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Arcturus - Arcturian
( 9567 letture )
NELLE PUNTATE PRECEDENTI:
Constellation: l’inizio, il “bosone di Higgs” che generò il tutto. Un fragore violento nel buio.

Aspera Hiems Symfonia: ridefinizione dei connotati stilistici per un ulteriore passo in avanti. La combustione prese forma, gli atomi si iniziarono ad amalgamare.

La Masquerade Infernale: rivoluzionare l’inconscio. Distruggere presupposti e costruire il nulla nuovamente per ampliare lo spettro visibile e dar vita a nuove forme pensanti.

The Sham Mirrors: la consacrazione dell’evoluzione. La specie che si dirama verso lidi sconosciuti e applica tecnologie per migliore un mondo autoctono.

Sideshow Symphonies: la deturpazione, la contaminazione che ha offuscato i cieli del creatore. Un errore nel genoma scovato troppo tardi.

STACCO PUBBLICITARIO
Previa incomprensioni vorrei ricordare al gentile pubblico come la band in questione, tali Arcturus, abbia modellato e plasmato la concezione di musica per il sottoscritto. Ha influito in maniera drastica ed inequivocabile sulla vita personale e non di chi scrive, indi per cui recensire tale disco non è solo analizzare la parte prettamente musicale, ma anche la storia che risiede dietro ad anni di introspezione personale e notti insonni passate ad ascoltare back to back ogni loro singolo disco. Non è stato assolutamente facile, come avrete già intuito vedendo il voto, spendere le parole che tra poco leggerete: ogni frase è stata pensata, soppesata e infarcita dal bagaglio di una vita spesa sulle melodie create in un passato remoto. Grazie per l’attenzione.

PUNTATA ODIERNA
Usciti dal nulla, orgogliosamente presentiamo il capitolo “Arcturiano”. Quest’album lo dedichiamo alle nascenti stelle cadute. Possiate tutti trovare pace interiore e un luogo che vi appartenga
Introduzione del booklet


Dopo uno stacco durato ben dieci anni i nostri eroi tornano alla ribalta con un album che, secondo le loro dichiarazioni, cerca di unire passato e presente, remoto e condizionale, imperfetto e congiuntivo. Pronti ad un’ennesima rivoluzione e forti di un'attività live negli ultimi periodi più che mai prolifica, la line-up non cambia, sottolineando una volta per tutte la dittatoriale leadership nelle ferree mani di Sverd e Knut; il restante viene affidato a Vortex che, dal canto suo, si prende carico di ben nove testi sui dieci presenti. Raccontare altro risulta superfluo e quanto mai fuori luogo e partiamo dunque in quinta, come il numero del disco composto. Riflettendoci intensamente Arcturian è la seconda incarnazione della band, una versione 2.0…

Flashback: Cambiare cantante, soprattutto se prende il nome di Kristoffer Rygg, è come tracciare un solco tra “ero” e “sono”, ridefinendo i canoni compositivi che sino a qualche anno prima erano alla base delle strutture canore ed ora non sono più possibili; altre soluzioni emergono e si fanno breccia nella mente dei restanti, ma la bizzarria che era solita spuntare ad ogni minuto viene messa in sordina, risultando una pallida e sfocata ombra di se stessa. Questo fino al 2005, quando un album fiacco e prevedibile come Sideshow Symphonies accende i cuori degli esaltati ma non dei fan veri, quelli che riescono a riconoscere il tocco magico della band senza pararsi gli occhi.

Back to the present: dove ero rimasto? …La band 2.0, giusto, dunque la domanda sorge spontanea e serena: come porsi sul mercato, ed ancor più di fronte ai fan che ancora credono in loro, con un album solido innovativo e che rilanci il nome dopo quattordici anni dall’ultimo colpo di coda degli alieni? Non si può ovviamente proporzionare solamente al concepito della singola band, perché act come DHG, Solefald, Manes, Dog Fashion Disco, Vulture industries e via dicendo hanno rilasciato negli ultimi anni album dalle qualità eccelse, bisogna essere attenti e caparbi. Per ritornare il numero uno, scalzando ogni perplessità su chi sia veramente il re incontrastato, servirebbe una prova che surclassi ogni parola e smorfia nei loro confronti.

ANALISI TECNICA
Come già detto, le dichiarazioni da parte della band sono state propense ad un'esaltazione delle composizioni qui in essere, quello che per loro potrebbe benissimo essere una collisione di mondi passati con il contemporaneo divenire. Non ha senso soffermarsi su ogni singola composizione, poiché come ogni album degli Arcturus che si rispetti è il feeling generale, il contesto storico/culturale, le angolazioni in chiaroscuro che compaiono dilatandosi e restringendosi costantemente, a cui bisogna far riferimento. Il singolo non è dimostrazione di forza ed astuzia, poiché ogni traccia pone accenti e sfumature nuove ed antagoniste verso la precedente/successiva, completandosi reciprocamente. Tra le dieci creazioni possiamo ritrovare tre differenti livelli qualitativi: due completamente inutili (The Journey e Warp), cinque riuscite a metà (Game Over, Crash Land, Pale, Archer e Bane) e tre che cercano di alzare il tiro riuscendoci pressoché discretamente(The Arcturian Sign,Angst e Demon). Nove di queste sono cantate da Vortex e una, The Journey, dal chitarrista Knut con i restanti membri a fare da coristi. Proprio questo brano è quel filler che non ti aspetti, la traccia inutile che non serve a nulla e porta un’ombra sulla scelta di includere tale composizione in tracklist. Certamente già nel 1997 ci fu la title track che non serviva a nulla ai fini dell’album, ma riuscivi a percepire la disarmonia e le carnevalesche figure. Qui, invece? I costanti richiami a vecchie composizioni come i passaggi dentro Bane che evocano passaggi di Chaospath e Painting My Horror; il desiderio di andare su versanti simil-orientali attraverso Crash Land con quell’odioso falsetto che risulta oltraggioso e decontestualizzato. Vogliamo parlare di Warp che cerca di richiamare Sham Mirrors con i suoni freddi e marziali delle tastiere, disorientanti e latenti assoli di chitarra, combinati con una batteria che rallenta forzatamente desiderosa di “vorrei ma non me lo fanno fare” al limite del decente? La porzione inziale di Game Over pare uscire da un disco di b-sides del precedente Sideshow Symphonies, con il suo decadentismo costante salvata solo dai 90 secondi finali, dove l’estro compositivo emerge timidamente. Una prestazione medio-bassa di Hellhammer che frena, come detto, cercando di rimanere a tempo (esperienza testata anche in sede live ultimamente). Ma non tutto è negativo, non tutto è da scartare, vi sono anche moltissimi aspetti positivi chiaramente: il genio compositivo che si ritrova dentro Demon è una boccata d’aria fresca (Beam me up or suck my cock a parte); l’irruenza anarchica post black metal di Angst spazza via tutto, risultando la migliore del lotto e facendo riemergere tutte le magnificenze insane, goliardiche e spontanee di una volta, razionalizzate oggigiorno. Le idee ci sono, le intuizioni altamente geniali, pur essendo sviluppate in certi tratti a metà o non completamente, ma il livello tecnico compositivo rimane pur sempre medio-alto; peccato non possa esprimersi al meglio attraverso una produzione che ad oggi (2015) risulta fuori contesto con ciò che Arcturian dovrebbe essere. Non venite a raccontarmi dell’organicità e della sensazione di retro avanguardismo, per favore. Per fare un paragone: nell’edizione speciale si trova un cofanetto di remix, uno per ogni traccia, che tira giù i muri, spazza via gli oceani e porta alla luce le vere potenzialità delle composizioni. Stellare ed inattaccabile in ogni minuto a suo disposizione, viene da urlare al cielo chiedendosi: "Se la stessa perizia fosse stata applicata al disco “vero” potremmo parlare di un capolavoro?". Certamente si! Ma che vogliamo farci? Non v’è più parvenza delle vecchie perle alla Ad Astra (tanto per tracciare un parallelismo con chi scrive) o For the End Yet Again che incantavano nella loro struttura caleidoscopica e maliziosa attraverso un consistente minutaggio che lasciava spazio all’immaginazione. Il cantato fa il possibile, ma in alcuni passaggi, soprattutto nel falsetto, osa fin troppo diventando scherzoso e fuori luogo; senza anima, non lascia trasparire le emozioni delle musiche scelte e la compatibilità con i testi è forzata. Arcuturian si ascolta a ripetizione, si analizza distruggendo e ricostruendo ogni minuto, ma il bandolo della matassa ha un sapore dolceamaro.

ANALISI EMOTIVA
Se per i “vecchi” come me, oramai bisogna accettare l’ingresso di “esso” in pianta stabile come cantante, cancellando definitivamente le speranze di una presa di coscienza da parte del gruppo sulle sue discutibili doti canore, è da ammirare la propensione del singer ad un progressivo e costante miglioramento esecutivo. Questo capitolo porta la sua migliore prestazione e non deturpa così tanto come si poteva pensare a priori. Una volta si rimaneva in silenzio, si piangeva su certe musiche e si faceva il nido dentro questa o quella traccia. Oggi, posiamo vederlo come un colpo gobbo voler riprendere elementi di un passato, senza progredire drasticamente; la storia del “uniamo presente e passato” suona come “vogliamo accontentare tutti perché non sappiamo bene che direzione intraprendere”. I passaggi spesso sono incollati insieme, e tu che da giovane ti addormentavi tra le spire infernali, vieni divorato dagli Arcturiani propensi solo alla colonizzazione del sistema solare. Dove sono i soli che si uniscono? Dove le bizzarre teatralità? Le tracce che ti facevano dimenticare ogni problema e ti inghiottivano nel lungo minutaggio? Ti ascolto Arcturian, ti rispetto, ma non chiedermi di “volerti bene”. Sei semplicemente la definitiva dimostrazione che indietro non si torna, ma non si va nemmeno avanti, lasciandosi cullare in un limbo eterno. Come coloro che non accettano i Metallica senza Burton, quelli che non vogliono più saperne degli Iron Maiden degli anni 2000 e di tutti quei gruppi che hanno perso la chiave di volta che teneva su l’arco a tutto sesto, così mi incammino verso il tramonto di una band senza guardarmi indietro.

NELLA PROSSIMA PUNTATA
Arcturian è nettamente migliore di quell’errore di Sideshow Symphonies, ha la verve del genio attenuata purtroppo dall'impossibilità di comporre il vero senso di una realtà come quella che gli Arcturus necessitano a pieni polmoni. Vive di stratagemmi che collidono tra loro dando forma ad incompiute visioni, che si susseguono come un circolo vizioso, è un collage di idee diluite negli anni che si sono incontrate per caso all’interno di un solo platter. Sufficienza vuol dire poco per chi sarebbe in grado di realizzare magie ad occhi aperti; se proporzionato alle realtà oggi in circolazione perde la partita e diventa nient’altro che un album come tanti la fuori, cosa che non può succedere per un gruppo che non si è mai ascoltato con cervello, ma solamente col cuore.

Non lasciare che il tuo passato sia scaraventato nel tuo presente per distruggere il tuo futuro.



VOTO RECENSORE
60
VOTO LETTORI
87.15 su 80 voti [ VOTA]
Scoreggia Seducente
Sabato 5 Ottobre 2024, 12.17.17
60
ho sempre visto gli Arcturus come un gruppo di scienziati pazzi a bordo di una zattera che naviga nelle rotte meno battute dell\'infinito oceano chiamato Musica. Ogni loro disco è un\'avventura ed Arcturian non fa eccezione,anche se non la definirei la loro avventura più gloriosa e memorabile.
Dani77
Martedì 12 Novembre 2019, 18.18.32
59
60??? Sono più d'accordo con il voto dei lettori.
Macca
Mercoledì 10 Aprile 2019, 12.31.22
58
Secondo me un gran bel disco, si sente sicuramente la differenza tra Garm e Vortex (che non amo particolarmente) ma le sue linee vocali si sposano abbastanza bene con le sonorità e le atmosfere del disco, come nella seconda parte di Pale dove il suo eclettismo dà il meglio. Concordo con @draKe e @Aceshigh sulla tracklist: la tripletta iniziale è davvero spettacolare e più in generale la qualità della prima metà del disco è elevatissima, salvo poi calare un pochino nel prosieguo con alcuni brani resi forse meno incisivi dal loro elevato tenore sperimentale. In generale, il disco trasuda Arcturus fino al midollo e come da tradizione presenta grande equilibrio tra parti atmosferiche e più aggressive, in realtà con una certa predominanza delle prime sulle seconde. Un ottimo ritorno, che ho apprezzato molto più del contemporaneo "A Umbra Omega" dei Dodheimsgard, senza scomodare capolavori come La Masquerade e The Sham Mirrors che rimangono le punte di diamante di una discografia che non presenta passi falsi. Voto 80
Aceshigh
Sabato 25 Agosto 2018, 9.55.44
57
Riascoltato stamattina e così come al momento della sua uscita non posso che prendere atto nuovamente della bontà del prodotto. Gli Arcturus tornano dopo dieci anni e si ripresentano senz'ombra di dubbio migliori di come ci avevano lasciato. Per quanto riguarda la disamina di draKe al commento #53 mi trovo d'accordo al 100%, la penso esattamente così. Peccato per una seconda parte non all'altezza della prima, ma nel complesso il lavoro è di alto livello. Voto 83
Luca
Lunedì 16 Ottobre 2017, 20.34.42
56
Ops, lapsus, nel commento precedente mi riferivo ovviamente a "La masquerade infernale" e invece ho scritto "Master of disguise" che è invece solo una canzone del disco. Eh, l'età!
Luca
Lunedì 16 Ottobre 2017, 18.34.32
55
Il disco m'appare piuttosto inutile che più che aggiungere, toglie. Forse qualche timidissimo tentativo ritmico qua e la e poco altro. Canzoni già sentite con leggerissime variazioni. Arcturus si poteva fermare con tranquillità a Disguised Master, consegnandosi alla leggenda. Che poi risentito a due decenni di distanza, manco "master of disguise" non è che brilli più così tanto, soprattutto per via dei suoni datatissimi ma al tempo fu una novità. Ora sinceramente non muovono l'aria che hanno intorno.
terzo menati
Lunedì 11 Gennaio 2016, 21.13.25
54
L'avevo preso quest'estate ma lo sto sentendo solo da diversi giorni. Io lo trovo un album stupendo, geniale, sicuramente all'altezza dei precedenti. Suoni, tecnica, atmosfere, tutto a livelli altissimi. Pur amando garm non nascondo di essere un fan di simen che per i miei gusti rende oro tutto ciò che tocca, checché ne dicano i detrattori. Il 60 del voto non lo contesto, e' una opinione, io sono in linea con l85 degli utenti.
draKe
Mercoledì 24 Giugno 2015, 16.12.01
53
Non mi sento a posto con la coscienza. Ho dato 75 nel mio primo commento, ma a distanza di un mese l'album è cresciuto tantissimo e mi sento il dovere di alzare un pelo il voto globale ad 80 e spiegare il perchè...perchè la prima parte (fino a Game over) è nettamente superiore alla seconda metà, e contiene dei veri gioielli!! Le prestazioni di Vortex, Hellhammer e Sverd sono impressionanti!! Di seguito voglio dare dei rapidi giudizi e voti ad ogni singolo brano così da chiarire meglio il valore di quest'album. Una nota importante riguarda la presenza di due pezzi secondo me fuori luogo musicalmente e come ordine nella scaletta, cioè "Demon" e "the journey". THE ARCTURIAN SIGN- primo capolavoro, perfetto come apertura del disco; emerge genialità e personalità in ogni singolo istante!! voto 9 CRASHLAND- bellissimo brano con una linea vocale entusiasmante e ottime parti di batteria, tastiera e chitarra. voto 9 ANGST- sfuriata black da brividi, una ferocia inaudita e travolgente, non molla un attimo! Hellhammer degno di questo nome! La produzione purtroppo qui rivela la sua mediocrità con momenti di vero caos sonoro...diciamo che in questo senso è molto fedele alla tradizione black metal, no? voto 9,5 WARP- qui l'effettistica di Sverd fa miracoli con eccezionali arrangiamenti di tastiera, supportato ancora una volta da un polipo chiamato Hellhammer che mostra un gusto inarrivabile nel far suonare i piatti del suo kit! voto 9 GAME OVER- Il ritmo cala, e l'ispirazione si mantiene su livelli alti ma non immensi, da 8 direi, ma con l'ultimo minuto e venti da 9 che vede un Vortex semplicemente fantastico!! DEMON- spiazzante! sperimentazione elettronica che non mi ha fatto impazzire ma con delle buone melodie vocali e buoni arrangiamenti. Voto 7 PALE- un pezzo riuscito, ma non ispiratissimo, decisamente un paio di gradini sotto ai picchi della prima metà dell'album; voto 8. THE JOURNEY- altra traccia originale: base elettronica ma batteria suonata; pezzo easylistening da "viaggio" psichedelico che contrasta nettamente con gli altri brani...e che non ha nulla di geniale. voto 6,5 ARCHER- sui livelli di Pale; le atmosfere tipiche Arcturiane ci sono, ma anche questo brano non è così ben arrangiato e riuscito rispetto alla prima fenomenale parte del disco. voto 8 BANE- brano di chiusura anomalo, che spinge decisamente sull'acceleratore all'inizio per poi sfociare in una parte dalle tinte più burlesque che personalmente mi fa impazzire, mentre con lo scorrere della traccia si cambia progressivamente rotta fino ad approdare ad una parte ambient/psichedelica; si vengono così a toccare in un solo brano tutte le anime presenti nel disco, ma c'è da dire che in alcuni casi i passaggi tra un momento e l'altro sono forzati e purtroppo si nota assai, e a rimetterci è proprio la fruibilità dell'ascolto; sarebbe stato meglio sviluppare le tre anime in tre singole canzoni, magari tralasciando quella più soft, meno riuscita. Ma la qualità c'è. voto 8
Ad Astra
Sabato 20 Giugno 2015, 15.18.09
52
@splinter i manii mi sono piaciuti molti molto al momento dell'uscita, ci ritrovari molto del periodo filosofoem di burzum, mischiati a tratti dei vecchi manes...so che stan facendo un disco nuovo e sono molto curioso. Nel 2015 abbiamo i Downfall of Nur che han fatto un signor disco che tangenzialmente riprende certi suoni...
splinter
Sabato 20 Giugno 2015, 14.39.31
51
@Ad Astra
splinter
Sabato 20 Giugno 2015, 14.38.40
50
nella recensione hai nominato i Manes cosa ne pensi invece dei Manii la band formata dai menbri dei Manes che ha rilasciato nel 2013 l'album Kollaps?
andy usurper
Mercoledì 3 Giugno 2015, 9.00.59
49
Ma stiamo scherzando?Una band che nemmeno un disco in tutta la sua carriera,e odio i voti è mai sceso sotto gli 80/90,assolutamente non ci siamo,stupendo ritorno,per una band,che era,è e sarà sempre avanti un passo a tutto il resto,talmente avanti che è una band per pochi ,e gli altri ,immancabilmente se li son persi,ma non io!Ritorno stupendo,odio i voti dati all'alrte ,ma,purtroppo in questi siti non si scappa,un bel 85,grandissimi!
Nospherus
Mercoledì 3 Giugno 2015, 8.32.56
48
DISCO MERAVIGLIOSO! - RECENSIONE PESSIMA e FUORVIANTE! lo si vede chiaramente dal voto dei lettori che c'è qualcosa che non va... forse più di qualcosa!!!
entropy
Mercoledì 3 Giugno 2015, 7.52.51
47
A me non piacciono. Dalla masquerade ho persistito, procurandomi tutti i loro album, ma non mi dicono nulla. Trovo un certo caos, non riesco a vedere il genio di cui parlate, e non riesco ad andare oltre il 4/5 ascolto. Ho lo stesso problema con i solefad, quindi mi sa che ho un incompatibilità con questo tipo di proposta. Voto 60, ma voto simile anche ai precedenti album...
Voig
Mercoledì 3 Giugno 2015, 1.45.44
46
Scherziamo? 60 a questa perla, un errore Sideshow... Sul serio, scherziamo vero?
Alessandro
Domenica 31 Maggio 2015, 15.14.15
45
Credo che ogni loro disco vada visto come un mondo a sé. La Masquerade è stato probabilmente il più innovativo ma non me ne sono mai innamorato. The Sham Mirrors resta il mio preferito. Sideshow Symphonies va in un'altra direzione ma lo reputo un dignitosissimo disco. Questo... al momento mi rimane molto indigesto, ma tra altri 20 ascolti potrei pensarla in maniera diversa.
tatta & andy
Giovedì 28 Maggio 2015, 21.08.37
44
MA VAI A ZAPPARE LA TERRA
Ad Astra
Martedì 26 Maggio 2015, 23.35.09
43
@luca: i dog fashion disco si sono riformati da poco, pubblicando un album autoprodotto (sweet nothing, prima di un doppio concept) che si tova solo attraverso il loro webshop. per diversi anni si erano messi in status d'attesa per concentrarsi sui polkadot cadaver (li ti consiglio tutti gli album). Ad ogni modo nel 2006 hanno pubblicato la loro perla, adultery, che a tutt'oggi considero, e non solo io, uno dei migliori dieci dischi di avantgarde metal degli anni 2000.... parti magari da quello e da sweet nothing. i primi erano ancora acerbi e potresti farti una idea sbagliata.
luca
Martedì 26 Maggio 2015, 23.20.42
42
@Ad astra
luca
Martedì 26 Maggio 2015, 23.20.19
41
nella tua recensione hai nominato i Dog Fashion Disco questa band non la conosco quali cd mi consiglieresti di questa band?
Kenos
Lunedì 25 Maggio 2015, 14.39.25
40
Vortex in generale non mi fa impazzire, ma qui lo trovo azzeccato. Aldrahn nell'ultimo DHG sembra Mr Blobby...
Ad astra
Lunedì 25 Maggio 2015, 14.05.29
39
ma infatti i confronti tra i due non sono nemmeno da fare... forse si tende a farlo perchè sono usciti in lasso di tempo molto vicino....sono stili completamente differenti e ogni cantante delle grandi band avantgarde ha un suo stile unico ed inconfondibile, l'unica cosa che li accomuna è la nazionalità norvegese
Punto Omega
Lunedì 25 Maggio 2015, 13.03.24
38
Riformulo ciò che ho precedentemente esposto: Vortex sa cantare: non va fuori tempo e sa modulare la sua voce, evitando di fare cose che non può. Poi che preferisca non so quanti cantanti a lui è un qualcosa di personale, il fatto che sappia cantare è oggettivo. Aldrahn va fuori tempo (almeno dal vivo), urla, tant'è che le canzoni più black dei DHG vengono cantate in sede live da Vicotnik. Ma veramente vogliamo confrontarli...
Zess
Lunedì 25 Maggio 2015, 12.55.52
37
Vortex è una piaga peggiore delle cavallette.
Ad astra
Lunedì 25 Maggio 2015, 12.34.28
36
@punto omega, non puoi puntare e obbligare... ognuno ha i suoi gusti, detta fuori dai denti vortex lo ritengo un cane. ha distrutto i dimmu, i borknagar e gli arcturus.... non l'accetto e mai lo accetterò, ma ho trovato una espressione migliore e apprezzo i passi in avanti. il gusto singolo non può influire su un giudizio globale, quello è l'errore più grande.
Punto Omega
Lunedì 25 Maggio 2015, 12.23.26
35
@Luca: Hai mai visto Aldrahn dal vivo? Io sì e riconfermo la mia opinione, aggiungendo che nell'ultimo DHG urla e basta. Vortex non è mai stato fra i miei cantanti preferiti, anzi... Per farti un esempio nei Borknagar è quello che meno preferisco. Non mi piace il suo timbro, però non posso negare che sappia cantare.
Lizard
Domenica 24 Maggio 2015, 22.38.36
34
Amico Stefano, forse a tuo padre, a tuo fratello, ai tuoi amici e a chi ti sta attorno piace farsi dare dello stronzo. Forse a te piace farti dare dello stronzo. Può darsi, non so. Ognuno ha i propri piaceri. Ecco, a noi no. A noi non piace. Per niente. Quindi se pensi di poter commentare in questo modo, su questo sito, hai sbagliato di grosso. Ti assicuro che non ripeterò questo avviso.
d.r.i.
Domenica 24 Maggio 2015, 18.38.50
33
Mi dispiace dover scrivere dopo un commento di siffatta classe. Bravo Andrea ottima recensione. Voto in linea con il mio pensiero attuale. A volte ho avuto impressioni differenti dalle tue ma qui no.
stefano
Domenica 24 Maggio 2015, 18.24.42
32
andrea potenti: se uno è stronzo è stronzo.... tu sei stronzo
Danimanzo
Sabato 23 Maggio 2015, 13.55.46
31
continua.. male. Dischi come LMI e TSM dove il genio compositivo di Garm contribuiva a creare brani memorabili sono lontani, ma gli Arcuturus restano un viaggio interspaziale di sicuro successo.
Danimanzo
Sabato 23 Maggio 2015, 13.52.00
30
A mio avviso, Arcturian è un grandissimo disco. Inspiegabile la scelta di siffatta produzione, ma in un'epoca dove tutto tende ad assomigliarsi in maniera talvolta piatta non è un
Salvo
Venerdì 22 Maggio 2015, 21.44.48
29
gran disco. bellissimo dalla prima all'ultima nota.
Master
Venerdì 22 Maggio 2015, 19.18.37
28
Il pezzo che inizia a 1:53 di "Game over" secondo me è il momento più esaltante del disco!
Luca
Venerdì 22 Maggio 2015, 17.01.52
27
Aldrahn un cane come cantante? Se certo, meglio sta checcha di Vortex
Kenos
Venerdì 22 Maggio 2015, 12.14.40
26
Boh, io lo preferisco nettamente all'ultimo dei DHG (per restare in tema di "ritorni avanguardistici"), che ho trovato valido musicalmente tanto quanto irritante nel cantato. Questo non offre nulla di nuovo (era prevedibile), anzi verso la fine si fa un pochetto ridondante, specie con Pale e Archer. Però è godibilissimo, e metà della tracklist è una bomba. Non sarà il loro migliore ma è l'album degli Arcturus che ho ascoltato più spesso. Sto sul 75.
aneurysm
Giovedì 21 Maggio 2015, 22.25.28
25
sarebbe favoloso...peccato per la produzione eccessivamente low fi...già il precedente aveva la seconda traccia nettamente piu bassa di volume rispetto alle altre...ormai gli standard qualitativi sono elevati per ogni produzione..mi sembra poco rispettosa per gli ascoltatori...tra l altro non propongono un genere che si presta al low fi..
Punto Omega
Giovedì 21 Maggio 2015, 16.58.48
24
Se non per una produzione veramente malvagia (però devo ammettere che devo ascoltarmelo su formato fisico), il disco stramerita un 8, quanto Sham Mirrors e La Masquerade Infernale meritano un 9,5. I Vulture Industries, per quanto bravi, non hanno ancora pubblicato un capolavoro, ma tutta una serie di album molto buoni. L'ultimo DHG è tanto spettacolare dal punto di vista strumentale, quanto Aldran è un cane come cantante.
Ad astra
Giovedì 21 Maggio 2015, 14.57.29
23
@inflames : probabilmente troppo severo, sai ognuno ha una visione intima e personale. DI una cosa posso tranquillzzarti non avevo aspettative anzi.... sino al decimo ascolto su per giù volevo bocciarlo.... si è alzato con i giorni. le aspettative non ne ho più, è come avere speranze in un album spacca ossa dal nuovo megadeth in proporzione.... sideshow lo ascolto da dieci anni e ad ogni ascolto la mia prospettiva si abbassa.... questo probabilmente si potrebbe alzare di qualche punto ma in proporzione, se i votoni che ho visto in giro (8-9) li proporzioniamo al passato del gruppo, a sham mirrors diamo 150? alla masquerde 200? ma poi al DHG? ai vulture industries? ...non è un piacere andare contro questa band, ma sfido a chi ha dato degli 8 se non voleva solamente pararsi il culo oppure era sincero.
BlackSoul
Giovedì 21 Maggio 2015, 14.03.36
22
Non l'ho ancora ascoltato, ma se riprende Sideshow per me va benissimo, dato che lo preferisco anche se di poco a La Masquerade... L'opposto del recensore insomma
in flames69
Giovedì 21 Maggio 2015, 13.34.02
21
Giudizio si troppo severo forse dettato dalle troppe aspettative che ogni uscita discograica di questo gruppo crea. Personalemnte non siamo al sublimi livelli di "The Sham Mirrors" , ma io in questo CD ho ascoltato ottima musica e la solita gentialità esecutiva. Unico appunto la produzione effettivamente troppo "fiacca". No voglio dare voti ma sarebbe interessante vedere tra un paio d'anni se il buon "AD ASTRA" darebbe nuovamente lo stesso tipo di valutazione a tale album.
thunder78
Mercoledì 20 Maggio 2015, 23.34.55
20
Voto troppo basso a mio parere l'album si lascia ascoltare credo che un bel pò di ascolti e un bel pò di tempo daranno ragione a questo disco.
gianmarco
Mercoledì 20 Maggio 2015, 20.21.47
19
interessante .Voto 70 . Angst la mia preferita .
Malleus
Mercoledì 20 Maggio 2015, 19.48.11
18
Garm. Gli Arcturus hanno bisogno di Garm.
susperia82
Mercoledì 20 Maggio 2015, 19.30.25
17
gli arcturus sono una grande orchestra senza capo orchestra..GARM deve tornare
Baron The Red
Mercoledì 20 Maggio 2015, 18.51.35
16
..l'ho sentito ancora troppo poco...ma al momento direi che non mi spiace affatto...certo che la produzione pero un po' lo ridimensiona...peccato...la ciccia pero sbra esserci...ripasso tra un po'
draKe
Mercoledì 20 Maggio 2015, 18.20.10
15
un consiglio: se avete la possibilità equalizzate il disco enfatizzando intorno a 250Hz e togliendo intorno ai 2,5KHz...tutta un'altra musica!
Remedy
Mercoledì 20 Maggio 2015, 17.57.20
14
i primi 2 pezzi sono veramente belli, poi cala molto
Nikolas
Mercoledì 20 Maggio 2015, 14.11.24
13
Devo ancora sentirlo, l'unica preview che avevo sentito mi faceva pensare ad un palese tentativo di ricopiare Sideshow Symphonies, con un Vortex però molto meno in forma... Spero di essere smentito perché, per quanto mi piacciano Vortex e quel disco, non è ciò che mi aspetto da una band sempre in evoluzione
enry
Mercoledì 20 Maggio 2015, 12.26.41
12
Recensione bella e coraggiosa, ma non condivido ne i tanti 9 che vedo in giro ne questo 60. Non posso ancora sbilanciarmi troppo perchè voglio ascoltarlo meglio, la produzione è sicuramente mediocre, il nome molto pesante crea grandi aspettative ma non si può neanche pretendere che ad ogni disco reinventino un genere musicale, forse ha la 'colpa' di essere 'solo' un buon disco (per quanto mi riguarda Sideshow e The Sham sono ottimi, ma se devo parlare di Capolavori io vado su Aspera e La Masquerade). Concordo sul bonus cd di remix (ma andava specificato che farà schifo alla maggior parte dei metallari): su tutti i Pride and Fall che trasformano Angst in una bomba dark-electro e i canadesi Encephalon con il loro trascinante e vorticoso electro-industrial. Valutazioni finali rinviate di qualche giorno.
Theo
Mercoledì 20 Maggio 2015, 12.13.52
11
Bravo ad Andrea che non ha avuto paura di dire quello che pensava su un nome di quelli tra i più "intoccabili" del metal estremo (basti vedere le ridicole recensioni ovunque da 8/9/10). Io mi trovo d'accordo bene o male con ogni parola della (coraggiosa, è il caso di dirlo, ma pienamente obbiettiva) recensione... Avrei giusto dato un po' di punti in più al giudizio finale perchè, purtroppo, molte parti del disco sono davvero belle. Purtroppo, perchè con una produzione decente (non stellare, decente..), ma più che altro azzeccata, sarebbe stato comunque un ottimo disco -le idee ci sono, e tante, forse troppe tutte insieme in alcuni passaggi- penalizzato dalle esagerazioni di Vortex in un sacco di passaggi, che rendono il tutto più finto e meno spontaneo. "Angst" è un gioiello di pezzo, invece: fossi negli Arcturus ora, ascolterei quella per capire in che direzione andare. Perché il problema vero, se vogliamo, è anche che una direzione precisa, per questo disco, nonl'avevano nemmeno loro. Dell'orribile produzione si è già parlato e sì, rovina il buono che c'è nel platter (chitarre con un suono semplicemente brutto e totalmente staccate nel mix dal resto, batteria bassissima e che sembra provenire da un'altra stanza, sono solo le prime due cose che saltano all'orecchio)... Platter che, con qualche accorgimento in più sarebbe potuto essere più che bello. Platter che, in un anno che ha visto il ritorno di monicker come Solefald e Dodheimsgard (ed Arcturus, quindi) nel giro di tre mesi, non è purtroppo assolutamente all'altezza. Davvero un peccato, gli ascolti che gli ho riservato sono stati tanti... P.S.: A me era piaciuto di più persino "Sideshow Symphonies", forse...
Ad astra
Mercoledì 20 Maggio 2015, 11.15.12
10
per chuck billy chiedo venia io... errore mio, avevo usato come testo base per tag e track list gli haunted.... una svista mi ha lasciato li il musicista ospite.... verrà tolto subito chiedo ancora scusa .... per tutti i commenti sotto nel bene e nel male grazie per leggere senza sputare sentenze sul voto a priori. solo una cosa... può piacere o meno la storia di ognuno di noi è un mondo a se stante. ma non paragoniamolo alla masquerade per favore, questo no.
draKe
Mercoledì 20 Maggio 2015, 11.01.23
9
chiarimenti e critica sulla rece, indubbiamente bella e "vissuta": Chuck Billy (Voce su Trend Killer) : trend killer cos'è?? " il restante viene affidato a Vortex " io avrei aggiunto tra gli imprescindibili musicisti del disco anche HellHammer visto lo spessore della prova e la sua unicità di stile e gusto nel suonare il suo strumento; anche senza di lui gli Arcturus non sarebbero gli Arcturus! Sulla precisione nell'esecuzione mi sembra fuori luogo dire che su questo disco è sottotono dato che hanno registrato praticamente in presa diretta e che non è mai stato famoso per essere un metronomo vivente, anzi...ma questa imprecisione d'esecuzione è ricompensata dall'intensità dal groove e dalla genialità! Meglio una macchina alla Fear factory o una prestazione umana? dipende...per me in questo caso meglio la seconda! Sulla prestazione di Vortex per me c'è poco da ridire se non nella qualità della registrazione, ma resta davvero maiuscola per melodie, varietà e ferocia nello screaming! Con questo non voglio dire che sia superiore a Garm...ma i parallelismi non servono a nulla; analizzo questo disco e la voce mi piace. Punto! Sul discorso compositivo, la frase "I passaggi spesso sono incollati insieme" con cui credo si voglia intendere l'opposto cioè che si incollano male, faccio notare che anche nei dischi passati succede lo stesso, e anche in maniera più stridente. Infine la nostalgia del passato la comprendo ma non può essere usata come arma contro ciò che sono gli Arcturus di oggi. Per me oggettivamente il disco in questione è bello anche se pecca chiaramente di una produzione che non rende onore alla caratura delle composizioni, anche se bisogna ammettere che gli dona un'aura di "senza tempo" e un'atmosfera di viaggio letteralmente "stellare" che è il marchio di fabbrica arturiano. Le mie aspettative non sono rimaste deluse anche se non si può parlare di album eccelso. Su quali siano le tracce più e meno meritevoli sono assolutamente in linea con quanto scritto dal recensore. Sul voto dico che 60 è poco e non rende giustizia al valore globale del disco...per me è 75! Buon ascolto a tutti
ocram
Mercoledì 20 Maggio 2015, 10.57.56
8
Album spettacolare da 85 rovinato da una produzione agghiacciante.....i suoni rovinano davvero quel tantissimo che c'è di buono. Tuttavia per me rimane un gran album, personalmente superiore a Sideshow Symphonies e pari a Le masquarade infernale. Cavolo Crashland è spettacolare, Vortex xhe fa i vocalizzi mi fa impazzire. Ah, io poi appartengo a quelli che preferiscono Vortex a Germ negli Arcturus.
Edoom
Mercoledì 20 Maggio 2015, 9.50.08
7
Sicuramente controverso come album. E, a mio malincuore (da loro fan), bisogna dire che effettivamente questa reunion sa un po' di truffaldino. Alcune canzoni sembrano uscite direttamente da Storm Seeker, l'ultimo album solista di Vortex (per inciso, a me la sua voce piace), altre da Sideshow Symphonies e altre ancora pare vogliano scimmiottare lo stile di Sham Mirrors; come diceva il recensore, non contando queste canzoni, le tracce che possono veramente dire qualcosa di nuovo sono poche - il singolo inizialmente mi aveva deluso parecchio, ma più lo riascoltavo e più mi travolgeva. Tuttavia, nonostante tutto ciò, lo trovo un album tutto sommato piacevole e un 75 secondo me se lo merita. Forse era meglio avere delle basse aspettative sin da quando l'annunciarono.
KIA
Mercoledì 20 Maggio 2015, 9.30.24
6
da inconsolabile nostalgica di Sham mirrors non riesco a farmi una ragione di "esso" alla voce.. li ho visti anche live, niente, una disfatta... Riascoltero' il disco sicuramente, ma non mi emozionano piu'. manca la scintilla..
Master
Mercoledì 20 Maggio 2015, 7.52.53
5
Premetto che non sono un grande fan degli Arcturus, pur possedendo e conoscendo bene o male i loro album; devo dire che a me questo lavoro non è dispiaciuto: le mie preferite sono "Crashland", "Warp", "Game over" e "Bane". Starei sul 75-80 come valutazione.
l'Accademico
Mercoledì 20 Maggio 2015, 2.15.07
4
questo disco... non sa di niente.
Galilee
Mercoledì 20 Maggio 2015, 0.47.02
3
Uh uh , non mi aspettavo un voto così viste le recensioni in giro, ma i commenti mi avevano già fatto capire che il disco avrebbe fatto discutere. Lo ascolterò e poi dirò la mia. La recensione però fa capire molte cose.
Michele "Axoras"
Mercoledì 20 Maggio 2015, 0.03.58
2
Ciao Andrea, premetto che non ho sentito il disco, tuttavia ti faccio i complimenti per il modo in cui hai svolto la disamina. Le tue recensioni sono sempre piacevolissime da leggere e mai noiose, anche non conoscendo il disco (il che ovviamente è un bonus !) Ciao !
therox68
Martedì 19 Maggio 2015, 23.58.11
1
Ad Astra: non ho ancora ascoltato il disco però ti faccio i complimenti per il "coraggio" intellettuale dimostrato con questa recensione il cui voto poco generoso ho il sospetto ti procurerà qualche antipatia.
INFORMAZIONI
2015
Prophecy Records
Avantgarde
Tracklist
1. The Arcturian Sign
2. Crah Land
3. Angst
4. Warp
5. Game Over
6. Demon
7. Pale
8. The Journey
9. Archer
10. Bane
Line Up
Simen “ICS Vortex” Hestnæs (Voce)
Knut Magne Valle (Chitarra)
Steinar "Sverd" Johnsen (Tastiere)
Hugh "Skoll" Mingay (Basso)
Jan Axel "Hellhammer" Blomberg (Batteria)
 
RECENSIONI
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85
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s.v.
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