somma - Drums
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